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Visualizzazione di contenuti con la più alta reputazione 28/12/2018 in tutte le aree

  1. 3 punti
    --- --- Si ringrazia per la consueta disponibilità e cortesia l'ufficio stampa della Juventus, in particolare nelle persone del dott. Claudio Albanese, della dott.ssa Enrica Tarchi, della dott.ssa Federica Lancini e della dott.ssa Cristina Demarie.
  2. 2 punti
    Innanzitutto auguri di Buone Feste a tutti...spero che le stiate passando serenamente e che abbiate ricevuto anche regali cinematografici Alcuni film visti ultimamente... Cold War non fa altro che confermare che autore meraviglioso sia Pawlikowski. Dopo il bellissimo Ida, torna con un altro gran film. Eccelsa la fotografia e megnifico il bianco e nero che da alle immagini una componente quasi scultorea. E' un film costellato da immagini e sequenze che tolgono il fiato, i due protagonisti sono bravissimi...lei in particolare, ripresa in modo incantevole da Pawel. Una retrospettiva sull'Europa post Seconda Guerra Mondiale con al centro una storia d'amore. Si coglie una visione non molto ottimista su di esso, a dire il vero...l'essenza dell'amore perfetto è macchiata da ostacoli, da mutamenti continui che lo rendono probabilmente impossibile in questo mondo. Concordo, comunque, con perfX...anche secondo me la storia in alcuni punti si appanna e non brilla molto. Altrimenti sarebbe stato per me uno tra i più bei film di sempre, quindi va bene anche così...tra i migliori dell'anno. Ieri avrei dovuto accompagnare alcuni amici a vedere il film di Boldi e De Sica...ci ho provato, ma alla fine non ci sono proprio riuscito, è stato più forte di me, e sono andato a vedere Capri - Revolution, di Martone. Film senza dubbio coraggioso, sia per il tema e le sfumature mostrate, sia per la scelta di realizzare un film con sottotitoli per la gran parte del tempo. Ambientato nella Capri del 1914, alla vigilia della Prima Guerra Mondiale. Su quest'isola si scontrano gli stili di vita differenti di due gruppi di abitanti, il libero spiritualismo di una comune (con tratti da setta) di giovani nordeuropei che svolgono ricerche sull'arte e sulla vita e il materialismo, le tradizioni, il praticismo degli abitanti indigeni. Tra queste due filosofie di vita si muove la protagonista, la giovane capraia Lucia, appartenente ad una famiglia dell'isola, che rimane affascinata dalle abitudini e dal modo di vivere dei giovani della comune. E' un film che ha come scenografia la bellissima Capri e la regia di Martone la esalta in modo ottimo. Molto bello visivamente, con un'ottima regia e un'ottima interpretazione della protagonista...audace nell'argomento. Un po' come in Captain Fantastic (anche se in modo diverso, con stile diverso) vengono mostrati due modi di vivere agli antipodi, si presenta un ragionamento sulle idee, sulla vita, sull'arte...e di entrambi i lati si mostrano gli aspetti positivi e quelli negativi. La stessa protagonista infatti rifugge dagli ingabbiamenti dei due estremi, finendo per ricercare una propria vita, una propria libertà. Un aspetto che può aprirsi a varie letture, dagli eccessi degli estremi che vanno filtrati, ad una visione dell'Europa del Novecento. Film interessante. Ho visto anche Tre volti, di Panahi. Anche di questo ha parlato perfX e anche su questo concordo. Questo film, secondo me, riesce là dove Cold War è un po' carente...sin dall'inizio, almeno per me, la vicenda cattura fortemente l'attenzione e la narrazione si mantiene sempre stimolante. Panahi è bravo nel condurci nel viaggio nelle zone più sperdute dell'Iran e lo fa con una facilità e una naturalezza disarmante. Ci guida e al tempo stesso lo intraprende con noi, visto che è uno dei due protagonisti. Dopo Taxi Teheran, Jafar Panahi si conferma un regista/compagno di viaggio, un narratore del tutto particolare. E infine un film di due anni fa, Jackie (2016) di Pablo Larraìn. Cercai di andare a vederlo al cinema ma non ci riuscii, l'ho recuparato in questi giorni. Il film è su Jacqueline Kennedy ma non è un classico biopic, prende solo spunto dalla sua figura per parlare di tutt'altro, per ragionare di vita, morte, lutto, legami. Io adoro questo tipo di film, soprattutto se realizzati in questo modo. Per via della colonna sonora, della regia, del montaggio è un film che mi ha fortemente ricordato il Malick della seconda parte di carriera. Strutturato tramite continui flashback incastrati tra di loro, con continui dialoghi e monologhi spesso sfalsati tra diversi piani temporali, con la bravissima Natalie Portman che vaga spesso tra le stanze della Casa Bianca come se fosse un fantasma. E' un film sospeso, come se la storia appartenesse ad un'altra dimensione. Secondo me bellissima colonna sonora, bellissima regia, grande interpretazione, è un film che ho trovato bellissimo ed emozionante...tra i migliori degli ultimi anni. Avevo visto il precedente (sono usciti a pochi mesi di distanza, a dire il vero) film di Larraìn, Neruda, e non mi aveva estasiato...adesso ho recuperato alcuni dei film precedenti. In questo periodo escono diversi film interessanti al cinema, ma oltre a Cold War, vi consiglio di andare a vedere anche Non-Fiction (Il gioco delle coppie, in italiano) di Assayas...film per me notevole di un altro dei più grandi autori contemporanei.
  3. 1 punto
    In lingua conviene sempre, soprattutto nei casi di questi film che non hanno grande distribuzione e somme dietro. Un caso di doppiaggio straziante che mi è capitato ultimamente è in Frantz di Ozon, inascoltabile...ho dovuto mettere i sottotitoli anche se era su Sky e mettono le bande nere che mi infastidiscono. Anche quello l'ho visto ultimamente, me l'ero scordato...mi è piaciuto molto pure quello.
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