Il caos è proprio il fulcro del film.
Più che caos, il mischiare e saltare costantemente tra realtà e immaginazione, tra sogno e veglia...questa è una caratteristica che negli anni '80-'90 è assai frequente, a partire da Cronenberg.
Ma anche il circolo tra follia e non follia...con accenni anche a considerazioni più estese ("E se il motto dell'homo sapiens "andiamo a fare shopping" sia il grido del vero malato mentale?").
Caratteristiche che sono presenti, in modo differente, anche nel suo ultimo film.
L'ho trovato davvero un gran film, riesce a far rimanere lo spettatore in uno stato di continua angoscia, incertezza, risucchiato nel vortice disturbato dei dubbi e del terrore dei protagonisti. Con una regia che è di effetto assoluto...quasi ogni immagine trasmette proprio fisicamente angoscia per come è inquadrata, per come è costruita, ma soprattutto per le distorzioni degli ambienti e dei volti tramite le lenti usate nella fotografia.
Grande interpretazione soprattutto di Brad Pitt, il cui personaggio, per movenze ed espressioni, rimanda a tipici personaggi fantasy.
Ottimo film, per me.
Gli altri purtroppo non li ho visti ma sono sicuramente deciso a recuperarli, a partire da Brazil.