Buongiorno a tutti.
Concordo con @lou 65.
Salvo avvenimenti stravolgenti entro il 09 Maggio, è facile prevedere che il conflitto assuma nuova dimensione e nuovo vigore.
Continuo ad essere estremamente preoccupato per la Moldavia, che come discutevamo già diverse settimane fa, corre un rischio enorme.
Le notizie che giungono dalla Transnistria non sono affatto incoraggianti in questo senso.
L'unica buona notizia di questi tremendi due mesi, ad oggi, è che la Bielorussa sia riuscita ad astenersi da un intervento diretto.
La cosa è, per certi versi, sorprendente. Non è detto duri, Putin potrebbe pretendere con successo il suo intervento se si rivelasse necessario.
Le cattive notizie, ahinoi, molte di più.
L'Ucraina resiste, ma il prezzo in termini di vite umane è ormai altissimo. Civili, militari e paramilitari, da ambo i lati.
I danni infrastrutturali subiti dal paese, a prescindere dall'esito del conflitto, avranno una ricaduta devastante sulla loro economia per decenni e decenni.
Se il conflitto dovesse perdure con tale asprezza non so cosa resterà dell'Ucraina, che già prima di questa guerra era un cantiere aperto.
Altra pessima notizia il reiterato atteggiamento aizzatore di Commonwealth e USA.
Che nutrissero interesse specifico nell'inasprirsi del conflitto lo si era capito sin dalle prime battute, ne parlavamo anche qui.
Si sperava però che tale interesse si sarebbe fermato davanti al rischio di un conflitto allargato. Non pare purtroppo essere così e questa, tra tutte, è probabilmente la notizia peggiore in assoluto. Il completo disinteresse americano per gli interessi europei dà ulteriormente dimostrazione di quale sia la natura del rapporto che intercorre tra paesi europei della Nato e Stati Uniti. Prendere nota per il futuro.
E' altrettanto evidente, ma questo lo si sapeva già, che una sconfitta per i russi sia oramai inammissibile.
Si sono esposti troppo a livello politico, militare, finanziario, economico, produttivo. Non esiste via di ritorno, non esiste ritirata, né composta né scomposta.
Esisterebbe solo una sconfitta umiliante, sulla quale le potenze occidentali infierirebbero sbriciolando lo stato russo stesso.
Ben consci di questo rischio, i russi saranno disposti all'utilizzo di qualunque mezzo pur di risultare vincitori.
La russofobia e l'isolamento della Russia dal sistema occidentale è spronato e spinto proprio da quei paesi che la Russia, quantomeno a parole, si prefiggeva di riavvicinare o di de-occidentalizzare. Ampiamente prevedibile sin dal principio, ma se l'occidentalizzazione dell'Oriente Europeo ha portato all'irritazione russa, questa nuova ondata atlantista non farà altro che accendere ulteriormente gli animi.
Polonia e Romania non torneranno mai più paesi neutrali o filo-russi, così come le Repubbliche Baltiche. Non dopo quanto accaduto in Ucraina, è impensabile.
Prevedibile e comprensibile, dunque, che paesi come Finlandia e Svezia, pur se ben armati, ora vogliano entrare nella Nato.
Tale candidatura, e conseguente apertura americana alla loro candidatura, rischia di essere la causa dello scoppio di un conflitto su scala decisamente maggiore.
Desolante l'impotenza deli stati europei, pur membri della Nato, pur ricchi e discretamente armati.
Non solo l'Italia, ma persino Francia e Germania hanno ormai un ruolo del tutto marginale in questi accadimenti, per quanto si sforzino di far sembrare l'opposto.
Quello che deve terrorizzare noi europei è la nostra totale impotenza di fronte ad un rischio così grande.
Non contiamo nulla, non influenziamo la descalation tanto quanto l'escalation, ma ne subiermo enormemente le conseguenze.
Ultimo ma non ultimo, il crescente livello di tensioni nel Pacifico, che a volte dimentichiamo essere anche mare russo, non viene certo incontro ai tentativi, sempre più disperati, di un dialogo costruttivo tra le parti.
La speranza è che si prenda tempo, senza voler accelerare uno schema provocatorio che, per miscalculation o follia di qualcuno, possa portare al disastro.
Due immagini interessanti raccolte questa settimana, sul web, che mi va di condividere.
Questa ci riguarda da vicino, e dovrebbe rappresentare l'attuale situazione navale (sommergibili esclusi...) nel Mediterraneo.
Questa, invece, è un'utile Gif che mostra l'evoluzione del conflitto.
Dal fallito tentativo di far capitolare Kiev, alla ritirata settentrionale fino alla presa di Mariupol.