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aemme91

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  1. 3 minuti fa, Oh basta là ha scritto:

    Certo che dare del pagliaccio a Momblano è proprio indegno. Capisco Chirico, ma Momblano è stato il primo giornalista in Italia a riportare la notizia su Ronaldo alla Juve (leggi articolo su Juventibus) e per questo perculato fino a quando si è capito che la notizia era vera.

    Tuttosport che ora rivendica la titolarità dello scoop, è arrivato dopo Momblano, esattamente due giorni dopo

    A Cesare quel che è di Cesare....

    PARLAVO DI TOP CALCIO NON DI MOMBLANO!

    1 minuto fa, The_Rock ha scritto:

    Qualcuno può spiegare cosa fosse quell'urlo a sky? 

    Ogni tanto capita. Ma che urlo è stato?


  2. 3 minuti fa, Furia-11-ceca ha scritto:

    Io appena visto la scena di Chirico che riceve un info al Cel mentre parlava e poco prima della pubblicità uscire a telefonare per avere conferme. Al rientro dire che È FATTA ...al 99.9

    Poco dopo momblano la dava al 100%... Tutto secondo le loro fonti.

    Che pagliacci 


  3. 10 minuti fa, Tornado blackwhite ha scritto:

    Quindi leggendo le ultime news, in teoria la conferenza stampa annunciata da Top Calcio, ci sarà ma non penso stasera. A meno che con "imminente" abbiano voluto intendere questione di ore/giorni

     

     

     

     

     

    Non ne beccano una dal 37 quelli


  4. 9 minuti fa, Fuorionda ha scritto:

    Questa la sapevate già ?

     

    09.07.2018 20.30 di Alessandro Vignati

    Edu Aguirre (Chiringuito TV): "Ronaldo ha accettato le condizioni del Real e spiegherà i motivi dell'addio"

     

    Intervistato da Sky, il giornalista di Chiringuito Edu Aguirre ha confermato alcune novità sul fronte Cristiano Ronaldo:

    "L'offerta della Juventus è pronta e Mendes ha comunicato al Real tutto questo: 100 milioni. Il problema non è questo, Cristiano non vuole salutare ufficialmente ma accetterà le condizioni del Real per partire. Il club chiede che Cristiano spieghi i motivi dell'addio, e questo verrà fatto".

    Hanno tradotto male


  5. 5 minuti fa, Tornado blackwhite ha scritto:

    “CR7 alla Juve? Fatturiamo 135 miliardi…”

     

    9 luglio 2018


    Di Luca Momblano

    Nessuno osa più per davvero. Parlano di sensazioni, informazioni, riunioni. Resta il fatto che i ciristianoscettici sono tutti palesemente in difficoltà. Il riferimento ovviamente non è ai tifosi della Juventus e ai loro patemi circa l’enorme portata della sigla CR7, così come non è neppure per il tifoso avversario che a coloro di cui sopra si aggrappa cercando di interpretarne le sillabe. Tutti vivono così il momento in cui si teme da cadere da molto in alto, da una parte come dall’altra. Chi scrive ritiene di non aver nel corso delle puntate lasciato per strada né troppi ma né troppi se. Anche se le sillabe, come le parole, sono altresì importanti. Per esempio: “Cristiano Ronaldo non è un affare da poco”, cito sempre per quanto possibile dei testuali in ambito Juventus. Leggasi: “Non è una corsa contro il tempo, ma non è un calciatore normale. Fidatevi che sappiamo come si fa”.

    ***

    Fermiamoci alle riunioni. O la riunione per eccellenza. Il consiglio direttivo del Real Madrid. Questo non fa il mercato, non compra o vende i calciatori. Ratifica. Osserva, studia, commenta e vara i piani presidenziali. E sottoscrive, o per lo meno prende atto. Una roba di forma e non di sostanza. Nessuno può spingersi a ritenere che questo direttorio non fosse a conoscenza del patto stabilito tra Florentino Perez e Cristiano Ronaldo un anno fa, quando si strinsero la mano per un accordo pericolosamente a termine ma ritenuto accettabile da ambo le parti in causa. 100 milioni, oppure 120, 20 a Mendes, oppure 40, qualcuno spieghi dov’è la differenza perché, e lo si sa tutti molto bene, la differenza non c’è. Quindi andiamo oltre a prezzo, segnalato già nel corso della prima puntata di questa fantascientifica saga CR7.

    ***

    A Torino, letteralmente, si vola. La psicosi sta contagiando (ed era prevedibilissimo) anche e soprattutto noi operatori della pubblica comunicazione. Chi scrive vorrebbe evitare di tornare sul gioco al massacro del giorno, dell’ora, del fatidico momento. Fa parte però del necessario, e le info arrivano anche senza cercarle per quanto possano contare in questi giorni di fix, delay, non si sa mai: nella giornata di domani risulterà chiuso lo scalo privato di Torino Caselle; sempre nella giornata di domani (o dalla giornata di domani? – vivendo lo si scoprirà -) la security che si occupa delle giuste protezioni di casa Juventus è nuovamente in stato di preallerta; il jet privato di proprietà di CR7 ha raggiunto in data odierna la Grecia, da Madrid via Lisbona; Jorge Mendes ha comunicato al Real Madrid la pronta disponibilità di Juventus al perfezionamento del pagamento pattuito.

    ***

    E la Famiglia? Compatta, serena, decisa. Consapevole. Sabato notte scorso è spuntato un “a metà settimana sarà tutto sistemato” presso la rituale cena di Fondazione Agnelli. Cioè andando incontro a necessità evidentemente non minori della controparte madrilena. Da ribadire inoltre che al momento bisogna tenere divisi date e orari di annuncio e presentazione, perché pare tutto questo generi una enorme confusione. Qualcuno avrebbe persino provato a chiedere la parola fine a John Elkann, sussurrato come promotore dell’intera operazione. “Ma la Juve può prendere davvero Ronaldo?”, è l’ora risposta sarebbe stata da doppia A maiuscola: “Lo sa, non mi occupo direttamente di Juventus. Ma mi permetto di ricordarle che il nostro gruppo fattura 135 miliardi”. Teniamolo lì, nel cuore, come le leggende di città, come noi juventini sappiamo fare. Pur consapevoli che Juve sarà ancora autosufficiente, ma di dimensione superiore e quindi innovativa e più impegnativa.

    ***

    Insomma, CR7 ha deciso. E non ha deciso ieri. E dove va Ronaldo lo decide Ronaldo, questo è altrettanto evidente. Lui che adesso è sotto la lente di tutti, ovvero del mezzo mondo che segue il calcio, oscurando anche il grande evento mondiale che è diventato un europeo, un regionale, un provinciale d’elite o poco più, mediaticamente parlando. Per lo meno in Italia, dove l’obiettivo mobile è uno e uno soltanto in queste ore (la Torino chiacchierona spinge per la presentazione tra il 20 e il 21 luglio, ma quello è folklore) come per l’intera prossima stagione. Non so dire se fossimo pronti a tutto questo, sicuramente dovremo esserlo ancora per parecchio tempo. E poi chi dev’essere pronto a gestire una cosa così grande, in fin dei conti, è solo e soltanto la società. Che nel frattempo dà la netta impressione di essersi attrezzata proprio ma proprio bene.


    Juventibus

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    Momblano con sti preallarmi e security divra be smetterla perché fino ad adesso non ci ha beccato molto

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