Marlow

Mai amato Allegri, anche se ha avuto buoni risultati nel primo ciclo. Ma in questo momento è l'ultimo dei problemi, non sappiamo neppure in quale categoria saremo il prossimo anno.

Zidane vinse la Champions al primo colpo al Real. Noi costruimmo una squadra muscolare che oltre all'exploit da te citato, in campo europeo fu pessima per diversi anni. Nulla a che vedere con la Juve delle tre finali consecutive del primo ciclo Lippiano, dove forza e tecnica a mio avviso erano amalgamate meglio.

Paragone che non si può fare. Ancelotti ha avuto comunque voglia di misurarsi in 4 campionati esteri diversi, ha vinto in Francia, Italia, Germania, Inghilterra e Spagna. Allegri non è mai uscito fuori dal campionato italiano, ha scelto la zona di comfort, preferendo restare fermo ad aspettare la chiamata di Agnelli piuttosto che rimettersi in gioco. Allegri però guadagna più di Ancelotti...ecco qua qualcosa non quadra.

Questa stagione è ingiudicabile per ciò che è accaduto fuori dal campo. Ha poco senso in questo momento parlare di futuro e cambiamenti vari, non sappiamo di quale male dobbiamo morire.

Sulla stagione anormale ha ragione, difficile trovare motivazioni.

Partita scialba, senza coraggio, identità e idee. Non abbiamo mai dato l'impressione di poter essere pericolosi. Il modulo iniziale non ha aiutato, ma le scuse stanno a zero.

Jugovic, centrocampista completo, sapeva fare tutto. Peccato sia rimasto troppo poco con noi. Poi mi vengono in mente Tacchinardi, Galia e Pessotto.

Qua c'è da da fare più punti possibili, arrivare il prima possibile a 40, sperando che la scure non colpisca ancora e in maniera più severa. Lo stesso Allegri passa dal calcolare i punti che servono per la Champions a quelli servono per salvarsi la dice lunga sulla situazione attuale.

Assolutamente, Allegri è stato bravo a guidare quella che era una formazione che andava col pilota automatico e a darle anche una dimensione europea. Questo con gli ingredienti che conosceva meglio: difesa attenta, campioni di gran lunga superiori alle avversarie, se parliamo di livello nazionale, che consentivano di portare a casa le partite. È stato l'alter ego di Capello e del suo Milan quadrato e vincente, in un'epoca dove però le avversarie erano più attrezzare. Ora siamo sicuri che gli ingredienti di Allegri siano quelli giusti anche per la situazione attuale, dove a mio avviso servirebbe più che un gestore un allenatore da campo?

Spalletti ha allenato Roma (nota squadra pluriscudettata) e ha vinto 2 coppe Italia.Poi 2 campionati di Russia, 1 Supercoppa e 1 coppa di Russia con lo Zenit, e poi ha allenato la disastrata Inter post Moratti riportandola fra le prime 4. Allegri è sicuramente un allenatore che sa come si vince, ma ha avuto anche la fortuna di ereditare una squadra che andava col pilota automatico.

Spalletti è sempre stato un signore, da avversario è stato rispettoso della Juve e dei suoi tesserati fin dai tempi di Roma.

Il Napoli a livello qualitativo seconda me è dietro Juve, Milan e Inter. Perciò Spalletti ha sì dei grossi meriti. Non hanno fenomeni, se non Osimhen e Kara, che si è rivelato quest'anno. Pensi che Lobotka, Politano, Rui, DiLorenzo, Bahrami, Kim siano meglio dei nostri?

Uguale

Io pensavo non arrivassero fra le prime 5. E a vedere i nomi non hanno queste grandi individualità.

Partita fra 2 squadre con scuole di pensiero opposte. La Juve nel primo tempo ha tenuto botta, nonostante il doppio svantaggio ha mostrato di saper restare in partita con una buona intensità fisica e le giocate soprattutto di DiMaria. Dopo il 3 0 c'è stato il blackout. Ci è andata bene nelle precedenti partite, ieri è stata una brutta sconfitta.

Avrà più spazio quando Kostic tirerà il fiato.

L'inizio di quest'anno, non dello scorso, è stato disastroso. Siamo stati estromessi ai gironi in malo modo dalla Champions, abbiamo preso brutte imbarcate in campionato, la partita di Monza fu scandalosa. Ergo Allegri inizialmente ha sbagliato, e molto, credo sia una cosa abbastanza oggettiva. Passando ad una difesa a tre, inserendo qualche giovane anche per cause di forza maggiore, ha invertito la rotta. Ma la Juventus non poteva essere la squadraccia di inizio stagione che perde in Israele senza mai tirare in porta.

Condivido. Allegri inizialmente ci ha capito poco, però adottando la difesa a tre e con la gestione oculata delle sostituzioni ha trovato una quadratura. Chiaramente la rosa lunga e di qualità, nonostante alcune defezioni, aiutano nella possibilità di svoltare la partita con i cambi. D'altronde Allegri è stato questo sempre, io credo che lotteremo per il primo posto.

A mio parere eravamo anche i migliori a livello tecnico. Paulo Sousa, Deschamps e Jugovic in quel centrocampo, oltre a Conte e DiLivio. Attacco stellare. Pessotto era di un'intelligenza tattica superiore, e Torricelli sarà arrivato tardi al grande calcio ma era una forza della natura. Tutta gente che giocava in nazionale. Quando arrivarono Zidane, Vieri e Boksic, quel gap fu addirittura maggiore...ma raccogliemmo di meno, secondo me perché il Dortmund fu sottovalutato... Vialli era nel mentre volato a Londra a chiudere come desiderava la carriera all'estero.

Il secondo anno però salto tutta la stagione, se non erro torno nelle ultime partite dove segnò ad ogni gara, ma non fu comunque convocato per Usa 94.

Incredibile, bravissimo Luca anche come regista. Da notare anche come Marcello Lippi stesse al gioco, nessun accenno di nervosismo neppure nel pre-partita, eppure c'era da rimontare un gol. Evidentemente la fiducia in quel gruppo era altissima. La Juve più forte che abbia mai visto, con un grandissimo capitano.

Vialli aveva già espresso la volontà di fare un'esperienza calcistica all'estero, perciò non fu proprio la triade a estrometterlo, come invece successe con Penna bianca. Aveva le idee chiare e al Chelsea da giocatore allenatore vinse varie coppe nazionali e la Coppa Coppe. Una gran perdita, ci ha lasciato tanto.

Anche per Attilio Lombardo...che periodo triste.

Probabilmente aveva scelto di vivere un po' più serenamente. Dopo la parentesi da tecnico ha preferito commentare e ultimamente fare il capo delegazione per la nazionale del suo grande amico Mancini. Le sue interviste sono di una saggezza incredibile.

Che triste notizia. È stato un mio grande idolo, gli dedicai un tema in prima superiore. Concordo con chi dice che fu il vero trascinatore della squadra, fino alla Champions. Riposa in pace, Gianluca.