Benvenuto alla Juventus, quali sono le sue prime sensazioni dopo questi primi giorni alla Continassa?
"Le mie sensazioni sono state incredibili, quasi indescrivibili, perchè per un bambino come me, che partiva da Prato, in pullman, faceva 8 ore di pullman per venire a vedere la Juventus, è motivo di grandissima soddisfazione, un'emozione incredibile veramente".
C'è qualcuno a cui pensa in questo momento così speciale?
"Sicuramente a mio papà, che er aun grande tifoso juventino, poi mi ha inculcato la juventinità fin da piccolo, per questo da una parte lo ringrazio, ma c'è sempre quel pizzico di malinconia che mi porterò per sempre dietro".
Un aggettivo per la Juventus?
"Credo affascinante e ambiziosa". Un aggettivo che può descrivere lei?
"E' sempre difficile parlare di se stesso, alla fine dico sempre che dobbiamo lavorare più degli altri, poi se lavoreremo meglio degli altri, questo sarà il tempo a dirlo, però sicuramente... un grande lavoratore".
Che Juventus intende costruire con il suo staff?
"Ma credo che dobbiamo riuscire tutti insieme a mettere da parte l''io' e ragionare con il 'noi'. Mi piacerebbe tanto mettere insieme tante teste, con un solo cuore".