Classifica Utenti
Contenuti Popolari
Visualizzazione di contenuti con la più alta reputazione 10/11/2023 in tutte le aree
-
9 puntiAllegri all’italiana. Nell’atteggiamento, votato alla solidità e all’impermeabilità difensiva che in questa stagione sta facendo la differenza come testimoniano i sei clean sheet consecutivi, ma anche negli interpreti. La Juve che ha vinto a Firenze aveva una forte impronta azzurra: Max ha schierato in tutto sette italiani; sei dall’inizio - Gatti, Rugani, Locatelli, Miretti, Chiesa e Kean - più Cambiaso, subentrato nella ripresa. E proprio uno di loro, Miretti, ha firmato la rete da tre punti. La Signora torna quindi all’antico, visto che storicamente ha sempre contato su un nucleo forte nostrano e, in questo senso, non si può non pensare negli ultimi anni a Barzagli-Bonucci-Chiellini più Buffon nel ciclo dei nove scudetti consecutivi. Non solo, la Juve è sempre stata un bacino importante per la Nazionale e anche le convocazioni del Ct Spalletti per gli impegni di ottobre dell’Italia lo testimoniano, visto che in gruppo contemplavano quattro bianconeri: Gatti, Locatelli, Chiesa e Kean. In tutto sono 4.461 i minuti disputati dai 9 giocatori italiani impiegati da Allegri in questo inizio di stagione, il 41% del totale. . La Juve sta ritrovando quindi la sua identità tricolore.
-
5 punti
-
4 puntiPerderesti tanti milioni di euro, non si sa ancora quanti, ma parecchi. Milioni che finiscono nelle tasche delle milanesi, nostri rivali. Non muore nessuno, ma sinceramente è meglio se quei soldi finiscono nelle tasche nostre piuttosto che nelle tasche dell'algoritmo di Cardinale.
-
3 puntiNon ci poniamo mai però quali sono le ragioni per cui la Juventus di adesso prepara le partite basando sulla solidità difensiva prima di tutto. Allegri è un allenatore che nasce difensivista? Se andiamo a vedere le sue squadre nel passato, non si direbbe proprio. Ho trovato un'analisi interessante datata marzo 2018, riguardante la stagione sportiva 2017/2018. In quell'anno, dopo 29 partite, avevamo fatto 67 gol e non facevamo meglio da 58 anni! Fin lì Allegri come allenatore della Juventus aveva conquistato complessivamente in Serie A 291 reti in 143 partite, una media di poco superiore ai 2 gol a partita che lo rendeva l'allenatore con la media gol più alta nella storia della Juventus! Rimanendo sempre a quella stagione, la Juventus nelle prime 13 partite di Serie A aveva tenuto una media di 2,85 gol a partita (!!), ma eravamo terzi in classifica. Perché? Perché concedevamo tanto, pareggiando o perdendo partite ad alto punteggio. Terzi in classifica, con una squadra costruita per vincere e stravincere. Cosa fa allora Allegri, che aveva l'obbligo di vincere con quella rosa? Abbassa il baricentro della squadra, la compatta, sistema la fase difensiva. La media gol si abbassa a 1,88 a partita nelle restanti 16 (per arrivare appunto alle 29 dell'analisi) ma subisce 1 gol in 20 partite (comprese quelle di Coppa Italia). Risale al primo posto e vince il campionato. Quindi Allegri cos'è...quello dei 2,85 gol a partita dell'inizio stagione 2017 o quello che per 86 minuti fa stare dentro l'area di rigore la sua squadra fregandosene della fase offensiva ma facendo fare 0 tiri pericolosi alla Fiorentina? Allegri è entrambi gli allenatori, a lui interessa arrivare al massimo risultato a cui può spingersi. Questa è una rosa con gli uomini capaci di comandare il gioco sugli avversari? No perché un centrocampo con Locatelli, Rabiot e Miretti non farà mai il 60% di possesso palla contro la Fiorentina a Firenze, neanche se gli altri giocano bendati. E allora gioco in difesa, con buona pace del divertimento e del bel gioco. Se raggiunge il risultato, a lui va bene così. Si prende la m.erda che gli piomba addosso e va avanti con i 3 punti in tasca. Si può giocare meglio? Certo, e Allegri lo sa fare. Ma giocare "meglio" (che per te come per tanti altri vuol dire giocare più alti, più in pressione e più offensivi) non vuol dire automaticamente portare a casa i risultati, soprattutto con una rosa mediocre nella costruzione di gioco come questa. Forse, e dico forse, bisognerebbe usare del pensiero laterale e fare una costatazione, ovvero: questa rosa, questi calciatori, sono più bravi a difendere o ad attaccare?
-
3 puntiFan di Demon Slayer ho completato dopo tre sedute il mio primo tatuaggio, con i protagonisti Tanjiro e Nezuko...più avanti farò sopra a tanjiro Rengoku il pilastro del fuoco 🔥
-
3 punti
-
3 punti
-
2 puntiLa Juve aiuta Vlahovic in crisi di gol, ma sogna Morata. Alvaro è protagonista di un grande avvio di stagione ed è capocannoniere in Champions con 5 reti in 4 partite. Il suo futuro ad oggi è a Madrid ma con la Juve di mezzo mai dire mai. Il legame con la Juve e Torino è particolare: ha conosciuto sua moglie Alice Campello, è nato il terzo dei suoi figli e ha comprato casa. Anche a Madrid i figli del giocatore come testimoniano i video amano aggirarsi con indosso la maglia bianconera cantando l’inno della Juventus. Quest’estate il giocatore è stato cercato da Inter e Roma e anche hanno provato un sondaggio frenato dalla clausola rescissione di 21 milioni sul quale gli spagnoli per motivi di bilancio non hanno voluto trattare. Se pochi mesi fa a Torino hanno abbandonato la pista non è detto che non possano rifarsi vivi la prossima estate.
-
2 puntiComunque possiamo dire che una competizione i cui criteri per partecipare non sono ancora noti a così poco dal suo inizio è ridicola?
-
2 punti
-
2 punti
-
2 punti
-
2 punti
-
2 punti
-
2 puntiOra abbiamo capito a cosa è servita la farsa della penalizzazione. Per levare alla Juve punti necessari per impedirle di garantirsi i soldi del mondiale per club.
-
2 punti
-
2 punti
-
2 puntiMusetti non c’è con la testa, ed è presuntuoso in una maniera che non può permettersi, perché ha talento, ma non è McEnroe. E’ da un anno che dico che dovrebbe cambiare tutto, fare un bagno di umiltà e affidarsi anima e corpo ad un vero coach e ad uno staff nuovo. Gli serve un reset; se continua nella comfort zone - per pigrizia mentale, supponenza e/o un mal inteso senso di riconoscenza verso chi l’ha cresciuto - butterà nel césso un talento enorme. Ditemi se uno che ha questi colpi può essere 27 del mondo e perdere ripetutamente da carneadi come Draper… è una cosa che mi fa incazzare: https://youtu.be/E7_kd5Nm8fw?si=DloHuseA_OG_dUSe PS Comunque venerdì prossimo saremo alle Finals... 😉
-
1 puntoIntervistato dalla Bild, Yildiz si è detto completamente soddisfatto della sua scelta di approdare alla Juventus, spiegando anche il perché della sua decisione di abbandonare il Bayern per vestire il bianconero. “Lasciare la Baviera, invece, è stato strano, ma la Juventus mi ha presentato il miglior progetto sportivo in assoluto e i dirigenti del Bayern si sono mossi con il mio entourage troppo tardi, per quanto fossero intenzionati a trattenermi”, ha dichiarato Yildiz, che ha anche scelto la nazionalità turca – lo scorso 12 ottobre il suo debutto con la Turchia del c.t. Vincenzo Montella contro la Croazia – invece di quella tedesca: è infatti nato a Ratisbona, in Baviera. Juventus, Yildiz e il rapporto con Allegri Yildiz ha spiegato di sentirsi fortemente legato alla Juventus e di sperare in un grande futuro in bianconero. “Ho creduto fin dall’inizio alla possibilità di sfondare a Torino – ha aggiunto il 18enne attaccante -. Ho cominciato con l’Under 19 per abituarmi al Paese, al gioco e alla lingua, poi ho disputato qualche partita in Next Gen e, in estate, mi hanno permesso di andare in tournée negli Stati Uniti con la prima squadra: è stato incredibile, perché ho iniziato a condividere gli allenamenti con giocatori, come Chiesa e Vlahovic, che prima ammiravo soltanto in televisione!”. Allegri recentemente ha confessato di avere un debole per Yildiz, un amore corrisposto dal giovane attaccante. “Sentire quelle parole è stato un onore per me – ha dichiarato Yildiz -, mi ha fatto capire che sono sulla strada giusta per raggiungere i miei obiettivi: ho un ottimo rapporto con il mister, che è un grande allenatore e anche una grande persona”. Il debutto ufficiale con la maglia della Juventus, avvenuto alla 1a giornata di serie A nei minuti finali della vittoria contro l’Udinese, è stato finora il momento più emozionante dell’avventura di Yildiz in bianconero: l’attaccante ha infatti potuto vestire la stessa maglia dei suoi idoli. “Quando ho debuttato, per me, si è avverato un sogno: è stata un’esplosione di emozioni – ha spiegato l’attaccante – Ed è speciale militare nello stesso club in cui hanno giocato dei miei modelli del passato come Baggio, Zidane e Del Piero”. E i tifosi della Juventus si augurano che Yildiz possa raccogliere presto l’eredità di questi campioni e trascinare i bianconeri verso nuovi successi. Virgilio.it
-
1 punto
-
1 puntoSottoscrivo. Ci definiscono la madre di tutti i mali del calcio italiano, quando poi la nazionale vince qualcosa è perchè è imbottita di Juventini (questa è storia). Qualsiasi scusa, anche un raffreddore, ma boicottiamo la nazionale. Spiace per i giocatori che magari la considerano un traguardo, ma loro si ricordino chi li paga e cosa i media dicono di loro quando indossano la maglia a strisce bianconere.
-
1 punto
-
1 puntoCredo che a Uefa e Fifa interessi molto di più salvare il Barcellona visto il bacino d'utenza che si porta dietro, specie in USA poi. E ciò potrebbe favorirci.
-
1 puntoNegli ultimi 6 anni il Milan la Champions l'ha giocata due volte. Il Napoli non ha mai visto Uan semifinale Champions. Il mondiale per club serio avrebbe dovuto prendere in considerazione l'ultimo decennio e consentire a un solo club per paese di andarci e l'unica degna era la Juve
-
1 puntochiedi al tuo club no?
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Informazione Importante
Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.