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Visualizzazione di contenuti con la più alta reputazione 18/03/2022 in tutte le aree

  1. 3 punti
    Personalmente sono abbastanza in disaccordo con questa analisi, che mi sembra molto ma molto parziale. Allora la Cina rimane sì il più grande esportatore ma sempre più aziende stan levando le tende andando a produrre altrove. E questo è un fatto è un trend degli ultimi 5 anni. Perciò ad oggi sì (“nessuno può fare a meno dell’industria cinese”) tra 5 anni forse, tra 10 chissà… Abbiamo esempi anche nostrani di aziende che avevano la produzione in Cina e alcune son ritornate in patria (solo l’anno scorso son state quasi 200) Produrre in Cina rispetto ad altri posti del mondo non è più così conveniente. Ora a differenza di quello che leggo in giro, il debito americano non è in mano ai cinesi (per esempio i Giapponesi ne hanno una quota maggiore, è la quota cinese è pari alla somma di Cayman, Svizzera, Irlanda e Brasile… tanto per dire). Ora io rigiro la frittata: ma se i colossi USA che producono in Cina, decidessero di produrre negli USA? Hanno un territorio enorme praticamente “disabitato”, risorse naturali, soldi, tecnologia, potenza militare… E se dicessero a xxxxx, fai te il numero che preferisci, cinesi “venite a vivere in America, i vostri figli diventeranno americani”, quanto gli si accartoccerebbe il pisellino dalle parti di Pechino 😅? Del resto dopo la ferrovia di un secolo fa, avere una nuova ondata di immigrati cinesi per costruire altro, mica male… Altro punto: gli USA non si possono battere. Leggo spesso, ovunque, “gli americani”. Ho chiesto a persone più colte, più studiose, più preparate di me, di definirmi chi diavolo sono “gli americani”. Nessuno mi ha convinto 😁. Questo perché gli “americani” non esistono di fatto, sono tutti e nessuno: sono gli eredi dei primi coloni, sono gli eredi degli schiavi, sono gli ispanici, sono gli asiatici, sono gli europei di seconda, terza, quarta ondata migratoria. Sono il costruttore polacco e lo scienziato italiano; sono il giocatore di baseball di origine cubana e il matematico asiatico; sono l’imprenditore irlandese e lo scrittore spagnolo; son il chimico giapponese e l’ingegnere tedesco. Non li puoi battere perché racchiudono le etnie di tutto il mondo, con il meglio a livello tecnologico che ci sia, con più soldi e armato fino ai denti. Si dice che chi avrà in mano la tecnologia dei semiconduttori/chip sarà destinato a comandare nei prossimi 30/50 anni (più in là non mi spingo, magari dopo pandemia e guerra, arrivano gli alieni, perciò volo basso 😁 ) Come si può vedere ad oggi non esiste una azienda cinese che sia leader in uno solo dei procedimenti necessari per la produzione di un processore. Ci sono aziende americane e ci sono aziende europee e giapponesi. Si potrebbero volendo produrre linee che sfruttano tecnologia non americana, ma non sarebbero così evolute: utilizzerebbero prodotti di terza o quarta scelta. Cosa se ne deduce 😜?
  2. 3 punti
    Fosse solo quello... Discorsi sulla "autodepurazione della società russa", invasioni, propaganda 24/7, media indipendenti troncati, minacce, uccisione o prigione per giornalisti/oppositori, proteste azzerate con la forza. Per non parlare della retorica usata: disinformazione, capri espiatori, disumanizzazione.
  3. 3 punti
    Mi permetto di cogliere l'occasione, quotando il tuo messaggio, di mettere in discussione una certa percezione della volontà dell'allargamento della Nato. Sembra sempre che l'allargamento della Nato sia avvenuto su assoluta ed esclusivo interesse americano, ma sono abbastanza sicuro non sia proprio così. Noi europei occidentali condividiamo una narrazione della guerra fredda che europei orientali, russi, americani e inglesi non hanno. Riassumendo e banalizzando il tutto, mi verrebbe da dire che le percezioni delle masse sono circa le seguenti: Per noi europei occidentali è stata uno scontro tra imperi che si sono spartiti letteralmente la carcassa Europa, spaccandola in due, tracciando la linea in base a chi è arrivato per primo durante la "liberazione". Scontro che è proseguito poi fuori dai confini europei, terminando col collasso dell'URSS. Questo tipo di lettura ci ha lasciato in eredità un fatalismo (è sempre colpa di americani o russi, raramente nostra) e di pacifismo come valore fondante assoluto. Non a caso da noi la guerra fredda si dice sia "finita", ma nessuno afferma che la si sia effettivamente vinta. Abbiamo avuto la "fortuna" di finire sotto l'impero migliore, vedendo com'è finito chi stava dall'altra parte. In ogni caso, siamo spesso tutti molto contenti che sia finita. Finendo la guerra fredda, per noi, è semplicemente finita la storia, le guerre vere non esistono e non hanno senso, possono avvenire solo a mano di pazzi, ignoranti e in paesi del terzo mondo, paesi dove non è arrivato l'"illuminismo" europeo, paesi ancora incastrati nel 900, paesi che vivono nei libri di storia e non nel presente. Per questo in paesi come il nostro si parla di post-storicismo. Citazione chiave che esprime chiaramente il concetto è stata quella di Angela Merkel, che descrive le metodologie di Putin così: "applica metedologie dell'ottocento al ventunesimo secolo". Per gli europei orientali la guerra fredda invece è stata come passare da un dominio terribile (nazista) ad un altro (sovietico). La povertà, la miseria, la cancellazione spesso cruenta della propria cultura ha spesso instillato una russofobia dilagante, la quale spesso ha generato nella più atroce delle ironie movimenti nazionalisti degni degli anni 30, spesso di ultra destra ultra conservatori. L'est Europa negli anni 90-00 letteralmente vive, nella propria percezione, il proprio "risorgimento", e realmente crede di avere il compito di risvegliare lo spirito cristiano europeista ormai smarrito dagli europei occidentali. Loro, a differenza nostra, sentono che oggi si sta facendo la storia, e loro si sentono al centro di questo processo. Citando il leader polacco Morawiecki: "È qui, nella Kiev dilaniata dalla guerra, che si fa la storia. È qui che la libertà combatte contro il mondo della tirannia. È qui che il futuro di tutti noi è in bilico. L'UE sostiene UA, che può contare sull'aiuto dei suoi amici: oggi abbiamo portato questo messaggio a Kiev". Per gli americani e gli inglesi le guerre mondiali e la guerra fredda sono praticamente un unico infinito scontro, con nemici alternati. Scntro necessario per salvare i nemici dell'Europa e dell'America, detentori del modello liberale capitalista, l'unico modello giusto legittimato all'esistenza, quasi fosse una missione divina laica, tipico punto di vista imperialista. In questo senso la Russia, già dai tempi dello Zar, è percepita come una dittatura persino peggiore di quella nazista, e sono da sempre disposti a tutto per impedire la sua diffusione, tutelando a loro modo di vedere noi ed il resto del mondo a suon di miliardi di dollari e migliaia di vite americane. Questo tipo di lettura ha portato ad una demonizzazione della Russia (la famosa russofobia) e ad un senso di irriconoscenza nei confronti dei paesi europei che si sono dimostrati poco entusiasti verso il modo di vedere il mondo americanista, subendo sempre le "fascinazioni" e le "tentazioni" orientaliste. Non è un caso che gli americani vedano la situazione di oggi come un "ve l'avevamo detto". La missione, per loro, continua. Per i russi, la sconfitta della guerra fredda è stato un enorme crimine perpetrato dall'occidente con la connivenza di un'amministrazione corrotta e traditrice, che non si è limitata soltanto a vincere la guerra, ma ha voluta stravincerla, pretendendo persino più di quanto ottenuto dal crollo dell'URSS, venendo meno alle famose promesse. Dopo la grande vittoria patriottica (la seconda guerra mondiale, per i russi), la Russia ha riconquistato lo status di superpotenza che non le può più essere negato. Come disse Putin anni fa, "al mondo non succede nulla senza che siano d'accordo Mosca, Pechino, Washington e Bruxelles". La caduta del muro in questo senso è vista come una vera e propria umiliazione, che ha tolto a decine di milioni di russi la cittadinanza, conferendogliene una nuova, strappandoli alla madre patria. Emblematico che, se da noi Gorbaciov viene descritto quasi come un eroe, da loro è percepito come il peggior leader russo della storia. Putin è da decenni che soffia sulle ceneri dell'orgoglio ferito russo, e ha trovato terreno molto fertile fino ad oggi. Questi riassunti banalizzanti, e che suonano un po' stereotipati, li ho messi così per rendere l'idea, senza voler ridicolizzare nessuno di questi e dovendo semplificare all'estremo. C'è un fondo di verità in ognuna di queste versioni, che ovviamente va distorcendo le responsabilità delle parti secondo convenzienza, nessuna è ridicola o falsa in sé, ma sono tutte funzionali al percorso di quelle aree di mondo di questi ultimi decenni. Quello che sta succedendo ora, secondo me, dovrebbe invitare i popoli europei a riconsiderare le proprie percezioni, perché andrà sicuramente a spostare gli equilibri che credevamo ormai consolidati. Sarà difficile continuare a pensare che il "secolo terribile" si sia portato via con sé le guerre. Non esiste garanzia alcuna che l'Europa verrà risparmiata dai conflitti per status, per il semplice fatto che nessuno le vuole più. Se la Jugoslavia è lontana nel tempo, e la Georgia nello spazio, ora con l'Ucraina in fiamme continuare a vivere in questa bolla non è più possibile. Nel mondo reale, chi non disponde di forti deterrenti o non gode di protezione, presto o tardi finisce nelle mire imperialiste di qualcuno. Europeo, occidentale, democratico o meno, non fa alcuna differenza purtroppo, soprattutto in questo secolo dove le superpotenze non sono geograficamente europee e non è detto abbiano particolare riguardo verso l'Europa. La Nato è uno strumetno creato appositamente per mantenere un controllo militare e politico dell'Europa occidentale. Sicuramente. "To keep the Soviet Union out, the Americans in, and the Germans down". Nonostante ciò è innegabile che l'alleanza ci abbia fatto percepire sempre protetti, avendo patito esclusivamente minacce di tipo interno, o terroristico, per un lunghissimo periodo storico, nonostante non ci si sia mai impegnati seriamente delle minacce esterne per decenni. Proprio questo senso di protezione e inattaccabilità, però, oltre che ad un continuo e progressivo ridimensionamento degli strumenti difensivi, può averci spinto ad incentivare lo spostamento ad est delle frontiere europee e della Nato stessa. Forse i più giovani (come me) non se ne rendono davvero conto, ma chi la guerra fredda l'ha vissuta per anni, o ha prestato servizio militare in quegli anni, sa benissimo che eravamo noi il territorio di confine, eravamo noi gli avamposti. Non la Romania, la Lettonia, La Polonia. Noi. Non c'erano veri e propri paesi cuscinetto nel mezzo a proteggere l'Europa occidentale da un'invasione, a Berlino la lingua di terra che separava un blocco dall'altro era di pochi metri. Tutto questo per dire che l'interesse primario nell'espansione della Nato non è stato soltanto americano, ma anzi, soprattutto nostro. Nostro, per spostare la cortina di ferro il più lontano possibile dai nostri confini. Rendiamoci conto che nel 1989 il confine era Trieste. Oggi è Tallin. Oggi nessun italiano teme che una colonna di carri armati di 60km entri dalla Jugoslavia, o dall'Austria, attraversano le valli alpine. Così come non lo teme nessun tedesco, nessun danese. Questo enorme vantaggio strategico, però, è avvenuto esponendo altri al posto nostro. Smettiamo di raccontarci la storiella che la cosa non ci faccia parecchio comodo. Smettiamo di indicare come responsabile unico di questa espansione l'avdità imperialista americana. Non è così. Germania, Italia, Francia, Turchia e tanti altri paesi non hanno il potere e la forza delle superpotenze. Sicuramente. Ciò non impedisce loro di tutelare i propri interessi, anzi, basta non pestare i piedi allo Zio Tom. E' fiabesco inoltre pensare che lo facciano con mezzi diversi, se non nella portata e nelle capacità, da quelli americani. Finanziamo primavere arabe, partiti stranieri, dittature, missioni di peace keeping senza consenso dei governi locali. Facciamo affari con dittature, vendiamo loro armi, compriamo da loro petrolio, diamo loro visibilità e legittimazione. Lo facciamo spesso anche in pieno contrasto di altri membri dell'alleanza, basta dare un'occhiata al nord-africa per renderesene conto. Personalmente direi che sarebbe ora che ci si rendesse conto che l'Italia, l'UE, la Nato, i paesi e le strutture sovranazionali altro non sono che centri d'interesse, si muovono nelle loro potenzialità e convenienze per raggiungere i propri obiettivi, calpestando senza recalcitranza alcuna quelli altrui. Se non si perseguono i propri interessi in autonomia non lo fa nessuno al posto proprio (l'Ucraina lo sta imparando ad un prezzo altissimo). Tutti gli aiuti che riceverà richiederanno una contropartita pesante, un giorno, dovesse vincere la guerra. Ovviamente fa schifo, ma così va il mondo, così andiamo anche noi.
  4. 2 punti
    Ha detto che non si accontenta del secondo posto sta volta Speriamo 🤞 Comunque anche facesse schifo, esteticamente la trovo bellissima in pista (Poi nelle seconde libere ha girato 87 centesimi più lento di Verstappen, quindi sembrebbero stare lì come tempi)
  5. 2 punti
    l'europa e' una colonia usa da mezzo secolo e con il tempo sempre piu' allargata non abbiamo nemmeno delle linee rosse come invece hanno tutti le altre potenze mondiali nei vari continenti l'unione dell'Europa ha fatto molto comodo ai soliti noti ed oggi non contiamo nulla, anzi siamo gli avamposti e per fermare una guerra, nulla di meglio che inviare armi...falsi perbenisti
  6. 2 punti
    tutti molto piu facile per chi ha un oceano di mezzo
  7. 2 punti
    Quando diceva che avrebbero fatto pena ci beccava,speriamo sia così anche in questo caso al contrario
  8. 1 punto
  9. 1 punto
    Alla lontanissima Però un qualcosa ce lo rivedo
  10. 1 punto
    U.S. Fiorenzuola 1922 comunica ufficialmente che la gara valevole per la 34° Giornata del Campionato Serie C Girone A 2021/2022 tra U.S. Fiorenzuola vs Juventus Under 23 è stata posticipata al seguente giorno/orario: Mercoledì 6 Aprile 2022 - ore 18.00
  11. 1 punto
  12. 1 punto
    questi sono stati armati da anni da qualcuno..
  13. 1 punto
  14. 1 punto
    invadendo inevitabilmente viene meno tutto questo, il pre, prendi l'etichetta del guerrafondaio criminale con tutto quel che ne consegue ma per capire il presente bisognerebbe conoscere il passato, fabbri è bravo ma non credo che era cosi impossibile prevedere tutto cio, specie in 8 anni, non 8 giorni. ora capisco ancora mejo la dipartita di trump, non potevano permettersi in maniera piu assoluta un suo bis
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