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Contenuti Popolari

Visualizzazione di contenuti con la più alta reputazione 08/02/2019 in Messaggi

  1. 2 punti
    stamattina non credevo ai miei occhi, mi è arrivato il welcome pack 😀
  2. 1 punto
    A giocare a pallone in generale o a giocare nella juve? Io ho seri dubbi su entrambe le cose
  3. 1 punto
  4. 1 punto
    Gran film. Rivisto domenica scorsa. Purtroppo deludente Glass, non all'altezza dei predecessori.
  5. 1 punto
    Appunto, non è successo nulla. Rimane a NO fino in estate.
  6. 1 punto
    Mi ricordo che ne parlasti bene di Tramonto, e proprio per questo avevo anche delle aspettative non indifferenti. Però se il discorso che fai sul senso di angoscia, caos, caduta etc. lo capisco e lo posso ricostruire intellettualmente ripensando al film, durante la visione non l'ho vissuto, anzi, come scrivevo prima per me ha pure difetti non piccoli, primi fra tutti i dialoghi. Tra l'altro in questo periodo sto recuperando Bresson. Averne il tempo di lasciarne due righe, sono arrivato a Diario di un ladro.
  7. 1 punto
    Sì, lo vidi due volte tra anteprima e uscita al cinema e l'ho rivisto anche a novembre scorso, anche se non in condizioni ottimali visto che ero in aereo Comunque chiaramente anche a me piace di più, ma è anche normale. Dopo più visioni, parlando poi di un regista che apprezzo e apprezziamo in particolare, cresce anche l'affetto ed entra maggiormente nel cuore. Continuo a trovare il suo cinema del passato più caloroso, più "accogliente", più intimo. Poi ci sta che possa essere una sensazione preconcetta ma spesso nel cinema autoriale è un passaggio ricorrente e comune. Su La favorita concordo in pieno...fa parte di quei film che non si esaurisce dopo la visione ma che continua a crescerti e modificartisi dentro. Io quando l'ho visto uscii dal cinema stranito...estasiato ma anche un po' "incompleto", con qualcosa che non mi tornava molto. Tant'è che la sera dopo sono tornato a vederlo. Se ne scriverai qui magari se ne parla. Tra l'altro ho letto anche il tuo articolo in merito
  8. 1 punto
    Io ad esempio su Tramonto e Il figlio di Saul la penso praticamente al contrario. Ne parlai anche qui, Il figlio di Saul l'ho apprezzato ma dopo un po' l'ho trovato ripetitivo nel suo svolgimento. Inizialmente scioccante, ma appunto secondo me nel suo ripetersi perde forza, anche grazie alla tecnica filmica e alla narrazione che non da altri appigli, non da altri sfoghi o punti di uscita. Tramonto l'ho trovato magnifico. La cifra stilistica si mantiene ma in modo più variegato, già solo per la varietà di ambienti e di situazioni che visitiamo tramite la protagonista. A me ha comunicato un forte senso di angoscia e di straniamento, continuo e crescente fino al finale che ho trovato di una bellezza rara. Non c'è solo il declino dell'Impero austro-ungharico, c'è anche la metafora del declino della democrazia, dell'umanità, dell'affiorare della follia, della tremenda brutalità, un risveglio dell'Oscurità che ha caratterizzato il Novecento (con le due guerre e non solo) e in generale, a fasi alterne, l'intera storia dell'umanità...che è insita nell'Uomo. E qual'è il senso di quella follia e quella brutalità spaventosa? Nessuno, non c'è minimamente senso. La protagonista si barcamena a destra e a sinistra cercando di capire, cercando di comprendere, cercando i motivi...ma non ci sono. Sballottata tra un Impero decadente e un Male crescente. Come dissi, mi sembra, è un film che mi ha ricordato concettualmente Mother! per quella crescente sensazione di angoscia, di caos, di oscurità, quel forte impulso metaforico e quel seguire incessantemente una protagonista in continuo movimento e travolta dagli eventi, in quello che dovrebbe essere il suo spazio. Tra l'altro avrei voglia di rivederlo fortemente. Il paragone con Malick per me è tra i migliori complimenti possibili, comunque Fassbinder attendo ancora di iniziare a scoprirlo...prima o poi ci riuscirò. Io i trailer cerco di non guardarli mai, non so come possa risultare questo film dal trailer, onestamente. Comunque il mio entusiasmo è dovuto soprattutto alla contestualizzazione del film. Se non fosse una produzione italiana lo avrei giudicato sufficiente o al massimo buono, perché comunque ha dei difetti. Ma è anche ovvio, perché da noi un cinema del genere non esiste nemmeno lontanamente, non c'è proprio la base. Quindi quantomeno è un lavoro rivoluzionario, davvero un mezzo miracolo. Ripeto, vedere un film con questo coraggio e audacia produttiva e visiva lo ritengo mirabile e quasi commovente. E' un film che cita Il signore degli anelli, ma ha anche dei rimandi a Valhalla Rising di Refn, ha una scelta linguistica simile a quella di Apocalypto. Ma questo è un cinema lontano anni luce dal nostro, siamo assolutamente zero per produzioni del genere e per intenti e velleità filmiche di questo tipo. Ne Il primo re gli ingredienti ci sono, la mentalità c'è, l'audacia c'è...e secondo me ci sono anche dei risultati buoni. E' già qualcosa, è già davvero tanto. Come dicevo anche nell'altro messaggio, Rovere l'ho sentito in una lunga intervista...non ho visto niente del suo cinema precedente, ma le idee ce le ha buone. Ha le giuste consapevolezze, le giuste concezioni e la giusta mentalità. P.S. La favorita se puoi recuperalo, assolutamente.
  9. 1 punto
    No, dai, non ne sapevo niente. Ci ha fatto aspettare 4 anni tra Grand Budapest Hotel e L'isola dei cani, e ora è un treno in corsa 😄 Comunque a tale proposito, ti ricordi quando parlammo de l'isola dei cani e dicemmo entrambi che ci era piaciuto ma non ai massimi livelli? Io poi l'ho rivisto un mesetto fa e devo dire che mi è salito parecchio nel giudizio. Lo trovo ancora inferiore a fantastic mr fox, eh (ma quello credo che siamo solo io e te, perché il resto del mondo lo ha trovato superiore). Non so se tu hai avuto modo di rivederlo. Da quello che mi ricordo lo vedesti due volte nel giro di pochissimo tempo. Comunque secondo me sì, il cast all star sarà sfruttato un po' nella stessa maniera di Grand Budapest Hotel, ossia con molti attori impiegati anche in cameo (vedi Murray, Owen Wilson e Jason Schwartzman in Grand Budapest). Però spero che Kate abbia una bella parte. Ah, ragazzi, parlando di film a cinema in questo periodo, se è ancora da voi, andate a vedere "La favorita", merita tantissimo. Film più bello visto negli ultimi mesi, per me. Magari tra qualche giorno torno a scrivere qualcosa proprio sulla visione di questo film.
  10. 1 punto
    Vedendo per sbaglio il trailer, li detesto, mi era sembrato la versione estesa di una di quelle ricostruzioni à la History channel. Invece leggendo te e altrove devo ricredermi. Peccato che già farò fatica a vedermi La favorita, questo lo recupererò forse un giorno.
  11. 1 punto
    Cléo de 5 à 7, Agnès Varda, 1962. Il film, nella trama, è semplicissimo. E' il racconto di due ore, dalle 5 alle 7, di una giornata - tipo non lo direi visti gli avvenimenti che accadranno- di una giovane cantante non ancora famosa, ma con l'intenzione di esserlo, anche grazie a una bellezza non indifferente. La Varda, anima femminile della Nouvelle vague, è bravissima nel raccontarci gli sguardi, i dettagli, le svolte e le giravolte nella giornata dalle ragazza. Colpisce l'agilità con cui muove la cinepresa, come riesce a incastrare tutti gli avvenimenti, tra il serio e il giocoso, senza mai perdere il ritmo sostenuto del film. Un piccolo esempio di buon cinema tipico di un'epoca, può solo far bene vederlo. Curioso, è capitato per caso, il fatto che i 90 minuti del film li abbia visti proprio tra le 5 e le 7. Martha, R.W. Fassbinder, 1974. Una giovane sembra restia a tutto ciò che concerne l'amore e gli uomini, fino a quando la morte del padre non la condurrà ad un incontro per cui rinnegherà la lei di prima. Tipica esposizione dell'amore nella visione di Fassbinder: cioè un sentimento capace di prendere e sovvertire un'intera esistenza, e sopratutto l'amore visto come prigione e tortura. Straordinaria la tensione generata dalla sceneggiatura per cui ad un certo tratto non sai più se credere alla protagonista, o se invece pensarla pazza -un poco Rosemary baby in questo. Ovviamente una nota va a Ballhaus, capace insieme a Fassbinder di ribadire in immagine il tuffo al cuore di un incontro diverso dagli altri. Tramonto, Laszlo Nemes, 2018. Budapest negli anni '10, una ragazza cerca di farsi assumere nella prestigiosa cappelleria che fu dei genitori, morti quando lei era bambina. La cifra stilistica di Nemes è precisa e inconfondibile per tutto il film come è proprio dei grandi autori. Macchina a mano che segue costantemente il protagonista, campi stretti, piani sequenza. E questo lo si era già imparato nel precedente e primo film del regista: il figlio di Saul, premio Oscar 2016. Lì veniva racconta la storia di un ebreo rinchiuso dai nazisti e obbligato a "pulire" i resti degli altri ebrei, prima che tocchi a lui la medesima fine. Il figlio di Saul sul piano dell'immagine è forse meno prezioso di Tramonto, dove abbonda il giallo oro e gli scuri in ogni scena; ma più riuscito nella resa drammatica, forse per via di una storia più inquadrata che gli impedisce di scivolare. Difatti, in Tramonto ho trovato debole sopratutto la trama che appare come artificiosamente complicata, con passaggi quasi volutamente non chiariti perché forse inspiegabili agli stessi sceneggiatori - tra cui lo stesso Nemes-, senza parlare dei dialoghi che sembrano copiati da un romanzo d'appendice. Quindi, se Il figlio di Saul riesce nel far partecipe lo spettatore del dramma vissuto da Saul seguendolo passo a passo e partecipando con lui all'orrore che vive, in Tramonto le parti che dovrebbero provocare le emozioni maggiori quasi annoiano, e se il film vuol dare testimonianza della tensione soggiacente nell'impero austro-ungarico prima della sua caduta, questa al massimo la si comprende dopo ripensando al film, non mentre si segue il film. Quindi rimane contraddittoria la mia opinione su Tramonto, da una parte così curato dall'altra così insopportabile. E questo è un po' l'effetto che mi danno i film di Malick, decidete voi se è un complimento. Inoltre ho letto nelle scorse settimane Scolpire il tempo, di Tarkovskij. Oltre a suscitarmi la voglia di rivedere i suoi film, il libro è una straordinaria lezione più che di cinema di vita. Se infatti le sue idee sul cinema sono ovviamente parziali, cioè sue, e si può concordare o meno, d'altra parte è meraviglioso il modo in cui intende la responsabilità dell'artista e dell'arte nei confronti dell'umanità. Un libro che occorre leggere non solo per quanto si può imparare sul cinema, ma sopratutto su quanto attraverso il cinema si possa imparare sulla vita.
  12. 1 punto
    Ma hai pienamente ragione, fai benissimo così. Ognuno lo intende a suo modo, a volte è bello anche guardare un film senza fare un'analisi critica per forza. Senza troppe pippe concettuali e altro. E' sempre lodevole e apprezzabile analizzare e inquadrare un film nel suo contesto e in tutte le sue componenti, piace farlo, con i miei limiti, anche a me. Ma a volte è molto più piacevole guardare un film "liberamente". Ci piace? Ci lascia qualcosa? Bene, ottimo, chi se ne frega del resto e di eventuali altri giudizi. No? Poi con i film che ti hanno trasmesso qualcosa nel momento in cui uscirono figurati, perchè ti richiamano magari sensazioni/emozioni legati a un determinato periodo e non c'è razionalità che tenga tu citi film importanti, per me può valere anche per filmetti non eccezionali ma che rivedresti ogni santa volta, perchè ci sei affettivamente legato e non ci puoi far niente
  13. 1 punto
    Gasol ai Raptors Lowry Green Leonard Siakam Gasol - Ibaka Anuoby
  14. 1 punto
    per me il numero uno resta Gurren lagann... ma oggettivamente FMA è davvero fantastico, l'importante è guardare la versione "brotherhood" e non quella monnezza che hanno fatto prima...
  15. 1 punto
    Sì, ho visto. Cast davvero pazzesco...e pensare che molti di loro sicuramente avranno parti piccolissime, come già accaduto in altri suoi film per altri grandi attori. Il fascino che esercita Wes in questo momento non ha pari Su Chalamet la penso come te. Tra l'altro spulciando proprio ora su IMDB ho visto che è segnata un'altra sua sceneggiatura in pre-produzione Con voci su Johnny Depp come protagonista. Non mi sembra di aver mai letto niente in merito, non so che roba sia.
  16. 1 punto
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