Classifica Utenti
Contenuti Popolari
Visualizzazione di contenuti con la più alta reputazione 17/01/2019 in tutte le aree
-
10 punti
-
6 puntiRosicate, gente, rosicate P. S. Sí, anche voi, infiltrati su questo forum o tifosi delle vostre idee
-
6 punti
-
6 punti
-
5 puntiHo visto una classica Juve da finale. Poi le finali contro il Milan vanno così, quelle contro il Real...... Vorrei vedere una squadra più cattiva che parte cattiva e aggredisce, segna una, due o tre volte e poi gestisce. Una Juve che non porti sempre gli 1-0 fino al 95'. Una Juve che dia tutto, perchè l'impressione che mi fa questa squadra è che non dia quasi mai il massimo, che ci sia sempre qualcosa di migliorabile con margini molto ampi. Allegri ha idee molto diverse e per vedere una Juve così non ci deve essere lui in panchina.
-
5 punti
-
4 punti
-
4 punti
-
4 punti
-
3 puntiSi vede che sono consci del fatto di essere mezze pippe e preoccupati di giocare male 🤣
-
3 punti
-
3 puntiGrande Pinsoglio! L'uomo che si vede soltanto nelle grandi occasioni
-
3 punti
-
3 punti
-
2 punti
-
2 punti
-
2 punti
-
2 punti
-
2 punti
-
2 punti
-
2 punti
-
2 punti
-
1 puntonon sono mai stato un tuo haters, ma dopo ieri sera ho capito che non sono nemmeno un tuo fan. una cosa sola sento di dirti mister - la champions non la vinceremo mai con i tuoi modi di interpretare le gare secche. sei bravissimo tatticamente a preparare le sfide andata ritorno, anche se spesso mi piangono gli occhi per la scarsità di gioco che vedo, ma alla fine ottieni quasi sempre il passaggio del turno e dobbiamo tutti farcene una ragione , ma le finali....le finali....le finali non sai proprio da che parte prendere! o cominciare! gattuso in 2 finali ha dimostrato con un milan derelitto di avere le idee chiare su come si giocano le finali, molto più di te che ne hai giocate ormai quante? 10?
-
1 punto
-
1 puntoUn po' in ritardo le visioni del mese di dicembre Amores perros, debutto di Iñárritu, è l'intreccio di tre storie che si sviluppano in Città del Messico. Si intrecciano anche tre classi sociali: la povertà che porta alla criminalità, l'alta borghesia e i paria della società. Vengono usate queste storie per una rappresentazione universale dell'umanità, tema che Iñárritu riprende successivamente in Babel e forse lo sviluppa in maniera migliore. Il contrasto tra bellezza e violenza presente verrà poi riproposto in Biutiful, risultando quindi forse un'insoddisfazione per lo stesso Iñárritu che cercherà di esprimersi nuovamente sul tema. Burning, film coreano di Lee Chang-dong, tratto da un racconto breve di Murakami. Di Lee Chang-dong ne parlai circa due anni fa (come passa il tempo) qui. Per me il suo debutto Peppermint Candy è uno dei film migliori non solo dell'industria coreana in sé, ma della cinematografia in generale, un melodramma fortissimo con tinte storiche. Il nuovo Burning, con tra gli attori Steven Yeun (già visto quest'anno in Sorry to Bother You), segue gli avvenimenti del giovane Lee Jong-su ritornato dal servizio di leva e l'incontro con una vecchia compagna di classe. Nonostante possa sembrare dalla trama un'opera con un'aria leggera, in realtà Burning è una affilatissima analisi della Corea moderna, con il contrasto tra la Corea rurale e quella metropolitana di Seoul, ma anche un contrasto tra due uomini diversi. In mezzo all'opera anche qualche vena thriller che i coreani come al solito sono maestri nel gestire. George Harrison: Living in the Material World, documentario di Scorsese sulla vita del terzo Beatles, indubbiamente affascinante per chi è un fan del gruppo, rivisitando l'intera vita di Hazza con un occhio particolare al periodo beatlesiano e alla successiva svolta spirituale. La mano del regista italoamericano non si vede per nulla, facendola quasi diventare un'opera che avrebbe potuto firmare qualsiasi regista. La prima commedia di Moretti, Io sono un autarchico, è ancora acerba e si vede non solo dai mezzi tecnici scadenti, ma anche da una narrazione che non riesce a reggere tutti i 90 minuti del film e delle tematiche che sicuramente verranno sviluppate meglio in uno dei suoi capolavori Ecce bombo. Non mancano i colpi di genio però, come la scena dove gli esce la bile alla bocca parlando della Wertmuller. Dalle stelle alle stalle: Ocean's Eleven è un ottimo film: dinamico, divertente e fumettoso, eccellente nella sua eccessività, d'altronde quando riunisci Clooney, Pitt, Damon e Andy Garcia, non fare un buon film sarebbe quasi impossibile. Stona soltanto che la pupa contesa sia Julia Roberts che per me ha sempre esercitato lo stesso fascino di un comodino. Vanilla Sky è invece orrendo, pacchiano, kitsch, con un Tom Cruise pessimo e Penélope Cruz che gli fa compagnia, una storia senza senso che non suscita né interesse né emoziona, un'estetica da videoclip. Il povero Kurt Russell sembra il mio professore di educazione fisica al liceo più che un personaggio di un film. Per finire Lo specchio, non del mio amato Tarkovskij ma di Panahi, un esperimento cinematografico che descriverlo nel dettaglio rovinerebbe la visione, con al centro una bambina impegnata a tornare a casa. Il rimando a Close-up di Kiarostami è immediato, e forse rende quest'opera superflua quando esiste appunto il capolavoro di Kiarostami.
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Informazione Importante
Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.