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Non credere a quello che un neoiscritto scrive, tra l'altro introvabile ovunque. È chiaramente un modo per limitare l'abbrivio della nostra proposta. Questo è un altro tema classico: basta dire che alcuni dei tuoi ha 'tradito' per ridurre la tua voglia di continuare. Non è vero e i numeri non li daranno mai!
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Il fatto che comincino a parlare di 'danno ai lavoratori della pay tv' è molto interessante. Stanno cercando un modo per 'inquadrare' la protesta in modo da farla apparire sotto una luce negativa. E tra un po' inizieranno a parlare delle 'piccole società' che andranno in crisi o del fatto che 'se non vinciamo ce ne andiamo'. Non cedete alle provocazioni, ci sono molte risposte. - Dazn e Sky hanno scelto una linea editoriale che non mi rappresenta e non da spazio ai miei interessi, quindi non mi ci riconosco più ed è mio diritto fruire contenuti diversi. Nella linea editoriale entra ad esempio la scelta degli ospiti da invitare per commentare una partita - Poiché si tratta di una scelta editoriale, siano coloro che la decidono a preoccuparsi del danno che hanno fatto al proprio business offrendo un servizio non all'altezza - Il nostro obiettivo è la riforma del sistema calcistico. Non dubitiamo del fatto che per riformarlo serva azzerare il sistema attuale. Se decideranno di farlo, si creeranno nuovi posti di lavoro e nuove opportunità di business, perché il calcio italiano tornerà a essere un'industria vincente Non lasciate spazio a chi fa del moralismo. La morale se ne è andata quando hanno avallato un processo alle intenzioni e punito senza una legge che definisse le responsabilità. Dovevano pensare loro ai lavoratori (compresi quelli della Juventus, dello Stadium) e agli investitori che ne sarebbero stati coinvolti.
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Ma poi sono i primi a non aver capito come funziona. Gli youtuber di altre squadre possono tranquillamente essere di parte senza problemi. È solo l'essere juventino che costituisce stigma, e se uno ambisce a uscire dal proprio recinto, tipo la tipina di sopra, deve in tutti modi liberarsi dello stigma. Come gli italiani in America che chiamavano il figlio Jack e parlavano come Calboni.
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Non ce l'ho con te, ma per me no. Non possiamo farlo, non è giusto farlo. Per me o si va al bar, o si va al club, o si ascolta alla radio. Questa è una battaglia e in battaglia non dobbiamo cercare sempre il letto caldo e la cena alle otto. Dobbiamo far capire che rinunciamo volentieri perché non è più sport.
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Anche adesso diamo fastidio, siamo la squadra con gli asset più forti e con il brand più riconosciuto, anche dai calciatori. A loro non va giù che per due anni abbiamo preso il prospetto più interessante in Italia e che lui non voleva che venire da noi, fosse Chiesa o Vlahovic. Ronaldo e Di Maria, i grandi campioni di livello mondiale, se vengono in Italia vengono a Torino, altrimenti stanno volentieri dove stanno. E poi c'è la Superlega, che per il carrozzone vorrebbe dire 'fine dei giochi'. Fidati che ne hanno di ragioni per tarparci le ali.
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Messo nel primo post, eventuali suggerimenti per migliorarlo sono ben accetti da parte di tutti naturalmente. @MrBuba ne approfitto per chiederti se magari non volessi aggiungere anche il riferimento alla Legge Melandri e alla revisione della Giustizia Sportiva come obiettivi della protesta. Credo che al di là della difesa della Vecchia Signora ci possa solo fare bene avere degli obiettivi più ampi e condivisibili.