Allora, premetto che non sono un vero e proprio cinefilo, nel senso che sicuramente non ho gli elementi per descrivere e giudicare che hanno molti dei presenti in questo topic, però ho appena rivisto un film di qualche anno fa e mi andava di raccontarvi le mie impressioni.
Il film in questione è "Les Rencontres D'après Minuit", pellicola del 2013 che ha segnato l'esordio alla regia di Yann Gonzales. Come molti film a cui sono legato, sono stato incuriosito dal fatto che da anni apprezzo molto la sua colonna sonora, prodotta dal fratello Anthony, ed era secondo me giusto legare le immagini alla musica.
Così mi sono trovato di fronte a quello che inizialmente sembrava essere un b-movie francese di qualità risibile (e non voglio spoilerare i motivi per cui dico ciò, ma nella prima mezz'ora c'è quasi da piangere dalle risate), ma poi si è rivelato essere uno dei film più introspettivi e psicologico-intellettuali che abbia mai visto. Recitato quasi come fosse uno spettacolo teatrale (a tratti con dialoghi che più volte passano il confine tra l'ispirato e il pretenzioso), nel suo svolgimento tocca tutti gli argomenti più sensibili per l'Io interiore: l'amore, il sesso (e ci sono contenuti molto espliciti in tal senso), la morte, il desiderio, l'adattamento al mondo, la ricerca della felicità, l'invidia, la perversione...
Mi ha colpito molto il fatto che un film potesse avere un crescendo di qualità con l'andare dello svolgimento della sua trama, oltre a tutti gli aspetti puramente legati alla visione del mondo e alla caratterizzazione dei personaggi, a mio avviso ben curata.
Personalmente, lo consiglio (pur non essendo un capolavoro, lo vedo molto "acerbo", un hit and miss comunque molto interessante) a chi volesse guardarsi un film in solitaria un po' fuori dagli schemi. Occhio ai contenuti espliciti.