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  1. 36 punti
    Visit Detroit. Un po' come se un club di NFL avesse come sponsor "Visit Foggia".
  2. 11 punti
    Penso che in futuro avremo "Visit Villach", noto centro culturale
  3. 11 punti
    Purtoppo non sa dare un passaggio decisivo. Per il mancato contropiede contro la Roma 3 (Gonzalez, Yildiz e Vlahovic) bestemmio ancora.
  4. 9 punti
    MAXI ANALISI TATTICO-FOTOGRAFICA DI ROMA-JUVENTUS PARTE 2: Cominciamo l'analisi della seconda parte con una chicca (come fatto nella prima).. e con.. un accenno di WM Qui si vede il secondo tema ricorrente della Juve tudoriana, che alterna una costruzione a 3 coi braccetti certamente aperti, ma ancora "braccetti", ad una costruzione a 4 in cui Loca scende vicino a Veiga per iniziare l'azione e, in questo caso, sì che i braccetti si alzano e aprono tantissimo finendo per essere di fatto dei fluidifacanti da difesa a 4, con Loca e Veiga centrali (vediamo qui i 2 braccetti già "aperti"). In questa azione però, che di base è un 4-1-2-3, si nota quasi il buon vecchio WM, rispolverato da Guardiola quando vinsero la Champions (a spese dell'inperd ) e infatti si può notare una sorta di "Juve a 4 linee", con i 5 costruttori messi così: 2 in costruzione pura + un centrale di metacampo e due uomini larghi e poi "davanti" ci sono i 5 invasori, composti di nuovo da 2 uomini accentrati in rifinitura, e 3 offensivi puri (un centrale e due larghissimi sulla linea offensiva) ovvero il famoso 2-3-2-3 detto anche appunto WM PRIMO EPISODIO CLOU: IL NOSTRO GOL Qui uso immagini mie per le ultime 3 slide. Questa è l'azione del gol di Locatelli, che ci serve per rimarcare, una volta di più, il tema dei braccetti "terzini di spinta" e "deputati all'ampiezza al posto dei quinti". Diverse cose-chiave da rilevare qui. 1) innanzitutto non è un episodio ma è stata una costante. Già intravista ed evidenziata nelle slide post Genoa, ma ancora più palese a Roma. 2) è indifferente la fascia di azione. Sia Kelly che Kalulu lo hanno fatto ogni volta che potevano e col medesimo meccanismo 3) questo meccanismo è singolare per due motivi: A) perchè solitamente il braccetto che spinge o dà lo scarico in fascia o si avventura da mezzala aggiunta (come dicevo ieri, basta guardare Bastoni all'Inter o Kolasinac all'Atalanta); invece da noi fan proprio fascia, ampiezza e addirittura linea di fondo per il cross. B) lo fanno però, partendo da braccetti e cioè esattamente come i sopracitati Kolasinac e Bastoni e cioè da dentro al campo, salvo dare la VERA E DECISIVA AMPIEZZA solo negli ultimi 20-25 metri. In questo senso è EMBLEMATICA quest'azione del gol. Perchè appunto si vede tutto quanto descritto. Braccetto che spinge, che dà la profondità in fascia e che metterà addirittura il cross dal fondo, ma come si nota qui e in praticamente tutte le sovrapposizioni di Kelly e Kalulu, lo fanno partendo comunque non larghi ma da braccetti, che solo vicino all'area, sfruttando il riento al centro del tuttafascia e attaccando la profondità esterna che si crea, finiscono praticamente come terzini puri di spinta da 4-4-2, pur essendo braccetti di una difesa a 3. Cosa davvero innovativa questa e che per adesso dà anche risultati apprezzabili. IL GOL DELLA ROMA Ancor prima di commentare la slide, vediamo qui una difesa a zona pura sul corner, già vista anche col Genoa o con Motta, ma che ho visto fare stasera anche a Bologna e Napoli ad esempio. Come ha detto Tudor, c'è da lavorarci, lo si faceva anche prima, ecc.. In realtà, come dimostrano gli illustrissimi esponenti di questo tipo di marcatura sui corner, il problema rilevato di nuovo dallo stesso Tudor, è anche di "struttura" dei calciatori e, aggiungo io, di attenzione dei singoli. Non di zona o uomo in sè. Si può fare quel che si vuole sui corner, ma a zona devi aggredire forte la palla e qui Weah sta fermo, non andando verso la palla e perdendo il suo uomo di zona (Ndicka che infatti colpisce, lì nel rettangolo rosso). Svantaggi della zona: se uno si addormenta capita questo. Se poi nelle varie "zone" dell'area si crea un mismatch fra un colpitore doc come Ndicka e Weah, chiaro che il danno aumenta. Svantaggi dell'uomo su uomo: indovina? Esatto, Se uno si addormenta (tipo Weah) sono guai nè più nè meno che a zona e oltretutto se hai l'avversario che porta 5 saltatori forti e tu hai 5 saltatori forti.. ok.. se l'avversario ha 6 saltatori forti e tu ne hai 5, il mismatch c'è lo stesso, per quello si è creata la zona sui corner e messi in posizione di probabile ricaduta della palla proprio i più prestanti.. ma è un discorso immane di cui ho già parlato troppo qui e che lascio a spunti futuri del cafe 😉 Stando sull'attualità. L'uomo di zona di Weah è Ndicka, ma Cimoci (cit. ) non attacca nè la palla nè l'uomo, Ndicka salta indisturbato e sappiamo come finisce la cosa.. Altra chicca, nel rettangolo blu, due blocchi effettuati dalla Roma. Ad Eindhoven per blocco fattoci da piazzato prendemmo il famoso 2-1, qui per blocco anche meno clamoroso, ma sufficiente, abbiamo Nico che (bloccato appunto) non riesce a correre nella posizione mal presidiata da Weah.. con Ndicka che, come detto, salta in libertà.. sui blocchi avversari dobbiamo ancora taaaanto lavorare.. ULTIMA CHICCA INTERESSANTE E SU CUI LAVORERA' CERTAMENTE TUDOR Questa è l'azione della ripresa in cui, seppur moooolto defilato e un po' troppo vincino alla linea di fondo, McKennie arriva a tu per tu con Svilar che però lo chiude in angolo. La cosa interessante è che questo tipo di azione, riproposta pochi minuti dopo anche dal duo Yildiz - Koop ha due caratteristiche chiave:1) è uno sbocco importante e "diretto" per andare in porta e da alternare (anche in ottica contromisure dell'avversario) rispetto alla "solita" ampiezza 2) è una cosa moooolto tudoriana sulla quale lui ha tutto il know how necessario per lavorarci su e che si è vista molto bene e con eccellenti riscontri già a Marsiglia. Con il problema che abbiamo nel renderci pericolosi perfino quando dominiamo come nei primi 20 minuti di Roma, chiaro che avere una freccia in più nel nostro arco e per di più ben conosciuta e studiata dal nostro mister, potrebbe essere qualcosa di rilevante per arrivare più diretti in porta quando la difesa è chiusa e non si vuole finire sempre per vie esterne.
  5. 9 punti
    . Non so a chi si riferisce ma basta con ste robe! Ma possiamo tornare a 30 anni fa senza social e i giocatori li sentivi solo nelle conferenza stampa pre e post partita? Togliete i social ai giocatori!
  6. 7 punti
    MAXI ANALISI TATTICO-FOTOGRAFICA DI ROMA-JUVENTUS PARTE 1: Alcune premesse importanti. Al di là delle slide, che sono frutto di quanto ha preso dallo stadio @tantra (e sappiamo tutti che all'Olimpico ci vuole un teleobiettivo da paparazzi ) e alcune (poche) immagini che ho integrato io stesso da CBS, dopo aver editato quelle di tantra, è chiaro che in una partita così piena di cose e di livello, è difficile riassumere tutto con qualche foto commentata. Diciamo che le chiavi sono state una marcatura mista fatta di uomo nella zona, a tratti zona pura e solo alcuni rigidi uomo su uomo prestabiliti. Aggiungiamo che il cambio tattico importante fatto da Ranieri fra primo e secondo tempo, fa sì che in pratica commentiamo due partite nella partita: una a specchio e una contro le due punte della Roma nella ripresa. Come ormai noto e ampiamente anticipato qui nel vscafe, la vera chiave tattica della partita sono stati i nostri braccetti in fase propulsiva e, di fatto, aver difeso per larghi tratti a 4 quando la Roma consolidava il possesso (come ha detto anche Tudor in stile Boskov: "McKennie terzino messo destra perchè lì è suo piede naturale"), in quanto di fatto ci mettevamo spesso a quattro con McKennie-Kalulu-Veiga-Kelly, specialmente nella ripresa. Importante il lavoro fatto sulle preventive, vera chiave della solidità difensiva di Tudor e che si vedeva bene quando aggredivamo, pur quasi col solo Veiga nella nostra metacampo difensiva. Cominciamo con una curiosità sui due calci d'inizio: Primo tempo: La Juve comincia "di base" col consueto 3-4-2-1 e, di fatto, nel primo tempo ci troviamo "a specchio con la Roma", dunque si vede la nostra squadra già pronta in 3-4-2-1 al fischio di inizio. Secondo tempo: Nella ripresa però, la Roma inizia 4-4-2 con la bellissima scena di Tudor che "liquida in fretta" il tizio di dazn perchè deve correre in panca a dare istruzioni appena nota che la Roma ha cambiato assetto. E infatti stavolta, fin dal fischio di avvio, vediamo la Juve di fatto 4-4-2 al "pronti via" e nella fattispecie 4-2-4 per andare subito in pressione anche con questo nuovo tipo di assetto. INIZIALE DIFESA A 3, CHE DIVENTA QUASI A UNO, MA FINISCE PRATICAMENTE A 4 Qui, ad inizio gara, è tutto molto "stabile e preventivato" e dunque si vede la marcatura (nel rettangolino) che ha contraddistinto tutto il primo tempo, fatta di un 1 vs 1 gasperiniano di Veiga su Dovbik e l'assetto che, in fase di rilancio Roma, è praticamente una cosa a metà fra un 5-2-2-1 e uno strettissimo 3-4-2-1 se vogliamo stare sul classico. Però la Juve, ben presto e per tutti i primi 20 minuti, assume il pieno controllo della gara e porta pressione forte e costante, con uomini che si riversano costantemente nella trequarti avversaria, ecc... e dunque, come anticipavo ieri nella mia primissima analisi a caldo qui nel vscafe, ecco che si lasciava quasi solo Veiga in tutta la nostra metacampo contro Dovbik, in una sorta di difesa a uno 😁 In realtà, sempre come anticipato nella pre-analisi di ieri, c'erano sempre altri due uomini a protezione (nei cerchietti). Solitamente uno dei due braccetti, più uno a turno fra il mediano di parte e il tuttafascia del lato cieco. In questo caso, eccezionalmente, ci sono tutti e tre i centrali in questa sorta di difesa a uno (+ altri 2). Questo per dare sempre la preventiva al centrale. Preventive che, come detto in premessa, sono fondamentali nel calcio moderno e vieppiù in quello di Tudor. Col passare dei minuti e man mano che la Roma si è meglio riassestata sul campo, la struttura della nostra difesa, diventava sempre meno a uno e sempre più a tre. Qui si arriva già a una difesa di fatto a 4, ma ancora leggermente ibrida a 3 (seppur con la Roma ancora a una sola punta) e lo si vede bene nell'immagine e con l'aiuto dei trattini. Non ancora pura a 4, ma neanche classica coi 3+2 esterni, perchè di fatto, qui l'altro esterno tuttafascia, è già in tipo di pressione da 4-4-2 Nella ripresa, come abbiamo visto sin dal calcio d'inizio, la Roma si mette 4-4-2 che a tratti è perfino 4-2-4 e la Juve di fatto scivola definitivamente a 4 dietro. Interessante qui come siamo già posizionati in 4-4-2 (sostanzialmente) ma Thuram, che ha preso a uomo tutta la gara Konè, si stacca per andare ad accorciare su di lui (lo vedete nel cerchietto). Di fatto, nel primo tempo la Juve ha giocato zona o uomo nella zona, come già avvenuto col Genoa, ma con 4 duelli fissi uomo su uomo, ovvero: Thuram su Konè Veiga su Dovbik, esterno tuttafascia sinistro e esterno tuttafascia destro sul corrispondente "collega" avversario. Questa situazione si nota in questa slide dove, in fase di non possesso, finiamo addirittura in una sorta di udite udite.. 4-2-3-1 Questo perchè i duelli si sono ancora più stratificati nel secondo tempo così come la sempre più ben visibile linea a 4, tant'è che, come accennavo all'inizio, lo stesso Tudor ha parlato di "McKennie terzino destro" in sala stampa. Di fatto c'erano i nostri due centrali della difesa ormai a 4 e cioè Kalulu e Veiga che si scambiavano le due punte (seppure principalmente Dovbik fosse di Veiga e Shomurodov di Kalulu, ma se i due punteros riommici si scambiavano, i nostri semplicemente invertivano la marcatura. Ad esempio: l'angolo del loro gol, nasce da una punizone a metacampo per fallo di Kalulu su Dovbik, perchè l'ex Girona era venuto sul centro sinistra e dunque sul nostro centro-destra che era pertinenza di Kalulu, con Veiga giustamente scivolato a uomo su Shomurodov). Fissa è rimasta la "guardia" di Thuram su Konè e il fatto che McKennie seguisse Elsha e Kelly Soulè. Per il resto però, come si vede bene da tutte e 3 le foto qui evidenziate di difesa a 4, tolti questi duelli predeterminati, gli altri nostri stavano o a zona o a "uomo nella zona" e si nota anche in quest'ultima slide dove, tolti quegli accoppiamenti fissi, altri non ce ne sono.
  7. 6 punti
    Detroit in America è sinonimo di "fallimento". Sinceramente una delle città più tristi e desolanti che abbia mai visitato.
  8. 6 punti
    Sto ancora bestemmiando per la palla che non ha passato a Yildiz in campo aperto preferendo Vlahovic e sbagliando ovviamente...
  9. 6 punti
    Di questi tempi, tocca esaltare un Nico Gonzalez. È altamente indicativo.
  10. 6 punti
    Infine qualche annotazione sparsa su quel che ho letto in queste ore qui nel cafe: 1) darci ancora duro contro il mister precedente, nonostante il garbo che c'è qui e con la solita scusa del "è sempre colpa del governo che c'era prima", è una cosa che non è nello spirito del topic, non è manco una analisi tattica e insomma.. non è Vscafe, dai... C'era Motta e lo si criticava, lodava, analizzava. Soprattutto criticava ( ).. Ma stop e sempre "sul pezzo" tattico comunque. Ora c'è Tudor e si mantiene la linea, com'è giusto e "par condico" che sia. Rinvangare, per di più spesso ad minchiam, il passato, non macina niente e, come detto, non macina di certo qui nel vscafe. In questo senso, so di poter contare anche, come sempre, sul padre spirituale del cafe e cioè @Dale_Cooper, col quale condividiamo al 200% una certa "linea editoriale e di comportamento", in questo spazio così "particolare" di VS. 2) Yildiz da trequartista "col traffico" e le botte, va in difficoltà. E quindi, se va in fascia, come nell'ultima mezzora di Roma, è per necessità, non per scelta del/dei mister. Lì ad esempio gioca pure in nazionale, lì si rifugia ogni volta che in mezzo c'è casino. Lo diceva anche Tudor parlando nel prepartita di chi mettere in quel ruolo e di questo tipo di difficoltà che infatti c'è in quella zona e di cui Kenan risente molto. Come detto, il suo ruolo naturale è seconda punta, ma per ora fa fatichissima da trequartista centrale puro (rivedetevi Juve-Cagliari 4-0 di Coppa Italia.. partita super easy.. lui trequartista.. 4 pere.. tutto liscio.. eppure lui non fa bene in quel ruolo lì lo stesso). E dunque un ruolo alla Nedved da "finto sinistro che rientra" o anche "da finto trequartista che si allarga" non è un limitarlo, ma sopravvivenza darwiniana. 3) Veiga come avevo scritto ieri, stavolta ha fatto una partita tatticamente ottima, vieppiù nella ripresa, quando con Kalulu si scambiavano bene le due punte della Roma (tant'è che, non avessero segnato su corner, probabilmente i riommici potevano stare lì anche 6 giorni senza farci gol). Però è vero quanto notato da alcuni che, per quanto Veiga abbia "tenuto" su Dovbik, non lo ha però quasi mai anticipato o fermato del tutto. C'è da lavorare e c'è da valutare l'avversario di turno, ma di certo non si è rivisto (da me puntualmente segnalato in passato) il Veiga che va a spasso senza meta di Firenze o della situzione di Miretti col Genoa. Ed è un bene non solo in sè, ma anche come crescita del calciatore, verificabile di gara in gara. 4) questa partita, come si è visto benissimo, conferma una volta di più un mantra del vscafe e cioè: che dire i numeretti 4-4-1-1 o 3-4-2-1 o simili, conta davvero pochissimo, perchè in gara, vuoi in sviluppo, piuttosto che in riaggressione, in costruzione piuttosto che in fase ultraoffensiva, ecc.. i moduli e le posizioni cambiano di secondo in secondo, per non dire poi dopo i cambi dei mister, fra un tempo e l'altro, ecc.. infatti tutti i mister della galassia, quando i giornalisti puntualmente gli fanno la domanda coi numeretti, sbottano malamente e altrettanto puntualmente
  11. 6 punti
    effettivamente, ormai gli han preso le misure come accadde con Krasic. Fa sempre le stesse identiche cose oltre a giocare a testa bassa, è un libro aperto... Giocatore che, eventualmente, andrebbe riscattato a 20ml, sicuramente non a 40 !
  12. 5 punti
    Non avevo dubbi che avresti avuto da ridire da buon bastian contrario per antonomasia. Poi cosa vuol dire che l'errore di Candreva risale a 3 anni fa? Cos'è, va in prescrizione pure questo e ce lo dobbiamo dimenticare? No perchè se è questo il metro di giudizio, anche le battaglie e i discorsi relativi agli scudetti del 2005 e del 2006 dovremmo lasciar perdere... Te ne potrei citare di episodi di quest'anno dove il VAR e tutto il protocollo hanno lasciato a desiderare ed andrebbero rivisti (per fortuna fra non molto si avrà il "challenge" o "VAR a chiamata" che dir si voglia... e qui qualcun altro si dovrà rassegnare...), ma riguardando noi ed una certa squadra, risponderesti che in questo forum c'è troppo vittimismo ed ossessione nei loro confronti, quindi evito e la chiudo qui. Ognuno si tenga le proprie idee e convinzioni.
  13. 5 punti
  14. 5 punti
  15. 5 punti
    Mah, continua a sbagliare passaggi elementari per un giocatore che dovrebbe dare qualità alla Juventus, passaggi che avrebbero portato al gol.
  16. 4 punti
    Non è così scarso su.. Migliorerà ancora
  17. 4 punti
  18. 4 punti
    ci va un bel coraggio a visitare Detroit meglio rimanere con la Jeep e basta
  19. 4 punti
    Tutti gli strumenti sbagliano, figuriamoci se li dai in mano a gente che vuole sbagliare... in senso assoluto prima non si stava meglio, ma in senso relativo si. Prima chi voleva se la poteva anche fare una bella arrampicata sugli specchi, cercando di salvare il salvabile, errore umano, anche grave ma cosa vuoi farci, in tempo reale in mezzo al casino di una partita, ci può anche stare che un arbitro prenda una cantonata e che magari il collaboratore più vicino non riesca a correggerlo... Ora quando c'è una cantonata clamorosa, oltre agli arbitri di campo devono sbagliare anche i due varisti, che a differenza dei loro colleghi sono seduti comodi di fronte a dei monitor con tutte le inquadrature disponibili, e hanno pure un tempo discretamente lungo per valutare (enorme rispetto al realtime dell'arbitro di campo). Aggiungiamoci che i brillanti e fantasmagorici arbitri hanno scelto di loro sponte di limitare l'utilizzo del VAR alle situazioni che vogliono loro. Quindi il VAR può intervenire per rilevare un fuorigioco di rientro di 1 nanometro dei tacchetti di Kean, ma non può rilevare che l'Inter segna da un calcio d'angolo nato da un cross di bastoni a fondo campo, con la palla 25 centimetri fuori dal campo, nonostante si veda chiaramente da qualsiasi monitor. Questo perché "il protocollo" dice che in quelle situazioni il var non può intervenire. Però in compenso se c'è da andare indietro 3 giorni per trovare un fallo a metà campo di Mandzukic, si può fare. Se c'è da ignorare un giocatore che tiene in gioco tutti e inventare un fuorigioco, si può fare. Se non si vuole vedere un Lautaro che placca un avversario in area di rigore, si può fare. Porcate come Cutrone che segna di braccio pieno ed il VAR fa finta di non vedere... Per come la vedo io, concettualmente parlando, prima del VAR uno che credeva nella buona fede era paragonabile a uno che credeva nell'esistenza dell'aldilà, quindi scientificamente non giustificabile, ma nemmeno confutabile. Post introduzione del VAR invece è come credere che esista Babbo Natale. P.S: nota bene che io non giudico in maniera negativa lo strumento del VAR, ma come è usato.
  20. 4 punti
    Purtroppo non e’ mai determinante, scelte sbagliate ed errori tecnici imbarazzanti.
  21. 4 punti
    No. e se penso che si poteva avere Hujsen mi sale il crimine...
  22. 3 punti
  23. 3 punti
    Giocatore da non riscattare assolutamente. Tutto fumo e niente arrosto. Sa giocare col pallone ma non sa giocare a calcio. E come vedo si crede dio...
  24. 3 punti
    Abbiamo preso il Cannavaro del Mondiale 2006 e non ce ne siamo accorti…
  25. 3 punti
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