Per me si sta già parlando, anche se si spara ancora.
I russi annunciano e effettuano una ritirata ordinata senza ritorsioni da una delle città più strategiche del teatro. I maliziosi, sia ad est che ad ovest, insinuano sia stata una ritirata concordata col nemico.
I russi hanno avuto parole al miele per la gestione americana della vicenda del missile. Sono le prime da febbraio.
Senza contare il ritiro progressivo della marina russa dai mari italiani e la rinuncia alla partecipazione al conflitto nel mar Nero.
Gli stessi polacchi, fin qui pesantissimi nei confronti di Mosca, hanno addirittura assunto le difese del Cremlino sulla vicenda del missile.
Il popolo americano ha manifestato preoccupazione per le minacce russe. Ora la guerra ha un forte peso sulle dinamiche interne americane.
I cinesi hanno tirato le orecchie ai russi sull'uso dell'arma nucleare come minaccia all'occidente. E' la prima volta che la repubblica prende così fortemente le distanze dalle diplomazie russe.
Insomma, a me sembra che tutti, ma proprio tutti (persino polacchi e bielorussi) stiano tirando il freno a mano ultimamente.
Non a caso si parla diffusamente di possibili compromessi, ed è un ottimo segnale.
Tutti concordi tranne l'Ucraina, ovviamente.
Le loro priorità al momento non sono affatto cambiate: mantenere l'occidente coinvolto, ottenere il massimo degli aiuti e massimizzare sul campo il sorprendente vantaggio sui russi in ritirata.