Io ho questo ricordo di Tomba che, più di tanti altri, fa capire a chi era troppo piccolo, o non era nato, cosa significò per gli appassionati sportivi italiani la sua epopea: era la metà degli anni 90.....studiavo all'università......ovviamente era inverno, faceva freddo anche di mezza mattina. Vado al bar per la mia ciambella d'ordinanza, prima di andare a lezione: il televisore, in alto, naturalmente, è acceso.
C'è la prima manche di uno slalom di Coppa del Mondo.
La gente aspetta; tra poco scende Alberto. Tutti i presenti, anche quelli che hanno finito, rimangono lì. Il bar si riempie anche dei nuovi avventori che, nel frattempo, arrivano. Tomba scende....silenzio religioso e fiato sospeso durante le sue potenti svirgolate tra i paletti. Meno di un minuto pare un'eternità. E' primo! Partono applausi e qualche "e vai! Grande!". Ci si guarda sorridendo e mostrando il pugno.
Poi, in 30 secondi, il bar si svuota, io vado alla mia lezione...
e ognuno se ne va, per i fatti suoi. 🙂