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Visualizzazione di contenuti con la più alta reputazione 17/01/2025 in Messaggi
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21 puntiCiao Andrea. Gran brutto colpo veder partire un ragazzo sul quale facevo affidamento per la rinascita della mia amata Juve. Tutto avrei pensato, fuorché vendessimo Cambiaso. Era la faccia pulita della Juve che avrei voluto vedere alzare di nuovo dei trofei. Adesso invece vedo solo una montagnetta di soldi di cui, al momento, non saprei che farmene. C’era un tempo in cui la Juve andava a comprare i giocatori forti, adesso li deve vendere. Detto ciò, va anche capito come sono andate le cose prima di emettere le solite sentenze e gettare croci sulle spalle di tizio o caio. È la società che lo ha messo sul mercato o sarà stato il suo entourage che ha flirtato con il City e poi ha spinto per la cessione? Va detto che oggigiorno è comunque severamente vietato affezionarsi a un calciatore della propria squadra del cuore.
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16 puntiFiero di tutti i fratelli che hanno contribuito a non finanziare questa farsa. Avanti così, costretti ormai a dare molti big match in chiaro
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15 puntiCome detto anche ieri, Dusan non parte. Discorso per il rinnovo che va avanti e le parti si incontreranno di nuovo tra qualche settimana. sempre come detto ieri per Cambiaso non è arrivata nessuna offerta ancora ma il City la farà molto presto e il giocatore partirà alle cifre che detta la Juventus ( intorno ai 70 si chiude). capitolo difensore, come detto ieri e nei giorni scorsi la Juventus ha raccolto informazioni su Scalvini. Ho avuto ulteriori conferme dalla mia fonte sull’interessamento che mi dice che dopo la partita giocata coi bergamaschi c’è stato un incontro tra le due società per parlare di mercato. La richiesta dell’Atalanta per il difensore è molto alta ( circa 60), la Juve metterebbe sul piatto 50 milioni. Contemporaneamente peró si aspetta l’evoluzione della situazione Araujo. Silva resta sempre uno dei nomi piu caldi. Vediamo come andrá
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11 puntiE io godo. Da me non avrete più un euro. Ricordo che chi si abbona è complice di tutto lo schifo che abbiamo ricevuto, al pari dei tifosi della terza squadra di milano
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9 puntiAlmeno dopo mesi è stato sbugiardato il discorso dei mille Mila fuori rosa in estate perché non piacevano a motta... @baggio18 @dampyr @Bepi_
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9 puntiNon capisco, secondo te è cercato da Ciry e Real perché è scarso? È evidente che sia un terzino di enorme livello. Oltre forse ad essere il giocatore tatticamente più rilevante per il mister. ripeto, non si possono cedere i giocatori chiave e parlare di progetto. Non è più un progetto, è una farsa
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9 puntiCome raccontato ieri, Foggia sempre forte su Careccia della Pergolettese ma attenzione all’inserimento del Trapani Pedullà vedremo come finirà, vi tengo aggiornati
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7 puntiQuest'oggi sono 40 anni esatti dalla Vittoria della Supercoppa Europea edizione 1984. Fu il primo successo per la Juventus, ed il primo successo per una squadra italiana in questa competizione. Chi c'era, ricorderà l'eccezionale ondata di maltempo che colpì l'Italia intera in quei giorni, tanto da mettere a rischio lo svolgimento della partita. Nel mese di gennaio 1985 l'ondata di gelo, in un primo momento, provocò estese nevicate su Toscana, Umbria, Marche, Lazio Campania e anche, in misura minore, in Pianura Padana (sebbene non si trattasse di un fenomeno eccezionale per il clima dell'Italia settentrionale). A causa dell'inversione termica e dell'effetto albedo, le temperature minime in Toscana ed Emilia-Romagna scesero anche al di sotto di -20 °C. In seguito, tra il 13 e il 16 gennaio 1985, provocò quella che (assieme alle altre che seguirono nei giorni successivi) è ancor oggi ricordata a Milano come la nevicata del secolo o la nevicata del 1985, essendo stata la nevicata più intensa mai registrata a Milano nel XX secolo. In una sola nevicata, che durò oltre 72 ore, caddero tra i 70 e i 90 cm di neve. Il totale dei centimetri di depositatisi raggiunse livelli record: 20 centimetri a Genova, 30 a Venezia, 40 a Padova e Treviso, 50 a Udine e Vicenza, 60 a Biella, 80 a Bologna, 90 a Brescia e Torino, 110 a Como, 122 a Varese, 125 a Belluno fino a 160 cm in Valganna a nord di Varese. Da 130 a 150 cm a Trento. A Milano, dopo 4 giorni e 3 notti di nevicata, il manto nevoso arrivava fino a 90 cm. Nevicò addirittura a Cagliari e in tutta la Sardegna. (Fonte: wikipedia) Ma il nostro Presidente, il mitico Giampiero Boniperti, non si perse d'animo e mobilitando Protezione Civile, Comune, Provincia e Regione Piemonte, fece spazzare le vie d'accesso allo stadio Comunale e liberare dal ghiaccio la pista dell'aeroporto di Caselle, in modo da rendere possibile l'atterraggio del volo della squadra inglese. Con l'aiuto di centinaia di volontari arruolati come spalaneve riuscì inoltre a rendere agibile il campo del Comunale in tempo per il fischio d'inizio. Qui di seguito riporto un bell'articolo trovato in rete, fonte "il nobile calcio": Tra il 14 ed il 17 gennaio 1985, si verificò una intensa nevicata che durò oltre 72 ore, durante la quale caddero tra i 70 ed i 90 centimetri di neve. Questo evento non fermò l’entusiasmo e l’amore dei tifosi Juventini che, incuranti delle condizioni meteo, riempirono lo stadio Comunale di Torino, dove, nel frattempo, la volontà della Juventus unita alla forza lavoro prestata da un migliaio di supporter, creò le condizioni ideali per disputare la partita. Era la prima finale di Supercoppa Europea per la Juventus. Tutti i tifosi della Vecchia Signora, anche quelli più giovani che non vissero la partita, sanno che quella partita si concluse con il risultato di 2-0 per la Juve (contro il liverpool), che si aggiudicò il suo terzo titolo internazionale, dopo la Coppa Uefa del 1977 e la Coppa delle Coppe dell’anno precedente. La curva Filadelfia mise in scena il suo show colorito: 300 torce e 1.500 fumogeni variopinti si incendiarono nel cielo grigio e glaciale. Bandieroni e tamburi aspettano soltanto che l’arbitro Dieter Pauli fischi l’inizio della partita. L’Eurovisione diffonde le immagini di Juventus – Liverpool (oltre che in Italia e in Inghilterra) in Jugoslavia, Austria, DDR, Portogallo, Tunisia, Marocco, Olanda, Polonia e Svizzera. La sfida è incertissima, due superpotenze sono di fronte. Il calcio italiano è stato rivalutato dalla conquista del titolo di Campione del Mondo in Spagna nel 1982. L’Europa l’aspetta comunque al varco, anche se a livello di club. I britannici in testa. Queste le formazioni annunciate alla vigilia: Bodini; Favero e Cabrini; Bonini, Brio e Scirea; Briaschi, Tardelli, Rossi, Platini e Boniek da una parte. Grobbelaar; Neal e Kennedy; Lawrenson, Nicol ed Hansen; Walsh, Whelan, Rush, McDonald e Wark dall’altra. Ian Rush è appetito da molte società italiane, la Juventus lo fa seguire da tempo, ma il gallese evita ogni domanda al riguardo, precisando che sarebbe felice di approdare nel nostro paese, senza specificare indirizzi. Brio promette una grossa partita: “Rush, con me, non passerà”. Davanti a 65.000 spettatori ed in mezzo ad uno sventolio di bandiere e in una scenografia dantesca, i bianconeri infilano per due volte la rete del portiere clown Grobbelaar. Il protagonista è sempre lui, Boniek, il re di Coppe, che concretizza la fantasia della “Signora”, che riduce alla ragione una squadra forse più esperta in campo internazionale, molto forte e solida ma alquanto monotona negli schemi. Le occasioni più prelibate capitano fra i piedi dei bianconeri, i quali sbagliano con Rossi e Briaschi ma non con Boniek. Al 40’ si registra il primo goal del polacco. Il Liverpool tenta la carta Gillespie al posto di Lawrenson, ma è un appello vano. Il pareggio potrebbe essere nel destro di Whelan, però Bodini rimedia ad un errore precedente parando con intuito ed agilità. Dopodiché Briaschi mette Boniek di nuovo in condizione di andare in rete. Il simpatico Zibì non sbaglia e chiude la partita al 78’. Inutili risultano i tentativi dei Reds. I giochi sono fatti. La gente si unisce in un festoso abbraccio collettivo, i sacrifici (30 ore di pullman per arrivare perfino da Giardini Naxos, in Sicilia) sono ampiamente ripagati. L’ostinata volontà di Boniperti, il lavoro di tanti spalatori volontari hanno avuto ragione sul tempo e sugli eventi. II dopo partita è ricco di bollicine di spumante e di elogi. Soltanto gli inglesi sono ovviamente tristi e ammettono, con esemplare fair-play, che i bianconeri sono stati più bravi. L’Avvocato Giovanni Agnelli, per solito poco tenero con Boniek, spende questa volta parole speciali: “È stato splendido!”. Trapattoni ammette che la sua Juventus “è ormai di levatura europea ed ha sfoggiato una grossa personalità”. Platini si esprime con cautela e precisa che “non abbiamo incontrato il solito Liverpool, ma è il successo che conta”. Bodini è felice di aver partecipato a questa grossa gioia bianconera. Boniperti, il presidente che subito dopo un trionfo pensa seduta stante a quello successivo, confessa con aria minacciosa: “E ora puntiamo alla Coppa dei Campioni. Incontrare il Liverpool ci ha consentito di capire quanto sia forte questa squadra. È stata un’esperienza impagabile, soprattutto nel caso in cui il destino dovesse mettercela di nuovo di fronte sulla strada che porta al massimo trofeo europeo per società”. E rappresenta una singolare profezia: infatti, un altro più prestigioso sogno si concretizzerà nel mese di maggio, anche se pagato con un prezzo altissimo di sangue italiano. Ma quel freddo 16 gennaio del 1985 ha sprigionato un calore indescrivibile per sospingere la “Vecchia Signora” ad un successo importantissimo come la Supercoppa, mai ottenuto in precedenza da un club italiano. E qui di seguito un resoconto filmato: qualcuno di voi era presente? Nel caso, sarebbe bello ricordare quei momenti FORZA JUVE! torna presto a regalarci queste emozioni
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7 puntiIl pareggio di bilancio. Lo hanno detto in tutte le salse....hanno aggiunto la menata del mantenere la squadra competitiva come accessorio per tenere buono per un po' il popolo che è esigente visto che tifa Juve e non Pergolettese. Ma il problema di Cambiaso secondo me è che se ti chiama una squadra che ti assicura la competitività non come accessorio ma come obbiettivo reale e tanti soldi di stipendio lui giustamente va perché noi non siamo in grado di garantire le stesse cose. È una fase si spera passeggera e deve passare ,i conti parlano chiaro ma chiedere ai tifosi di digerire che ogni calciatore domani mattina ti può chiedere la cessione e tu la concedi chiunque esso sia in un momento in cui non hai una squadra che da certezze è come chiedere allo stomaco di digerire " i muesli con la peperonata" alle sei di mattina specie se chi ti rappresenta dice che "La Juventus deve sempre mantenere alta la competitività in tutte le competizioni "...da tifoso un po' cornuto e mazziato ti senti. Non comprendo infatti chi si arrabbia con chi è incacchiato , il calcio è da sempre così, le società vendono ed i tifosi si arrabbiano. La mattina che fu venduto Zidane nelle sedi degli Juventus club non si stappava di certo spumante...ma quella squadra vinceva e Moggi godeva di un credito che questa società ancora non ha e la squadra è un disegno su carta, ci credo che la gente si arrabbia.
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7 puntiChi rompe i * è chi viene in un Forum di Juventini a ridicolizzare la Juventus e a storpiarne il nome chiamandola " Circo". Siete tifosi a convenienza. Non c'è nessun amore o passione in quello che fate. Condividete solo lo vittorie per bullarvi con gli amici. Quando non potete non ci pensate 2 volte ad offendere la Juventus stessa. Il tifo, l amore, la passione è un altra cosa.
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7 puntiSe in prestito senza obbligo di riscatto giusto provarci, ma se intendessero metterci un obbligo a 50 milioni come si è letto in questi giorni, sarebbe da tso. Meglio insistere su Hancko e provare per Tomori. Poi bisogna vedere anche come evolverà la situazione Cambiaso. In ogni caso, 50 milioni per Araujo non vanno spesi mai. E comunque siamo tutti qui ad aspettare acquisti importanti o a elemosinare prestiti secchi, ma la notizia più clamorosa parla della possibile cessione di un giocatore che nel mio immaginario doveva rimanere con noi per tutta la carriera. Devo ficcarmi in testa che la Juventus attuale non è più quella che avevo iniziato ad amare fin da bambino.
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7 puntiSiamo letteralmente l'Ajax. Un supermercato, con "tifosi" contenti che vogliono "portare a spalle" i giocatori a Caselle. Disgusto
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6 puntiDa un lato, è inutile che proviamo a ridimensionare Cambiaso per poi uscirsene con il classico per 70 milioni lo porto io a Manchester. Cambiaso ha difetti a mio avviso abbastanza gravi (specie in fase difensiva) e non sarà MAI Cabrini; ma è giovane, è italiano, ha personalità, è duttile, è uno dei pochi costruttori di gioco che abbiamo in squadra, ha una visione di gioco che possono vantare pochi centrocampisti, altro che terzini. E' cercato da City, Real e Bayern, le tre migliori squadre europee o giù di lì. Insomma: è il classico giocatore su cui fondare un nuovo ciclo. Dall'altra parte, però, è anche inutile fare gli isterici, stracciarsi le vesti e gridare allo scandalo a colpi di siamo diventati l'udinese. Non è vero che siamo diventati l'Udinese. Ma nel calcio di oggi - vedasi Kvara col Napoli, o pensate che Conte volesse cederlo a gennaio? - semplicemente è IMPOSSIBILE per una squadra italiana non valutare certe offerte; per la condizione economica e per la volontà del giocatore, che se vuole andare, devi lasciarlo andare. Credo sia inutile persino stare ad elencare i motivi per cui è impossibile, talmente sono di evidenza cristallina; e sono inutili anche i ragionamento astratti e filosofici, decontestualizzati, del tipo tizio deve essere incedibile a prescindere; ripeto: semplicemente NON esiste; non esiste nemmeno per il PSG che naviga sui petrodollari e voleva fare di Mbappé la propria icona mondiale. Alcuni diranno: eh ma sembra che noi non vediamo l'ora che arrivi qualcuno con un'offerta per impacchettarlo. Per carità, può essere; e capisco possa essere una sensazione sgradevole (lo è anche per me); però, francamente, a me non pare che FINORA abbiamo ceduto sti grandissimi e insostituibili fenomeni. Altra cosa, ed è qui invece su cui punterei il dito, se proprio lo devo fare, è vedere come certi incassi vengono poi reinvestiti; perché se li sprechi in giocatori inutili o sopravalutati, è chiaro che il ridimensionamento, l'indebolimento e la compromissione del progetto sono dietro l'angolo. PS Che qazzo di discorsi che mi tocca fare; io "nato" e cresciuto con Zoff, Gentile, Cabrini.... e via snocciolando a memoria. Ma la nuova realtà è questa, raga; così è se ci pare... Che non significa essere asettici e farsi andare bene tutto.
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6 puntiRipeto, magari tranquillizza un attimo. Quando è arrivato Cambiaso da noi, godeva della stessa stima di un Parisi. Nel calcio le cose cambiano molto velocemente. Marcus Thuram oggi fortissimo? bene, al Gladbach fece 13 gol nella migliore stagione e in quella prima 3. TRE. OSIHMEN al primo anno al Napoli fece 9 gol, se non sbaglio. Leao al Milan, 6. Reijnders quest’anno, rispetto all’anno scorso, sembra un fenomeno. Calhanoglu al Milan lo ricordate? Barella al primo anno di Inter? Lautaro riserva di Icardi? Purtroppo siamo una squadra in processo di grandi cambiamenti e serve tempo. Almeno una stagione. Bisogna accettarlo, punto. Se invece si parla del dispiacere di perdere un giovane italiano attaccato alla maglia, su quello mi trovate d’accordo, ma stiamo parlando comunque di un giocatore da ZERO assist in campionato finora
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