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Dale_Cooper

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Su Dale_Cooper

  • Titolo utente
    BiancoNeuro
  • Compleanno 26/05/1994

Informazioni

  • Squadra
    Juventus
  • Sesso
    Uomo
  • Biglietti
    Nessuno
  • Provenienza
    Italia

Visite recenti

32.386 visite nel profilo
  1. Dale_Cooper

    [Live] Juventus - Lecce 2-1

    "Ricordo che comunque quella di un arrivo a pari punti non è un'ipotesi da scartare.. anche se trattandosi di un'ipotesi è solo una eventualità, come dire, ipotetica appunto.. e quindi in fondo comunque ancora possibile anche se poco probabile.. ma potrebbe anche essere che si possa pure arrivare a pari punti"
  2. Dale_Cooper

    [Live] Juventus - Lecce 2-1

    "la formazione di casa attacca dalla mia sinistra alla sua destra"
  3. Bah, a questi livelli conta tanto la sinergia tra allenatore e squadra. Un tecnico come Flick non è semplicemente "bravo".. ha dimostrato di saper gestire lo spogliatoio, valorizzare i talenti e soprattutto preparare le partite decisive. Poi certo, chiaro che se allenasse l'Astana non starebbe ai quarti di Champions, ma non è questo il punto: un grande allenatore con grandi giocatori fa la differenza. Se fossero bastati i nomi in rosa, il PSG avrebbe vinto dieci Champions negli ultimi quindici anni.
  4. Complimenti al PSG. Non solo vincono il campionato a marzo, ma riescono pure a farsi rinviare la partita del weekend tra andata e ritorno di Champions. Che disagio. A questo punto regalategliela direttamente 'sta Champions...
  5. Vorrei approfondire un attimo il discorso su Dovbyk e su quanto abbia "accentrato" il gioco offensivo della Roma ieri sera. Quando gioca come ieri, Dovbyk ha il fisico, il tempismo e la tecnica per far salire la squadra e smistare bene palla spalle alla porta. Ieri si è visto fin troppo bene: nei momenti in cui la Roma era sotto pressione e non riusciva ad uscire pulita dal basso, la giocata lunga su di lui diventava quasi una soluzione sicura. La palla gli arrivava, la proteggeva bene e poi smistava su uno dei trequartisti o l'esterno che saliva. Renato Veiga era l'incaricato di marcarlo, e onestamente ha fatto un lavoro che mi è piaciuto per come abbiamo deciso di giocarcela, ma che sarebbe potuto essere studiato diversamente, dato che comunque è sempre sembrato che lasciasse troppa libertà a Dovbyk di smistarla. Quindi la seconda domanda della giornata che vi faccio è questa: come si limita un attaccante come Dovbyk quando gioca da pivot? -Marcare a uomo o copertura a zona? È meglio incollarcisi addosso (rischiando però di farsi girare o farsi trascinare fuori) oppure tenere più una linea compatta e avere un mediano pronto a raddoppiare subito? -Linea difensiva più alta per accorciareo più bassa per non concedere profondità dopo lo scarico? Se la tieni alta, accorci sul pivot e gli togli tempo e spazio per ricevere e girarsi.. se la abbassi, lo lasci giocare più comodo ma copri meglio la profondità. Approfondisco un attimo questo punto: ieri la Juventus ha faticato a trovare un equilibrio. Dovbyk ha ricevuto con troppa "libertà" tra le linee, ma allo stesso tempo non si è vista quella che, viste le tante situazioni di rilancio lungo da parte della Roma, poteva essere una soluzione interessante: la trappola del fuorigioco. La Roma ha infatti chiuso con zero fuorigioco fischiati. Ieri, piuttosto, sembrava esserci un atteggiamento "ibrido", ne davvero alto ne del tutto basso. Per me, l'inserimento di una tattica più cattiva sul fuorigioco avrebbe potuto rappresentare un'arma in più per limitare Dovbyk.. Ovviamente, però, avrebbe richiesto massima coordinazione e attenzione, perché sarebbe bastato un singolo errore di posizionamento per distruggere tutto e concedere campo libero. -Coinvolgimento del mediano per schermare la ricezione? Un Locatelli o chi per lui avrebbe dovuto staccarsi sulla verticale di Dovbyk per evitare di ricevere la palla troppo facilmente? A voi.
  6. Che dire, davvero complimenti per questo piccolo grande successo. #VSCafe è diventato in pochi mesi uno spazio vivo, stimolante, con discussioni spesso di livello ottimo, e senza mai perdere quella vena di passione e ironia che tiene insieme il tutto. Il merito è ovviamente di chi lo ha riempito con contributi, idee, analisi, domande e conversazioni varie. In un contesto dove spesso si tende a polarizzare, qui si è riusciti a costruire un ambiente in cui si può parlare di calcio davvero, andando oltre la superficie. E questo, in fondo, è anche il bello del calcio... trovare il tempo di ragionare su uno scaglionamento, una lettura difensiva, pressing, o un semplice cambio apparentemente difensivo che magari ti svolta la partita. Quindi grazie, a chi scrive e a chi legge. Se oggi siamo quasi a 3.000 risposte e oltre 100.000 visite, non è solo un numero... è il segnale che c'era bisogno di uno spazio così. E se il campo quest'anno a volte ha deluso, qui dentro si ha vinto quasi sempre. Avanti così ragazzi!
  7. Buongiorno a lei. Sono d'accordo con la tua lettura: il cambio aveva senso. È proprio uno di quei casi in cui ci si lascia un po' guidare dalla pancia... e dalla (comprensibile) insofferenza verso Koopmeiners più che dalla lettura tattica del momento. Koop ha una lucidità e un'intelligenza posizionale che in certi frangenti diventano oro. In quel momento serviva proprio qualcuno che sapesse leggere il gioco, rallentarlo, sporcarlo se necessario, e fare da collante tra i tre reparti. Nico è più istinto e meno equilibrio: può strapparti una giocata, ma difficilmente ti da ordine in una fase in cui la squadra stava un po' sfilacciandosi, fisiologicamente. Mi viene in mente un caso simile, che in pochi ricordano: Lione-Juve, quella vittoria per 1-0 in dieci, goal di Cuadrado... In tanti pensarono che il cambio (dopo l'espulsione di Lemina) Dybala per Cuadrado fosse un cambio ultra-difensivo, da tutti dietro, spazzata e tutti compatti. E invece serviva proprio un giocatore da strappi e letture. A volte "devi" quasi ricostruire l'equilibrio che ti permette di ripartire con criterio. In my huuuumble opinion.
  8. Un pensiero da condividere e su cui mi piacerebbe aprire un ragionamento collettivo. Quando si parla di cambi offensivi e difensivi, spesso si pensa solo alla perdita (o al guadagno) di qualità tecnica. Ad esempio ieri con la questione dell'ingresso di Koop anziché Conceicao. Ma forse la chiave sta nella gestione delle fasi di gioco, e lì entra in gioco la tattica. Koop, ad esempio, non ha ovviamente il guizzo o il dribbling di Nico, ma nel momento in cui è entrato, ha portato in dote qualcosa che nella seconda metà del secondo tempo stava sfuggendo: il controllo delle transizioni. Il cambio Nico/Koop, a mio avviso, è stata una scelta chiara per spegnere i ribaltamenti della Roma, soprattutto sul lato di Douath. Non è stato appariscente, ma ha letteralmente chiuso la corsia e gestito con maturità tutte le situazioni in cui si è trovato. In questo senso, il passaggio ad una sorta di 4-4-2 (con Savona terzino e McKennie centrale di centrocampo) ha funzionato, ma probabilmente solo perché Koop ha fatto da cerniera tattica su quella fascia, altrimenti avremmo rischiato di aprirci troppo, vista anche la fatica fisica che iniziava a sentirsi. La domanda che vi faccio quindi è questa: Quando si fa un cambio "difensivo" su un esterno/trequartista offensivo, quanto conta la qualità nella doppia fase rispetto alla perdita di brillantezza tecnica?
  9. Dale_Cooper

    Roma - Juventus 1-1, commenti post partita

    Comunque il goal di Manuel mi ha dato le stesse vibes del goal di Tudor contro il Deportivo.
  10. Dale_Cooper

    Roma - Juventus 1-1, commenti post partita

    My two cents. Il cambio Nico per Koop ha una lettura tattica piuttosto chiara: l’olandese garantisce una copertura delle due fasi nettamente superiore rispetto a Chico, soprattutto in situazioni di transizioni difensive. Magari non ha brillato, ma è bastato vedere come ha effettivamente preso in controllo l'intera corsia destra, chiudendo linee di passaggio e rallentando i tentativi di ripartenza della Roma su quel lato, dove Shomudorov era stato spostato. Un lavoro molto meno appariscente ma fondamentale in quel momento, soprattutto dopo il passaggio a quattro dietro e il calo fisico evidente. Pensando anche all'ingresso Savona e alla struttura a 4 dietro, la mossa ha pagato: meno spettacolo, più equilibrio... alla fine, contro una Roma che viveva di strappi, era proprio quello che serviva.
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