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Visualizzazione di contenuti con la più alta reputazione 30/08/2024 in Messaggi
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66 puntiIl sorteggio odierno ripropone dopo 41 anni una sfida con l'Aston Villa. Probabilmente molti juventini nemmeno sanno che abbiamo un importante precedente storico con i Villans. Ma, anche tra chi lo sapesse, credo che non è abbastanza riconosciuta l'importanza storica di questa sfida per la Juve, e direi anche per il calcio italiano ed europeo in generale. Sento dunque di fare un topic per rievocare quell'evento, e invito tutti in questo topic a limitarsi a questa rievocazione storica, senza fare riferimenti alla prossima sfida in Champions, per la quale c'è il topic dei sorteggi (altrimenti mi chiudono questo ) E' un po' lunghetto, ma se siete juventini dovreste essere coinvolti nella lettura. Dunque...... c'era una volta la COPPA dei CAMPIONI (..... ) il 2 marzo 1983 c'è l'andata dei quarti di finale di quella edizione. La Juve dei 6 campioni del mondo e di Platini e Boniek ha pescato l'Aston Villa. Voi direte ..... "sorteggio fortunato". Eh no ..... l'Aston Villa è nientemeno che campione d'Europa in carica, dopo aver battuto in finale il Bayern Monaco l'anno precedente. Niente di stupefacente: era un altro calcio, e soprattutto erano .... inglesi: quella fu la 6° (!!!) vittoria consecutiva delle squadre inglesi nella competizione. Evidentemente in quell'epoca storica, il loro calcio "corri, lancia, e crossa", abbinato al supporto incredibile che arrivava dai tifosi ammassati negli storici stadi in legno e aizzati da abbondanti fiumi di birra, era un mix impossibile per le altre nazioni europee. La Juve era sulla carta fortissima, ma non aveva mantenuto le promesse nella prima parte della stagione. Aveva superato i primi due turni senza particolari squilli, e in campionato era 2°, staccata dalla Roma capolista. Platini stentava ad ingranare, e Boniek nemmeno quello; i 6 campioni del mondo un po' paghi dell'estate spagnola. L'andata era a Birmingham. Credo che ci sia una statistica secondo cui erano tanti anni che nessuno aveva mai vinto in Coppa Campioni in casa delle inglesi (non sono sicuro però, non ho trovato niente); di certo c'è una statistica incredibile che riguardava in generale le italiane con le inglesi: 30 sfide in terra d'Albione fino a quel momento in tutte le Coppe ........ 1 sola vittoria ! (Bologna con West Bromwich nel 1966-67) Arriva dunque il 2 marzo 1983, si va nella tana del Lupo. I giornali inglesi sono spavaldi alla vigilia; in Italia si respirano sensazioni miste: possibilismo e attesa, perché la squadra è forte, ma l'Inghilterra fa sempre paura.. Arriva la partita, e .............. BOOM !💥 Scocca una scintilla, che poi si rivelerà un grande Fuoco 🔥 al 1° minuto, cross mancino perfetto di Cabrini (miglior terzino puro della storia del calcio) e colpo di testa di rapina di Rossi, con un rigurgito Mundial. Talmente veloce che è beffata non solo la difesa dei Villans, ma anche TeleMontecarlo che sta ancora mandando le pubblicità. E' però impossibile resistere alla pressione degli inglesi in casa loro, che infatti trovano il pareggio ad inizio ripresa. E' a questo punto, durante la ripresa di quella partita, che CAMBIA LA STORIA DELLA JUVE. Sale in cattedra il Re, e comincia il suo servizio per il popolo: da centrocampo illumina la scena, mettendo di fronte al portiere prima Rossi, che solo per un niente non sigla la doppietta, e poi nei minuti finali anche Boniek: geniale, sopraffino ma efficacissimo tocco di esterno del n° 10 per il polacco, che di notte non perdonava: 1-2 all'83° e alla fine. Birmingham è sbancata! Uno degli assist pù belli della storia del calcio, una delle sfide più mitiche della storia della Juve, una delle più grandi vittorie di una squadra italiana. Con il senno di poi, una delle più importanti partite del calcio europeo (vedremo dopo perchè). qui il video .. 1° gol (Rossi) all'inizio del video min. 2:34 assist di Platini a Rossi (il portiere smanaccia sul palo) min. 3:03 assist magico di Platini a Boniek (è il gol dell'1-2) Il giorno dopo c'è aria di trionfo, tra la gente e sui giornali. Il calcio italiano e la Juve non erano ancora quelli che conosciamo, e c'era stupore. Ma erano gli anni Ottanta, e la sopresa si innescò in uno spirito positivo nascente che permeava il Paese: un mix che accese un entusiasmo irrefrenabile. C'era solo un problema: la domenica successiva, solo 4 giorni dopo, c'era la sfida scudetto con la Roma, all'Olimpico. Ultima chiamata per riaprire il campionato, con la Roma avanti di 5 punti in classifica che, al tempo dei 2 punti a vittoria e del calcio anni Ottanta, era come se fossero 10. La Roma va in vantaggio con Falcao nella ripresa, e sembra tutto finito. Ma è qui che, ancora una volta, il Re decide di agitare lo scettro: punizione capolavoro all'83° (ancora questo minuto) e all'89° assist a Brio che deve solo spingere in porta un pallone a 30 cm dalla linea. Ancora un 1-2 vincente in trasferta, e campionato riaperto. 4 giorni di fuoco che hanno cambiato la stagione e la storia di Platini e della Juve. Da quel momento il francese non si ferma più per diversi anni, con la carriera che sappiamo (nettamente superiore a Maradona, ad opinione di chi scrive), e la Juve che inizia il suo primo grande ciclo europeo e che, per la prima volta nella storia, è unanimente riconosciuta come la più forte squadra del mondo. A metà marzo ci fu il ritorno a Torino, e fu un'apoteosi: la Juve va sul 3-0 con una doppietta di Platini, in un Comunale ribollente come solo il Comunale sapeva essere (non S.Siro, non l'Olimpico, non il S.Paolo: il Comunale è stato lo stadio italiano più caldo della storia, sapevatelo), e il gol della bandiera finale degli inglesi non cambiò niente. Gli inglesi sono annientati e i giornali d'Oltremanica titoleranno: "ma cosa siamo andati a fare a Torino?" Questa è l'importanza di quella partita e il motivo di questo topic: chi è venuto dopo pensa che la Juve sia sempre stata una potenza del calcio europeo. No, non è così: la Juve che conosciamo è nata a Birmingham, e il suo profeta è stato Platini, giocatore che ha cambiato la storia del calcio sia di club che nazionale: anche la Francia è nata con lui, prima era il nulla assoluto nel calcio, sport quasi nemmeno conosciuto Oltrealpe. Giocatore unico nella storia del calcio. In quella partita quindi non cambiò solo la storia della Juve ma anche quella del calcio italiano ed europeo: finì il predominio delle squadre inglesi (anche se il Liverpool vinse un'altra coppa l'anno dopo) e iniziò il periodo d'oro della Serie A. Non dimentichiamo nemmeno questo: Zico, Maradona, Rummenigge vennero solo dopo, per non parlare di Gullit, Van Basten ecc. Senza quella vittoria e l'hype che si creò per aver preso lo scalpo inglese, non so se poi sarebbe avvenuto tutto questo. Sappiamo come andò a finire quella Coppa e anche quel ciclo bianconero. Non c'è dubbio che, al di là di mancanze tecniche e dirigenziali, ci sono dinamiche di altro tipo dietro alla storia delle finali di Champions della Juve. Ciò non toglie tutto il discorso sopra fatto, che fa di Aston Villa-Juve probabilmente il ricordo più vivido per chi ha vissuto quegli anni. Era la Juve delle Juvi .... proprio quell'anno lì, e non in generale la Juve di Platini: perché solo quell'anno c'erano ancora Zoff, Furino e Bettega, che poi a fine anno avrebbe chiuso. Si può discutere se sia più forte quella Juve dell'83 o quella del 95 o del 97, ma non c'è nessun dubbio che 'quella' è la Juve per antonomasia, con anche Boniperti in dirigenza. E' la Juve del "Zoff, Gentile, Cabrini ---- Bonini, Brio, Scirea ----- Bettega, Tardelli --- Rossi, Platini, Boniek": una formazione trasformata in musica da Nando Martellini. ----- per chiudere, vi chiedo ancora un po' di pazienza ..... un aneddoto personale) Avevo appena compiuto 8 anni: non ricordo quasi niente prima nella vita in generale, se non qualcosa del calcio, come il Mondiale dell'estate prima. Ricordo però che una mattina ero in macchina, seduto dietro: mio padre stava accompagnando a scuola me e mia sorella. Era una strada in salita, e ad un certo punto mio padre, in genere taciturno, comincia a fare una voce e una faccia da bambino felice; batte le mani e se le sfrega velocemente, dicendo: "....erano i campioni d'Europa, e noi abbiamo vinto là, a Birmingham!!" Testuali parole, scolpite nella mia memoria come fossero nella pietra, insieme alla carica emotiva di cui le adornò mio padre. Anche se a quel tempo non sapevo cosa potesse essere Birmingham, né tantomeno l'Aston Villa, e forse nemmeno la Juve: prima ricordo solo un flash nel giorno dello scudetto del 1982, con i commenti sul rigore di Brady; ma non ero partecipe. Cosa fosse la Juve cominciai ad impararlo veramente la mattina del 3 marzo, la mattina dopo Birmingham, andando a scuola. Fu la mia iniziazione. Dopo pochi giorni subito un boost, con mia sorella che a metà pomeriggio mi raggiunge per dirmi con volto raggiante che la Juve aveva vinto a Roma; ero stupito, perché sapevo del vantaggio della Roma ed evidentemente, pur da bambino ignaro di calcio, già sapevo la difficoltà di rimontare le partite. 4 giorni di fuoco che marchiarono anche l'anima di quel bambino, che poi visse anni calcisticamente (e non solo) da favola. Anni che non sarebbero più tornati né per la Juve né per l'Italia in generale. Impossibile: sono allineamenti astrali che vengono dal cielo, al di là della bravura umana. Rimane una nostalgia incredibile, incredibile. Aspettavo da tempo di rivedere le nostre maglie bianconere incrociarsi nuovamente con il claret & blue dei Villans, e mi iscrissi anche al loro forum anni fa. Questa volta speravo ovviamente di evitarli come avversari di 4° fascia, ma, a pensarci bene, in fondo in fondo ..... il mio cuore è contento. Grazie se avete letto tutto
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4 puntiIl girone C non è migliore dal punto di vista tecnico (tutti gli anni si dice questa cosa, ma alla fine chi vince i play off è sempre una squadra del centro nord), ma è sicuramente molto più complicato dal punto di vista ambientale. Io vorrei ragionare un po’ come ci sta insegnando Motta, ovvero cercando il lato positivo della questione, e francamente in questo caso non è neppure tanto difficile… cosa vogliamo noi dalla Next Gen? Che vinca il campionato? Oppure che formi i nostri ragazzi, tatticamente e mentalmente, preparandoli al calcio dei grandi? Ecco, andare a giocare su campi “infuocati” con il pubblico ostile e con la possibilità di prendere una scarpata in più che non una pacca sulla spalla può essere a suo modo positivo, servirà soltanto qualche partita per completare il processo di adattamento (del resto anche lo scorso anno accadde lo stesso).
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4 puntiQuanta cattiveria qua dentro, mamma mia. Un saluto e un augurio di ogni bene per il futuro a una persona perbene come Mattia De Sciglio, e un grazie per aver contribuito ad un record, credo, irraggiungibile, per i nostri colori.
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4 puntiInutile comprare un top come koopmainers se poi il giorno dopo cedi un top...
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3 puntiIo non credo alla sua versione. La Juventus non aveva interesse a svenderlo. Il suo valore sotto contratto pluriennale si aggira tra i 30 e i 40 e viene da annate buie in cui è stato depotenziato da Allegri e il suo non gioco. La Juventus aveva interesse a fargli fare un anno con Motta e poi eventualmente cederlo. Piccolo uomo che non mi mancherà
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3 puntiCiao caro Mattia un bravo ragazzo ma troppi infortuni...buona fortuna
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3 puntiAhahahhaah Ma se stanno sempre a protestare accerchiando l'arbitro
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3 puntiLa faccia come il *. Scusate, eh- ma quando ci vuole ci vuole.
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2 puntiVolevo aprire un topic di apprezzamento per il nostro numero 4 e capitano delle prime due partite, Federico Gatti. Personalmente ho sempre visto in lui un giovane Chiellini, con tanta passione, uno strapotere fisico e cattiveria agonistica. Capisco la scelta di Motta di dargli la fascia perché è un trascinatore innato. Negli anni si è sempre parlato di lui come uno scarpone ma per me con la crescita costante che ha avuto si puó imporre con un titolarissimo, in più ritengo che abbia anche ottimi piedi in fase di impostazione. Molto sottovalutato come giocatore in generale
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2 puntipermettemi di dissentire ......... l'Olimpico romanista è sempre stato più colorito e "musicale", ma assolutamente non più bolgia, ma no assoluto. Hanno sempre avuto più striscioni e coreografie e fatto più canti melodici (inni e canzoni di pubblicità riciclate ) ma non hanno mai avuto quell'intensità di Torino nè di Milano. Ed inoltre un'altra caratteristica del tifo juventino che lo mette al di sopra degli altri è di essere costante nei 90 minuti..... a Roma per buona metà della gara si dorme se hai letto bene non ho parlato di vittorie più sudate e/o più soddisfacenti ho parlato di una vittoria che ha segnato uno spartiacque nella storia della Juve, e anche del calcio italiano ed europeo in genere. Questa è la caratteristica che ho evidenziato, e credo sia una cosa oggettiva, non una sensazione personale. Ciò non toglie nulla all'impresa di Bilbao, che sicuramente fu un tassello fondamentale per poi vivere gli anni di Platini. Si può discutere se senza Platini avremmo mai vissuto quella prima metà degli anni 80 o no, ma sarebbe solo discussione e non osservazione. Mi limito a quello che si è visto, senza fare gerarchie. puoi leggere la risposta sopra, in riferimento al paragone con la Juve del 77 beh, complimenti .... in quegli anni manifestare il tifo in trasferta era forse più pericoloso di oggi metteti l'anima in pace ...... non capiterà mai più😔 bello sentire testimonianze dirette.... è una delle cose belle dei forum, perché altrimenti non saremmo mai capaci di ascoltarle Una volta c'era uno che diceva di avere abbracciato Platini quando corse sotto la tribuna dopo la punizione al Torino all'89° nel 1984. Anche se si può immaginare un po' di enfasi (magari era a qualche metro ) penso che in queste cose ci sia un po' di verità guarda, io credo che il mondo non sia limitato al livello materiale e che ci sono altre dinamiche. Penso che nella storia della Juve con le Finali agiscono anche queste dinamiche, superiori al mondo materiale. Tuttavia, anche solo a livello materiale, si possono rintracciare elementi che in ognuna delle Finali perse che spieghino la non-vittoria. Di Atene mi viene in mente il botta-e-erisposta di Platini con Trapattoni dentro lo spogliatoio prima della partita: Trap "questa partita si vince con la testa" Platini "no mister, si vince con il cuore" E poi in campo, con Bettega che salta come un dopolavorista alla finta di Magath prima del suo tiro, e dandogli anche le spalle. Evidentemente ci fu un approccio sbagliato, oltre alla grande negatività che venne dal resto d'Italia (Andreotti in primis) e che sì, incide. Poi c'è anche da considerare quanto scrive Moeller73 qui sotto: l'Amburgo era campione di Germania, e il calcio tedesco era al top (campione d'Europa e vicecampione del mondo) E a quei tempi le squadre di club si equivalevano molto più di adesso. Anche se non erano famosi, comunque erano tostissimi da battere e sicuramente arrivarono meglio fisicamente e mentalmente alla partita d'accordo, ho risposto più estesamente nel commento di sopra cito te per tutti quelli che richiamano l'eccezionalità di quei tempi ...... e sì, anche la Juve del primo Lippi fu eccezionale e leggendaria, ma quella Juve dei primi anni 80 ha qualcosa di mitico.
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2 puntiIo c'ero, la Juve che amavo più di me stessa e che rivorrei
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2 puntiPotendole potenzialmente vincere tutte o perdere tutte o quasi, la Juve può arrivare o nelle prime 5 se va tutto bene o addirittura 25esima se va tutto male, Inter e Milan avendo o squadre molto forti o squadre nettamente più deboli hanno praticamente la certezza di arrivare tra il decimo e il ventesimo posto.
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2 puntiA me ha molto infastidito che ieri, quando Koop è entrato negli spogliatoi, Gatti sia stato l'unico a non salutarlo e anzi gli ha voltato le spalle tutto il tempo. Veramente pessimo. Ma chi si crede di essere??
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2 puntiIo infatti non gli ho mai dato della pippa. Ma una inaffidabilità fisica del genere, in un giocatore a quei livelli, credo di non averla mai vista. Quantomeno, appena emersa e confermata su più stagioni dovrebbe portare alla cessione o alla rescissione consensuale, senza riserva. Per questo io critico anche lui. All'ennesimo stop prolungato, una grande persona va in società ed ammette di non farcela più, di non sentirsela di beccare uno stipendio senza riuscire a rendersi utile. Star lì sul lettino del J Medical per l'80% della stagione non è situazione tollerabile alla lunga, e non dovrebbe esserlo nemmeno per il diretto interessato. Alla fine ci si è adagiato, almeno questo è quello mi appare dall'esterno. Che, come detto, la prima colpa sia stata della società è indubbio. E conferma come, dalla cacciata di Marotta all'arrivo di Giuntoli, nella gestione della rosa si navigasse al buio
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2 puntiA proposito di Next Gen in attacco potrebbe arrivare, o meglio dire tornare, Alessio Curcio dal Catanzaro.
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2 puntiUna storia che si poteva chiudere meglio con qualche anno di anticipo, gli abbiamo regalato un rinnovo triennale. Va beh, almeno lui ci ha regalato il gol vittoria in quel pazzo 4-3 a Roma.
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2 puntiIl portoghese è un hobbit!!!!
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2 puntiHo chiesto a ChatGPT di rispondere sarcasticamente, dettagliatamente, e criticamente alle dichiarazioni di Marotta:
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