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5 puntiLa società in questi anni ha meritato molte critiche ma è innegabile che il lavoro fatto coi giovani è stato straordinario.
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3 punti" Gianni Agnelli e la sua Juve " : ( parziale ma piacevole narrazione del giornalista sportivo Mario Pennacchia tratta da " La Storia della Juventus " di Bruno Perrucca - Gianni Romeo - Bruno Colombero ) - Almeno tre momenti nella vita di Gianni Agnelli dimostrano che il suo rapporto con la Juventus è un legame di sangue perchè intrecciato con i suoi affetti più cari : essi portano la data del 1925 - del 1935 - del 1947 . - 1925 - -- Gianni non ha ancora compiuto cinque anni quando il padre Edoardo, presidente fondatore della " Dinastia Juventus ", lo porta per la prima volta nel " moderno " stadio che l'impresa del consigliere Piero Monateri ha finito di edificare da soli tre anni in Corso Marsiglia. - Non è un pomeriggio qualunque perchè il Club Bianconero presenta il ventunenne fuoriclasse danubiano Ferenc Hirzer, appena ingaggiato dalla Juventus . Un giocatore già distintosi l'anno prima alle " Olimpiadi di Parigi ". - Dopo la fermezza con cui si è voluto Virginio Rosetta, l'acquisto di Hirzer conferma conferma che la Juventus di Edoardo Agnelli si muove secondo la linea indicata dalla felice espansione del " Football " che la stessa " FIFA " favorisce introducendo nel Maggio di quel 1925 la regola del mancato guadagno per i calciatori. E' il primo passo verso il professionismo, ed è la prova che Edoardo Agnelli attendeva : non sono trascorsi 4 mesi dalla rivoluzionaria decisione della " Federcalcio Mondiale ", ed ecco l'asso ungherese in C.so Marsiglia. - L' atmosfera intorno al campo è festosa, eccitata, ed il bimbetto tenuto per mano dall'illustre presidente ne rimane tanto colpito che non dimenticherà più questo suo primo giorno juventino, custodendolo come preziosa memoria e testimonianza tenerissima della " presenza " paterna . E' il Settembre del 1925 . Dieci anni dopo tutto cambia profondamente, dolorosamente. Un destino atroce toglie la vita al presidente della Juventus : aveva solo 43 anni . Sei scudetti, di cui cinque consecutivi, stanno a dimostrare quanto geniale sia stata la sua visione di uno sport destinato a popolarità universale. - 1935 - - Villar Perosa 1931 - Giocatori della Juventus e della Pro Vercelli si mettono in posa prima del " fischio di inizio " di un'amichevole. Al centro di questa immagine vi è il Senatore Giovanni Agnelli ( con giacca chiara ) ed alla sua sinistra il figlio Edoardo Agnelli in giacca nera ( primo Agnelli al vertice del club bianconero ) - Alle loro spalle i componenti la dirigenza della JUVENTUS .. e .. almeno così presumo .. anche alcuni dirigenti ecc.ecc. della PRO - VERCELLI ) - Edoardo Agnelli, figlio del Senatore Giovanni Agnelli e padre di Gianni Agnelli, a causa di un beffardo e letale incidente, viene a mancare il 14 Luglio del 1935 ( in quel di Genova, colpito alla testa dall'elica di un idrovolante durante la fase di ammaraggio ) - Egli fu il primo " Agnelli " ai vertici della " Juventus Foot-Ball Club 1897 " : ruolo che ricoprì dal 24 Luglio 1923 - al - 14 Luglio 1935 . - Nella veste di " Presidente " del Club Bianconero ben 6 furono i campionati vinti : 1926 - 1930 - 1931 - 1932 - 1933 - 1934 - 1935 - e questo fantastico " filotto ", ne son certo così come sono certo del quotidiano sorgere del sole, sarebbe stato ancora più cospicuo se quella malefica e nefasta tragedia non si fosse mai consumata. - Tornando alla " Storia della Juventus " di cui sopra, così prosegue la " ricostruzione " di ciò che, in maniera più o meno assodata e/o romanzata, avvenne in quel periodo di sconforto che lasciò smarriti e sgomenti tutti coloro che, in un modo o nell'altro, nel loro cuore affettivamente e con grande cura custodivano le vicissitudini che, in maniera più o meno diretta, avevano a che fare con l'amata " Juventus F.C. - 1897 - " ... " Di colpo la Juventus si comprime nella malinconia, presaga, se non certa, che non avrà più gloria prima dell'avvento di un altro Agnelli. Mazzonis, Craveri, i vicepresidenti, e Monateri, Zambelli, Tapparone, gli altri dirigenti che più da vicino avevano condiviso e realizzato idee e programmi di Edoardo Agnelli, decidono di compiere un passo che è considerato decisivo per la sorte della Juventus : chiedono udienza a Giovanni Agnelli, padre di Edoardo, per esprimergli il desiderio di avere nel - Consiglio del Club - il non ancora quindicenne Gianni Agnelli affinchè viva sempre nella Juventus l'esempio del benemerito presidente così immaturamente scomparso. " " Ne parlerò con mio nipote , è la risposta del Senatore " - " La Juventus, nel nome di tuo padre, ti vorrebbe nel suo - Consiglio Direttivo - , ti piacerebbe ? " - ( domanda posta al nipote prediletto, e cioè, a colui che per tutti diverrà - L' Avvocato - ) - " Come vuoi tu, nonno " è la risposta del ragazzo. " Sono passati ormai dieci anni da quando, per la prima volta, apparve in Corso Marsiglia col vestitino alla marinara bianco e blu. Ed ora che il quindicenne Gianni torna fra quegli stessi signori, inseparabili e fedeli collaboratori del padre, la curiosità e l'incanto sono sopraffatti in lui da una struggente nostalgia e da una già chiara consapevolezza, e cioè : NESSUNO POTRA' ORMAI SPEZZARE QUESTO LEGAME - AGNELLI / JUVENTUS - STRETTO DA SUO PADRE E PATROCINATO DA SUO NONNO. " " Puntualmente convocato alle riunioni del consiglio, diligentemente Gianni vi partecipa e quando il senatore gliene chiede notizie, facendo trasparire la spiegazione all'affettuosa istanza del consenso dei dirigenti juventini, il ragazzo risponde : - Nonno, sono come consigli di guerra, si decidono punizioni, premi, provvedimenti di ogni genere :insomma, si parla proprio di tutto . E tu, insiste il nonno, come ti comporti ? Sto a sentire, nonno. Ma, se vuoi proprio che te lo dica, mi sembrano anche delle grandi perdite di tempo. Il Senatore, invece, lo fa riflettere : anche a scuola certe lezioni sembrano grandi perdite di tempo, eppure ti assicuro che non c'è miglior modo di imparare. Hai un nome, ma anche la responsabilità di meritartelo, anche perché, con i gradi non si nasce .. i gradi .. si conquistano " La Juve che, prima di Edoardo, aveva ottenuto solo uno scudetto coi pionieri del lontano 1905, non vince più nulla ( anche se, ad onor del vero, molto ma molto ci sarebbe da dire riguardo ai campionati del 1906 --- 1907/ 1908 --- 1908/1909 : nel 1906 venne deciso di far disputare lo spareggio decisivo per lo scudetto tra Juve e Milan a Milano ... sul " campo neutro " dell'altra squadra milanese ... una vera e propria " presa per i fondelli " e la Juve decise di non presentarsi - nel 1907/1908 e nel 1908/1909 vinse entrambi i campionati ma .. incredibile ma vero .. le " Regole " vennero cambiate in corso d'opera ed i bianconeri si videro letteralmente scippare 2 Scudetti vinti con assoluto ed incontrovertibile merito ) . - 1947 - Il mondo viene devastato da una guerra spaventosa alla quale partecipa anche Gianni Agnelli, prima sul fronte russo e poi sul fronte nord-africano. Torna la pace e c'è la FIAT da rimettere in marcia : la Juventus può attendere. Ma la Juventus è certa di essere sempre rimasta nel cuore della " Dinastia " e perciò sa attendere. E' la Primavera del 1947 e il presidente juventino Piero Dusio ( dal Gennaio del 1945 al Luglio del 1947 ) ancora una volta ripete l'invito : " Gianni, la Juventus è tua, è giunto il momento che tu la riprenda ". Che cosa passi per la mente e per il cuore del giovane avvocato nel sentire quelle parole .. e cioè .. " Gianni, la Juve è tua " , si può solo immaginare, anche perchè, JUVENTUS, per lui vuol dire sentirsi perennemente accanto IL PADRE, LA MADRE VIRGINIA CHE DEI COLORI BIANCONERI ERA FERVIDA SOSTENITRICE, IL NONNO. Perciò, stavolta, non riesce a negarsi : " Vedremo " è la risposta . In realtà, quel " vedremo ", altro non è che il lasciapassare per il suo tanto auspicato ritorno che verrà debitamente celebrato dall' Assemblea dei Soci in data 22 Luglio 1947 . La Juventus sta così tornando sulla strada indicata da Edoardo .. e cioè .. " ANCHE UNA COSA FATTA BENE PUO' SEMPRE ESSERE FATTA MEGLIO ", quando, purtroppo, un evento terribile scuote la città e la nazione intera, facendo precipitare nel lutto il calcio nazionale : sulla collina di Superga s'infrange l'aereo che sta riportando a casa il leggendario Torino - R.I.P. - Gianni Agnelli è fra i primi ad accorrere sul luogo della tragedia ed è il primo a ribellarsi a così spaventoso destino : " TORINO RIAVRA' SUBITO UNA GRANDE SQUADRA " . Ed eccola la GRANDE JUVENTUS del ventottenne figlio di Edoardo : VIOLA - BERTUCELLI - MANENTE - BIZZOTTO - PAROLA - PICCININI - MUCCINELLI - MARTINO - BONIPERTI - J.HANSEN - PRAEST (squadra che, il mai dimenticato Giampiero Boniperti ha sempre ribadito essere stata la più forte in assoluto nella " GLORIOSA STORIA della JUVENTUS F.C. 1897 .. e/o .. se preferite .. della " AMMALIANTE ED INEGUAGLIATA VECCHIA SIGNORA del CALCIO MONDIALE e del CALCIO ITALIANO IN PARTICOLARE ". ) - Nella stagione " 1950/51 " - 3° posto - a 6 punti dal Milan - ( non c'è più il grande Martino, il quale, suo malgrado, costretto a tornare in Argentina a causa della incurabile nostalgia della moglie per la terra natia. In compenso, sotto la Mole, arrivò il danese Karl Hansen - nessun legame di parentela con John Hansen - che mise a segno 23 gol in 34 partite ) - ( al termine di quella stagione calcistica la Juventus fu invitata in Brasile a partecipare alla " Coppa de Rio " , una sorta di ante-litteram " Coppa dei Campioni .. e/o .. Coppa Mondiale per Club ". ) Le squadre partecipanti furono : Sporting Lisbona - Nizza - Stella Rossa - Nacional Montevideo - Austria Vienna - Vasco de Gama .. vincitore del Campionato Carioca .. & .. Palmeiras .. vincitore del Campionato Paulista - 8 Squadre - 2 Gironi eliminatori da 4 squadre - La Juve si misurò contro : Stella Rossa - Nizza - Palmeiras - I bianconeri si classificarono al " 1° posto " rifilando una sonora sconfitta per 4 - 0 al Palmeiras - In semifinale, semifinale che prevedeva 2 partite, la Juve vinse entrambi i match disputati contro l'Austria Vienna - Nella " doppia Finale " il Palmeiras si impone per 1 - 0 nella prima partita e pareggia per 2 - 2 nella seconda - Morale della Favola : l'allergia bianconera alle " Finali di Coppa " in campo europeo, con ogni probabilità, trova i suoi prodromi fin da quella assai lontana Estate del 1951. Giampiero Boniperti fu il goleador di quel torneo e venne eletto miglior giocatore. Inglesi - Argentini - Spagnoli - declinarono l'invito a quel torneo . Ancora al giorno d'oggi, dopo numerosi tentativi andati in gran parte disattesi e rimandati al mittente, numerose sono state e continuano ad essere le " strade " percorse dal " Palmeiras " affinchè la - F.I.F.A - a tutti gli effetti riconosca la liceità della squadra in questione di potersi ritenere in assoluto il " Primo Club Calcistico assurto al ruolo di - Campione del Mondo " . ) ... - Nella stagione " 1951/52 " - 1° posto - 7 punti vantaggio sul Milan - - Sarà l'ultima stagione serena di Gianni Agnelli presidente, tra l'altro, ancora convalescente in seguito ad un grave incidente automobilistico. L' Avvocato perde il più caro e sapiente dei suoi collaboratori, Pierino Monateri. - Nella stagione " 1952/53 " - 2° posto a 2 punti dall'Inter La Juventus sembra avvertire queste contrarietà, anche se, ad estrometterla dalla corsa allo scudetto è un arbitraggio scriteriato nella partita di Trieste ( il 15/02/1953 la Juventus gioca in trasferta sul campo della Triestina - i triestini si impongono per 2-1 - peccato però che quella giornata """""" calcistica """""" ebbe moltissime affinità con quella che la Vecchia Signora fu """"" obbligata """""" a disputare il 14 Maggio del 2000 in quel di Perugia, arbitro Collina. La Juve, sotto un vero e proprio " Diluvio Universale " che rese il terreno di gioco alla stessa stregua di una perfida palude, dopo circa 70 minuti, fu costretta a scendere in campo e, ammesso e non concesso che si possa parlare di " partita di calcio ", venne sconfitta per 1 - 0 - e ciò, ahimé, permise alla Lazio di fregiarsi del titolo di " Campione d'Italia " . Di altra natura fu l'evento atmosferico che a Trieste condizionò in tutto e per tutto la regolarità di quel match : non si trattò di pioggia .. ma bensì .. di una " bora " talmente intensa che, in tutto e per tutto, falsò l'andamento della partita . In maniera assurda, inconcepibile, inaccettabile, nonostante i ripetuti " inviti " a sospendere e rimandare il match, ottusamente ed insensatamente rispose " picche " ad ogni appello. Il " " fenomeno " in questione si chiamava " Scaramella " ) - Nella stagione " 1953/54 " - 2° posto a 1 punto dall'Inter Ed anche in questa stagione, a 3 giornate dal termine del campionato, un altro episodio gioca a " sfavore "del Club Bianconero . La Juve gioca a Bergamo e viene sconfitta per 3-2 dagli orobici, peccato però che i quotidiani dell'epoca siano più o meno in sintonia sull'evidenziare e stigmatizzare un episodio che avrebbe potuto essere fondamentale per far vincere lo scudetto alla Juve .. e/o .. permetterle di disputare un eventuale spareggio contro l'Inter : " Bergamo : la Juve perde a causa di un gol discusso, ed ovviamente, le polemiche non mancano - Come è possibile, si legge sui giornali, che in una partita di tanta importanza si conceda una rete senza che la palla abbia varcato la linea della porta ? L' arbitro Massai era a 30 metri dall'azione del gol e non poteva di certo vedere se la palla avesse interamente varcato la linea bianca. Invece, l'arbitro toscano ha immediatamente concesso la rete, per poi ripensarci fino a chiedere l'intervento del segnalinee, il quale, in quel momento, era a non meno di sessanta metri e di certo non era in grado di poter fornire un parere sicuro e privo di dubbio alcuno. Tra l'altro, l'arbitro Massai, nei confronti della Juventus era " recidivo " : in altre 2 occasioni, sempre con i bianconeri, e sempre con il medesimo " causas belli " ( pali/traverse e gol più o meno validi e/o annullati ) aveva già " dato " in precedenza .. e cioè .. il 20 Gennaio del 1952 in quel di Como .. ed il .. 1° Febbraio del 1953 a Bologna ( i felsinei vinsero per 1-0 ma, a fine partita, anche i giocatori bolognesi dichiararono che il tiro di Boniperti aveva superato la linea di porta ) - vabbè che la " Moviola " era ancora lungi da venire, però, cosa volete che vi dica, se non che, a volte, a pensar male ... s'indovina ... - gol di John Hansen - e - Giampiero Boniperti - - Nella stagione " 1954/55 "- 7° posto a 12 punti dal Milan Il vento sembra cambiato ed i sempre più incalzanti impegni al vertice della FIAT, obtorto collo, distolgono le attenzioni dell'Avvocato dalla Juventus, sicché si arriva al 18 settembre del 1954, quando, Gianni Agnelli rassegna le dimissioni in assemblea. E' un giorno triste per i colori bianconeri, anche perchè la discordia serpeggia fra gli stessi dirigenti. Il figlio di Edoardo ne è così consapevole da ravvivare la speranza .. e .. contemporaneamente calando un colpo di frusta. Quando, in maniera accorata, Craveri si rivolge a Gianni Agnelli ( L' Avvocato Enrico Craveri ed il Barone Mazzonis, uomini di grande competenza e di antica fede juventina, quando i soci del " Club Bianconero " chiesero a loro di far fronte all'emergenza, entrambi risposero " Ci siamo " - Craveri per molti anni ricoprì il ruolo di " Vice - Presidente " , per poi tornare ai vertici della Juventus nella stagione 1954/55 - ) chiedendogli : " Senza Agnelli non può essere mai la Juventus : adesso che ne sarà ? ", la sua risposta è da scolpire ... " La famiglia Agnelli sarà sempre rappresentata in consiglio da mio fratello Umberto che, purtroppo, non può ancora assumere la presidenza perchè quest'anno dovrà assolvere al servizio militare. Credo però che queste siano anche le condizioni ottimali per consentirvi di far valere il vostro senso di responsabilità, anche perchè, va bene la famiglia Agnelli, ma nulla si ottiene senza una cooperazione armoniosa ". - Lo sgradevole presentimento che detta queste parole all'Avvocato viene purtroppo seguito da una stagione di decadenza impensabile in quanto essa ferisce il " Club Bianconero " sotto l'aspetto non solo sportivo ( viene perfino conosciuto l'assillo della lotta per non retrocedere ) ma anche morale ( per ben due volte i giocatori minacciano l'ammutinamento ) Ma sarà proprio questo sbandamento ad affrettare il ritorno della " Dinastia ", dinastia che riprenderà il comando addirittura in divisa, , con una uniforme insolita e suggestiva : quella di un ventunenne sottotenente di cavalleria che, così come avvenne per il padre Edoardo e per il fratello Gianni, perdutamente della loro e nostra amatissima ... ..... E chi era quel ventunenne sottotenente di cavalleria ? Ca va sans dire ... costui ... UMBERTO AGNELLI IN COMPAGNIA DEI MITICI JOHN CHARLES & OMAR SIVORI ... UN'IMMAGINE CHE TRASUDA JUVENTINITA' A 360° ... Nella buona e nella meno fausta sorte " Fino alla Fine sempre e solo Forza Juve " Buona lettura a tutti coloro che mi onoreranno della loro gradita presenza/visita in questo topic. N.B. - 1a puntata - a Dio piacendo, seguirà 2a ed ultima puntata - mi sto attivando affinché ciò possa avvenire in tempi medio/brevi - Stefano ! P.S - in " estremissima sintesi " ... - Dal Luglio del 1935 al Settembre del 1936 - la Juve venne affidata alla coppia " Craveri - Mazzonis " - Dal Settembre del 1936 al Gennaio del 1945 - la Juve venne affidata a Emilio Forest de la Divonne - Dal Gennaio del 1945 al Luglio del 1947 - venne affidata a Piero Dusio - Nota a margine : con riferimento a colui che diresse quel match tra " PERUGIA - JUVENTUS " .. ergo .. Collina .. vi passo quanto segue, tratto da " Lazio Channel " del 27 Febbraio 2018 .... In un convegno a Modena, Collina entrò nella bufera per aver dichiarato la sua passione per la Lazio. Fu famoso, infatti, per aver arbitrato quel Perugia Juventus che assegnò lo scudetto del 2000 ai biancocelesti. Collina sulla Lazio: “Nel calcio la squadra che tifo è la Lazio, mentre nel basket la Fortitudo di Bologna. Quando ero piccolo seguivo il Bologna, poi mi sono avvicinato ai biancocelesti perché avevo passione per quei fantastici giocatori e per Wilson, che mi faceva impazzire. Eppure la Lazio non ha vinto nelle prime dieci volte che l’ho diretta. Si sapeva già che fossi un laziale e sinceramente non vedo cosa ci sia di male. D’ altronde, chi opera nel calcio non viene da Marte ed è normale abbia avuto una squadra del cuore. Questo vale per tutti, calciatori, allenatori e arbitri: si può forse dubitare della nostra professionalità?”. - A fatica mi trattengo, anche se, lo confesso, per me non è una novità : se ne parlava già allora, ma, incredibile ma vero, nessuno si scandalizzò // Immaginate solo per un attimo se a vincere fosse stata la Juventus .. e costui .. si fosse poi dichiarato tifoso dei bianconeri ... altro che guerra nucleare ... e/o ... Rivoluzione Francese ...
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3 puntiDean Huijsen e Kenan Yildiz, da oggi, martedì 7 novembre 2023, fanno parte della Prima Squadra della Juventus. Per entrambi, che già gravitano intorno alla Prima Squadra da tempo, il punto d'arrivo di un percorso iniziato con la maglia dell'Under 19 bianconera e proseguito con la Next Gen. Per Yildiz, che nel frattempo ha trovato l'esordio anche con la Nazionale Maggiore della Turchia, sono già cinque le presenze in Serie A quest'anno. Huijsen, invece, ha esordito a San Siro, contro il Milan, mostrando fin dai primi istanti in campo personalità e talento. Juventus.com
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3 puntiDaniele Rugani ha parlato in diretta sul canale Twitch della Juventus. TuttoJuve ha riportato le sue parole in diretta: Finito allenamento. Sei stanco? "Oggi abbiamo recuperato dopo Firenze che è stata bella tosta. Da domani penseremo al Cagliari perchè dobbiamo finire questo periodo alla grande". Come è andata la partita di Firenze? "Ora mi viene da ridere perchè mi viene in mente l'intervista di Szczesny. Aveva ragione lui è stata una partita di sofferenza, ma la sensazione era che eravamo solidi e non era facile farci gol. Vogliamo soffrire meno, perchè è bello vincere soffrendo, ma non siamo matti sappiamo anche noi che dobbiamo giocare meglio e fare più gol. Ma era troppo importante vincere a Firenze". Avete fatto un lavoro difensivo importante... "Abbiamo fatto un lavoro strepitoso difensivo anche i centrocampisti e attaccanti si sono sacrificati, È stato un lavoro di squadra eccezionale. Sappiamo che dobbiamo fare meglio e lavoreremo in settimana per migliorare". Il tuo salvataggio come quello di Barzagli? "Sì dai lo ricorda. Tu devi sapere dove arriva l’attaccante e fare in modo di anticipare la palla". La cosa più difficile della partita Firenze? "La continuità di attenzione che dovevamo avere per tutta la partita, perchè non potevamo sbagliare mai". Il tuo salvataggio vale la vittoria? "Bello. È stato importante. Mi sono reso conto subito che era una bella occasione per loro. Sono contento di aver dato il mio contributo in quella situazione, perchè era importantissimo vincere per mille. Adesso cerchiamo di non rovinare questo bel momento sabato anzi di consolidarlo". Che momento della carriera sta vivendo? "Il tempo passa, quindi si cresce a livello anagrafico ma anche umano e di maturità e responsabilità. Certi problemi che da giovane ti sembrano insormontabili poi magari capisci che hanno un peso meno importante. Tante situazioni cambiano, adesso sono anche diventato papà da tre anni. Certe priorità le vivo in maniera diversa. Chiellini mi diceva sempre che la parte migliore della sua carriera l’ha avuta dai 33 anni". È vero che un difensore cresce dopo rispetto agli attaccanti? "Ti ripeto Chiellini diceva che questa cosa è così. Condivido questo pensiero, perchè un difensore acquisisce cattiveria e malizia con il passare delle stagioni". Quando arriva il tuo prossimo gol? "Spero presto e lo sto aspettando con ansia". Quanto ti fanno piacere le parole del mister? "Sicuramente con il mister ci siamo parlati spesso. Ho un bellissimo rapporto con lui. Negli ultimi mesi il rapporto si è consolidato. Ha sempre speso belle parole per me che fanno piacere e danno certezze che per un calciatore sono importanti. Sento la sua fiducia e questo conta. Il mister mi ha fatto sempre giocare partite importanti e ha sempre dimostrato la sua fiducia, ma ultimamente ancora di più". Siete una squadra molto unita... "Penso che lo spirito sia abbastanza consolidato. A questa squadra si possono dire tante cose, ma non a livello di compattezza. Deve essere la nostra forza fino alla fine, poi in settimana lavoriamo e lavoreremo per migliorare la parte tecnica, che a volte esce meno. Però con questo spirito e con questa cattiveria sicuramente gli avversari faranno fatica a batterci". Sei sempre stato un difensore? "No da piccolo facevo un sacco di gol. Giocavo centrocampista e battevo tutti i calci piazzati. Poi nel settore giovanile mi hanno spostato in difesa e non ho più cambiato ruolo". Hai giocato in tutti i ruoli della difesa... "Io sono a disposizione del mister. Se ti devo dire preferisco centro o centro destra. Però il primo anno della Juve ho giocato quasi sempre centro sinistra. Quindi posso farlo". Un giudizio su Huijsen? "Dean secondo me ha un futuro molto importante. All’inizio dovrà dimostrare, però sicuramente in prospettiva è un gran bel giocatore. Penso che allenarsi già con noi sia importantissimo per lui. Deve venire all’allenamento con una voglia matta di apprendere ed imparare, non perché siamo più forti di lui ma perchè più grandi e più esperti. Mi ricordo la mia situazione con Chiellini, Barzagli e Bonucci. Io ad ogni allenamento imparavo tre cose alla volta. Che è forte si è già visto e dovrà solo dimostrarlo". Oggi erano felici Hujsen e Yildiz? "Si, se lo sono meritati, perchè hanno dimostrato di poterci stare e sono molto contento per loro. Hanno festeggiato un pochino, erano belli e sorridenti, poi però testa al campo e hanno subito spinto in allenamento". Parlaci del tuo arrivo alla Juve. Cosa pensi della Next Gen? "La Next Gen secondo me è una figata, è all’avanguardia e la Juve è stata bravissima ad anticipare tutti. È una risorsa importantissima. Ai miei tempi non c’era ma non so se mi avrebbe aiutato, perché ai miei tempi esistevano le comproprietà. Sono potuto crescere all’Empoli, sono tornato, fortunatamente siamo tornati subito in Serie A e abbiamo fatto una bella stagione. Sicuramente è stato un bel percorso anche quello con l'Empoli". Il tuo idolo? "Io da piccolo non volevo difendere ma solo attaccare. Tifando Juve seguivo Trezeguet e Del Piero, perciò ti dico Del Piero. Avevo un po' di sue maglie". Collezioni maglie? "Non sono un collezionista. Faccio un po' di regali delle mie maglie e ho conservato poco e niente. Scambio solo se mi chiedono o se scambio lo faccio per fare regali ai miei amici". Dove vedevi la Juve da piccolo? "Ho un bel ricordo di questa cosa. Io non vedevo la partita a casa. Ho un ricordo simpatico che andavamo a vedere le partite io, mio papà e mio fratello o la guardavo al bar dove è cresciuto mio papà o allo Juventus club della mia città". La partita più importante? "Inter-Juventus vinta 2-3. È stata una montagna russa di emozioni, però l'adrenalina che ha dato quella partita è incredibile". Un messaggio ai tifosi? "Ci tengo a mandare un messaggio alla popolazione della mia Toscana. Volevo mandare un grandissimo abbraccio a tutte le persone che sono state colpite da questa cosa tremenda. Sono sicuro che il popolo toscano si risolleverà perche siamo belli tosti. Per i nostri tifosi invece venite allo stadio sabato perchè abbiamo bisogno di voi perchè sarà tosta. Noi abbiamo una bella iniezione di energia da voi e cercheremo di fare del nostro meglio per farvi gioire e andare in vacanza alla grande. Dobbiamo vincere".
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3 puntiAGGIORNATA TABELLA STATISTICHE DEI GIOCATORI IN PRESTITO (allego qua ma trovate sempre in prima) Come correttamente suggerito da @moggipresidente1 (che ringrazio) accanto ad alcuni aggiunta la dicitura "youth" quando son stati dati in prestito a primavere o giovanili altrui per non confondere le categorie. Una considerazione. Molti utilizzano a sproposito termini come "predestinato", "talento epocale" o, quando si controllano, "ci siamo fatti scappare un futuro top" "venduto a due lire ci si poteva fare di più" Chibozo, al quale stava stretta la Next, il fuoriclasse che pensa di essere, classe 2003. Nullo in B francese. Finio nella B portoghese. al FC Paços de Ferreira dove fino a novembre ha strusciato poco palla e non convocato le ultime due. Venduto a 1 mln (plusvalenza piena) ma società incompetente Nikolai Baden Fridriksen. Vesti strappate per il talento nordico perchè, dopo un anno in prestito in austria con 18 reti, il lento declino al Vitesse, 8 e poi 2 reti e sempre più panchine ha fruttato dopo il primo anno in Olanda, ha fruttato 1,825 mln di euro con 1,129 di Plusvalenza. Andava valutato di più. Dopo un anno ulteriore di nulla al Ferenvarocs è finito all'Austria Lustenau, di nuovo A Austriaca, con 0 gol in 8 partite di cui sei da titolare. Marca 2 reti in coppa di Austria contro il First Vienna FC, squadra che il giovedi si allena a calciotto contro @garrison La rubrica potrebbe arricchirsi di altri appena ho tempo. Fidarsi dei proprio occhi, non esaltarsi per troppo poco....
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3 puntiSiccome all'ufficio stampa non gli lasciano scrivere comunicati del tipo "Gravina str...", "FIGC mafiosi, vi auguriamo di fallire", "Comisso vaff..." allora si sfogano come possono.
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3 puntiCari fratelli bianconeri, sebbene io, conscio dei miei limiti, sia perfettamente consapevole di non meritare da parte vostra tanta pregiata ammirazione e considerazione nei miei confronti, non posso .. anzi .. non devo, assolutamente non devo esimermi dal calorosamente ed affettuosamente Ringraziarvi ! Stefano !
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2 puntiÈ la dimostrazione che pure il fuorigioco è soggettivo nei casi più estremi, a cui si aggiunge l'interpretazione anche sui rigori; insomma è la certificazione del fallimento del VAR, strumento che (e non c'erano dubbi) in mano a degli incompetenti ha solo finito per creare ancora più polemiche e falsare ancora più partite; con l'aggravante di non poter più esultare dopo un gol, perché bisogna aspettare di vedere se 20 minuti prima un giocatore aveva un pelo di c*lo in fuorigioco
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2 puntiCi voleva un commento di questo tipo… Ma è malafede questa ho ! Rotazioni !!?? Ma dove ?? Ma se li ha fatti giocare per necessità, tutti ! Nn sa valorizzare i giocatori, li usa e basta! SEMPRE FORZA JUVENTUS
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2 puntiRipeto quello che ho scritto nelle ultime 3/4 occasioni sull'argomento, Rugani è nel periodo migliore della carriera che si può sintetizzare in diverse fasi: 1 Presunto baby prodigio(come nel 2007 per Criscito etichetta pericolosa ed esagerata). 2 Primi anni senza sbagliare niente ma limitandosi al compitino. 3 Delusione per la mancata crescita. 4 Crisi di identità e prestazioni sotto tono. 5 Cessioni in prestito senza sfondare. 6 Ritorno alla base con accettazione del proprio ruolo di riserva. 7 Crescita e consapevolezza. Al momento sta giocando quasi a livelli della BBC e se avesse avuto questo rendimento in passato sarebbe stato l'erede di Barzagli al posto dei vari Benatia e Demiral.
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2 puntiIo non ho ancora capito chi ti dia il diritto di parlare a nome degli altri e, soprattutto, di stabilire cosa gli altri debbano fare.
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2 puntiNoto che a qualcuno non va mai bene un casso di niente.
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2 puntiIl Var è una truffa...così viene concepito in Italia e così rimarrà! Con gli audio resi pubblici...poi...le comiche proprio... Prima si parlavano e basta...con toni e parole che non sapevamo...ora invece sapendo che verranno ascoltati...siamo al limite della recitazione teatrale... Con l'opinione pubblica...specie quella antijuventina...come spettatrice interessata...pensate voi quanto possono essere spontanei e naturali sapendo che una parola in meno...una parola di troppo o un tono sbagliato può rovinarli... Che porcheria!
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2 puntiIncredibile. Nel caso del fuorigioco, utilizzano pure la dicitura "tight" per sottolineare la marginalità per non dire irrilevanza della posizione che viene analizzata. E invece di soprassedere, ispirandosi al concetto "too close to call" (utiizzato dalla NFL) intervengono a sanzionare. Questo non può essere in alcun modo considerato un "clear and obvious error". E' un utilizzo feroce e ottuso del var, del tutto scisso dallo spirito del gioco. @garrison mi interessa conoscere il tuo parere. Qui non c'entra niente la Juventus, il fatto che ci riguardi è solo incidentale. E' proprio la procedura che adottano ad essere aberrante. Nel secondo caso, idem. Il presunto fallo di Kean è un semplice contatto di gioco che tocca all'arbitro sanzionare o meno. Non l'ha fatto, il contatto non è sfuggito al suo occhio, mi pare assurdo tornare indietro e sanzionarlo. Poi, è chiaro che questo è un arbitro debole. Un Orsato non sarebbe mai tornato sulla sua decisione. Questo soggetto invece, richiamato alla OFR, è come se cedesse al suggerimento di una entità superiore, non fidandosi del proprio giudizio come avrebbe dovuto fare. Un corto circuito tra var e arbitro che anche qui porta a una decisione sostanzialmente sbagliata perché non c'è "clear and obvious error". Poro Kean. Gli ha detto davvero male.
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2 puntiVa bene abbiamo sentito il parere di Gervasoni. Ma invece Rezzonico cosa ne pensa?
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