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5 puntiMi sbuca fuori sul web questo articolo tratto da JuventinoCentoxCento, sito che non conosco affatto. L'articolo non è firmato, si intuisce da che parte pende l'autore, tuttavia ho trovato il contenuto interessante, plausibile nei ragionamenti e quindi ho pensato di postarlo anche qui. A voi. Giuntoli non perde occasione di confermare Max Allegri pubblicamente a parole: ad ogni intervista lo ribadisce. La maggior parte dei tifosi non crede alle sue parole e fa male. Non possono essere frasi di circostanza le sue visto che si ripetono da mesi. Continuare con questa cantilena in ogni pre-partita non avrebbe senso in caso di siluramento. Sarebbe una gravissima presa in giro verso l’allenatore e i tifosi. Non può essere credibile la versione che siano frasi di circostanza, sarebbe un pazzo nella gestione dei rapporti con Allegri se facesse una cosa simile e Giuntoli non si è mai comportato così, è sempre stato molto incline al compromesso. La strategia di Giuntoli e la posizione di Allegri Io sono convinto che Cristiano Giuntoli stia dicendo una mezza verità: lui ha intenzione di presentarsi da Allegri (che pubblicamente ha commentato in modo positivo ieri le frasi del direttore tecnico) e di proporgli un contratto, ma ben consapevole di avere dei limiti ben chiari sul budget, imposti da Scanavino e dai contabili. La Juventus ha un budget di 3,5 milioni di euro netti a stagione per l’allenatore più qualche bonus da proporre, non può fare eccezione neanche con Allegri. Il livornese a giugno avrà ancora un anno di contratto a 7 milioni netti più bonus. Se gli verrà presentato un rinnovo biennale (dalle mie fonti sarà un 2+1, con un’opzione che diventa obbligo al raggiungimento di certi obiettivi come il contratto in essere che era un 2+2) accetterà? Accetterà di guadagnare (euro più, euro meno) in 2 anni quanto guadagna in una sola stagione? Gli spetta di diritto. Accetterà inoltre di firmare a scatola chiusa? Sabato Allegri ha dichiarato: “non firmo in bianco”. Sa benissimo quali siano i limiti di budget sia per l’allenatore che per la campagna rafforzamento. Se la Juventus vorrà fare campagna acquisti, anche con la Champions League, dovrà comunque tagliare i giocatori più vicini a Allegri: Rabiot e Alex Sandro su tutti. Chiesa sarà un tema da affrontare con la dirigenza. Pare chiaro che ci sia una sorta di aut aut del giocatore per rinnovare. Perché la Juve non decide, i precedenti Quindi si vivranno questi mesi nell’incertezza e questo è il vero problema della Juventus. La maggior parte degli osservatori dicono: impossibile che la Juventus a marzo non abbia preso una decisione. Siamo così sicuri che questa Juventus abbia le idee chiare? Non le aveva con Agnelli: Conte fu scelto all’ultimo istante quando Marotta spingeva ancora per il rinnovo di Del Neri o l’ingaggio di Mazzarri. Lo stesso Conte se ne andò via in piena estate, quando la società forzò la mano per due mesi, costringendolo a rimanere, quando lui aveva espresso la sua volontà di rompere (non a caso fu bloccato il povero Sinisa). E arrivò Allegri solo perché era l’unico disponibile sul mercato. Con la cacciata dell’Allegri 1, ci volle un mese per ingaggiare l’allenatore (Sarri), con la boutade Guardiola quando Pep era sicuro di rimanere al City già da due mesi. La verità è che la Juventus aveva Zidane in mano ma Zizou cambiò e, durante la stagione, ritornò al Real, rovinando i piani di Andrea Agnelli. Il cambio Sarri-Pirlo è avvenuto poche settimane prima dell’inizio della nuova stagione. Capite che alla Juve non si programma più da anni? Giuntoli ha la forza di imporre le sue scelte indipendenti? Giuntoli non è convinto della gestione Allegri ma ha la forza di poter prendere una posizione netta contro la volontà di Elkann che ha il suo allenatore ideale oggi sulla panchina bianconera? E’ vero che John vorrebbe Conte in condizioni ideali, ma già l’anno scorso, dopo alcuni colloqui, ha compreso che per assicurarsi un allenatore di vertice, ha necessità di un budget per fare mercato. E il budget oggi per accontentare Conte (o Klopp per fare un esempio) non c’è, non solo perché la proprietà non può investire per ragioni politiche ma anche per i rigidi parametri di UEFA e FIGC. La Juve deve vendere per sistemare il bilancio e Allegri è l’uomo che comunque si accontenta, in qualche modo. Non ha un rapporto idilliaco con i top della squadra e, alla fine, non piangerebbe per la cessione di Chiesa e, forse, neanche per quella di Vlahovic. Bremer è a rischio cessione, non nascondiamoci. Perché Elkann propende per Allegri Però, a livello di proprietà, saranno soprattutto i risultati da qui a fine stagione a fare la differenza. Per le ragioni appena esposte, però Elkann sembra intenzionato a confermarlo. Quale altro allenatore accetterebbe le pressioni enormi alla Juventus con le cessioni dei big? Solo Allegri. Per questa ragione per Elkann potrebbe essere la scelta di ripiego giusta. Per Giuntoli è invece la soluzione più comoda, che gli permette di non dover fare una guerra interna andando contro la proprietà, ma così verrà risucchiato dal vortice che è la Juventus oggi. Quanti allenatori ha scelto a Napoli? A Napoli Giuntoli non ha mai deciso l’allenatore, forse Gattuso è l’unico tecnico che ha realmente consigliato a De Laurentiis. E il direttore sportivo toscano ha sempre avuto rapporti idilliaci con tutti, solo con Ancelotti le cose non sono andate proprio nel verso giusto perché il tecnico voleva fare il mercato, tagliando fuori lo stesso Cristiano. Giuntoli quindi se accetta il compromesso Allegri rischia di annegare con tutta la nave, a mio modestissim parere. Da tecnico esperto e navigato, ma soprattutto da uomo di calcio, sa benissimo che alla Juventus non si sta lavorando come si dovrebbe lavorare. Il calcio mondiale va in una direzione, la Juventus va in un’altra. Da un’analisi superficiale si potrebbe anche dire che essendo abituato con Spalletti, Giuntoli la pensi diversamente da Allegri. Non è proprio così, nella sua carriera, uno degli allenatori a lui più cari è stato Castori che non è proprio un allenatore offensivo, ma è lontano anni luce da Max comunque. Castori è tutto pressing e intensità, non è paragonabile al gioco passivo del livornese (oramai rimasto tra i pochi ad adottare un piano di gioco del genere). Giuntoli come Arrivabene schiacciato dalle correnti interne? La posizione di Giuntoli mi ricorda da vicino quella di Arrivabene e, come l’ex team principal della Ferrari, dovrà dimostrare di avere la personalità da grande club oppure rischia di dover fare un passo indietro, nonostante un contratto quinquiennale, perché anche a livello di proprietà, la Juventus è molto vicina a un enorme cambiamento (ma ne riparleremo) e, gli amici degli amici conteranno sempre meno. Parleranno – per fortuna – in futuro solo il campo e i risultati, in un arco di tempo di un paio d’anni. Quando Arrivabene arrivò alla Juventus, commentai con un comune conoscente che è molto legato a lui e alla famiglia Agnelli (per via di rapporti di lavoro molto stretti). Il mio interlocutore mi ha sempre decantato le sue qualità, io gli predissi il futuro: “se non mette vicino a sé un tecnico vero, inizieranno i guai per lui”. Arrivabene partì con il piede giusto aiutato anche dalla fortuna: all’Atalanta, il miglior direttore sportivo italiano dal 2006 a oggi, Sartori, era ai ferri corti con Gasperini. Filtrò la notizia di un incontro tra il neo amministratore delegato e il direttore sportivo. Parlai con l’amico comune: “se non prende Sartori, per la Juve saranno dolori”. Sartori a Bologna per opposizione interna e i risultati… Per una questione politica, considerando l’opposizione di Allegri alla nomina con il sostegno di Agnelli (stesso film della scorsa stagione con la guerra aperta tra Max e Calvo sulla figura del direttore sportivo), Sartori l’hanno dirottato a Bologna (dove Saputo ha preso subito la palla al balzo) e ora sappiamo dov’è il Bologna (anche dal punto di vista del bilancio). Arrivabene, arrivato alla Juve per contenere i costi, con la gestione Allegri-Cherubini ha dovuto avallare gli acquisti onerosi di Kean (38 milioni), Locatelli (38 milioni), Vlahovic (acquisto più costoso a 90 milioni + 10 di commissioni), gli ingaggi pesantissimi di Angel Di Maria, Pogba e Paredes (prestito con ingaggio proibitivo), più l’acquisto di Bremer per 48 milioni (sostituto naturale di De Ligt che ha chiesto di essere ceduto a condizioni svantaggiose per la Juve). Per fare spazio a Pogba, Arrivabene ha appoggiato la scelta di tagliare Dybala (dopo che aveva trovato un accordo, poi rinnegato, a 10 milioni a stagione per 4 anni). Con queste operazioni, il bilancio non ha registrato grossi benefici, le perdite sono state comunque pesantissime mentre il percorso in Champions (con due eliminazioni premature) non ha compensato gli investimenti onerosi. Con l’azzeramento del cda a novembre 2022 per questioni legali, la proprietà ha preso la palla al balzo e ha chiesto le dimissioni irrevocabili anche dello stesso Iron Maury, che, riguardo alle plusvalenze artificiose non aveva responsabilità, semmai, dal suo arrivo, aveva imposto uno stop (visto che dalla Procura di Torino arrivavano già spifferi sull’indagine in corso). Ma è stato cacciato per altri motivi. Con Sartori il mercato avrebbe avuto lo stesso impatto negativo sul bilancio che ha avuto con la gestione Cherubini-Allegri-Arrivabene? Per non parlare dei risultati? Guardate il Bologna oggi… Giuntoli deve decidere senza farsi condizionare Ecco, Giuntoli non deve farsi condizionare dagli ostruzionismi interni, dalla politica interna, se è convinto al 100% deve cercare di convincere la proprietà sul perché bisognerebbe cambiare o meno. Se un dirigente vuole fare la differenza in un top club deve sapersi muovere a tutti i livelli. Reputo Giuntoli un gran furbacchione, però alla Juventus non è come al Napoli, dove c’è un padre padrone. Alla Juventus, la proprietà può anche cambiare idea se il manager di riferimento porta avanti un piano convincente e, con numeri alla mano, convince che – per il bilancio e per i risultati – può essere meglio confermare o allontanare Allegri. Io sono convinto che, in tre anni, oltre a non essere mai stati in lizza seriamente per lo scudetto (e aver fatto pessime figure in Europa), visto che siamo scoppiati a febbraio come fanno le squadre di provincia, non sia stato mai valorizzato un giocatore, i giovani sono stati fatti giocare con scarsa convinzione, ad oggi non c’è un giovane valorizzato, semmai alcuni bruciati (Miretti), altri, dopo exploit iniziali importanti, sono già finiti nella terra di mezzo (Yildiz). Fagioli, senza la febbre e l’infortunio di Lecce di McKennie, non avrebbe mai visto la prima squadra e avrebbe chiesto il prestito a dicembre 2022. La Juve risanerà il bilancio con questa gestione tecnica? Per me la Juventus non risanerà mai il bilancio con questa conduzione tecnica che non sta valorizzando alcun giocatore e che, con questa intensità e scarsa organizzazione di gioco, non ha futuro in Europa. E’ vero che il format della Champions cambierà, però è difficile immaginare questo pacchetto (squadra + allenatore) essere competitivi. Ho fiducia nelle capacità di Giuntoli ma temo che venga condizionato eccessivamente dalle politiche interne e dalla corrente allegriana che è ancora molto forte in società. La sua decisione sarà indipendente? La sua scelta sarà libera? Sarà presa solo su presupposti tecnici? Io ho dei dubbi ma i fatti potrebbero spazzarli via nei prossimi mesi. Io, come due anni fa ero convinto che senza un direttore sportivo serio la Juventus sarebbe stata inghiottita in una voragine (e in questa voragine sarebbe finito anche Arrivabene) ora temo che la stessa sorte capiterà a Giuntoli se non rivoluzionerà il settore tecnico della prima squadra e lo adeguerà alle esigenze che un top club europeo deve avere nel 2024. Alla Juventus puoi non vincere per 3, 4 anni ma poi c’è il rischio di implosione dell’ambiente. Il rischio è che ogni giornata diventi sempre più pesante della precedente e, la pressione, ad un certo punto, sarà talmente forte, che schiaccerà tutti i protagonisti, anche quelli virtuosi. L’esempio di Moggi Moggi parla e ha parlato sempre molto bene di Giuntoli e della sua preparazione, ma è sempre stato scettico sul salto Napoli-Juventus. Big Luciano ha sempre fatto riferimento al fatto che “a Napoli Giuntoli doveva eseguire le decisioni del Presidente, alla Juventus non c’è nessuno e le decisioni le devono prendere i manager”. Moggi ha sempre messo in dubbio il fatto se Giuntoli sia o meno un decisionista. Ci sono diverse live e video di sue interviste su Juventibus che vanno in quella direzione. Cosa voleva dire in termini concreti Moggi? Moggi prima del 1994 aveva lavorato nelle giovanili della Juventus, per una breve parentesi alla Roma e alla Lazio, poi nel Torino, nel Napoli di Maradona e di nuovo nel Torino. Nel 1994 è ritornato alla Juventus, dove il bello e il cattivo tempo lo faceva Trapattoni, l’allenatore italiano più vincente fino a quel momento (aveva vinto scudetti a raffica con la Juve e quello dei record con l’Inter, in Europa aveva vinto tutte le Coppe…). A Moggi non mancò la personalità, si assunse la decisione e l’enorme responsabilità di cacciare il Trap (oramai appartenente a una vecchia classe di allenatori con metodi di lavoro non più efficaci) e di chiamare Marcello Lippi (Napoli, Atalanta, Cesena in Serie A), aprendo il ciclo più vincente della storia della Juventus con zero budget a disposizione (la famiglia non fece mai una ricapitalizzazione dal 1994 al 2006). Ecco, Moggi intendeva questo! Questa è la strada che deve intraprendere un direttore tecnico/sportivo quando approda in un top club come la Juventus. Decisionismo e solo decisionismo. I compromessi politici interni portano solo sconfitte sul campo e bilanci disastrosi fuori. Arrivabene ne sa qualcosa.
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5 puntiLa parabola professionale di Allegri è incredibile e paradossale. Talentuoso calciatore di bassa serie A, mai esploso del tutto perché amante del cazzeggio e della bella vita, che una serie di circostanze contingenti unite ad amicizie ben coltivate hanno trasformato in santone. Il grande bluff.
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4 puntiCon la vittoria contro il Frosinone Allegri è diventato il primo allenatore a tagliare il traguardo dei mille punti in Serie A. 1000 DI QUESTI PUNTI Anzi, 1002. E così Allegri è diventato il primo allenatore nella storia della Serie A a girone unico a tagliare il traguardo dei 1000 punti 301 vittorie, 99 pareggi e 96 sconfitte nel suo curriculum Nella classifica Opta sono considerati i punti reali, quindi tre punti per vittoria per gli allenatori più "recenti", e due punti per vittoria per le statistiche pre stagione 1994/95 LA CLASSIFICA ALL TIME PER PUNTI IN SERIE A (Opta) Allegri 1002 Spalletti 996 Trapattoni 950 Ancelotti 948 Gasperini 867 Rocco 860 Mazzone 856 Capello 835 Guidolin 779 Liedholm 763 ALLEGRI PIÙ DI LIPPI Non solo punti. Nelle ultime partite Massimiliano Allegri aveva già raggiunto un altro traguardo Ha superato Marcello Lippi come secondo allenatore con più panchine nella storia della Juventus dal 1929/30 L'attuale mister bianconero ha davanti ora un solo obiettivo a cui puntare per diventare il recordman di presenze: Giovanni Trapattoni GLI ALLENATORI CON PIÙ PRESENZE ALLA JUVE Giovanni Trapattoni: 596 panchine (319 vittorie, 181 pareggi, 96 sconfitte) Massimiliano Allegri: 407 panchine (268 vittorie, 68 pareggi, 71 sconfitte) Marcello Lippi: 405 panchine (227 vittorie, 104 pareggi, 74 sconfitte) 2° PER VITTORIE IN BIANCONERO Considerando le sole vittorie, Allegri ha già superato Lippi per numero di successi sulla panchina della Juve. Solo uno, Trapattoni, ha fatto meglio rispetto all'allenatore livornese. Giovanni Trapattoni: 319 vittorie Massimiliano Allegri: 268 vittorie Marcello Lippi: 227 vittorie Carlo Parola: 124 vittorie Antonio Conte: 102 vittorie IL BILANCIO CON LA JUVE Serie A: 292 partite (201 vittorie, 50 pareggi, 41 sconfitte) Champions League: 68 partite (35 vittorie, 14 pareggi, 19 sconfitte) Coppa Italia: 33 partite (26 vittorie, 1 pareggio, 6 sconfitte) Europa League: 8 partite (4 vittorie, 3 pareggi, 1 sconfitta) Supercoppa Italiana: 6 partite (2 vittorie, 0 pareggi, 4 sconfitte) TOTALE: 407 partite (268 vittorie, 68 pareggi, 71 sconfitte) NEL CLUB DEI 4 Con le 201 vittorie sulla panchina della Juve, Max Allegri è uno dei quattro allenatori ad avere vinto più partite con una singola squadra nei cinque grandi campionati europei dall’inizio dello scorso decennio: il mister bianconero è alle spalle di Klopp (203 successi col Liverpool), Guardiola (215 col City) e Diego Simeone (284 con l’Atletico Madrid). 5 SCUDETTI DI FILA Massimiliano Allegri è l’unico nella storia della Serie A ad aver conquistato cinque scudetti consecutivi, tra il 2014/15 e il 2018/19. Solo Giovanni Trapattoni ha vinto più volte il campionato (sei) con la Juventus. 1° PER % DI VITTORIE Allegri vanta la più alta percentuale di vittorie in Serie A con una singola squadra tra gli allenatori con almeno 150 partite su una singola panchina. Allegri: 201 vittorie su 292 partite con la Juve (69%) Pioli: 102 vittorie su 171 partite con il Milan (60%) Spalletti: 125 vittorie su 211 partite con la Roma (59%) Parola: 93 vittorie su 160 partite con la Juve (58%) Mancini: 126 vittorie su 217 partite con l'Inter (58%) Lippi: 149 vittorie su 258 partite con la Juve (58%) Ancelotti: 163 vittorie su 283 partite con il Milan (58%) I GIOCATORI CON PIÙ PRESENZE SOTTO LA SUA GESTIONE Leonardo Bonucci: 247 partite Alex Sandro: 246 partite Juan Cuadrado: 229 partite Paulo Dybala: 221 partite Giorgio Chiellini: 210 partite Gianluigi Buffon: 168 partite Wojciech Szczesny: 166 partite Mario Mandzukic: 162 partite Stephan Lichtsteiner: 148 partite Andrea Barzagli: 146 partite 24 GIOVANI LANCIATI Sotto la gestione di Massimiliano Allegri sono 25 i giocatori con meno di 22 anni che hanno fatto il loro esordio assoluto in Serie A con la maglia della Juve. I più giovani Moise Kean (16 anni e 265 giorni) Mattia Vitale (17 anni e 192 giorni) Paolo Gozzi (17 anni e 353 giorni) Kingsley Coman (18 anni e 78 giorni) Kenan Yildiz (18 anni e 108 giorni) Dean Huijsen (18 anni e 191 giorni) Fabio Miretti (18 anni e 229 giorni) Matías Soulé (18 anni e 229 giorni) Joseph Nonge (18 anni e 237 giorni) Hans Nicolussi Caviglia (18 anni e 263 giorni) Fonte: Sky Sport
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4 puntiSono dieci anni che lo dice ma non lo ha mai fatto neanche per finta Poi personalmente a quelle cifre preferisco tutta la vita Klopp
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4 puntiDALLA GERMANIA: ZIDANE HA SCELTO IL BAYERN MONACO Zinedine Zidane ha scelto la panchina del Bayern Monaco per la prossima stagione. Lo riferisce Bild: i bavaresi sono a caccia del successore di Tuchel, e l'ex tecnico del Real Madrid ha scelto di tornare a lavoro dopo una lunga pausa. (Sportsmediaset) zidane allena campioni non la next gen
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3 puntiQuesto è un ottimo segnale, ma al tempo stesso ci ha insegnato che è bene non abituarcisi. Non tutte le ciambelle escono col buco. Bisogna chiudere le partite il prima possibile. La differenza tra essere vincenti o no, non può passare da quattro tiri entrati in porta nei minuti finali. Dev’essere un valore aggiunto la tenacia di non mollare fino alla fine, non una pericolosa abitudine per acciuffare vittorie in extremis.
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3 puntiIo raggiungo le 1000 bestemmie in una partita ma non vedo articoli al riguardo 😒
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2 puntiZidane alla Juve sarebbe l’ennesimo passo falso. Serve gente che sappia ricostruire dalle macerie. Zidane ha guidato solo una squadra stratosferica in carriera. Una squadra che andava col pilota automatico.
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2 puntiQualunque analisi che possa anche solo scalfire di striscio Allegri la scrivono solo gli hater...esempio: qualcuno pensa che sono quasi 3 anni che facciamo pena a livello tattico(e sono buono) e non alziamo un trofeo?...automaticamente per qualcun'altro diventa da tifoso che si è rotto i maroni ad Hater...penso siamo l'unica società al mondo dove la stampa osanna più l'allenatore che la squadra...
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2 puntiYildiz ha qualità da top,tempo al tempo e vedremo se ha la testa per diventarlo,"vede" la porta e può giocare sia seconda punta che dietro le punte,Vlahovic oltre ad aver finalmente raggiunto una condizione fisica ottimale è migliorato tecnicamente, perché lo stop a testa alta per duettare con i compagni non era il suo forte come pure i colpi di testa nonostante l'altezza...ascolta me su Chiesa:o cambia modo di giocare(seconda punta dentro il campo non largo a sx) o la sua carriera ad alti livelli è finita...mi spiace ma a 2 anni dall'infortunio non ha ancora recuperato ne' fisicamente né mentalmente...Allegri sta' cercando di aiutarlo ma si allarga per evitare i contrasti e la porta non la "sente" come il ragazzino Yildiz...spero di sbagliarmi ovviamente e faccio un in bocca al lupo...lo scorso anno di questi tempi a Friburgo andò sotto la curva a scusarsi perché sapeva che non stava rendendo...ieri procuratore in tribuna e prestazione indolente...passeggiava pure per battere i calci d'angolo...
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2 puntiGuarda facciamo una scommessa che resta? Secondo me non finge affatto. Non ha soldi e non ha comprato nessuno non è nella posizione di decidere nulla Ha dovuto prendere uno a 48 ore dalla fine del mercato facendosi mettere una clausola di 50 ml per uno dalla serie b Iglesias ti fa copire come siamo disperati Non spenderanno e non verrà nessuno Il problema è sempre elkan
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2 puntiComunque, per me, ZZ la sta facendo annusare a tutti, poi se ne sta ancora fermo
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2 puntiCon tutto il rispetto per Zizou, sogno un Allenatore "nuovo". De Zerbi, Thiago Motta. Allenatori giovani che oggi stanno facendo bene. Quest'ultime sarebbero scelte davvero meritocratiche. E lungimiranti pure.
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2 puntiIo so solo che altri 4 anni di Allegri mi farebbe uscire pazzo letteralmente. 15 anni di un solo allenatore che tra l'altro non propone nulla di nulla sono una cattiveria che nessuno di noi meriterebbe. Un'agonia di dimensioni catastrofiche.
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2 puntiha fatto bene questo hater a mettere su il sito, così può scrivere ciò che vuole e beccarsi i click di tutti gli altri hater.
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2 puntiOra è chiaro perché fa giocare Alex Sandro. Non può sopportare che sia Bonucci il calciatore con più presenze ad aver allenato. Abbiamo quindi la spiegazione.
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2 puntiFino ad un paio di mesi sul forum c'era il tiro al bersaglio su Vlahovic. Ma basta segnare 2 reti a partita per sospendere le critiche. Comunque è veramente forte se riesce a segnare così tanto nonostante la mancanza di schemi in attacco.
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1 puntoMa non è il discorso dei punti che interessa ma quello del modo come si gioca. Molti punti sono arrivati per puro chiulo come contro il frosinone all'interno di un gioco che, oltre a essere ributtante sul piano estetico, è basato solo sull'infoltire la difesa (Allegri non sa difendere bene, prende abbastanza pochi gol perché schiera un numero spropositato di calciatori con scopi difensivi) senza nessun disegno tattico, senza organizzazione , senza schemi collaudati. Io me ne frego di non vincere, ma voglio tornare a vedere una Juventus che gioca a calcio in modo sensato e non abbia l'atteggiamento ultra difensivistico dell'Avellino degli anni ottanta di Di Somma e Tagliaferri., perché noi siamo la Juventus e non abbiamo una tradizione di barricate. E questo, con Allegri, non sarà mai possibile, perché non vuole e non ne è capace.
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1 puntoAl Real potrebbe anche purgare parecchi maramao, è tutto da vedere che non ne sia all'altezza, siamo nel campo dei se e dei "penso che, ma faccio tutt'altro".
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