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14 puntijuventus.com 12 dicembre 2023 BUONA VITA, GIORGIO! Per la scuola pitagorica nata nella Magna Grecia più di due millenni fa, il numero 3 rappresentava la perfezione - l’unione tra il pari e il dispari, il triangolo che sta alla base di ogni figura geometrica. Un insieme di doti, di incastri che trovano la giusta collocazione nel tempo e nello spazio. Per i tifosi bianconeri, per 17 stagioni, il numero 3 è stato soltanto Chiellini. Giocatore, uomo e capitano - tre prospettive dello stesso Giorgio, che oggi conclude la sua carriera da calciatore. Tre, come lo schieramento difensivo che ti ha portato più di ogni altro a eccellere, a diventare uno dei migliori di sempre nel ruolo. Un riferimento per i compagni, per chi ti stava attorno e per chi sosteneva la squadra sugli spalti e da casa. Tre, come la posizione in classifica per presenze totali nella storia della Juventus: 561 partite, dietro soltanto ad Alex e Gigi - i maestri da cui prima hai imparato il mestiere e con cui poi hai condiviso successi, sconfitte, riscatti e decine di trofei. Tre, come i gol segnati in Serie B nella stagione 2006-07, quella che ti ha reso “uno di noi”, capace di lottare in ogni situazione “fino alle fine”. Tre, come i gol segnati in carriera in Champions League - la giostra più incredibile sulla quale abbiamo avuto la fortuna di viaggiare insieme, di vivere emozioni mozzafiato, di urlare di gioia e piangere di rabbia. Tutto, sempre, insieme. Sicuri di averti al nostro fianco, come un supereroe pronto a intervenire in caso di necessità. Nel tuo caso però niente scudo, mantello rosso o ragnatele varie: bastava un colpo alla testa - ne hai presi davvero tanti - e via con la fasciatura e il turbante. Una volta indossato quello, per gli avversari non c’era scampo: era la Kryptonite per qualunque Superman provasse a sfidarci, dal “Romeo Neri” di Rimini al "Santiago Bernabeu” di Madrid. Anche in MLS, dove hai concluso una carriera durata 23 stagioni, hanno avuto un piccolo assaggio di quello che sei in grado di fare. Alle pendici della collina di Hollywood sanno come raccontare le gesta di eroi di altri tempi, di uomini all’apparenza normali che poi si rivelano straordinari. Dovessero chiederci qual è il nostro preferito, non avremo dubbi: Giorgio da Livorno col turbante, con lui al nostro fianco nessuno ci ha mai fatto paura. Buona vita capitano!
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4 puntiPopolo di VS, mio luogo del cuore per dibattere di Juve negli anni bui post Calciopoli e in quelli brillanti dei 3000 giorni successivi, torno per segnalare a chi fosse interessato che sta uscendo il mio libro "Juventus. Un'ossessione italiana", in cui racconto questo anno surreale, ricostruisco questi 20 anni di Juve sotto processo, approfondisco il fatto che anche i più intelligenti perdano la testa quando vedono il bianconero e in generale le varie declinazioni dell'ossessione di questo paese verso la Juve, anche attraverso alcuni dialoghi con Giuseppe Cruciani, Guido Vaciago, Federico Sarica, altri esperti di vari settori (giudiziario, un professore di psicologia sociale, ecc) e la postfazione con Pietro Sermonti, che ci racconta la sua incredibile passione per la Juve e questa ossessione "molto italiana". Insomma, se vi va di leggere, regalare a juventini o ad antijuventini un libro che racconti l'ossessione che ci circonda tutti da quando siamo nati, eccovi serviti. Il libro esce in libreria il 12 dicembre ma è preordinabile da ora su tutte le piattaforme online (anche in versione Kindle). P.S. Per le presentazioni cerco di tenervi informati! Forza Juve. I love football
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3 puntiUno degli ultimi veri capitani, se penso che quella fascia è poi passata sul braccio di Dybala (che si accorda con l'Inter la settimana della finale contro di loro in Coppa Italia) o Cuadrado (inutile specificare) e Bonucci (inutile specificare) mi viene da piangere...
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3 punti
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3 puntiquesto è un discorso nel mondo senza var nel mondo del var ci hanno detto che sono sempre rigori. qui se la cantano come vogliono
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2 puntiMassimiliano Allegri, durante la festa di Natale che la Juventus ha fatto ieri sera, ha espresso tutto il suo orgoglio per il lavoro che sta svolgendo e ha svolto la sua squadra in questi mesi. Ecco le sue parole riprese dal sito bianconero: "L'anno scorso abbiamo iniziato con questo gruppo - di cui io e tutti noi siamo molto orgogliosi - un percorso di crescita che ha l'obiettivo di riportare in alto la Juventus. In primis, come ho già detto tante volte, il nostro focus sarà centrare la qualificazione alla prossima edizione della Champions League, la competizione che si addice di più a un club come la Juventus. Quella dell'anno scorso è stata un'annata complicata, ma abbiamo lavorato per trovare un'alchimia positiva e devo ringraziare tutti coloro che lavorano alla Continassa, dal primo all'ultimo, perchè ogni giorno ci mettono nelle migliori condizioni per lavorare. Sono dieci anni che faccio parte di questo Club e sono orgoglioso che sia così. La Juventus è unica: è unica nel suo DNA, nella sua storia, nei suoi valori e nell'attaccamento ai valori che chi lavora qui deve avere. Valori che attraverso il lavoro e il sacrificio ci hanno permesso di superare le difficoltà e raggiungere traguardi davvero importanti". Le parole di Giuntoli: "Per me è un onore essere qui. La mia infanzia è stata un'infanzia da vero juventino e per me diventare una figura apicale del Club è stata un'emozione incredibile e per questa opportunità devo ringraziare la proprietà e l'Amministratore Delegato, Maurizio Scanavino. Sento grandissima responsabilità, ma ci metterò e ci metteremo tutto l'impegno necessario per tornare a essere dove la Juventus merita. Ci tengo a ringraziare per l'accoglienza riservatami anche tutte quelle persone che conoscono questo ambiente e che hanno guidato la Prima Squadra per tanti anni e una di queste è Massimiliano Allegri. Il Mister sta facendo un lavoro incredibile, con un gruppo di ragazzi incredibili e giusti. Noi parliamo quotidianamente con ogni giocatore perchè vogliamo vivere il nostro tempo futuro insieme a loro perchè se lo meritano soprattutto come uomini, oltre che come calciatori. Voglio ringraziare anche Giovanni Manna perchè mi sta aiutando a inserirmi nel modo migliore in questo Club. Inoltre voglio ringraziare anche i dirigenti che ci sono stati in passato per il lavoro svolto nel Settore Giovanile perchè in questo momento stiamo raccogliendo i tanti frutti. Con un po' di pazienza, torneremo grandi»... Tuttojuve.com
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2 puntiIo continuo a non capire perché tutti si concentrano sul contatto con il piede quando il fallo lo fa dando una ginocchiata e un'ancata in netto ritardo 😅
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2 puntiEsatto, anche perché hanno sdoganato il concetto di “intensità” del tocco, e vorrei intuire in quale metaverso una mano poggiata sulla spalla (non trattenuta, attenzione) può essere più “intensa” e sbilanciante di un tocco sul tendine dato da tergo. La verità è che Lautaro ha “performato” meglio di Victor, nel futuro gli attaccanti saranno stuntman…..? 🤔
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2 puntiSe vivevi in Lombardia ricordi bene. Fu trasmessa in diretta da Canale 5. Fu la prima volta che un evento potè essere trasmesso in diretta da una rete privata e non da quella nazionale. Ma solo nella regione sede di quell'emittente. Nelle altre regioni italiane, essendoci ancora divieto per tutto il territorio nazionale, andò in differita Amici una piccola precisazione: la telecronaca fu di Bettega e Giuseppe Albertini, giornalista d'altri tempi, e non Longhi. Questo il commento finale: Platini... ha segnato il vantaggio! La Juventus vince la Coppa Intercontinentale! Ed è Giovanni Trapattoni il primo che è andato ad abbracciare il francese, che non ha sbagliato il tiro dagli undici metri! È stata una dura lotta, lo abbiamo detto prima dei rigori. Una squadra degna dell'altra. Il regolamento vuole questa conclusione. Tacconi due volte ha parato dagli undici metri, e per questo la Juventus ha la possibilità di vincere, per la prima volta, la Coppa Intercontinentale, l'unico trofeo che le mancava nel suo fantastico albo d'oro.
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2 puntiConcordo... Visto che quello su Osimhen non è mai un fallo da rigore, voglio vedere cosa diranno di quello su Lautaro con l'Udinese...
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2 puntiGruppo granitico. Scateniamo l’inferno!
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2 puntiL'ossessione nei confronti della juve ha origine antica,semplicemente era la squadra "del padrone" quando gli altri presidenti erano solo dei borghesi arricchiti ,questo odio si è trasmesso dai padri ai figli,quando il calcio è cambiato con l'arrivo di Berlusconi sono stati i media romani(Rai Corriere) e milanesi (Mediaset e Gazzetta) a creare il sentimento popolare,la ciliegina sulla torta sono state le inchieste (doping,calciopoli, plusvalenze) fatte da magistrati tifosi in cerca di popolarità e consenso.
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2 puntiIl mio parere? In un modo solo. EQUIPARAZIONE. Te lo dico in soldoni: se quello che hanno fatto a noi, sarà fatto (nella stessa misura) ad un altro club una volta che avrà cominciato a rompere i c****ni fin troppo (se capisci quello che voglio dire), larga parte dei tifosi Juventini si convincerà che chi governa il calcio non ha un colore odiato da perseguire, ma segue solo e soltanto le convenienze del momento, le posizioni di potere (come ogni sistema da sempre). E si passerà, super partes, insieme, a ragionare su come cercare di migliorare quel sistema. Ma fino a che il sistema puzzerà (agli juventini) di costante univocità nel colpire. Sarà noi vs tutti. In un clima che non fa bene a nessuno. Men che meno al calcio italiano. Ciò che è avvenuto lo scorso anno, di certo, non avvicina quel momento. Anzi. Ha ulteriormente peggiorato le cose. E avvelenato noi. Mai come oggi, serve un completo azzeramento e rinnovamento delle posizioni istituzionali che fanno da governo al calcio. In Italia e nella UEFA.
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2 punti
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1 puntoUno dei nostri difensori più forti di sempre,una nostra bandiera,grazie di tutto Giorgione
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1 puntoAssolutamente d'accordo con te!
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1 puntoSi ormai vale tutto e il contrario di tutto, mai visto un caos come quello attuale relativamente all'applicazione del regolamento. Naturalmente non c'è nulla di casuale in questo.
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1 puntoNo perche senza la truffa giocavamo la CL quest'anno e seremo gia qualificati
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1 puntoUn giocatore è grande quando si vede la differenza con lui in campo e senza. È stato sicuramente il suo caso.
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1 puntoFino al 2006 era giusta la frase dell'avvocato di non curarsi dei detrattori. Dal 2006 in poi dovrebbe essere invece il contrario. È lì la genesi del problema!
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1 puntoTanto duro, tignoso e grintoso quanto leale nello stringere la mano all'avversario. Tra i più grandi difensori della Juve che io ricordi, insieme a Scirea, Gentile e Ferrara.
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1 puntoIl magico mondo dove l'anca contro anca di Iling è rigore e quello dove viene commesso un fallo evidente no. Direi raccapriccianti.
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1 puntoQualcuno ha indicazioni sul parcheggio settore ospiti?? ci sono delle navette?? a che ore?
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1 punto
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1 puntoMa che sia giusto e' un conto. Pero' rimane ridicolo il fatto che ci possano andare sqaudre come Napoli o Milan al posto nostro. L'autocritica e' sacrosanta, ma qui e' semplicemente , sbagliata. Se non ci andremo sara' solo ed unicamente perche' il Milan ci ha inculato il quarto posto. E gia' solo il fatto che abbiamo ancora possibilita' di andarci, nonostante quello che e' successo ed il ridicolo girone dello scorso anno...gia' la dice lunga. Mi devo tappare il naso ma almeno i prescritti sono 3 anni che passano il girone e hanno fatto una finale. Non andarci per lasciar spazio a Napoli o Milan semplicemente, non esiste.
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