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Visualizzazione di contenuti con la più alta reputazione 09/09/2022 in tutte le aree
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2 puntiI convocati per Pordenone (stasera). Riaggregato Rafia, che immagino resterà fino a gennaio almeno I CONVOCATI 3 Stramaccioni 4 Muharemovic 5 Nzouango Bikien 7 Sekulov 8 Zuelli 9 Da Graca 11 Cudrig 12 Raina 13 Poli 14 Mulazzi 16 Iling-Junior 17 Bonetti 18 Rafia 19 Cotter 20 Iocolano 21 Lipari 24 Palumbo 25 Cerri 26 Barbieri 27 Besaggio 28 Barrenechea 30 Sersanti 32 Turicchia 34 Ratti 55 Senko
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1 puntoE' sicuramente uno scenario inquietante. Senza dubbio. Ciò nonostante sono convinto che in Polonia, oggi, l'opinione pubblica e gli apparati siano già convinti che presto o tardi si verrà alle mani. Coi russi, coi bielorussi, questo è da vedere. Sicuramente è un paese profondamente russofobo, con il militarismo nel sangue, ho avuto modo di vederlo coi miei occhi quest'inverno. Un paese che si ritiene omogeneo, solido, compatto, portatore di una missione storica ed etica nel cuore dell'Europa. Molti polacchi oggi si sentono come l'ultimo baluardo dell'identità occidentale e cristiana. E' un paese che non solo teme l'inevitabile, ma è un paese che si sta concretamente attivando per gestirlo, con ogni mezzo, da anni. A mio modesto parere, senza voler aprire un altro topic, lo stanno facendo anche molto bene. Non quest'anno, magari. Sono processi che spesso richiedono diversi anni. Ma di questo passo presto o tardi si riterranno pronti ad agire di loro iniziativa, magari con benestare americano e senza approvazione europea, visti anche i rapporti e le relazioni bilaterali ufficiali e non intercorrenti con l'Ucraina. La protezione Nato potrebbe pure non attivarsi qualora i polacchi intervenissero su territorio straniero (Ucraina? Bielorussia) di loro iniziativa, e riuscissero a contenere in quell'area l'eventuale scontro con l'avversario. Potrebbero chiedere il permesso a Zelensky di entrare su suolo Ucraino, per porsi come garanti protettori di aree civili e corridori umanitari, rendendo la penetrabilità del paese decisamente più complicata ai russi e permettendo agli stessi polacchi di gestire i flussi migratori tanto temuti. EDIT: @SuperTalismano mi aveva anticipato, intendevo proprio questo
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1 puntoRafia e' stato aggiunto. Infortunati: Pecorino (febbre), Riccio, Savona, Compagnon. Con la prima squadra: Garofani. Anche assenti: Verduci, Ntenda.
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1 puntoDi nulla, figurati , anzi scusami per l’enorme papello che ho scritto, me ne sono reso conto solo ora 😅
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1 puntoSpagnolo e Procida sono un 2003 ed un 2002 selezionati all’ultimo draft Nba che Pozzecco ha subito tagliato, c’è Mannion che è un 2001 ed ha già giocato una stagione per i Golden State, Pajola è un 99 che dopo due grandi stagioni a Bologna con scudetto ed Eurocup vinti è stato chiamato da Dallas per disputare la Summer League, c’è Okeke che è un altro 2003 dal grande potenziale e giocherà nella Liga spagnola la prossima stagione, se poi Pozzecco preferisce i vari stagionati dalla carriera mediocre come Ricci e Spissu solo perché li conosce avendoli già allenati nei club non è che i giovani possano farci molto, a maggior ragione visto che non si puntava a vincere l’Europeo avrebbe avuto molto più senso iniziare a costruire qualcosa per il futuro in attesa di Banchero ( se dio vuole e non cambi idea), che assieme a Fontecchio che è ancora giovane essendo un 95, dovrebbero essere i nostri big per i prossimi anni, diciamo che come talento si è visto di peggio , a patto di avere un organizzazione seria tra federazione e staff tecnico
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1 puntoChe bella la pallavolo di quegli anni Modena contro Parma con la generazione dei fenomeni 😢😢😢😢🥺🥺🥺🥺 l unico cruccio la vittoria olimpica , ero giovane e tutto era più bello e semplice
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1 puntoAvanti cosi', dobbiamo arrivare a 10 giocatori del vivaio in prima squadra, come il barcellona.
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1 puntoSe Allegri non riesce a dare una svolta, e per svolta intendo qualcosa di più stabile e tangibile di un secondo tempo giocato meno timidamente contro il PSG ma comunque perso, FORSE alla sosta del mondiale potrebbe anche arrivare un esonero "riparatore", 8,5 milioni o no. Francamente non è una cosa da augurarsi, perchè dovremmo trovarci in una situazione con i principali obbiettivi già compromessi prima che venga messo anche solo in discussione... Purtroppo, a prescindere dai pochi che ancora lo difendono a spada tratta, il clima generale attorno a lui è crollato allo stesso livello di sarcasmo e insofferenza che c'erano già 3 anni fa, poco prima del suo esonero, quando battibeccava in diretta con chiunque provasse a fargli notare certe cose... con la differenza non trascurabile che allora riusciva ancora a sfangarla con la superiorità di qualche singolo e aveva come argomento forte lo scudetto in tasca (nonostante i problemi sul gioco collettivo fossero già ben evidenti), mentre adesso il livello medio della rosa più basso non gli fa concessioni di sorta... e i nodi vengono tutti al pettine. Lui per ora sembra godersela ancora col sorriso e serenità anche quando perde (unico allenatore di alto profilo a godere di tanta immunità, la situazione di Tuchel è un esempio), ma le prossime partite saranno fondamentali in questo senso... proprio per ragioni di traguardi di bilancio da non mancare assolutamente. Hai voglia a sviluppare il marchio e cercare ricche sponsorizzazioni se ti fai la nomea di squadretta in declino, buona per l'europa league (imho)
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1 puntoRiporto anche qui le parole di Cherubini, Arrivabene e dei ragazzi nella conferenza di oggi. Sul tema c'é un topic aperto in JF. Arrivabene presenta i tre ragazzi "Oggi presentiamo il frutto di tanto lavoro che è stato fatto nel settore giovanile della Juventus e che finalmente approda in prima squadra. E' un'occasione importante e un progetto che parte da lontano, 4 anni fa per la precisione per volontà di Cherubini. Il progetto voluto da lui è stato poi sviluppato e portato avanti da quello che si considera il padre putativo di Fagioli, Gigi Milani, poi Massimiliano Scaglia e Giovanni Manna. Li ringrazio per il grande lavoro fatto, se questi tre ragazzi sono in prima squadra è grazie al loro lavoro e al loro credere in questo progetto. Benvenuti a questi tre ragazzi". Cherubini sul progetto giovani "Essere qui è un piacere, i ragazzi lavorano ogni giorno sul settore giovanile: questo è un momento di riflessione sul progetto sportivo che ci ha portato qui. Siamo partiti con la seconda squadra ma dieci anni fa già parlavamo di come il sistema formativo italiano non portasse giocatori in prima squadra. Come sistema tutti gli indicatori dicono che sviluppare il settore giovanile, portare ragazzi in prima squadra, in Italia è difficile. Abbiamo cercato di risolverlo con l'aspetto formativo: investimenti su strutture, allenatori, sulle figure che sono coi ragazzi, sulle metodologie. Ci siamo trasferiti alla Continassa ma il club ha continuato a investire fortemente anche su Vinovo. Abbiamo messo i ragazzi nelle condizioni per crescere con le migliori strutture. Poi abbiamo pensato al percorso: prima alla fine del campionato Primavera, entravano in un limbo, quello del prestito. Da dieci anni la Juve analizza le statistiche del campionato Primavera e non più del 3% dei giocatori trova collocazione in Serie A. Numeri che ci hanno fatto capire che mancava qualcosa dal punto di vista formativo. Uscire dal sistema era problematico: eravamo 7 club fortemente orientati verso le seconde squadre. Nel 2018, col commissariamento, c'è stata la possibilità di iscrivere la seconda squadra e da lì abbiamo iniziato un percorso virtuoso con la Lega Pro. Ghirelli, che ringrazio, ci ha sostenuto fortemente nel progetto: la Lega ci ha accolti tra mille difficoltà. Giochiamo per competere ma per formare giocatori per la prima squadra. Oggi diciamo che raccogliamo i frutti di questo risultato". Cherubini sul passaggio al Next Gen"Abbiamo cambiato format dall'Under 23 alla Next Gen. Il Next Gen comprende l'Under 23 ma anche la strada che faranno dopo col prestito. Adesso abbiamo due ragazzi, De Winter e Ranocchia, in Serie A. I tre ragazzi ora in conferenza hanno oltre 100 presenze con la Juventus Under 23, siamo soddisfatti di loro e del fatto che mister Allegri abbia detto che il club ha fatto mercato dei grandi valorizzando anche i giovani. Ora tocca a loro: la bontà del progetto sarà data dal tempo che si ritaglieranno in campo". Cherubini sull'attualità del progetto U23 "Per quanto ci riguarda, il progetto della seconda squadra è attualissimo e l'auspicio è di coinvolgere anche altri club. Quando ci incontriamo con altre dirigenze, cerchiamo di far capire il valore aggiunto dell'esperienza. Pensavamo che l'area prestiti sviluppata fosse importante, poi abbiamo capito il passaggio e se l'abbiamo potuto fare è grazie alle ingenti risorse investite dal club. Cerchiamo di restituire qualcosa a quanto il club credesse alle nostre parole. Se il progetto sta cambiando? Non direi così. Stiamo rivisitando, guardando in chiave moderna, un DNA che non potrà mai prescindere dal campione, dagli acquisti, da quei giocatori che hanno rappresentato e rappresentano icone per la maglia della Juve. Ma in un calcio di sostenibilità, il settore giovanile non è solo qualcosa di imposto dai regolamenti, ma può diventare una risorsa. Nessun cambio: c'è solo un'idea di una nuova identità, con il patrimonio creato". Cherubini sul fatto che non ci siamo altre squadre "Eravamo sette squadre, tutte le società principali, che sembravano tutte fermamente convinte. Non so che cosa le abbia frenate ma noi siamo consapevoli d'aver fatto la cosa giusta e l'auspicio è che altri ci seguano". Cherubini sulla casa della seconda squadra "Prima della pandemia c'era un progetto chiaro, poi è stato sospeso ma in futuro il tema sarà riproposto perché sarà un ulteriore valore aggiunto per noi, per la seconda squadra e per la squadra femminile. Ora però rispettiamo il momento. Le altre squadre non so perché si sono fermate, parlo dei 7 club principali ed erano tutti estremamente convinti, ma non so cosa li ha frenati. Noi siamo convinti di aver fatto il passo giusto e speriamo che qualcun altro ci segua". Arrivabene sulla Next Gen: "Vorrei soffermarmi sulla definizione che noi diamo all'Under 23, oggi Next Gen. Non esprime solo attraverso il nome quella che è un'iniziativa dal punto di vista sportivo. E' un termine più allargato. Giornalmente si leggono fatti relativi a certi comportamenti che non fanno piacere... Per noi Next Gen non significa solo calcio, ma anche un esempio che questi ragazzi devono dare ai ragazzi della loro età. Significa anche sostenere gli esami di maturità, proseguire il percorso scolastico. Sono esempi. Per la Juventus è importante fare investimenti sostenibili, ma anche eticamente utili. Non vogliamo che siano solo esempi sportivi, ma anche esempi di vita per i ragazzi della loro età. Ecco in Next Gen, una strada con esempi da seguire. Le situazioni di campo dopo la chiusura del mercato, poi, ho sentito molti commenti: c'è una strategia precisa dietro le scelte, una strategia che è anche legata a questi ragazzi. Un giovane che entra ha bisogno di un mentore, ha bisogno di un esempio. L'idea è che diventino campioni come campioni sono quelli con cui si allenano. Ringrazio anche Gianluca Pessotto, è una persona silenziosa, determinata e umile che sta dando un contributo fondamentale a questo progetto".
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1 puntoInviato tutto!!! Buona Champions a tutti! Grazie @Mormegil
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1 puntoBeviti na birra e segui il Milan che di sfraKanov ce ne sono in abbondanza qui
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