Questa frase è la traduzione del concetto di "morti di Serie A e morti di Serie B"
Se i nostri amici americani (e noi con loro) uccidono tra mezzo milioni e 1 milione e mezzo di civili in Iraq e Afghanistan (questo il range secondo le stime, stime ONU, non di Matrioska Tv) va bene, tanto non ci importa il motivo per cui lo fanno, loro fanno bene, sono i "buoni", impossibile compiano crimini o errori
Forse vi sfugge il piccolo particolare che quando si bombardano i dittatori, nel frattempo si ammazzano i loro cittadini (ma immagino che non t'importi)
Ma alla fine il problema sta a monte, sta in chi crede che gli stati (tutti gli stati) muovano guerra per esportare la democrazia o per liberare i paesi dalle dittature (notizia dell'ultima ora, agli americani non frega un c***o della democrazia del resto del mondo, altrimenti non sarebbero alleati di sauditi, pakistani, turchi, petromonarchie varie, e non aprirebbero in queste settimane al venezuelano Maduro e agli iraniani, per compensare il petrolio "perso" dal blocco imposto ai russi etc)
Peraltro, per confutare la tua teoria del "fanno bene a bombardare se poi serve ad abbattere dittatori", basta studiare la storia recente
In Iraq hanno ucciso Saddam, e dopo sono arrivati l'ISIS e gli Hezbollah iraniani, che non sono esattamente Rousseau e Pericle
In Afghanistan hanno scacciato i talebani, e dopo 20 anni di guerra inutile e sanguinosa hanno riconsegnato (proprio riconsegnato, con un trattato scritto del 2018) il paese...ai talebani (roba che, se non si parlasse di una guerra, dovrebbe causare una sonora e amara risata)
Nella politica internazionale l'ideologia (democrazia, pluralismo, libertà e diritti individuali, tutte cose bellissime e giuste) non esiste, esistono solo gli interessi
Questa (se non si fosse ancora capito) è una guerra di interesse (russo, ucraino, NATO, cinese, turco), non la grande guerra tra libertà e tirannia (roba da hollywood degli anni '70)