Presente dal 1991 fino al 1998...... ho visto in diretta il "the move" in gara 2 del 1991 contro i Lakers, i 6 canestri da 3 consecutivi in gara-1 del 92 contro Portland con 35 punti all'intervallo, il tiro da 3 di Paxson a Phoenix in gara-6 del 93 ..... e poi il secondo three-peat ... il buzzer vincente in gara-1, i 38 punti nel flu-game, il canestro di Kerr nel 97 ..... e poi l'apoteosi del 14 giugno 1998...... il basket e tutta una generazione di sportivi si è fermata lì.
Poi c'è stato il 2000, Shaq e Bryant, ma era un'altra pagina..... con molti meno lettori e meno appassionati
Nelle Finali dei Bulls si percepiva un qualcosa di mondiale......palazzetti e televisioni tremavano....stavi 3-4 ore di notte incollato alla tv e non ti stancavi un secondo....... nemmeno durante time-out e replay....... sapevi che si stava scrivendo la storia, eri parte di una coscienza comune a tutto il mondo.....il #23 aveva un'aura anche in televisione che non si può descrivere.
Personalmente tifavo Jordan e i Bulls come e più della Juve, e nelle più grandi imprese di quelle Finali faticavo a non urlare mentre saltavo sul divano quando tutti dormivano. Il tifo che suscitava Jordan era genuino e viscerale .... il successo mediatico era conseguenza di questo, e non viceversa come per tutti gli altri. almeno per me che lo tifavo fin dal 1989...quando aveva addosso l'etichetta del perdente.
Nel 1998 il regno era veramente in pericolo...... Utah era ormai probabilmente una squadra migliore ....con Rodman ormai agli sgoccioli, Pippen con la schiena a pezzi e Michael ormai 35enne....... ma c'era qualcosa che ti diceva che il 23 ce l'avrebbe fatta ...... e non si può spiegare