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Visualizzazione di contenuti con la più alta reputazione 09/03/2022 in tutte le aree

  1. 5 punti
    L'episodio dei Mig polacchi è decisamente curioso. Da quel che so dovrebbe trattarsi di Mig-29 dell'aeronautica polacca, in via di sostituzione con F-16 block 52 ed F-35A americani. Probabilmente parliamo di 25-30 aerei, cioé tutti i Mig in possesso attualmente alla PolAF. Parliamo quindi, potenzialmente, di un intero stormo. Dovrebbero essere gli stessi Mig che, qualche anno fa, gli stessi polacchi ritirarono a prezzo da discount dalla Luftwaffe tedesca, che a sua volta lì ereditò dalla DDR. Parliamo quindi di aerei con diversi anni sul groppone, ma comunque aerei pienamente operativi che rispettano gli standard NATO. Aerei perfettamente in grado di mettere in difficoltà gli aerei russi. Come detto i polacchi già pianificavano di sostituire tutti questi velivoli con F-16 block 52 (aereo che potremmo definire, semplificando, il corrispettivo americano del Mig 29). F-16 che gli americani continuano a produrre, aggiornandoli in continuazione, vendendoli a prezzi relativamente contenuti e armando praticamente qualsiasi paese occidentale che non può o non vuole spendere di più. Gli americani ne possiedono a centinaia, per questo è credibile che possano fornirli in poche settimane all'aeornautica polacca accelerando ed integrando le attuali consegne. Per la PolAF sarebbe utile liberarsi di una catena logistica che, chiaramente, diverrà presto doppiamente insostenibile (dubito arriveranno mai più ricambi dalla Russia). L'idea polacca pare questa, in sostanza: Fornire (non gratuitamente, fin qui si è parlato di vendita...) aerei all'Ucraina, accelerando l'ammodernamento della PolAF, monetizzando il non monteizzabile, finanziando ed accelerando il proprio potenziamento e mettendo benzina sul fuoco sul coinvolgimento occidentale, cosa che i polacchi pare abbiano intenzione di fare. Una situazione win-win, insomma. I dettagli non trascurabili che difficilmente possono portare ad una soluzione del genere, però, sono molti. 1) Non si capisce bene chi dovrebbe finanziare un intero stormo ucraino, ad esempio. I polacchi non intendono finanziarlo, anzi, chiedono agli americani di fornire loro in cambio degli F-16 block 52 in pari quantità, una fornitura da centinaia di milioni di euro (o forse persino superiore al miliardo). Gli ucraini non si capisce esattamente come potrebbero finanziare un'operazione del genere in un momento come questo. Gli americani? l'UE? 2) Non si capisce chi si dovrebbe assumere la responsabilità politica di fornire aerei militari all'Ucraina mentre è in guerra con la Russia. Non parliamo di manpads chiusi in scatole di legno ammuffite abbandonati in qualche seminterrato di Berlino dagli anni '80, è una fornitura su tutt'altra scala. La Polonia pare voglia assumersi questa responsabilità solo parzialmente, cedendo i mezzi prima ad una controparte più forte (magari finanziatrice). Americani? L'UE? L'intera Nato? Quel che pare chiaro è che la Polonia non intende assumersi piena ed assoluta responsabilità di una tale fornitura militare, e vedendo le reazioni di istituzioni e media alla notizia, direi che nessuno intende aumentare in questo modo l'escalation. 3) Agli ucraini servirebbe uno stormo di Mig? Un conto è avere gli aerei per comporre uno stormo. Un conto è avere una catena logistica, una componente tecnica, una componente umana ed un aeroporto in grado di renderli effettivamente operativi. Non è chiaro l'attuale stato dell'aeronautica ucraina, o quantomeno non è noto a noi civili. Io però non sono così sicuro che al momento esistano le condizioni. Servono per cominciare una cinquantina di piloti ucraini già addestrati su Mig 29 (che sappiano manovrarlo anche se magari i comandi sono in polacco o tedesco). Poi serve tutto il resto, tra strutture, piste, componentistica, armamenti, etc. etc. E serve, più di ogni altra cosa, saper difendere questa fantomatica base. E qui arriviamo dritti ai punti seguenti. Ammesso che ci fossero tutte le condizioni tecniche, militari, politiche ed economiche per portare a termine una fornitura del genere, che avrebbe del clamoroso, quale potrebbe essere l'impatto sul conflitto? Non è che la base aerea sulla quale verrebbero piazzati questi velivoli verrebbe immediatamente attaccata dalle forze russe prima ancora che questi Mig possano dipingersi le coccarde ucraine? (domanda retorica, ovviamente la risposta è sì). 4) Come dovrebbero entrare 25-30 Mig in un paese in guerra? Non parliamo di 25-30 Dacia Duster, parliamo di mezzi da 15-20 tonnellate più bagagli. Mezzi che o atterrano con le proprie ali sorvolando cieli disseminati di sistemi missilistici russi, o che debbono farsi qualche centinaio di km su mezzi speciali, su autostrade che non è detto siano sotto controllo ucraino. E quei mezzi, chi li guida? Chi li fornisce? Un paese Nato, che metterebbe quindi i primi uomini sul campo ucraino? E se venissero (come facile prevedere) attaccati, che succede? Dato che sarebbe pericolosissimo farli arrivare in Ucraina, la soluzione alternativa sarebbe quella di farli decollare ed operare direttamente dal suolo polacco o di altri paesi. Questo però farebbe entrare direttamente quel paese in guerra con la Russia, inutile illudersi del contrario. Dubito ci sia qualcuno così pazzo da essere disposto a correre un rischio simile. Insomma, a me sembra una sparata polacca utile agli interessi polacchi, ma che non può far altro che subire come risposta il gelo dei paesi occidentali.
  2. 3 punti
    Premessa necessaria. Sono antifascista, antinazista, antinazionalista e sono convinto che queste ideologie hanno distrutto l'Europa e causato la stragrande maggioranza dei problemi europei del 900. Tutto questo per non passare per quello che giustifica certe ideologie, specialmente nelle forze armate di qualsiasi paese. Bene. Premesso questo, sorprendersi che nelle forze armate occidentali (e non solo) ci siano nazionalisti simpatizzanti le dittature militariste, francamente, fa sorridere. Sia questa Ucraina, Polonia, Ungheria o qualsiasi altro paese che ha subito il comunismo ai tempi di Stalin. Non solo. Non si pensi che Germania, Italia, Francia, Spagna, Stati Uniti (etc.) abbiano forze armate e di polizia esenti dalla fascinazione di certe ideologie. C'è un motivo se le forze armate, in una democrazia, vengono gestite dalla politica, e mai viceversa.
  3. 3 punti
  4. 2 punti
    Non avrebbe senso colpirli volontariamente per i russi Per fiaccare il nemico gli togli luce, acqua e riscaldamento, non ti metti a bombardare i bambini e le mamme (cosa che invece rinsalda il sentimento di rivalsa della popolazione locale, rendendo quindi più aspra la resistenza)
  5. 2 punti
    non hanno torto quelli di Hezbollah eh! certo loro non sono da meno, ma non si può dire che i crimini che stanno avvenendo ancora oggi in Palestina e Yemen siano bazzecole eh, solo che guai a toccare Israele e Arabia Saudita....loro sono i buoni e ciò che fanno è giusto! Stessa cosa fatta in Libia, Gheddafi era un criminale ovvio, ma la situazione non si è di certo stabilizzata, anzi è persino peggio di prima. Tutto questo per meri interessi economici...nient'altro! uno schifo!
  6. 2 punti
    Il mondo non è più diviso in due. Non esistono blocchi tagliati con l'accetta, non c'è più il muro di Berlino. Non cadiamo nell'errore di dipingere le situazioni nel modo in cui gli insegnanti a scuola ci dipinsero le guerre del 900. Parlare di blocchi, nel 2022, è anacronistico. E' come guardare con gli occhi del secondo 900 il primo 2000. E' fuorviante, distraente, illusorio, ma soprattutto è molto pericoloso. Le sfide e le tensioni del 2022 hanno somiglianze e parentele intime col passato, certamente. Ma gli attori sono diversi, i mezzi ed i sistemi pure. Putin non è né Stalin né Nicola II, la Russia non è l'URSS e nemmeno la Russia zarista. Biden non è Nixon né Lincoln, gli Stati Uniti sono cambiati profondamente anch'essi, non sono più gli anni di Elvis, Martin Luther King e Muhammad Alì. Così come la Cina è ormai lontana pronipote della rivolta dei Boxer e della "lunga marcia", così come Mao, pieni poteri a parte, ha veramente poco in comune con XiJinping. Studiare il passato aiuta a comprendere il presente, ma non ci si illuda, non aiuta affatto a predire il futuro. Secondo me stiamo attraversando una fase di riallineamento, dato che gli equilibri di forza sono mutati considerevolmente negli ultimi decenni. Le tensioni stanno trovando sfogo e necessità di risoluzione ora che s'è manifestata questa tensione in modo tangibile, dopo anni di accumulo, e non a caso anche le parti meno coinvolte nella faccenda fanno di tutto per far parte dei negoziati. Per citare XiJinping: "Un metro di ghiaccio non si forma in un solo giorno".
  7. 2 punti
    Li voglio vedere i cinesi a formare un blocco antioccidentale Così poi vendono la loro roba a Iran eritrea ed Etiopia
  8. 2 punti
    Direttamente da una tv di stato russa. Ormai pare che non nascondano neanche troppo velatamente i loro piani.
  9. 1 punto
    Tramite geo-localizzazione non riesco a trovare obiettivi a cui potessero puntare nei dintorni. Ci sono ospedali, asili, appartamenti... C'è una "base militare" non troppo distante ma oltre ad essere circondata lei stessa da posti per bambini, banche e appartamenti, pareva più un ufficio. Non c'erano campi, veicoli. Nelle foto satellitari ci sono solo un sacco di macchine parcheggiate e un blocco chiamato "Military ground", ma se non erro penso che in quel posto ci siano già i russi, o meglio, penso fosse uno dei primi punti colpiti. Però non ricordo e non ho conferme sotto mano. Non credo ci siano ancora conferme su cosa sia stato utilizzato.
  10. 1 punto
    E io ti ripeto che continui a giocare con le parole invece di soppesarle. L'aver ucciso 500 civili o 1000 o 50 non fa differenza, rimangono attacchi indiscriminati. Parliamo di vita reale, non definizioni che trovi su Wikipedia. Altrimenti cercati le foto dei cadaveri dei civili e dì ai loro parenti e amici di non vivere nel terrore perché Wikipedia dice che questa guerra non si può definire tale. Non sopporto il moralismo ma la superficialità di quel tuo post mi ha parecchio infastidito.
  11. 1 punto
    Purtroppo ci siamo svegliati tardi e ormai non si può pensare di risolvere le cose in un paio di mesi..
  12. 1 punto
    quale allargamento? io vedo invece molta attenzione in senso opposto (come dimostra il caso polonia) Il punto è: l'Ucraina come fa ad uscirne?
  13. 1 punto
  14. 1 punto
    Spettacolare! Grazie per la segnalazione!
  15. 1 punto
    Avrei capito questo commento sotto altri video, non su questo onestamente.
  16. 1 punto
    Sisi, ha messo tutti gli stati UE.
  17. 1 punto
    "Pronto, parlo con l'head of development di John Deere? Salve sono Stoltenberg, avrei un'idea riguardo i vostri trattori... Avete mai pensato a delle torrette?" Li trasformano in mietitrebbie.
  18. 1 punto
  19. 1 punto
    Da qualche giorno continua a risuonarmi in testa la musichetta sovietica del gioco Red Alert... non so se qualcuno ci giocava
  20. 1 punto
    Esatto, e dovresti farlo sorvolando il Mar Nero o chiedendo il passaggio in paesi Nato, che quasi certamente rifiuterebbero. Sempre ammesso che riescano a decollare, come già detto... Esattamente, il gioco non varrebbe comunque la candela. E' tutto vero, ma questo ci dà ulteriori indicazioni in merito. Prima indicazione: gli ucraini non avevano le risorse per mantenere i Mig nemmeno prima della guerra, figuriamoci ora. Seconda indicazione: essendo quei velivoli letteralmente adibiti ad essere cannibalizzati, e come dici tu, lo si capiva addirittura da GoogleMaps, è impensabile che i russi non lo sapessero. Eppure, giusto per essere sicuri, li hanno distrutti ugualmente. Figuriamoci cosa avrebbero fatto se fossero stati una reale minaccia. Le possibilità che l'aviazione ucraina possa essere rifornita e possa risorgere dalle ceneri sotto occupazione russa, francamente, sono praticamentezero.
  21. 1 punto
    Oltre che improbabile, sarebbe praticamente impossibile. Quegli aerei dovrebbero affrontare un volo di quanto, 600km? Sola andata, intendo. Il tutto in regime supersonico, quindi con postbruciatori inevitabilmente accesi che vanno a ridurre notevolmente l'autonomia, con radar acceso per sperare di vedere il nemico prima di essere abbattuti, sorvolando la marina russa per centinaia di km sperando di sfuggirle in qualche modo per poi arrivare con sufficiente carburante per combattere 5 minuti l'aeronautica russa che sa da mezz'ora che stai arrivando. Ammesso che riuscissero nell'impresa storica di vincere quello scontro, poi, dovrebbero tornare indietro affrontando nuovamente il viaggio di ritorno, con la marina che si aspetta il loro passaggio e pronta ad accoglierli. Volare in quell'assetto su un aereo di concezione anni 70 (cioé un velivolo con una dispersione termica allucinante, una superfice imbullonata e verticale che fa da vela radar-riflettente, con un radar a scansione meccanica facilissimo da rilevare se acceso) significa essere avvistati da radar, sensori e sistemi di difesa aerea nemici a centinaia di km di distanza, siano essi sistemi aerei, marini o terrestri. Questo ammesso che riuscisse loro di decollare dalla Georgia, intendiamoci. Perché i Mig29 in possesso all'aviazione ucraina, nella maggior parte dei casi, in questo conflitto hanno già fatto questa fine qui: Il tutto, poi, per riuscire utopisticamente ad abbattare quanti aerei russi, 10, 20, 30? Ne hanno in servizio più di 900...
  22. 1 punto
    I Leningrad. Tutto l'album "Mat Unplugged" è per me uno dei loro migliori. Il film si trascina un po' nella seconda parte ma rimane secondo me molto godibile. Il ragazzo ucraino in macchina non è altro che Eugene Hutz, cantante dei Gogol Bordello (altro gruppo che consiglio.)
  23. 1 punto
    ricordavo bene allora,non approfondisco perchè farebbe venire il voltastomaco a chi legge. Non è nulla di che,solo per avere un altro parere,se ti era capitato di vederlo.Se lo ritrovo e vuoi te lo mando in privato
  24. 1 punto
    C’è sempre la Russia democratica che accoglie tutti, non vi trattiene nessuno in Italia
  25. 1 punto
    Per niente d'accordo, Agostini ha vinto molto più di lui. Per me, è solo un prescritto cartonato di *...
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