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Dale_Cooper

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  1. Benvenuti al #VSCafe, lo spazio dedicato agli amanti del calcio giocato, della tattica e, soprattutto, del campo. L'obiettivo di questo spazio è creare un luogo dove i tifosi della Juventus e non solo possano confrontarsi su schemi di gioco adottati durante le partite, il posizionamento e il rendimento dei giocatori in campo, e analisi tattiche approfondite delle partite, sia a caldo che a freddo. L’obiettivo è inoltre quello di creare un ambiente stimolante e sereno, dove ciascuno possa esprimere le proprie idee e analisi, senza essere giudicato o attaccato. Non importa se siete esperti di tattica o semplicemente appassionati (come me ) che vogliono imparare e confrontarsi: qui ogni contributo arricchisce la conversazione ed è il benvenuto. Il rispetto e la pacatezza sono la base per una discussione costruttiva e piacevole. Prima di iniziare, vi invito a leggere e rispettare il regolamento, pensato per garantire una convivenza serena per tutti. Regolamento Generale: Rispetto assoluto: evitiamo insulti, provocazioni e atteggiamenti aggressivi. Qui si discute con calma e rispetto per ogni opinione. Niente off-topic: restiamo concentrati sul tema del calcio giocato. Altri argomenti non sono ammessi per mantenere il focus delle discussioni. Divieto di gatekeeping: nessuno è "più esperto" di altri. Tutte le opinioni sono benvenute e meritano attenzione. No a ripicche e questioni personali: non usiamo il forum per risolvere dissapori personali o per riaprire vecchie polemiche. Evitiamo il necroposting: non riportiamo in vita post vecchi e topic chiusi. Concentriamoci su argomenti attuali e rilevanti. Argomentazioni chiare e civili: ogni opinione deve essere supportata da motivazioni concrete. Esporre le proprie idee con rispetto e chiarezza facilita il dialogo. Ascolto attivo: non interveniamo solo per dire la nostra. Prendiamoci il tempo di leggere e comprendere i punti di vista degli altri. Rispetto dei moderatori: self-explanatory. Focus sul gioco: parliamo di schemi, tattiche e prestazioni sul campo. Il resto lasciamolo fuori.
  2. Il fatto è che senza la squalifica a Paratici probabilmente avremmo avuto sia Kim che Kvara alla Juventus quattro anni fa.
  3. Dale_Cooper

    [Live] Juventus - Lecce 2-1

    "Ricordo che comunque quella di un arrivo a pari punti non è un'ipotesi da scartare.. anche se trattandosi di un'ipotesi è solo una eventualità, come dire, ipotetica appunto.. e quindi in fondo comunque ancora possibile anche se poco probabile.. ma potrebbe anche essere che si possa pure arrivare a pari punti"
  4. Dale_Cooper

    [Live] Juventus - Lecce 2-1

    "la formazione di casa attacca dalla mia sinistra alla sua destra"
  5. Bah, a questi livelli conta tanto la sinergia tra allenatore e squadra. Un tecnico come Flick non è semplicemente "bravo".. ha dimostrato di saper gestire lo spogliatoio, valorizzare i talenti e soprattutto preparare le partite decisive. Poi certo, chiaro che se allenasse l'Astana non starebbe ai quarti di Champions, ma non è questo il punto: un grande allenatore con grandi giocatori fa la differenza. Se fossero bastati i nomi in rosa, il PSG avrebbe vinto dieci Champions negli ultimi quindici anni.
  6. Complimenti al PSG. Non solo vincono il campionato a marzo, ma riescono pure a farsi rinviare la partita del weekend tra andata e ritorno di Champions. Che disagio. A questo punto regalategliela direttamente 'sta Champions...
  7. Vorrei approfondire un attimo il discorso su Dovbyk e su quanto abbia "accentrato" il gioco offensivo della Roma ieri sera. Quando gioca come ieri, Dovbyk ha il fisico, il tempismo e la tecnica per far salire la squadra e smistare bene palla spalle alla porta. Ieri si è visto fin troppo bene: nei momenti in cui la Roma era sotto pressione e non riusciva ad uscire pulita dal basso, la giocata lunga su di lui diventava quasi una soluzione sicura. La palla gli arrivava, la proteggeva bene e poi smistava su uno dei trequartisti o l'esterno che saliva. Renato Veiga era l'incaricato di marcarlo, e onestamente ha fatto un lavoro che mi è piaciuto per come abbiamo deciso di giocarcela, ma che sarebbe potuto essere studiato diversamente, dato che comunque è sempre sembrato che lasciasse troppa libertà a Dovbyk di smistarla. Quindi la seconda domanda della giornata che vi faccio è questa: come si limita un attaccante come Dovbyk quando gioca da pivot? -Marcare a uomo o copertura a zona? È meglio incollarcisi addosso (rischiando però di farsi girare o farsi trascinare fuori) oppure tenere più una linea compatta e avere un mediano pronto a raddoppiare subito? -Linea difensiva più alta per accorciareo più bassa per non concedere profondità dopo lo scarico? Se la tieni alta, accorci sul pivot e gli togli tempo e spazio per ricevere e girarsi.. se la abbassi, lo lasci giocare più comodo ma copri meglio la profondità. Approfondisco un attimo questo punto: ieri la Juventus ha faticato a trovare un equilibrio. Dovbyk ha ricevuto con troppa "libertà" tra le linee, ma allo stesso tempo non si è vista quella che, viste le tante situazioni di rilancio lungo da parte della Roma, poteva essere una soluzione interessante: la trappola del fuorigioco. La Roma ha infatti chiuso con zero fuorigioco fischiati. Ieri, piuttosto, sembrava esserci un atteggiamento "ibrido", ne davvero alto ne del tutto basso. Per me, l'inserimento di una tattica più cattiva sul fuorigioco avrebbe potuto rappresentare un'arma in più per limitare Dovbyk.. Ovviamente, però, avrebbe richiesto massima coordinazione e attenzione, perché sarebbe bastato un singolo errore di posizionamento per distruggere tutto e concedere campo libero. -Coinvolgimento del mediano per schermare la ricezione? Un Locatelli o chi per lui avrebbe dovuto staccarsi sulla verticale di Dovbyk per evitare di ricevere la palla troppo facilmente? A voi.
  8. Che dire, davvero complimenti per questo piccolo grande successo. #VSCafe è diventato in pochi mesi uno spazio vivo, stimolante, con discussioni spesso di livello ottimo, e senza mai perdere quella vena di passione e ironia che tiene insieme il tutto. Il merito è ovviamente di chi lo ha riempito con contributi, idee, analisi, domande e conversazioni varie. In un contesto dove spesso si tende a polarizzare, qui si è riusciti a costruire un ambiente in cui si può parlare di calcio davvero, andando oltre la superficie. E questo, in fondo, è anche il bello del calcio... trovare il tempo di ragionare su uno scaglionamento, una lettura difensiva, pressing, o un semplice cambio apparentemente difensivo che magari ti svolta la partita. Quindi grazie, a chi scrive e a chi legge. Se oggi siamo quasi a 3.000 risposte e oltre 100.000 visite, non è solo un numero... è il segnale che c'era bisogno di uno spazio così. E se il campo quest'anno a volte ha deluso, qui dentro si ha vinto quasi sempre. Avanti così ragazzi!
  9. Buongiorno a lei. Sono d'accordo con la tua lettura: il cambio aveva senso. È proprio uno di quei casi in cui ci si lascia un po' guidare dalla pancia... e dalla (comprensibile) insofferenza verso Koopmeiners più che dalla lettura tattica del momento. Koop ha una lucidità e un'intelligenza posizionale che in certi frangenti diventano oro. In quel momento serviva proprio qualcuno che sapesse leggere il gioco, rallentarlo, sporcarlo se necessario, e fare da collante tra i tre reparti. Nico è più istinto e meno equilibrio: può strapparti una giocata, ma difficilmente ti da ordine in una fase in cui la squadra stava un po' sfilacciandosi, fisiologicamente. Mi viene in mente un caso simile, che in pochi ricordano: Lione-Juve, quella vittoria per 1-0 in dieci, goal di Cuadrado... In tanti pensarono che il cambio (dopo l'espulsione di Lemina) Dybala per Cuadrado fosse un cambio ultra-difensivo, da tutti dietro, spazzata e tutti compatti. E invece serviva proprio un giocatore da strappi e letture. A volte "devi" quasi ricostruire l'equilibrio che ti permette di ripartire con criterio. In my huuuumble opinion.
  10. Un pensiero da condividere e su cui mi piacerebbe aprire un ragionamento collettivo. Quando si parla di cambi offensivi e difensivi, spesso si pensa solo alla perdita (o al guadagno) di qualità tecnica. Ad esempio ieri con la questione dell'ingresso di Koop anziché Conceicao. Ma forse la chiave sta nella gestione delle fasi di gioco, e lì entra in gioco la tattica. Koop, ad esempio, non ha ovviamente il guizzo o il dribbling di Nico, ma nel momento in cui è entrato, ha portato in dote qualcosa che nella seconda metà del secondo tempo stava sfuggendo: il controllo delle transizioni. Il cambio Nico/Koop, a mio avviso, è stata una scelta chiara per spegnere i ribaltamenti della Roma, soprattutto sul lato di Douath. Non è stato appariscente, ma ha letteralmente chiuso la corsia e gestito con maturità tutte le situazioni in cui si è trovato. In questo senso, il passaggio ad una sorta di 4-4-2 (con Savona terzino e McKennie centrale di centrocampo) ha funzionato, ma probabilmente solo perché Koop ha fatto da cerniera tattica su quella fascia, altrimenti avremmo rischiato di aprirci troppo, vista anche la fatica fisica che iniziava a sentirsi. La domanda che vi faccio quindi è questa: Quando si fa un cambio "difensivo" su un esterno/trequartista offensivo, quanto conta la qualità nella doppia fase rispetto alla perdita di brillantezza tecnica?
  11. Dale_Cooper

    Roma - Juventus 1-1, commenti post partita

    Comunque il goal di Manuel mi ha dato le stesse vibes del goal di Tudor contro il Deportivo.
  12. Dale_Cooper

    Roma - Juventus 1-1, commenti post partita

    My two cents. Il cambio Nico per Koop ha una lettura tattica piuttosto chiara: l’olandese garantisce una copertura delle due fasi nettamente superiore rispetto a Chico, soprattutto in situazioni di transizioni difensive. Magari non ha brillato, ma è bastato vedere come ha effettivamente preso in controllo l'intera corsia destra, chiudendo linee di passaggio e rallentando i tentativi di ripartenza della Roma su quel lato, dove Shomudorov era stato spostato. Un lavoro molto meno appariscente ma fondamentale in quel momento, soprattutto dopo il passaggio a quattro dietro e il calo fisico evidente. Pensando anche all'ingresso Savona e alla struttura a 4 dietro, la mossa ha pagato: meno spettacolo, più equilibrio... alla fine, contro una Roma che viveva di strappi, era proprio quello che serviva.
  13. Dale_Cooper

    Roma - Juventus 1-1, commenti post partita

    Di nuovo addormentati alla ripresa del gioco...
  14. Ciao, grazie a te per la risposta! Anch'io concordo su alcune cose scritte. Ma provo a rispondere a qualche punto. -È vero che con due punte più centrali avresti una struttura offensiva, ma c'è il rischio che queste due punte rimangano isolate dal resto del gioco. Senza un "trequartista" che faccia da raccordo, le punte rischiano di essere troppo concentrate su sponde e sportellate, senza mai poter ricevere un pallone giocabile per sviluppare azioni più complesse. A livello di centrocampo, il problema sarebbe ancora più evidente, con i due centrocampisti centrali che si troverebbero a dover gestire tutto da soli. La difficoltà di costruire gioco diventerebbe ancora maggiore, e, anche se il 4-4-2 potrebbe funzionare in alcune situazioni, la mancanza di un gioco fluido rischierebbe di far diventare la squadra troppo prevedibile. -Sugli esterni: è un po' il modulo in se a richiedere molto dinamismo sugli esterni. Più che questione di fare avanti-indietro, ci vogliono ali che possano fare entrambe le fasi (come dici tu). Il punto è che, con l'attuale rosa, giocatori come Nico e Conceicao non so quanto possano gestire quel tipo di lavoro continuo di copertura e spinta. Cambiaso e Weah, invece, hanno più capacità di coprire le due fasi e di inserirsi nei momenti giusti. Avrebbero più capacità per supportare i terzini in difesa, imho. -Il centrocampo a quattro contro un centrocampo a tre è un problema intrinseco del 4-4-2... non saprei se far fare pressing sulla mezzala avversaria sia sufficiente. Anche se una delle punte va a pressare il mediano avversario, il centrocampo diventa troppo statico. Non hai la fluidità di un gioco di costruzione che ti permetta di recuperare il pallone in maniera veloce e passare al contropiede. E questo diventa ancora più evidente quando la squadra avversaria ha un centrocampo molto dinamico che può dettare il ritmo della partita. -Senza un supporto per le punte (se non riesci a mettere in condizione Vlahovic e Kolo) il gioco si riduce davvero a qualche spizzata o sponda. Le punte, pur avendo caratteristiche diverse, rischiano di diventare gli unici protagonisti, senza possibilità di creare alternative offensive. Se non hai il supporto dal centrocampo, diventa difficile evitare una sterilità offensiva, e, come dici tu, la squadra rischia di "faticare" molto senza soluzioni creative. -Contro squadre che difendono basse e compatte, il 4-4-2 rischia di diventare una trappola. Il gioco diventa più lento, la manovra diventa più prevedibile e senza il tipo di superiorità numerica o fluidità necessaria per scardinare le difese, si rischia di fare molta fatica. Le linee troppo larghe e poco collegate tra loro non aiutano a creare quella densità che serve per poter attaccare le difese chiuse. In quel caso, l'unica soluzione sarebbe affidarsi ai cross e alle seconde palle, ma senza un po' di creatività, rischieremmo di diventare troppo facili da leggere. -Concordo sulla semplicità e ritmo diretto. L'importanza è dare ordine e solidità, specialmente se la squadra ha bisogno di un gioco più "diretto". Con meno creatività, il gioco fisico e di ripartenza potrebbe essere la soluzione giusta. Concordo sul dinamismo delle ali. Alla fine, concordo che il 4-4-2 per come lo intendi potrebbe anche funzionare in certe situazioni, magari contro squadre che ci lasciano spazio per attaccare o che non ci mettono troppo sotto pressione a centrocampo. In quei contesti, potrebbe garantire ordine, solidità e sfruttare al meglio le caratteristiche fisiche delle punte. Però, per renderlo davvero efficace su più partite, sarebbe necessario un lavoro più preciso sulle dinamiche di squadra, sia in fase difensiva che offensiva. Quindi, paradossalmente, potrebbe rivelarsi molto meno "semplice" di quanto si aspetti. Questa squadra, per me, per uomini e ruoli, sarebbe più adatta a un 4-3-3 (Locatelli come regista davanti alla difesa, e due mezzali (Thuram e Douglas Luiz) che ti permetterebbe di avere una buona copertura del campo e una transizioni rapide in attacco.
  15. Mah, leggere questa intervista mi lascia un po' l’amaro in bocca.. Tanti discorsi, tanti chiarimenti, ma alla fine si gira sempre intorno allo stesso punto: parlare di obiettivi. Ma se permetti, mister, proprio sugli obiettivi non si può sorvolare. Il quarto posto non era l'obiettivo. È il minimo sindacale. È il salvagente, non il traguardo. Dopo anni di fatiche, di delusioni e di pazienza da parte dei tifosi, ci aspettavamo (dato che ci è stato proposto da voi con tanto di fanfare) un progetto ambizioso, giovane sì, ma competitivo. Invece siamo usciti malamente dalla Champions, malissimo in Coppa Italia, fallito in Supercoppa e in campionato si è galleggiato, passando più della metà delle partite tra il quinto e il sesto posto. Sempre col fiatone. Sempre con l'idea che si "stava costruendo". Capisco gli infortuni, capisco le difficoltà, capisco anche che serva tempo. Ma non è vero che non ti è stato dato: hai avuto carta bianca dalla società, supporto, giovani da valorizzare, e hai finito per perdere il controllo del gruppo e dell'identità di gioco. Parlare di rivoluzione e poi fare una Juve senz'anima, a tratti irriconoscibile, non è "costruire", è solo prendere tempo. Sui rapporti nello spogliatoio... I giocatori non sono stupidi, e neanche noi tifosi. La sensazione è che qualcosa si fosse rotto da un pezzo, e che si cercasse solo di arrivare alla fine senza far troppo rumore. Dispiace, perché quando sei arrivato abbiamo sperato in molti. Ci abbiamo creduto. Ma la Juve non è un cantiere, è un club che DEVE tornare a vincere. Subito? Ovviamente no. Ma non si può pensare di aprire un progetto astratto e aspettare anni per vedere i minimi obiettivi portati a casa. Un'ultima cosa: se dopo 9 mesi una società come la Juve decide di cambiare, qualche domanda in più su come si è comunicato, gestito, motivato e allenato bisogna porsela. Il calcio, a questi livelli, non ti aspetta. E le scuse non bastano. In bocca al lupo per il futuro, davvero. Per me, lo ripeto, diventerai un ottimo allenatore. Ma, ad oggi, era giusto cambiare.
  16. Domanda più che legittima. Il 4-4-2 "classico" ha dalla sua il fatto di essere ordinato. Ha semplicità, equilibrio e compattezza, ma nel contesto della Juventus di oggi lo vedo di difficile costruzione e presenterebbe dei limiti strutturali, nonostante sulla carta i "ruoli" ci siano.. Provo a spiegare perché: -Poca creatività in attacco Con due punte "pure" e un centrocampo a quattro piatto, si rischia che nessuno giochi davvero tra le linee. Ne Vlahovic ne Kolo Muani sono registi offensivi. L'unico che potrebbe dare un po' di idee la davanti è Yildiz, ma in un 4-4-2 lo lasceresti troppo solo nel tentativo di costruire qualcosa tra le linee, sempre sotto pressione e senza riferimenti vicini con cui dialogare.. In più, Nico e Weah schierati da esterni di centrocampo non avrebbero la libertà tattica per venire dentro al campo e rifinire. -Vulnerabilità sugli esterni Tornando appunto a Nico e Weah, gli esterni di centrocampo devono fare praticamente tutto: correre, coprire, raddoppiare, spingere. Forse un pelo Weah sì, ma entrambi non hanno, per me, la capacità per reggere quella doppia fase con continuità. E in quel caso, la linea a quattro dietro diventerebbe molto esposta agli uno contro uno sugli esterni, soprattutto contro squadre che spingono coi quinti o con ali forti nell'uno vs uno (come, per dire, la Roma con Angelino o El Shaarawy/Soulé). Una variante possibile potrebbe essere quella di alzare Cambiaso a centrocampo e mettere Kelly terzino sinistro. In quel caso guadagneresti qualcosina in equilibrio e solidità, perché Cambiaso ha già i tempi di inserimento e la sensibilità difensiva per fare l'esterno a quattro con criterio. Ma anche così, non risolvi del tutto il problema.. i laterali restano esposti se il pressing salta o se gli avversari attaccano con più uomini sull'esterno. -Difficoltà a controllare il centrocampo Questo è il tallone d'achille storico del 4-4-2. Contro squadre che schierano un centrocampo a tre Locatelli e Thuram rischierebbero troppo... anzi, sarebbero sistematicamente in inferiorità numerica. Contro una Roma che gioca con Paredes, Cristante e Koné (più il supporto di Soulé che tende a venire dentro), sarebbe una battaglia persa in mezzo al campo, con la palla che gira più veloce e faremmo una fatica boia a recuperarla. Ci vorrebbe un centrocampo più dinamico... quindi alzare un po' la fisicità e l'aggressività (per esempio con McKennie-Thuram, o magari inserendo Douglas Luiz per dare più qualità e transizioni veloci) ma non è facile trovare la combinazione giusta. DL potrebbe effettivamente alzare il tasso tecnico e dare ordine, ma nel 4-4-2 rischia di essere troppo isolato o costretto a un lavoro più fisico che creativo, snaturandolo. -Dipendenza dagli attaccanti Nel 4-4-2, se le punte non trovano il gol, la squadra fa fatica a creare pericoli. Non hai un "10" puro che costruisce, non hai mezzali d'inserimento, non hai tanti tiri da fuori. Se Vlahovic e Yildiz vengono marcati bene, la squadra può diventare sterile, perché mancano alternative creative e imprevedibili nei corridoi centrali. -Fatica contro squadre chiuse Il 4-4-2 contro difese basse e compatte è come sbattere contro un muro. Le linee sono troppo larghe, i riferimenti offensivi sono prevedibili, e si rischia di non trovare mai lo spazio tra le linee per creare superiorità. La Juve ha già avuto enormi problemi contro squadre chiuse, anche con moduli più "fluidi". Con un 4-4-2 rigido, rischieremmo di moltiplicare quei problemi: tanto possesso sterile, pochi varchi, zero soluzioni. Hai ragione in generale però a dire che un po' di semplicità in più potrebbe dare ordine mentale. Ma forse la via giusta non è semplificare il modulo.. magari consolidare meglio i meccanismi dentro il 3-4-2-1, che già offre equilibrio e ampiezza, se interpretato bene... imho.
  17. Su quel lato sono un pelo più tranquillo, anche se Kelly, essendo più un difensore "moderno" e non un marcatore puro potrebbe soffrire Soule. Mi calma in questo senso un McKennie su quella fascia e il fatto che probabilmente Thuram darà una grossa mano schermando le linee di passaggio e cercando di limitare il suo raggio d’azione. Diciamo che però Kelly in campo aperto contro Soule non è il massimo della serenità, ecco.
  18. La formazione della Roma l'ho semplicemente presa spulciando un po' tra le probabili dei vari giornali, quindi nulla di scolpito nella pietra, anzi. E tra l'altro, la mia speranza è proprio che Pellegrini giochi, perché se non è in serata ne fa una più di Bertoldo. Pardon sugli accoppiamenti, ero andato a rivedermi i vari 3-5-2 utilizzati in passato e può essere che Celik venga impiegato in modo diverso, anche perché ha fatto anche il braccetto nei tre dietro. Quindi non escludo che Ranieri possa utilizzarlo in quella maniera, soprattutto se vuole dare un'uscita più fluida dalla difesa senza esporre troppo Hummels ai duelli in velocità. Detto ciò, il duello Angelino vs Nico Gonzalez effettivamente preoccupa anche me adesso che lo considero. A 'sto punto spero che in quella posizione ci vada Weah, che ha più gamba e ha più attitudine difensiva per coprire tutta la fascia.
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