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Visualizzazione di contenuti con la più alta reputazione 17/01/2025 in tutte le aree

  1. 25 punti
    Se ti offrono 70 milioni per un Terzino, è normale che lo cedi. Il problema è con chi lo sostituisci…
  2. 21 punti
    Ciao Andrea. Gran brutto colpo veder partire un ragazzo sul quale facevo affidamento per la rinascita della mia amata Juve. Tutto avrei pensato, fuorché vendessimo Cambiaso. Era la faccia pulita della Juve che avrei voluto vedere alzare di nuovo dei trofei. Adesso invece vedo solo una montagnetta di soldi di cui, al momento, non saprei che farmene. C’era un tempo in cui la Juve andava a comprare i giocatori forti, adesso li deve vendere. Detto ciò, va anche capito come sono andate le cose prima di emettere le solite sentenze e gettare croci sulle spalle di tizio o caio. È la società che lo ha messo sul mercato o sarà stato il suo entourage che ha flirtato con il City e poi ha spinto per la cessione? Va detto che oggigiorno è comunque severamente vietato affezionarsi a un calciatore della propria squadra del cuore.
  3. 13 punti
    Questa è una bella botta al progetto sui giovani. Perdere il miglior giocatore dopo Yildiz e in un ruolo in cui trovare campioni è sempre complicatissimo. Oltretutto Hancko non mi sembra nulla di che…
  4. 13 punti
    Se non riusciamo a tenere neanche un giocatore italiano, per me il calcio può finire oggi.
  5. 10 punti
    65-70 mln per un terzino ? Dai chi non lo cederebbe. E i cari utenti che dopo Fiorentina e Lecce lo timbravano come sopravvalutato ecc ora si lamentano della cessione ???
  6. 7 punti
    Quest'oggi sono 40 anni esatti dalla Vittoria della Supercoppa Europea edizione 1984. Fu il primo successo per la Juventus, ed il primo successo per una squadra italiana in questa competizione. Chi c'era, ricorderà l'eccezionale ondata di maltempo che colpì l'Italia intera in quei giorni, tanto da mettere a rischio lo svolgimento della partita. Nel mese di gennaio 1985 l'ondata di gelo, in un primo momento, provocò estese nevicate su Toscana, Umbria, Marche, Lazio Campania e anche, in misura minore, in Pianura Padana (sebbene non si trattasse di un fenomeno eccezionale per il clima dell'Italia settentrionale). A causa dell'inversione termica e dell'effetto albedo, le temperature minime in Toscana ed Emilia-Romagna scesero anche al di sotto di -20 °C. In seguito, tra il 13 e il 16 gennaio 1985, provocò quella che (assieme alle altre che seguirono nei giorni successivi) è ancor oggi ricordata a Milano come la nevicata del secolo o la nevicata del 1985, essendo stata la nevicata più intensa mai registrata a Milano nel XX secolo. In una sola nevicata, che durò oltre 72 ore, caddero tra i 70 e i 90 cm di neve. Il totale dei centimetri di depositatisi raggiunse livelli record: 20 centimetri a Genova, 30 a Venezia, 40 a Padova e Treviso, 50 a Udine e Vicenza, 60 a Biella, 80 a Bologna, 90 a Brescia e Torino, 110 a Como, 122 a Varese, 125 a Belluno fino a 160 cm in Valganna a nord di Varese. Da 130 a 150 cm a Trento. A Milano, dopo 4 giorni e 3 notti di nevicata, il manto nevoso arrivava fino a 90 cm. Nevicò addirittura a Cagliari e in tutta la Sardegna. (Fonte: wikipedia) Ma il nostro Presidente, il mitico Giampiero Boniperti, non si perse d'animo e mobilitando Protezione Civile, Comune, Provincia e Regione Piemonte, fece spazzare le vie d'accesso allo stadio Comunale e liberare dal ghiaccio la pista dell'aeroporto di Caselle, in modo da rendere possibile l'atterraggio del volo della squadra inglese. Con l'aiuto di centinaia di volontari arruolati come spalaneve riuscì inoltre a rendere agibile il campo del Comunale in tempo per il fischio d'inizio. Qui di seguito riporto un bell'articolo trovato in rete, fonte "il nobile calcio": Tra il 14 ed il 17 gennaio 1985, si verificò una intensa nevicata che durò oltre 72 ore, durante la quale caddero tra i 70 ed i 90 centimetri di neve. Questo evento non fermò l’entusiasmo e l’amore dei tifosi Juventini che, incuranti delle condizioni meteo, riempirono lo stadio Comunale di Torino, dove, nel frattempo, la volontà della Juventus unita alla forza lavoro prestata da un migliaio di supporter, creò le condizioni ideali per disputare la partita. Era la prima finale di Supercoppa Europea per la Juventus. Tutti i tifosi della Vecchia Signora, anche quelli più giovani che non vissero la partita, sanno che quella partita si concluse con il risultato di 2-0 per la Juve (contro il liverpool), che si aggiudicò il suo terzo titolo internazionale, dopo la Coppa Uefa del 1977 e la Coppa delle Coppe dell’anno precedente. La curva Filadelfia mise in scena il suo show colorito: 300 torce e 1.500 fumogeni variopinti si incendiarono nel cielo grigio e glaciale. Bandieroni e tamburi aspettano soltanto che l’arbitro Dieter Pauli fischi l’inizio della partita. L’Eurovisione diffonde le immagini di Juventus – Liverpool (oltre che in Italia e in Inghilterra) in Jugoslavia, Austria, DDR, Portogallo, Tunisia, Marocco, Olanda, Polonia e Svizzera. La sfida è incertissima, due superpotenze sono di fronte. Il calcio italiano è stato rivalutato dalla conquista del titolo di Campione del Mondo in Spagna nel 1982. L’Europa l’aspetta comunque al varco, anche se a livello di club. I britannici in testa. Queste le formazioni annunciate alla vigilia: Bodini; Favero e Cabrini; Bonini, Brio e Scirea; Briaschi, Tardelli, Rossi, Platini e Boniek da una parte. Grobbelaar; Neal e Kennedy; Lawrenson, Nicol ed Hansen; Walsh, Whelan, Rush, McDonald e Wark dall’altra. Ian Rush è appetito da molte società italiane, la Juventus lo fa seguire da tempo, ma il gallese evita ogni domanda al riguardo, precisando che sarebbe felice di approdare nel nostro paese, senza specificare indirizzi. Brio promette una grossa partita: “Rush, con me, non passerà”. Davanti a 65.000 spettatori ed in mezzo ad uno sventolio di bandiere e in una scenografia dantesca, i bianconeri infilano per due volte la rete del portiere clown Grobbelaar. Il protagonista è sempre lui, Boniek, il re di Coppe, che concretizza la fantasia della “Signora”, che riduce alla ragione una squadra forse più esperta in campo internazionale, molto forte e solida ma alquanto monotona negli schemi. Le occasioni più prelibate capitano fra i piedi dei bianconeri, i quali sbagliano con Rossi e Briaschi ma non con Boniek. Al 40’ si registra il primo goal del polacco. Il Liverpool tenta la carta Gillespie al posto di Lawrenson, ma è un appello vano. Il pareggio potrebbe essere nel destro di Whelan, però Bodini rimedia ad un errore precedente parando con intuito ed agilità. Dopodiché Briaschi mette Boniek di nuovo in condizione di andare in rete. Il simpatico Zibì non sbaglia e chiude la partita al 78’. Inutili risultano i tentativi dei Reds. I giochi sono fatti. La gente si unisce in un festoso abbraccio collettivo, i sacrifici (30 ore di pullman per arrivare perfino da Giardini Naxos, in Sicilia) sono ampiamente ripagati. L’ostinata volontà di Boniperti, il lavoro di tanti spalatori volontari hanno avuto ragione sul tempo e sugli eventi. II dopo partita è ricco di bollicine di spumante e di elogi. Soltanto gli inglesi sono ovviamente tristi e ammettono, con esemplare fair-play, che i bianconeri sono stati più bravi. L’Avvocato Giovanni Agnelli, per solito poco tenero con Boniek, spende questa volta parole speciali: “È stato splendido!”. Trapattoni ammette che la sua Juventus “è ormai di levatura europea ed ha sfoggiato una grossa personalità”. Platini si esprime con cautela e precisa che “non abbiamo incontrato il solito Liverpool, ma è il successo che conta”. Bodini è felice di aver partecipato a questa grossa gioia bianconera. Boniperti, il presidente che subito dopo un trionfo pensa seduta stante a quello successivo, confessa con aria minacciosa: “E ora puntiamo alla Coppa dei Campioni. Incontrare il Liverpool ci ha consentito di capire quanto sia forte questa squadra. È stata un’esperienza impagabile, soprattutto nel caso in cui il destino dovesse mettercela di nuovo di fronte sulla strada che porta al massimo trofeo europeo per società”. E rappresenta una singolare profezia: infatti, un altro più prestigioso sogno si concretizzerà nel mese di maggio, anche se pagato con un prezzo altissimo di sangue italiano. Ma quel freddo 16 gennaio del 1985 ha sprigionato un calore indescrivibile per sospingere la “Vecchia Signora” ad un successo importantissimo come la Supercoppa, mai ottenuto in precedenza da un club italiano. E qui di seguito un resoconto filmato: qualcuno di voi era presente? Nel caso, sarebbe bello ricordare quei momenti FORZA JUVE! torna presto a regalarci queste emozioni
  7. 6 punti
  8. 5 punti
    Il problema è poi la sostituzione, se ti danno 65 milioni per Cambiaso e poi per un pippone te ne chiedono 40 non hai fatto nessun affare....
  9. 4 punti
    a quelle cifre va venduto senza se e senza ma. Fra qualche anno lo riprendiamo a parametro zero. La premier è un campionato estremamente competitivo, Darmin che in Italia fa bene al Man.Utd era una riserva . Non tutti i ruoli hanno lo stesso valore, un attaccante conta più di un terzino. Quanto costa Viktor Gyökeres (50 gol in 50 partite) ?
  10. 4 punti
    Se il city offre 6/7/8 milioni a Cambiaso non ci si può fare nulla. Si può lasciarlo andare a Giugno anziché ora, ma aspettiamoci il Cambiaso delle ultime partite piuttosto che quello di inizio stagione. La testa incide tanto e la sua sarebbe da un altra parte nei prossimi 4 mesi
  11. 4 punti
  12. 4 punti
    Ridimensionamento. È scappato a Giuntoli pochi giorni fa con un lapsus freudiano. Purtroppo qui c'è gente che pensa che prendere Douglas Luiz per 50 milioni e vendere Cambiaso per 60 siano colpi di genio. Vista la penuria di terzini di spinta che c'è nel panorama internazionale, e viste le cifre gonfiate di questi tempi, come lo vendi ne vale 80-100
  13. 4 punti
  14. 3 punti
    Cambiaso ha iniziato a fare errori pesanti quando l'allenatore lo ha messo in discussione ed ha perso tutte le certezze.
  15. 3 punti
    Elkann: "È la vittoria del futuro Juve, dei nostri giovani straordinari" Adesso inizierete a capire il perché dei dissidi ... ... e delle scelte ! Spersonalizzazione, perdita di identità, fine delle ambizioni sportive, player trading spinto da rometta di Sabatini ... questo l'habitat di una F.C. Juventus già senza volto !!!
  16. 3 punti
  17. 3 punti
    A questo punto avrei sparato alto. 80 o non se ne fa niente. Ma per esperienza immagino che lo daremo per 45 + 5 di bonus è un pacchetto di noccioline.
  18. 3 punti
  19. 3 punti
  20. 3 punti
    Vendiamo Cambiaso a 70? Bene, il prossimo anno allora sarà il turno di Yldiz e di Conceicao. Se cedi i migliori il ciclo vincente come lo costruiamo? A me tutto ciò non piace minimamente.
  21. 3 punti
    Il problema è che con le squadre da te citate c’è una forbice progettuale di almeno 3 anni se continui a cedere e cannare gli acquisti la forbice aumenta
  22. 3 punti
    65 milioni per un terzino non si rifiutano Impacchettare, spedire, incassare e reinvestire in questo mercato, che c'è una stagione da raddrizzare
  23. 3 punti
  24. 3 punti
    La notte della nevicata, ero in servizio a Roma, era il 6 gennaio 85. Facevo il turno 22/07 presso la Squadra Mobile della Questura romana. Avevo 29 anni ed ero con un'auto civetta, assieme ad un collega. Verso l'una di notte, avremmo dovuto fare i controlli ai sorvegliati speciali. A mezzanotte cominciò a nevicare come se non ci fosse un domani. Sono stato sempre affascinato dalla neve, per me era magia, tanto che con mia moglie facevamo 3 settimane bianche a sciare e, spesso, i fine settimana, libero dal servizio, andavamo in Abruzzo, sempre a sciare ma vedere Roma imbiancata è un qualcosa di indescrivibile. Avevo il patentino della Polizia d'alta velocità, in una Roma deserta, il collega che sapeva come guidassi, mi disse:- Vaiii, famose sta sciata. Che ve lo dico a fare, tra testa coda, vie percorse a 80 km orari di traverso, arrivarono le 6 di mattina. Io, felice come una Pasqua, rivolsi l'autovettura, un'alfetta 1800, verso il rientro in Questura. Al mattino ci diedero il cambio ed il funzionario mi chiese i verbali dei controlli... Ahahahahahaha, era in bianco e mi toccarono due notti consecutive di controlli per punizione. Questo è quello che ricordo. Io, Juventino di nascita, distratto dalla neve e dalla guida sulla stessa, mi ero dimenticato della Juve e della supercoppa. Chiedo scusa a tutti per questa pecca ma sia la neve che la guida veloce di auto e moto, mi facevano impazzire, comunque, vidi la partita perché nel Nord Italia nevico' 9 o 10 giorni dopo e fu una grande goduta. Ricordo che alle elementari, un giorno il maestro mi chiese cosa volessi fare da grande e gli risposi il pilota della Ferrari. La guida in situazioni di emergenza è sempre stato il mio forte e lo è ancora oggi che vado per i 69 anni. Scusate l'aneddoto lungo ma racconta molte cose che vanno oltre l'amore per la Juve. Aggiungo che, anche da Ispettore capo, continuai a guidare e, in 40 anni, mai fatto un incidente in servizio, anche facendo molti inseguimenti. Forse avrei dovuto fare il pilota sportivo ma questo era ed è riservato ai figli di famiglie ricche, i miei erano umili operai che ho sempre amato per come mi fecero crescere. Ringrazio l'autore del topic che è magnifico. A proposito, l'altra nevicata storica avvenne nel 1956, l'anno in cui nacqui io.
  25. 2 punti
    Se tutti hanno l’etichetta con il prezzo é perfettamente inutile parlare di progetto, almeno a livello sportivo. Cedi talenti giovani e in questo caso anche italiani, li rimpiazzi con le “occasioni”, non creerai mai uno spogliatoio né un gruppo vincente. In questo modo anche le qualificazioni alla Champions non saranno affatto scontate, altro che tornare a vincere.
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
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