Come vi avevo anticipato, tirava una brutta aria su Jan il Rosso, e così è stato.
Si è quindi addivenuto ad uno stupro del gioco del Tennis, mortificando la passione di milioni di tifosi in tutto il mondo e arrecando una mazzata pesantissima alla credibilità delle istituzioni del mondo della racchetta.
Analizzando,bsommariamente, la decisione (o meglio, l' accordo):
1) La Wada ha preteso di salvare la faccia di fronte alle pressioni, POTENTI, di federazioni assai forti, per le quali la presenza di Jan rovina l' ottenimento di Tituli per i loro giocatori di punta (una federazione latina e un paio di marca anglosassone, per la precisione). Era perciò INDISPENSABILE che questo risibile organismo ottenesse almeno un feticcio da esibire.
Ora, dovrà, tuttavia, essere riformato tutto il sistema di controllo - erogazione di sanzioni, perché così com'è, è, semplicemente, ridicolo e non più proponibile.
2) Per Jan, alla fine, non è andata del tutto male, perché la condanna è meramente simbolica; ispirata a logiche di natura politica che non c'entrano nulla con lo sport, e che non ne minano minimamente l' integrità d'immagine e pulizia di atleta (alcuni pagliacci marsupiali e giocatori invidiosi e finti amici che si sono palesati, non fanno testo); gli permette di giocare tutti gli Slam e i tornei maggiori.
Certo, la sua preparazione ne risentirà molto, perché 3 mesi senza impegni ufficiali sono assai pesanti. Come si ripresenterà in campo atleticamente a maggio, è molto difficile da prevedere, e complica i suoi piani di conseguimento del Grande Slam, che comunque avverrà, inevitabilmente, nell' arco della sua carriera.
Certo, sarà molto più cattivo di prima; FURIBONDO per l'ingiustizia patita e il boccone amaro che è stato, vilmente, costretto ad ingoiare.
Sono contento, tuttavia, che, almeno, abbiamo finito con questa squallida vicenda ed il ragazzo, finalmente, potrà togliersi dalle spalle l'insostenibile peso che è stato, senza aver fatto nulla, obbligato a sostenere per quasi un anno intero.
VERGOGNA.
3) Qualunque risultato che sarà ottenuto dai suoi maggiori rivali in questi mesi (e forse anche dopo) sarà irrimediabilmente macchiato dalla sua assenza forzata ed ingiusta.
QUELLE NON SARANNO VITTORIE VERE, MA FINTE.
Tutti lo sapranno. E la stagione potrebbe essere del tutto inattendibile, da questo punto di vista.
Ma non s'illudano, la pacchia durerà poco.
Anche se è un fatto attinente alla sfera privata, di cui normalmente non parlo in pubblico, ho qui molti amici cui voglio bene (quelli più stretti li ho già avvertiti in MP) e quindi lo dico anche a voi, perché , per me, questo spazio è un po' come una piccola famiglia: scrivo da confinato in un letto, dopo un grave incidente occorsomi mercoledì sul mio posto di lavoro.
Spero di rimettermi in piedi prima possibile.
Un saluto a tutti.
Spero a presto,
Marco