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SuperEagle

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  1. Concordo, ma questo vale per l’anno corrente: l’ultimo biennio del Napoli è stato fallimentare, dare 6 milioni a un difensore trentenne come Koulibaly per finire quinti e settimi, senza gli introiti della Champions, era l’anticamera del baratro. De Laurentiis è stato perfetto fino alla vendita di Higuain, dopo è andato nel pallone ed ha arrestato qualunque progetto di crescita del Napoli, nel frattempo divenuto la sua sola fonte di guadagni (non produce neanche più cine-panettoni); ora è rinsavito e la strada è quella giusta, ma lo aspetto al varco questa estate, come tifoso guardo anche alle prospettive e ai risultati (non di bilancio).
  2. Ma che stai dicendo……De Laurentiis è contestato a Napoli perché accusato di vivacchiare senza far crescere la società, ora - vivacchiando vivacchiando - è in una congiuntura dove ha azzeccato un paio di meloni (usciti rossi) e ha goduto dell’arretramento della concorrenza (la Juve è in regresso tecnico già da ben prima della penalizzazione), io come tifoso non tifo per i bilanci ma per le vittorie, quindi non cambio opinione su di lui……MA quel che ha fatto quest’anno è stato corretto ed esatto, liberarsi degli stipendi pesanti ed insostenibili è il primo passo per la rinascita delle squadre italiane, che poi possa ANCHE coincidere con una vittoria storica ben venga, ma non mi cambia il giudizio.
  3. Lo è ancora, un pagliaccio……infatti se il “modello Napoli” risulterà vincente quest’anno non è per programmazione, ma per inerzia (nel senso che il resto della concorrenza è imploso da solo). E a me, come tifoso, interessa vincere, non solo partecipare.
  4. Ma le plusvalenze le fanno tutti, questo lo si sa……è un altro argomento.
  5. Il modello-Napoli non è questo, ma è quello di diminuire il monte-ingaggi e accrescere il valore di cartellini della rosa (con acquisti di giovani, non di gente bollita), nel saper cedere “bene” e acquistare altrettanto bene. E comunque non c’entra nulla con questa discussione.
  6. Il calcio italiano ha tre squadre agli ottavi di Champions, intanto vediamo come va. Se non si hanno i soldi, bisogna mettere altro nel piatto, ma non è detto che non basti. Villarreal ha 50.000 abitanti, per dire, ha vinto una Europa League e fatto settimanale di Champions……
  7. La corsa non va fatta con le squadre inglesi, oramai lì c’è tutto un altro ecosistema, che o implode per conto suo - assieme alle varie “bolle” create dallo sportwashing estremo (vedi caso Manchester) - oppure li vedremo col binocolo per tutto il resto delle vite di chi oggi scrive qui dentro.
  8. Ma non c’è dubbio, ma il sistema-calcio non è insostenibile in se…..lo è, se ci si vuole mettere a ruota della Premier League.
  9. Certo, ci mancherebbe……dopo Covid e due mancate qualificazioni in Champions (che per il Napoli è linfa vitale), quest’anno ha dovuto drasticamente ridurre il monte-ingaggi, ma ne ha guadagnato in valore della squadra. Diciamo che è in “decrescita felice”…..
  10. Mi è chiarissimo, ho solo evidenziato che possono esserci altri modelli gestionali validi, magari (vedremo tra qualche mese) anche vincenti. Il concetto di “crescita” è molto complesso: se si aumenta il fatturato ma si raddoppiano le spese (spingendo poi sulle plusvalenze) non si cresce, si crea solo una gestione pesante. In Italia non si fanno gli stadi per una serie di ragioni molto più complessa dal “non voler crescere”, ci sono pastoie burocratiche, gente che ci vuole mangiare sopra e mille problemi.
  11. Sarà anche così, ma il Napoli ha zero euro di debiti, una gestione snella ed una squadra giovanissima, cosa che PRIMA era insufficiente per vincere, ora magari no….
  12. Ma puoi metterla come vuoi, solo non comprendo cosa possa spostare la vittoria di un campionato mondiale tra due carriere così diverse per epoche storiche, longevità, prolificità e quant’altro. Posso arrivare a capire che la vittoria in Qatar possa essere determinante nell’annoso confronto con Ronaldo, nel frattempo appassito anzitempo (contro ogni pronostico di appena due/tre anni or sono), perché i due hanno vissuto la medesima epoca storica, hanno giocato contro di continuo e nello stesso campionato, si sono giocati trofei importanti praticamente ogni anno in squadre dal valore grossomodo identico…..ma con Diego il confronto “contabile” era chiaro già da prima (e dovrebbe porgli davanti, a questo punto, anche Cristiano, per coerenza).
  13. Cioè mi stai dicendo che alla Juve possono dare, tipo, 30 punti ulteriori di penalizzazione ma poi, se riesce comunque a salvarsi per sua bravura, come “premio” quei punti in meno glieli traslano al prossimo torneo? Ma che è ‘sta cafonata? 🤔
  14. Ma ha tutto poco senso, in teoria la Juve può finire anche con -15 punti davanti alla Roma. Poi la si può mettere anche ultima, ma se oggi la Juve avesse 8 punti, si salverebbe comunque facilmente alla fine. L’ afflittivita’, come concetto, riguarda solo le penalizzazioni retroattive.
  15. Questo vale a bocce ferme, quando le pene si applicano retroattivamente. È ovvio che se a fine torneo, con la classifica scritta, dai dieci punti a un Torino, che ti passa da nono a quindicesimo, o a un Napoli che ti va da primo a….primo, non gli hai fatto nulla. Ma quando le penalità si applicano a campionato in corso, o per il torneo successivo, sono (potenzialmente) afflittive di per se’. Dare un ammontare di punti X sulla base della classifica e del dove “vorrei” collocarti in classifica a fine anno (quindi: più sei bravo sul campo, più punti ti affibbio) è una porcata vera. Ad esempio, Milan e Lazio nel 2007 arrivarono in zona Champions, e la Reggina si salvò, nonostante le rispettive penalizzazioni che, quindi, furono rese ininfluenti per bravura delle squadre.
  16. E invece…….🤣 Maradona è stato pura arte, e l’arte non si studia sui libri. La Sindrome di Stendhal può insorgere ammirando dal vivo la Cappella Sistina o la Galleria degli Uffizi, non certo dietro un pc. È’ una questione completamente diversa dall’analisi di risultati e statistiche, che non ha MAI visto svettare Diego, per via della presenza di Pelè (non è che parliamo, che so, di un Rod Laver o di un Mark Spitz, poi superati nei risultati oggettivi da Djokovic o Phelps). Eppure, se gli argentini lo venerano come un dio o come un talismano (lasciamo stare i napoletani, sarei di parte quindi taccio), anziché - che so - avere su bandiere e cappellini Kempes, che gli ha fatto vincere “El primero”, qualche motivo ci sarà. Non sto dicendo che è più forte o completo o vincente Tizio rispetto a Caio, ma semplicemente che i ragionamenti basati su risultati e statistiche non sono quelli che aiutano a capire il fenomeno Maradona, o il perché alla sua morte si siano fermati anche durante una gara di rugby in Nuova Zelanda (non mi risulta succeda così spesso).
  17. Aspetta, dal punto di vista sportivo magari è così, ma per la Consob qualcosina di “appiccicoso” ci sarebbe, eh…..è da lì che è partita la ricerca delle prove e si è poi riattivata la giustizia sportiva, che aveva tranquillamente archiviato tutto in una prima fase (altro che riscrivere le regole e disciplinare le plusvalenze….). Intendo dire che i “mandanti del delitto”, stavolta, non fanno parte dei vostri classici nemici calcistici, che anzi hanno la polvere sotto il tappeto e tutto l’interesse a che non salti per aria un equilibrio già precario.
  18. Mah, non saprei, penso che la Consob (organismo fuori dal sistema-calcio) abbia giocato un ruolo importante, come giocò un ruolo importante (non ridete) Striscia la Notizia ai tempi dell’affare Chievo-Cesena. Forse mi sbaglierò, ma stavolta - al contrario del 2006 - mi pare di vedere un sistema-calcio omertoso e compatto nel difendere le sue (oggettive) schifezze, ed è come se la giustizia sportiva sia stata imbeccata, per così dire, dall’esterno. Non credo che si possa arrivare a tanto solo per togliersi uno “sfizio antijuventino”.
  19. No. Un conto è far leva sulla pancia del pubblico, dando loro le (attese) conferme sulla Juve che ruba, corrompe gli arbitri e in tal modo vince gli scudetti (nelle dicerie popolari, appunto); un altro è andare a scartabellare su irregolarità contabili che il 90% dei tifosi neppure comprende (ma ben comprende, il suddetto 90%, che le facevano tutti i club). Non avverto livore, al massimo ironia per essersi, i dirigenti juventini, fatti beccare con le mani nella marmellata in una pratica diffusa e, dal punto di vista squisitamente sportivo, neutra e insignificante.
  20. Nel 2006 erano piuttosto chiari i mandanti e gli obiettivi da raggiungere, in questo 2023 mi sfugge come si sia potuti arrivare a tanto. Nell’art. 4 ci può finire, a questo punto, qualunque cosa. Anche il “sentimento popolare” non mi sembra quello di 17 anni fa. Mi sembra tutto abbastanza grottesco.
  21. Lo hai mai visto giocare? Al vivo, in uno stadio, intendo?
  22. Le considerazioni che mi vengono sono che: 1) se avessero controllato/intercettato 100 squadre, 100 sarebbero state condannate; 2) nell’art. 4, in quanto norma astratta, ci può finire tutto, è il pozzo di San Patrizio; 3) se una sola operazione farlocca non è punibile e tante lo sono con un -15…..cosa succede con 5, 10 o 15 episodi sospetti? Non punibilità, punibilità con pochi punti? Boh, non ne capisco ma è come dire “un omicidio solo non prendi nulla, un omicidio al mese vai in galera”, non mi pare giuridicamente corretto, ecco (la frequenza della violazione deve misurare la pesantezza della punizione, non può costituire una soglia di punibilità, quella va normata a priori).
  23. Giocata due volte: prima volta sorteggio al primo turno contro il Real Madrid, seconda volta era già in chiaro declino. C’è stata un’epoca dove non ci potevi provare ogni anno come adesso, eh.
  24. Premettendo che ho già sostenuto varie volte che la sentenza del 2006 fu un aborto giuridico, aspetto di leggere le motivazioni ufficiali per formarmi una opinione.
  25. Comunque faccio notare che sono bastati 5 minuti di Juve VERAMENTE offensiva, sul 2-0, per segnare una bella rete e consentire a Chiesa (alto a sinistra) di creare scompiglio fino a far sfiorare l’autorete del possibile 2-2. Poi è arrivato l’intervallo, è il messaggio sarà stato il solito “halma, c’è tempo”. Sono situazioni già viste e riviste, dal Benfica alla Salernitana, fino alle più famose Madrid e Monaco di Baviera di qualche anno fa. La Juve spalle al muro, costretta a fare gioco a briglie sciolte, le occasioni le crea, eccome.
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