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17 puntiMa pensa te...la Juve è rimasta sola... Certo...verrebbe da chiedersi quando mai è stata in compagnia...ma tant'è... La Juve era sola quando decideva di adeguare le proprie strutture(calcistiche e non)al livello degli standard europei...salvo poi cercare di venire copiata dalle altre senza successo... La Juve era sola quando decideva di dare una chance al calcio femminile...salvo poi venire copiata dalle altre... La Juve era sola quando si trattava di costruire le seconde squadre....salvo poi venire copiata dalle altre... La Juve è rimasta sola nella Superlega... La Juve era sola quando decideva di dare un giro di vite a certe abitudini in curva... La Juve è sempre la sola a venire punita quando vogliono far finta di mettere mano a un problema... Così in Farsopoli...così con le plusvalenze...così con gli ultras...punita lei si nasconde tutto il resto sotto il tappeto...e così tutto cambia per non cambiare nulla salvo dare soddisfazione a quei quattro mentecatti a cui qualcuno ha dato le chiavi del calcio italiano...con i risultati che tutti vediamo... La Juve non è rimasta sola...la Juve è sola da sempre perchè non vuole adeguarsi alla mediocrità di ciò che la circonda...ed è questo che inorgoglisce...
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4 puntiE' passato un po' in sordina e ho pensato che meritasse un topic. 200 partite sono tante ...... nella classifica di tutti i tempi è intorno al 15° posto tra gli stranieri, e 80° in assoluto. Più di Pogba (190) e alla pari con un certo Roberto Baggio. Primo capitano straniero nella storia della Juve, è stato più che degno del ruolo. Professionista esemplare e evidentemente sposato alla causa juventina, è stato un punto fermo in campo e nello spogliatoio nei recenti difficili anni. Presente dall'anno di Sarri, è l'unico nella rosa attuale che ha vinto lo scudetto con la Juve. Se anche la sua parabola non è più ascendente, la sua presenza è ancora molto importante nello spogliatoio, ma sono certo che saprà ancora dare un buon contributo anche in campo. Attenzione, forse anche molto buono 👈.... ....ha da poco compiuto 33 anni, non 40; fisico invidiabile, ha sempre fatto vita da atleta ed è stato immune da infortuni; ha dalla sua l'intelligenza calcistica; riciclato come centrale non avrebbe bisogno dell'esplosività richiesta ad un terzino di spinta: sono tutte caratteristiche che possono far pensare ancora a diverse annate ad alto livello per lui, soprattutto in Serie A. Inoltre ..... capitano del Brasile e co-capitano della Juve; un palmares d'eccezione, con 6 campionati nazionali europei vinti e 2 Champions League. Never underestimate the heart of a champion 🦁 Vamos, Danilo!!
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3 puntiL'intento del topic sulle quote è sempre quello di misurare la 'velocità' con cui la Juventus, o una squadra in generale, si avvicina ai vari obiettivi, la vittoria del campionato, la qualificazione alla Champions o all'Europa League/Conference League, la retrocessione, la qualificazione diretta agli ottavi di champions league e la qualificazione agli spareggi, e, almeno per il campionato italiano, di misurare queste performance con lo storico. CAMPIONATO ITALIANO DI SERIE A AVVERTENZA 1: Per evitare la consueta diatriba innescata da chi confonde una proiezione con una previsione, faccio questa premessa per tutti i post con le consuete inutili polemiche. La proiezione finale della classifica non è una previsione! è solo una fotografia del momento attuale e di come sarebbe la classifica se le squadre continuassero con la medesima media punto. Questo consente qualsiasi confronto numerico con i precedenti campionati disputati con la medesima formula, indipendentemente dai nomi delle squadre e da qualsiasi altra particolarizzazione. Naturalmente va da sé che più aumentano le giornate e più la fotografia si avvicinerà alla verosomiglianza con la classifica finale. Come al solito propongo di dividere il campione totale delle 38 giornate in tre parti uguali: il primo terzo (giornate 1-13) è costituito da informazioni poco attendibili, il secondo terzo (giornate 14-26) presenta le informazioni più interessanti da un punto di vista statistico, l'ultimo terzo (giornate 27-38) la fotografia delle proiezioni risulta abbastanza prevedibile e di conseguenza sempre meno interessante. Per i confronti con i precedenti campionati prenderò in esame tutti i campionati dell'era dei tre punti e delle 20 squadre, ovvero quelli che si sono svolti dal 2004-05 fino alla scorsa stagione. Il campione disponibile è di 20 campionati. AVVERTENZA 2: Tutte le penalizzazioni sono irrilevanti da un punto di vista statistico per l'analisi della classifica. Si prendono in considerazione solo classifiche di partite realmente disputate ignorando i punti di penalizzazione. Vale anche per le stagioni 2004-05 e 2005-06: solo classifiche reali. Per quanto riguarda il primo posto, nel campione scelto: 1 sola volta la vincitrice dello scudetto ha terminato il campionato con un punteggio superiore ai 100 punti (Juve 2013-14, 102) 3 volte la vincitrice ha ottenuto un punteggio tra 92 e 99 punti (Inter 2006-07, 97 punti, Juve 2017-18, 95 punti, Inter 2023-24, 94 punti) 10 volte tra 86 e 91 punti (Juve 2004-05 e Milan 2021-22, 86 punti; Juve 2014-15 e 2012-13, 87 punti; Juve 2018-19 e Napoli 2022-23, 90 punti; Inter 2020-21, Juve 2005-06, 2015-16 e 2016-17, 91 punti) 6 volte un punteggio uguale o inferiore a 85 punti (Inter 2007-08, 85; Inter 2008-09 e Juve 2011-12, 84; Juve 2018-19, 83; Inter 2009-10 e Milan 2010-11, 82). I record positivi e negativi sono 102 e 82 punti. Quindi possiamo distinguere tre fasce di punteggi: campionato a punteggio basso (6 casi): quando si vince con 85 punti o meno, corrisponde a una media uguale o inferiore a 2,25 punti a partita; campionato a punteggio medio (10 casi): quando si vince con un punteggio tra 86 e 91 punti, corrisponde a una media compresa tra 2,26 e 2,39 punti a partita; campionato a punteggio alto (4 casi): quando si vince con 92 punti o più, corrisponde a una media uguale o superiore a 2,4 punti a partita; Analogamente possiamo confrontare i campionati per quanto riguarda la quota di qualificazione alla Champions League. A questo proposito va ricordato che fino al campionato 2010-11 l'Italia portava 4 squadre in champions league, successivamente si qualificavano solo le prime 3, ma nelle ultime stagioni sono tornate a qualificarsi 4 squadre, fino all'ultima stagione che ha visto anche la quinta classificata qualificarsi. Il regolamento complesso e suscettibile di variazioni in corso d'opera (per la posizione dell'Italia nel ranking e per la possibilità che una squadra italiana vinca una competizione europea, ciò può modificare il numero di squadre che si qualificano alla champions) impone di aggiornare le posizioni in corso d'opera, ma al momento interessa la posizione minima indispensabile che dà diritto a una squadra italiana a qualificarsi in champions league, e verosimilmente è la quarta posizione. Per questo motivo per il confronto con le classifiche storiche al momento si prenderà in esame solo il punteggio della quarta classificata senza preoccuparci del fatto che il quarto posto portasse la qualificazione oppure no, ben consapevoli dell'approssimazione che questo confronto comporta. Anche qui possiamo distinguere tre fasce di punteggi: campionato a punteggio basso (4 casi): quando si arriva quarti con 65 punti o meno, corrisponde a una media uguale o inferiore a 1,71 punti a partita; campionato a punteggio medio (8 casi): quando si arriva quarti con un punteggio tra 66 e 69, corrisponde a una media compresa tra 1,26 e 2,39 punti a partita; campionato a punteggio alto (8 casi): quando si arriva quarti con 70 punti o più, corrisponde a una media uguale o superiore a 1,84 punti a partita; Il record positivo è stato nel 2019-20 e 2020-21 con la quarta a 78 punti. La quota più bassa è stata nel 2011-12 e nel 2004-05 con la quarta a 62 punti. Per la qualificazione all'Europa League/Conference League la questione è ancor più indeterminata, visto che il regolamento è cambiato molte volte in questi 18 anni, dall'Intertoto alla vincitrice o finalista di Coppa Italia, fino all'istituzione recente della Conference League. Attualmente il regolamento prevede che la quinta classificata in campionato si qualifichi direttamente alla fase a gironi dell'Europa League, la sesta classificata si qualifica agli spareggi per la Conference League. Per semplificare il dato statistico ho scelto come riferimento storico il massimo punteggio della sesta classificata in campionato indipendentemente dall'esito che tale posizione in classifica porti (attualmente gli spareggi di Conference League). Anche qui possiamo distinguere tre fasce di punteggi: campionato a punteggio basso (6 casi): quando si arriva sesti con un punteggio uguale o inferiore a 59 punti, corrisponde a una media uguale o inferiore a 1,55 punti a partita; campionato a punteggio medio (9 casi) quando si arriva sesti con un punteggio compreso tra 60 e 63 punti, corrisponde a una media compresa tra 1,58 e 1,66 punti a partita; campionato a punteggio alto (5 casi) quando si arriva sesti con un punteggio uguale o superiore a 64 punti, corrisponde a una media uguale o superiore a 1,68 punti a partita; Il record positivo è stato nel 2020-21 con la sesta a 68 punti. La quota più bassa è stata nel 2004-05 con la sesta a 53 punti. AVVERTENZA 4: Per i confronti tra le performance anno su anno della Juventus, prenderò in esame come sempre i campionati a partire dal 2011/12 alla stessa giornata attuale. AVVERTENZA 5: Chiunque lo desideri si senta libero di integrare e proporre altre analisi o dati statistici in questo topic. Non c'è un'esclusiva. Sarà il benvenuto! ***AGGIORNAMENTO A BREVE SULLE QUOTE PER LA QUALIFICAZIONE ALLA FASE FINALE DELLA UEFA CHAMPIONS LEAGUE***
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3 puntiIl riassunto dell'intervista di Tuttojuve: Cristiano Giuntoli parla al Corsera: "Scelgo chi sa farmi emozionare. Il J-museum mi emoziona, sempre. Penso al mio babbo, mi rendo conto di dove sono e mi passano per la mente le immagini della Juve che sognavo da bambino. Zoff, Cabrini, Scirea... Causio, che è stato un fuoriclasse. E Furino, la mia epoca da tifoso. I numeri rappresentano lo storico di un giocatore, ma ho bisogno di sentire l’emozione, di vederlo e capire cosa mi trasmette. Ed è una valutazione imprescindibile alla quale associ tutti i dati che vuoi, ma senza il sentimento non ho il quadro completo della situa- zione. Ma c’è sempre un margine di rischio quando prendi un calciatore. Osimhen il colpo più complicato, ci ho messo quattro mesi per portarlo a Napoli». E adesso non è più lì. Andava forse venduto prima, ma Aurelio (De Laurentiis, ndr) è un imprenditore intelligente e astuto. Gli devo tanto, gli voglio bene. Motta con il Bologna aveva fatto così bene che non eravamo gli unici ad avere gli occhi su di lui, ne eravamo consapevoli e abbiamo giocato le nostre carte, sposando evidentemente in toto il suo progetto di calcio». Il bilancio: «Bisogna solo fare i conti, e tener presente la prospettiva di cinque anni. Prima potevi avere un giocatore, faccio un esempio, che guadagnava tredici milioni di euro lordi, ora ne hai uno che hai pagato 10 milioni ma che di stipendio pesa meno di un quinto: alla fine, tra ingaggio e ammortamento, risparmi oltre 30 milioni di euro. E così via, per tante operazioni fatte quest’anno. Non c’è nessun metodo Giuntoli: dovevamo abbassare il monte ingaggi e l’età media della rosa. E l’abbiamo fatto. Costruire mattone dopo mattone il nostro percorso, siamo fra le squadre più gio- vani del campionato e abbia- mo un progetto importante. Sono molto ottimista e anche contento di come è cominciata questa stagione. La Juve è una società che deve vincere. Non è la sola cosa, ma quella più importante. Noi dobbiamo mantenere l’equilibrio finanziario e una competitività elevata per riportare il club dove merita. C’è il risultato, ma anche il modo con il quale ci si arriva. Bisogna partire dalle prestazioni, sta qui la differenza».
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3 puntiNon è tanto lo 0 nella casella dei gol subiti a dover far rumore, perché é un dato che in sé non spiega niente. Io invece metterei l’accento sul totale dei tiri in porta a cui i nostri portieri hanno dovuto opporsi, che unito alla percentuale di possesso palla spiegano l’evoluzione della squadra ben più di un freddo “zero”.
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2 puntiA inizio settembre l'omicidio di Bellocco, uno dei leader della curva interista, poi a Roma Lina Souloukou e i suoi figli (tre e otto anni) messi sotto scorta e per ultimo gli ultrà di Genoa e Sampdoria hanno messo a ferro e fuoco Genova, conseguenze che porteranno la chiusura dell'intero stadio per le partite in casa e la chiusura del settore ospiti in trasferta per le liguri. Nel giro di un mese il calcio italiano ha perso tre volte: tutti sanno tutto, tutti conoscono tutti, ma tutti fanno finta di niente. In Italia ci sono esempi di società che hanno rotto l’omertà e dato il loro contributo concreto per estirpare la malavita delle curve: la Juventus lo ha fatto con le denunce effettuate nell’ambito dell’inchiesta “Alto Piemonte” sulla ‘Ndrangheta piemontese pagando pesantemente le conseguenze, anche in termini di calore dello Stadium. Ma l'esempio Juve è rimasto isolato e senza alleati: meglio nascondere la cronaca nera sotto il tappeto verde.
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2 puntiAbbiamo sempre bisogno di trovare l'episodio sblocca-partita per dilagare in tranquillità. Aspetto da migliorare contro le squadre che si chiudono a 10 dietro la palla. Contento per Dusan.
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2 puntiCi avrei scommesso che di tutta l'intervista, la frase che avrebbe colpito di più sarebbe stata quella in cui il Direttore ha detto di non voler parlare dell'ex allenatore. Cioè una frase che non contiene nulla di stimolante, è semplicemente una risposta per evitare di farsi coinvolgere da domande maliziose e conseguenti polemiche. Segno evidente che l'ossessione ancora dura... Lasciatevi alle spalle il passato, cari fratelli di tifo. C'è un presente e un futuro da vivere.
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2 puntiNon simile, identico! eh ma...facevamo possesso palla Terribilmente fatica! Come ho già avuto modo di scrivere, ringraziamo che il Genoa aveva delle defezioni e ringraziamo soprattutto De Winter che ha visto bene (per noi) di giocare a pallavolo... La controprova di come sarebbe finita senza quel rigore non ce l'abbiamo, a meno che qualche nostro fratello di tifo non abbia la sfera di cristallo...
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2 puntiEd hai dimenticato la perla migliore, il tuo cavallo di battaglia: Douglas Luiz, il fratello scarso di Arthur. Frase per cui avresti meritato non il ban, ma una formattazione coatta del pc 😃. Il Chiesa di tre anni fa ne valeva pure 5 di Nico, quello attuale non vale Politano, il grande profilo internazionale a 29 anni è finito in una squadra di seconda fascia con ingaggio ridotto. Thuram gli minziona sui boccolotti, pure da signor nessuno qual è adesso.
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2 puntiDipende Matt, bisogna contestualizzare (cosa che nel post cui hai risposto non è stata fatta bene a mio modesto avviso) e cioè: il rigore è un episodio? Sì. Fa parte del calcio? Sì. E' normale dirlo? Sì. Ma, se non vogliamo fare i falsi/buonisti/ipocriti, è evidente che il 95% di chi cita quell'episodio in questo topic, lo fa per sminuire (a dir poco) la vittoria e polemizzare. Esiste il rigore che è effettivamente normale e non va nemmeno spiegato quanto possa impattare se arriva sullo 0-0. Certo. Poi c'è chi (basta leggere il thread, eh?) ci marcia per dire ben altro. Lo spiega bene lui. Sì quel Toselli che ha fatto l'intervista esclusiva per l'addio di Tek che poi è girata su tutti i media nazionali, perchè Tek, sarà un caso, l'intervista esclusiva d'addio l'ha fatta a lui, non alla gazza, a Repubblica o a Sky.. ma a lui ed è lui, che non è un noto utente bollato di quest forum, che dice quel che segue.. chiaro come un libro stampato e detto da uno che si messaggia quotidianamente coi giocatori della Juve e che aveva accesso al nostro raduno presso il training center Adidas in Germania quest'estate:
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2 puntiNon è pronto per la serie A ma questa partita lo aiuterà a velocizzare il suo percorso di crescita. Penso che non diventerà un campione ma potrà fare una buona carriera da pro Quello che mi piace è che i giovani non vengono messi in campo all'improvviso per via di infortuni e squalifiche. Non sono visti come la carta della disperazione. A rotazione si danno minuti a questi giovani aumentando il normale turn over. Quando ci sarà veramente bisogno di loro saranno molto più pronti di quanto visto in passato con altri giocatori giovani (e forse ancora più forti)
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2 puntiNon solo 0 gol,ma anche pochi,pochissimi tiri nello specchio subiti
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2 puntiTecnicamente un fenomeno. Quando imparerà a tenere meno palla, diventerà molto più efficace. Fagioli è stato il migliore dei nostri. Per me. Io non capisco che partite guardiate. E, soprattutto, non capisco perché, per esaltare un nostro giocatore, dobbiate screditarne un altro. È una roba che non si può leggere.
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2 puntiIn vantaggio sempre propositivi nella metacampo avversaria. La scorsa stagione in 11 chiusi in area rinunciando a giocare. Trovate le differenze.
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2 puntiScusa ma francamente non se ne può più di questo racconto parziale dimenticando che c'è stato solo una pandemia in mezzo. Il primo anno il fatturato e le sponsorizzazioni sono aumentate e chissà dove saremmo ora senza covid. È stato un ALL IN purtroppo fatto nel momento sbagliato. Non capisco come riusciamo a farne una colpa a qualcuno, invece di ringraziare di avere visto Cr7 con la nostra maglia.
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2 puntiNon avevi il diritto di trattare Allegri in quel modo fin da inizio anno. Ti piaccia o meno fa parte della storia della Juve. Meritava più rispetto e chiarezza fin da inizio stagione. Inascoltabile e insopportabile in questa intervista. Fa pure i complimenti al pappone. Grande imprenditore…si certo come no, con la filmauro che si finanzia con le plusvalenze farlocche del Napoli. Fra cui quelle che hanno portato all’acquisto di Osimhen. “I giocatori li valuto dopo averci parlato”. La retorica delle caxxate, sembra di sentire Conte e il suo famoso mantra del “capitale umano”
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2 puntiVirgilio ci informa che siamo nella *. Per i fantastici prescritti cartonati invece è tutto rose e fiori. Da Narnia è tutto, a voi studio
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