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Visualizzazione di contenuti con la più alta reputazione 04/12/2018 in Messaggi

  1. 2 punti
    Guarda, se Icardi è il miglior giocatore della Serie A, perde valore anche il premio ad Allegri, per quanto mi riguarda
  2. 2 punti
    Hai fatto dei recuperoni Ti rispondo ora, anche se sarai a New York, beato te! Su Germi concordo in tutto, anche se devo ammettere che io sono la prima a conoscerlo solo per la sua fase più tarda delle commedie, mentre non ho visto nulla dei suoi primi film, che devo recuperare. Trovo come te che "Divorzio all'italiana" sia un film praticamente perfetto, una commedia pazzesca, ma non solo... un film con sequenze memorabili, come (a proposito di Fellini), tutta la sequenza del meta-cinema con "la dolce vita" e lo stesso mastroianni. Non posso fare altro che consigliarti un'altra delle sue incursioni nel genere, che è "Signore e signori", a mio parere di molto superiore a "Sedotta e abbandonata" e giusto un gradino inferiore a "Divorzio all'italiana", seppur trattasi di un film diversissimo, una commedia corale con una struttura quasi episodica, ambientata stavolta nella provincia veneta. Un altro film cattivissimo e brillantissimo. Su Fellini che dire, anch'io amo a dismisura "Le notti di Cabiria" e mi ritrovo in tutta la tua considerazione sulla performance della Masina. La scena finale di quel film è pura poesia, un cazzotto allo stomaco e poi un po' di zucchero, come da poetica felliniana. La vita va avanti, e vale la pena viverla fino in fondo... Vedo che hai saltato "La strada", se hai amato "Le notti di Cabiria" e soprattutto se ami la Masina come attrice, non puoi assolutamente perdertelo, è tra i suoi vertici assoluti, un altro film dove la poesia si mescola alla durezza della vita. Questo è il Fellini della prima fase, quello detto del neorealismo romantico (da non confondere con il neorealismo rosa), che si interromperà con "La dolce vita". Di lì in poi troverai un altro Fellini, come già avrai avuto modo di constatare visti gli ultimi 3 film che hai recuperato. Ci sta che La dolce vita e 8 1/2 non ti abbiano colpito, a livello di pancia, come i film precedenti, sono film molto diversi, anche come intenti. Personalmente io reputo 8 1/2 forse il suo migliore, lo amo di più de "la dolce vita", ma di contraltare poche cose mi emozionano come alcune scene de "la dolce vita". Secondo me, nonostante nell'immaginario collettivo evochi l'opposto (la dolce vita, il lusso, i divi e le dive, i paparazzi, via veneto e tutto il resto), è proprio il suo film più disperato. Il personaggio di Steiner, quel finale sublime in cui lui non sente, non può sentire... Mamma mia, i brividi solo a ripensarci. Quindi ti capisco più per 8 1/2 che per la dolce vita, anche se, come ho detto, amo ancora di più il primo, ma trovo il secondo emotivamente più forte. Giulietta degli spiriti invece ti è piaciuto?
  3. 1 punto
    perche' in realta' il film in Cina e' uscito in due parti, ad un anno di distanza l'uno dall'altro...per l'europa han fatto un film unico tagliando parecchio
  4. 1 punto
    Non viene garantito e pertanto il servizio è soggetto a riduzioni e/o cancellazioni come il resto del trasporto pubblico locale.
  5. 1 punto
    Quella bianconera è la squadra dell'anno per la settima volta consecutiva. Inoltre cinque giocatori nella Top 11 e Allegri premiato come miglior tecnico La Juventus domina il Gran Galà del Calcio AIC 2018: per la settima volta consecutiva quella bianconera è la squadra dell'anno. Quello ritirato dal Vicepresidente Pavel Nedved non è il solo riconoscimento alla Juve arrivato questa sera al Megawatt Court di Milano, dove si è tenuta l'ottava edizione del premio dell'Associazione Italiana Calciatori. La giuria, composta da allenatori, arbitri, giornalisti, c.t. ed ex c.t della Nazionale e dai giocatori di Serie A ha infatti inserito cinque bianconeri nella Top 11 dello scorso campionato: Cancelo, l'anno passato con l'Inter, Chiellini, Alex Sandro, Pjanic e Dybala. Inoltre Massimiliano Allegri è stato eletto miglior tecnico e per lui si tratta del quarto riconoscimento, dopo quelli del 2011, quando allenava il Milan, del 2015 e del 2016. Parterre de rois di prim'ordine quello del Galà di questa sera: la Juventus era rappresentata oltre che da Pavel Nedved e dai premiati, anche dal Chief Football Officer Fabio Paratici. Erano anche presenti il Presidente della FIGC Gravina e quelli delle Leghe Miccichè, Balata e Ghirelli, il Presidente dell'AIC Damiano Tommasi, quello degli arbitri Nicchi, il c.t della Nazionale maggiore Mancini, quello dell'Under 21 Di Biagio, quello della Nazionale femminile Bertolini e tanti grandi ex campioni. Tra questi anche Andrea Pirlo che, insieme a Francesco Totti, ha ricevuto il premio alla carriera. Per i premiati la serata è stata l'occasione non solo di esprimere la soddisfazione per i riconoscimenti, ma anche per fare il punto sulla stagione. Ecco le loro parole: PAVEL NEDVED «È un motivo di orgoglio essere al Gran Galà del calcio e tutti i componenti della Juve devono essere fieri di quanto fatto nella scorsa stagione. La prima parte di quella attuale è positiva, perché stiamo registrando record su record, fanno piacere ma non sono importanti, ciò che conta è arriva ad alzare i trofei a fine anno. Juve-Inter già decisiva? Non può esserlo alla 15° giornata n, però è un appuntamento importante e ci teniamo a essere pronti. Il campionato non sarebbe comunque chiuso, perché è ancora molto lungo». GIORGIO CHIELLINI «Abbiamo fatto bene in questi anni e questa sera si festeggia la stagione passata. Abbiamo raggiunto il settimo scudetto di fila e la quarta Coppa Italia consecutiva, e ce lo godiamo, ma siamo concentrati sul presente e sul mese che verrà. Sarà un dicembre intenso, l'abbiamo iniziato nel modo giusto, ma ci sono ancora tante partite e le valutazioni si faranno alla fine del girone di andata. Ora ci aspetta l'Inter, sarà una gara difficile, uno scontro diretto e dovremo essere attenti, perché hanno grandissimi giocatori». ALEX SANDRO «Sono contentissimo di essere qui questa sera e ringrazio i miei compagni e la mia famiglia. In questa stagione stiamo andando bene, ma dobbiamo continuare così, essere umili e migliorare, perché ciò che conta è come si finisce. Questo mese ci vedrà impegnati in tante partite difficili, abbiamo vinto contro la Fiorentina e dovremo fare altrettanto nelle prossime gare. Ora ci aspetta l'Inter, una squadra forte, contro cui servirà una grande gara. Da quando sono arrivato in Italia credo che il campionato sia migliorato e quest'anno è più competitivo, basta guardare il Napoli, l'Inter, il Milan...». MIRALEM PJANIC «È stata un grande annata, con lo scudetto e la Coppa Italia. Sono molto felice di essere qui per la terza volta e ringrazio i compagni, la società e lo staff tecnico. Questo premio va diviso con loro. Quello che conta però è il futuro. Stiamo facendo molto bene e venerdì arriva una bella squadra, ben allenata, che fa parte delle pretendenti allo scudetto. Dobbiamo vincere per allontanarla ancora, non sarà facile, ma vogliamo dare una soddisfazione ai nostri tifosi». PAULO DYBALA «Quello passato è stato un grande anno, anche se ci sarebbe piaciuto arrivare più lontano in Champions e lo avremmo meritato, quindi è giusto essere premiati oggi. Complimenti a tutti. La mia posizione quest'anno? Cerco di muovermi, occupare gli spazi e aiutare la squadra. Si è creato un gran feeling con Ronaldo, sappiamo come si muove: noi cerchiamo di metterci a sua disposizione e lui fa altrettanto». Juventus.com
  6. 1 punto
    Contento per i nostri. C'è da dire che questi premi hanno sempre un valore relativo. Poi mi fanno sorridere quelli che li usano per giustificare le loro bislacche teorie. Se lo vince uno dei nostri grande premio, se lo vince uno degli altri premio ridicolo. Stessa cosa che succede col pallone d'oro e tutti gli altri premi individuali.
  7. 1 punto
  8. 1 punto
    Scudetto 17-18 firmato Dybala ma......il migliore in assoluto è Icardi …. D.Costa nemmeno nella top 11, dove c'è perfino la superpippa Immobile… Le matte risate.
  9. 1 punto
    Questa dovrebbe andare bene Sempre settore 117 Fila 29 Posto 3
  10. 1 punto
    Minuto 13 di Fiorentina-Juve. Dal settore ospiti del Franchi parte un coro per Davide Astori nella giornata in cui, nel suo ricordo, Chiellini depone una corona di fiori sotto la Fiesole. Ma anche nella giornata delle scritte infami contro Scirea e l'Heysel. Dall'altra parte, invece, pare che nel corso della partita ci siano stati cori contro Pessotto. Sappiamo che nessuna tifoseria è immune dal germe della stupidità, ma i bei gesti sanno andare oltre qualsiasi forma di idiozia (di qualunque colore essa sia), possono fungere da esempio, essere imitati. Immaginate se accadesse al contrario, di quale (giusto) vanto si ricoprirebbe la tifoseria avversaria. Per questo motivo è giusto sottolineare questo coro, doveroso elogiarlo. Vedremo se prima o poi la stessa cosa avverrà anche coi "nostri" morti; vedremo se prima o poi sentiremo nel nostro stadio, da una tifoseria storicamente rivale, un coro che li onori invece di infangarli; vedremo se anche altre tifoserie avranno questo coraggio, che altro non è che una banale, ma importante, manifestazione di intelligenza. Perchè a volte basta un bel gesto per rimediare ad un errore.
  11. 1 punto
    Tendenzialmente irritano anche me quando sono privi di ogni personalità cinematografica, e non hanno niente in più delle miniserie in due puntate della Rai con Bebbe Fiorello su santi, scienziati e eroi nostrani. Invece se uno torna con la mente indietro nel tempo, a mio parere di film biografici ne sono stati prodotti di molto belli. Forse sono film talmente belli e particolari che uno nemmeno li ricollega subito al genere "biopic", però quello sono... "The elephant man", "Amadeus", "Toro scatenato", "Ed Wood", "Il divo", "The social network", "Il Casanova di Fellini" 😍 Sempre di biopic si tratta. Se il regista riesce a dare una sua personale visione sulla storia, possono diventare veri e propri capolavori. In fondo, sono storie come altre, l'unica differenza è che si tratta di personaggi veri, e non di finzione.
  12. 1 punto
    Sono tornato a scrivere dopo essermi trasferito in pianta stabile a Torino, ora ho sistemato un po' tutti i casini che avevo e posso tornare a leggere in pianta stabile il topic (vedo che si è portati sempre a scrivere di più, bene così...). Queste sono le mie, poche, visioni del mese di novembre. Ho rivisto In the Mood for Love dopo 3 anni circa, me lo ricordo come lo avevo lasciato, una film con una grandissima cura estetica e molto implicito, e forse è il fatto di tenersi molto "sulle spine" e sospeso, a far mancare il passo definitivo per definirlo capolavoro, ma già così è un ottimo film. Il primo film di Iñárritu che ho visto è stato Birdman, l'ho considerato un esercizio di stile che non mi lasciò nulla al momento della visione, mentre invece Revenant lo abbandonai a mezz'ora dall'inizio, facendomi un'idea di Iñárritu come un regista abbastanza freddo e noioso. In realtà dopo la visione di Babel un anno fa e Biutiful questo mese, sto incominciando un po' a rivalutarlo e penso di guardare anche le sue opere precedenti. Un film forte, diretto e cupo, con un Javier Bardem grandissimo che sforna la sua prestazione migliore, per me anche meglio di Non è un paese per vecchi. Parlando di grandi prestazioni attoriali anche una citazione all'immenso Paul Newman in Lo spaccone, che inizia con mezz'ora a ritmi serratissimi di biliardo e diventa la storia di una relazione e di un mondo corrotto (come lo definirà la protagonista). Poi ho visto praticamente due fotocopie - Boyz n the Hood - Strade violente e Nella giungla di cemento, due hood film con praticamente la stessa storia, meglio forse il primo giusto per le interpretazioni di Cuba Gooding Jr. e Laurence Fishburne. Sono film forse anche un po' anacronistici perché diventati dei cliché e abbastanza presi in giro, dal ragazzo nero che vuole uscire dal ghetto alla scorribande delle gang. Metto in un unico paragrafo tutti i film che mi sono piaciuti meno: Air Doll di Koreeda, la storia di una bambola gonfiabile che prende vita, quasi un Pinocchio per adulti, con un effetto finale abbastanza squallido. Peccato perché Koreeda ha mostrato di saper fare anche molti film, ne parlai anche qui una volta. My Friend Ivan Lapshin è un film sull'URSS pre-purghe staliniane, ma l'ho trovato abbastanza confusionario e poco incisivo nella rappresentazione del popolo sovietico (poi sarà una fissa mia ma se penso a cinema sovietico penso solo a Tarkovskij). Waking Life di Linklater avrà pure alcuni spunti interessanti, ma certe volte suona veramente come una parodia di certe discussioni filosofiche-intellettuali. L'ultimo che ho visto è stato Animali notturni di Tom Ford: bella contrapposizione tra due mondi, bella riflessione sui personaggi. Ma credo si fermino qui i pregi, oltre una sufficienza non credo ci si possa spingere, come è lo stile registico di Ford nonostante un'idea ambiziosa. E per finire lascio qui questo spezzone che ho spesso usato negli ultimi mesi per riappacificarmi col mondo senza commentarlo.
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