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Visualizzazione di contenuti con la più alta reputazione 24/03/2022 in tutte le aree

  1. 5 punti
    L’ho scritto all’inizio del conflitto: la guerra in casa d’altri in tempi moderni non la vince più nessuno. Impensabile per la Russia occupare l’Ukraina, impensabile riuscire a metterci un governo fantoccio che duri a lungo senza attentati e guerriglie assortite, impensabile andare avanti per mesi/anni in un conflitto del genere. Ad una certa l’esercito di occupazione se ne va. Quello che non mi aspettavo però è che, non solo gli Ukraini han resistito ad un mese di bombe sulla testa, ma ora stanno andando a riprendersi parti di territorio. Ecco questo non me lo aspettavo. Ero più che sicuro che nonostante il mare di panzane che sento dire soprattutto in Italia (“devono arrendersi”, “non dureranno molto”, “verranno spazzati via”), gli Ukraini non avrebbero mollato di un centimetro per difendere le loro case, meno che avessero la forza di vere e proprie contro offensive. E alle panzane di cui sopra ancora oggi mi tocca sentire di gente che attribuisce la volontà di combattere al presidente Ukraino che anche dicesse oggi “ci arrendiamo”, chi lotta per la sua casa, la sua famiglia, la sua vita, continuerà a farlo.
  2. 3 punti
    E' quasi finito il primo mese di conflitto. Cercherò di farlo nel modo più diretto possibile, nascondendo l'angoscia e la pena dietro a numeri che mai dovrebbero limitarsi ad essere tali. Purtroppo, però, i primi bilanci vanno fatti. Parliamo di vittime russe. Le fonti qui divergono, ma nemmeno di molto. Mi limiterò per ora alle vittime russe, il cui conteggio è paradossalmente più accessibile di quello ucraino. Il nostro Capo di Stato Maggiore ha parlato di 15.000 perdite tra le forze russe, fin qui. Non è chiaro se per perdite si intendano solo i decessi, se vengano inclusi i dispersi o addirittura i prigionieri. Sulla Komsomolskaya Pravda, quindi da fonte russa diretta, si parlava di 9.861 vittime già qualche giorno fa (notizia poi rimossa). In quel caso si parlava di decessi. E' quindi attendibile pensare che le vittime russe abbiano ormai tragicamente superato quota 10.000. Sono tanti, davvero tanti. Nella più ottimistica delle ipotesi, 1.000 morti ogni tre giorni. Nella peggiore, 500 morti al giorno. Un altro dato impressionante è quello relativo ai feriti. Premessa, contare i feriti è questione difficilmente stimabile. C'è chi conta anche contusioni e piccoli traumi, c'è chi include nel conteggio praticamente solo i ricoverati o i feriti gravi. Sempre da Komsomolskaya Pravda si è saputo che i feriti dovrebbero essere 16.153. Anche questa notizia è stata rimossa. Per dovere di cronaca, la stessa fonte russa dichiara che la pagina era stata hakerata, e che i numeri riportati fossero fake. Tornando ai numeri, fossero confermati, significherebbe un rapporto di 1 morto ogni 1.6 feriti. Un dato davvero impressionante, in negativo. Porto dei dati a paragone di quelli sopra riportati. Vittime americane in Afghanistan. 2.325 decessi, circa 20.000 feriti. 1 morto ogni 3 giorni, un decesso ogni 9 feriti. Considerazioni, prudenza alla mano, se ne possono trarre. La prima, la più scontata. Le perdite russe sono davvero notevoli. Parliamo di un conflitto simmetrico in piena regola, con un rateo di vittime nell'ordine delle migliaia a settimana. Non è paragonabile al Donbass, non è paragonabile all'A-stan, all'Iraq, o ad altri conflitti occidentali o russi degli ultimi 30 anni. E' un ritmo francamente insostenibile, persino per le enormi risorse russe. E' un ritmo di perdite persino superiore a quello registrato dagli americani in Vietnam. Di questo passo raggiungerebbero le vittime americane in Vietnam entro settembre, se non prima. Ciò testimonia che la resistenza ucraina è tutt'altro che simbolica. La seconda considerazione la voglio fare sui feriti, qualcosa francamente non torna nei numeri dichiarati da Komsomolskaya Pravda. Come anticipato, il numero di feriti è incredibilmente influenzato dal contesto tattico, ambientale, dalla natura del conflitto, dalle tecniche e dalle armi dell'avversario. Ma molto dipende anche dalla logistica, dalla qualità degli aiuti, dal controllo dello spazio aereo, dalla presenza diffusa di medici e dalla presenza di ospedali da campo. 1 decesso ogni 1.6 feriti è una media altissima, superiore persino alle medie terribili che si osservavano nella prima guerra mondiale. Persino in Vietnam, zona di difficilissima operatività, in un clima inclemente, in un conflitto sanguinosissimo, gli americani hanno registrato un decesso ogni 5 feriti. Ciò potrebbe indiciare che: 1) Il numero dei feriti è inverosimile, falso, il numero reale dovrebbe essere decisamente superiore, non dichiarato per evidenti ragioni. Se il rapporto deceduti/feriti fosse simile nelle proporzioni a quello americano in vietnam (cioé il più pesante del dopoguerra insieme alla guerra di Corea per gli USA), partendo dai 10/15.000 soldati deceduti, parleremmo come minimo di 50/75.000 feriti, in luogo dei 16.000 riportati. 2) Il numero dei feriti è reale, magari parzialmente sottostimato, ma verosimile. Visti i comprovati problemi logistici, l'altissimo numero di vittime e di mezzi perduti, il difficile controllo dello spazio aereo e la miscalculation generale sugli sviluppi del conflitto, l'assistenza medico sanitaria potrebbe essere stata precaria o quasi del tutto assente. Ora che i numeri li ho messi, due considerazioni più umane. Ci vuole del coraggio a definire questa tragedia "un'operazione militare speciale". Muore un russo ogni 4 minuti, almeno. Da un mese. Spero che i russi un giorno non troppo lontano avranno occasione di chiedere conto al signor Putin di questo enorme sacrificio di sangue, nascosto oltre che preteso.
  3. 2 punti
  4. 2 punti
    Per me i politici sono una foglia di fico nella quale gli italiani si rifugiano quando fa più comodo per scaricare ogni responsabilità. Siamo un popolo perennemente fermo con un'idiosincrasia al cambiamento ed alle mutazioni. L'aspetto di approvvigionamento energetico è dirimente, come una politica di riforme che includa la sanità, le infrastrutture e l'edilizia scolastica e non ultima lo sport, che versa in condizioni drammatiche, calcio in primis.
  5. 2 punti
    il problema è il prezzo..
  6. 2 punti
    Dal fatto che hanno mandato solo 150/170 mila uomini, insufficienti per controllare/occupare l'Ucraina, ma sufficienti (in linea teorica) per prendere Kiev, il Donbass e tutta la costa meridionale, inducendo gli ucraini ad una veloce capitolazione Il fatto che i russi abbiano richiamato ceceni, i Wagner, i siriani (40.000 dice Assad) gli uzbeki e alcuni mercenari libici (10.000 avevo letto), forse persino i riservisti, fa pensare che i piani siano cambiati (cioè adesso sarà guerra di logoramento, ergo bisogna prendere le città con la forza, casa per casa, e per questo mandano a morire "non russi", intanto perché nessuno in patria piangerà il povero mercenario mediorientale, e poi perché gli stranieri non si fanno scrupoli ad ammazzare ucraini perché, a differenza dei soldati russi, non li considerano "un popolo fratello" Inoltre, il cambio dei piani (da guerra lampo a guerra di logoramento/occupazione) lo si vede anche dalla richiesta di aiuti ai cinesi (che manderanno, secondo Fabbri, missili, droni e soprattutto razioni e rifornimenti di vario genere, perché quelli russi sono quasi esauriti, segno che non si aspettavano di dover restare in Ucraina più di un paio di settimane)
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