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SuperEagle

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  1. Ma infatti il Real ha tutto il diritto di non andarci, se non lo ritiene conveniente o remunerativo. Gli spunti di riflessione del mio messaggio originario erano due: 1) quanto vale un torneo al quale le squadre minacciano di non andare se non pagate abbastanza? 2) come si fa a fissare un “prezzo cachet” prescindendo dal contesto, quindi dal torneo a cui si partecipa, il prestigio, la tradizione, gli avversari…..? E che deriva ci aspetta, con tali ragionamenti?
  2. Quando le Tv comprano i diritti, comprano la Champions League, i Mondiali, non le partite del Real, dell’Italia o del Brasile. La cornice ha la sua importanza, ed è l’evento sportivo a determinare chi è il migliore. Se il Real pensa che le sue partite valgono 20 milioni, si iscrivesse al campionato arabo.
  3. Poi verificheremo sul campo la credibilità di un torneo in cui i grandi giocatori (tipo Mbappe) non potranno neanche essere sfiorati dai difensori, perché altrimenti salta tutta la sceneggiatura di Netflix…….
  4. Scusa, ma il problema non è nel decidere di non partecipare perché il torneo appare poco remunerativo (questo ci sta), ma nel fissare un cachet minimo per partita, a prescindere da come giochi, dove giochi e contro chi giochi (quindi, prescindendo dal contesto). Ma questi chi si credono di essere, il centro del mondo? Per fortuna, il calcio è ancorato a leggi del tifo che non funzionano come per cinema o musica, dove quello che le major vogliono, diventa una hit…..anche se Mbappe passa al Real, un tifoso del Bayern resta tifoso del Bayern, o della Juve, o del Napoli.
  5. Non sono d’accordo. Se i club vogliono quasi tutta la torta, si creassero gli eventi da soli, come sta facendo Mike Tyson. Poi, già che ci sono, decidessero anche i risultati, il numero dei goal, l’andamento delle partite, a beneficio di Netflix (come nel wrestling). Il prestigio dell’evento deve precedere (attenzione: non “sostituirsi a”) quello dei protagonisti. Una semifinale di un Mondiale non vale di meno perché vi arriva il Marocco.
  6. Assolutamente si, ma nello sport il cachet deve dipendere da quanto ti impegni, da quanto sei prestazionale, dai risultati, insomma. Cosa vuol dire “una partita del Real vale 20 milioni di Euro”? E su…..
  7. Si, ma cosa vuol dire che una partita del Real vale 20 milioni? E se gioca da cani, schierando le riserve? Un po’ come i cantanti che si intascano il cachet, e poi si presentano sul palco strafatti, ubriachi e steccano. Una partita del Real vale quanto lo spettatore (allo stadio, o in Tv) è disposto a pagare, e questo dipende anche dal contesto di riferimento, dal prestigio del torneo. Una gara del Real in Champions vale X perché è Champions, altrimenti dovrebbero chiedere 20 milioni anche per le amichevoli infrasettimanali……
  8. Quando la partecipazione ad un torneo dipende dal cachet, due domande sul valore dello stesso io inizierei a farmele. C'è qualcosa di profondamente sbagliato nella piega che sta prendendo il calcio. Tra qualche anno, il Real giocherà metà delle sue gare casalinghe tra le dune del deserto. Poi vedrete.
  9. SuperEagle

    Complimenti Mister Baroni

    Grande Baroni, a Napoli lo ricordiamo con affetto in quanto autore della rete finale nell’anno del secondo scudetto. Anche all’epoca era un gregario silenzioso.
  10. Roba scontata, che su questo forum leggo da anni, in primis scritta proprio da me…..😀
  11. Juventus, trasferta a Bergamo, Genoa e trasferta ad Empoli (che potrebbe essere rovente).
  12. La Roma ha un calendario tostissimo, ma l’aggancio/sorpasso del Napoli passa molto dallo scontro diretto…..obbligatoria la vittoria azzurra e meglio se per 3-0. Più probabile che si decida tutto tra Atalanta e Roma alla terzultima, a Bergamo.
  13. SuperEagle

    La Juventus è la squadra più tifata in Italia: la classifica

    Esatto, questo è l’unico intervento che abbia centrato il punto. Dipende dal campione che intervistano, dall’età media. Lo scudetto del Napoli, ad esempio, con la grande festa cittadina, avrà certamente attecchito su gran parte dei ragazzini tra i 6 e i 10 anni (età in cui si forma la passione, ove non inculcata a forza dai genitori), quindi ove intervistassero solo maggiorenni (per dire), l’effetto sarebbe molto diluito. Insomma, non sorprende che la Juve sia in crescita, mentre lascia perplessi il dato della Roma (che, suppongo, abbia drenato tifosi alla Lazio), vista la scarsità di vittorie degli ultimi anni.
  14. Adesso insorgeranno anche i gay. Ma anche l’intera comunità LGBT. Ma anche le femministe, parlando di mascolinità tossica.
  15. Parole sante. Aggiungo che ho un amico “sessista” quando si tratta di ferire/insultare una donna (per strada, al lavoro), con i classici “puoi solo stare dietro ai fornelli” e così via, ma che poi le donne che stima le adora, riconoscendo in loro, anzi, qualità che gli uomini non possiedono.
  16. C’era Netflix, un colosso, pronto a costruire una narrazione di Valencia città/tifoseria razzista, proprio facendo leva sulla “drama queen” Vini Jr. Per fortuna - e con mio sommo godimento - li hanno sbattuti fuori.
  17. La questione è esattamente quella: Osaka piange fuori, ma piange anche in campo, ed è palese che la sua prestazione venga in qualche modo inficiata dall’ambiente esterno. Vinicius in campo reagisce e provoca apertamente, poi davanti alle telecamere piange. A me sembra una accurata strategia mediatica per ripulirsi la “fedina penale” prima che sia troppo tardi, ossia prima che venga etichettato come un Balotelli e che inizi a costituire un problema di ordine pubblico, per i suoi atteggiamenti, oltre che una fonte di imbarazzo per il Real. Niente di troppo diverso da una Ferragni post-pandoro, per intenderci. Ma non pretendo di essere seguito nei miei ragionamenti, li espongo e basta.
  18. La discussione è interessante e le opposte posizioni rispettabili, tuttavia la posizione pro-lacrime parte dal presupposto che esse siano sincere. A me dispiace mostrarmi cinico, ma nell’era dei social e di Netflix (che costruisce una narrazione in “tempo reale”) non credo più a nulla di quanto sia spettacolarizzato e reso pubblico in maniera così eclatante.
  19. Mi unisco al cordoglio……le persone, anche se non le si conosce personalmente, possono comunque avere un peso nelle nostre vite, nella misura in cui entrano nella nostra quotidianità, anche se in punta di piedi. Le persone contano, e contano in ogni forma con la quale avviene l’interazione con loro, in ogni modalità di contatto. Ed il vuoto che lasciano si avverte.
  20. SuperEagle

    Napoli - Juventus 2-1, commenti post partita

    Era giusto nel senso che era il risultato oramai maturato prima dell’episodio del rigore, poi sono d’accordo che era stretto per la Juve, senza dubbio alcuno.
  21. SuperEagle

    Napoli - Juventus 2-1, commenti post partita

    Oramai è più o meno un decennio che i Napoli-Juve sono così, seguono uno spartito piuttosto scontato. Va detto che le assenze bianconere sono davvero molto pesanti, il centrocampo attuale non è a livello di una squadra seconda, eppure stasera era partita da pareggio (e forse anche stretto per la Juve), non è che Allegri abbia fatto disastri.
  22. SuperEagle

    Napoli - Juventus 2-1, commenti post partita

    Questa sera era più giusto il pareggio, così come l’anno scorso ad aprile, ma evidentemente Jack ha qualche conto aperto contro la Juve……… il rigore c’era, magari la distribuzione dei cartellini é stata un po’ casalinga, questo almeno ho visto io.
  23. Si fa solo voler male, come avvenuto lo scorso anno col Milan (arbitraggi non buoni per il Napoli). Figuriamoci, ricatto….
  24. A Napoli lo schifano un po’ tutti, in questo momento storico specialmente. Una boutade dal significato politico, deve recuperare consensi e indorare la pillola della prossima eliminazione in Champions.
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