SuperEagle

Che poi ha vinto una russa, travestita da kazaka…..il karma…..

Il Chelsea ed il Tottenham viaggiano sul miliardo di debiti, il Man Utd sul mezzo miliardo, Klopp piange per un Liverpool iper spendaccione, Inter e Milan che te lo dico a fare, il PSG vive costantemente in perdita, i “trettre” (Juve, Barcellona e Real) non ne parliamo proprio……si salva forse giusto il Bayern. E’ l’intero “sistema-calcio” ad essersi aggrappato alla Superlega come extrema ratio per sopravvivere su livelli di spese non più sostenibili: di ridimensionamento, infatti, guai a parlarne, forse ora la sola Juventus (forse) è in procinto di riprendere un percorso non dico virtuoso, ma quantomeno sostenibile.

Per tornare a Messi, in questo mondiale si sta comportando da badboy, più che da chierichetto: provocazioni, proteste, interventi decisi, falli di mano eclatanti. Chissà che non sia questo il suo vero volto, represso da anni di confronti con Diego o di obblighi con gli sponsor, e che ora finalmente viene fuori (tipo l’Uomo Tigre all’ultima puntata, quando si libera della maschera e di tutte le “sovrastrutture” e si lascia guidare dall’istinto belluino, andando anche sopra le righe 😀).

Ma in Champions più selezione di così è veramente difficile farla. 16 posti su 32 disponibili sono “prenotati” da quattro nazioni, e altre 51 (!), se ho fatto bene i conti, a lottare per gli altri 16. Più che inserire i gironi anche al secondo turno (una volta accadeva), per aumentare i big match, non so cosa si potrebbe fare. L’ alternativa è rompere il meccanismo è creare una serie A, una B, una C d’Europa, e fare diventare l’Europa League come una coppa a eliminazione secca, tutti contro tutti. Si può fare, e sarebbe interessante (anche se la serie A sarebbe composta da 6/7 club di Premier, su ipotetiche 14/16 squadre), ma i campionati nazionali dovrebbero, a loro volta, tutti ridursi a 14/16 teams (con coppe nazionali a garantire maggiore “fantasia” nei confronti, diciamo così). Altre soluzioni “meritocratiche” non ne vedo.

Fosse così, sarebbe perfetto. Ma lo scopo di A22 (mi pare si chiami così) è quello di introitare i soldi che attualmente se magna la UEFA (giusto), eliminare le partite inutili (giusto anche questo), ma non attraverso un meccanismo selettivo più meditato ed accurato (sbagliato), e non per far crescere il calcio di base, redistribuendo gli introiti (sbagliato), ma solo per ficcarseli in saccoccia in pochi oligarchi (sbagliatissimo!).

Come vedi c’è un chiaro bias cognitivo dietro tutta la discussione. La gloria la acquisisci quando ti batti contro i MIGLIORI, non contro i “blasonati”. Il “blasone” serve per attirare l’attenzione e fare soldi, permettendo, così, il perpetuarsi del “blasone”. È la stessa logica per la quale, oggi, un “cantante influencer” riceve ingaggi maggiori di un cantante che ha studiato, e che ha un’estensione vocale di un certo livello. Puoi dire che è più appetibile da un punto di vista commerciale, ma non che è più “bravo” perché lui riempie uno stadio, e quell’altro no. Sarà bravo a creare empatia con le masse, sarà telegenico, ma non sarà il miglior cantante. Non per forza, almeno. Fammeli giudicare a porte chiuse da una giuria tecnica, e vediamo chi è il più bravo.

No. Il Marocco lo guardi perché, nel 2022, si è dimostrata una delle 4 squadre nazionali migliori, e quindi stai guardando il migliore spettacolo possibile, secondo una logica meritocratica e sportiva. Secondo una logica commerciale, le semifinali avrebbero dovuto essere USA - Cina (per bacini di utenza) e Portogallo - Argentina (per narrazione tematica).

Sono pienamente d’accordo e la soluzione unica possibile é l’astensione di massa di tutte le squadre dalle competizioni UEFA. Lo faranno? Avranno gli attributi di rinunciare a dei soldi SICURI oggi, per averne di più domani, allestendo un nuovo torneo democratico in cui sarà il più bravo a guadagnare quei soldini in più, sottratti alla UEFA?

Non solo. È palesemente finta. È come la WWF. Ipotizziamo che questi mondiali di calcio fossero organizzati solo da privati, e solo per fare soldi da spartirsi poi tra loro….cosa vorrebbero vedere gli spettatori, cosa pagherebbero di più gli sponsor……Messi contro Ronaldo uno contro l’altro in finale? E chi pensate arriverebbe, magicamente, in finale? Con tanto di serie tv collaterale, pronta a partire l’anno successivo e a mulinare altri soldi? Faccio fatica a credere che a qualcuno possa davvero piacere uno scenario così distopico, ma ne devo prendere atto.

Una competizione “aperta” e “redistributiva” distrugge alla base qualsiasi progetto concreto di Superlega alternativa, la quale (per come è stata ideata) è fondata sull’UNICO, basilare principio di spartirsi fra POCHI eletti i soldi che “potrebbero” andare a (molti) altri. Tu ce li vedi Juventus, Barcellona e Real a impostare un progetto di Superlega fatto così: 1) creiamo una società di diritto privato; 2) cerchiamo gli sponsor; 3) diciamo agli sponsor che i partecipanti sono i primi quattro dei maggiori campionati europei (graduati secondo un ranking oggettivo) e gli altri campioni nazionali, filtrati attraverso un meccanismo di prequalifiche. A quel punto: 1) i membri scissionisti che vantaggio avrebbero? Neanche sarebbero sicuri di partecipare al torneo da loro stessi organizzato! 2) Gli sponsor come conoscerebbero in anticipo i nomi delle partecipanti, rispetto ai quali mettere i soldoni? 3) E soprattutto…..ops, ma una competizione così c’è già! È la Champions League! Perché allora uno sponsor dovrebbe pagare di più, per una competizione senza storia, senza tradizione e con un nome diverso, rispetto ad una che già c’è? Semplice: perché la nuova competizione è composta (solo) dai maggiori club del mondo. Ma se è composta solo dai maggiori club del mondo, non è aperta. E se è aperta, è la Champions League! (Bingo!).

Esatto. Perché lo si lega al “perseguimento delle legittime finalità connesse alla natura specifica dello sport”. Si parla di equilibrio agonistico, merito sportivo, solidarietà finanziaria, importanza dello sport piramidale di base, soprattutto di “CARATTERE SOCIALE SPECIALE” dello sport. In pratica, l’Avvocato generale ripesca i “sogni dei bambini” e la “vecchietta di Ceferin”, pluriperculati qui dentro per mesi e mesi. Non è la decisione finale, ovviamente. Ma allo stato delle cose, la situazione rappresentata è questa. E, se anche a molti non fa piacere leggerlo, ribadisco: spiaze.

Ah beh, quello sicuramente. Molto giusta questa osservazione. Aggiungi anche che, al giorno d’oggi, abbiamo una nuova categoria di tifosi-haters, mentre un tempo vi era più rispetto e si applaudiva e rispettava anche il campione della squadra avversaria. Oggi bisogna schierarsi per forza, ed anche nettamente: o sei pro Maradona o pro Pelé, o sei pro Messi o pro Ronaldo, o pro Djokovic o pro Nadal, o pro Curry o pro James…..

Non c’è alcun giusto compromesso ne’ volontà di crearlo……già questa Champions - con i criteri di assegnazione dei posti fissi per determinate federazioni nazionali - ha totalmente distrutto il calcio dell’Est (un tempo c’erano squadre belghe, svedesi, russe, rumene competitive ai massimi livelli), dando in cambio ai “peones” lo zuccherino della Europa e della Conference League, salvo poi accorgersi che anche lì si intrufolano (ovviamente) le squadre dei campionati più importanti. Tornei che non portano ad alcun salto di qualità, come dimostrato dal Siviglia che ha vinto millemila EL, ed è rimasta a fare la valletta delle big in Spagna e la comparsa in Champions. Quello che molti non capiscono è che l’attuale Champions è già una Superlega parecchio “spinta”, asciugarla ancora di più dai club minori sarebbe letale. Se si vogliono aumentare gli scontri tra le big, cosa buona e giusta e che io avallo, basta aumentare il calendario europeo a scapito dei tornei nazionali (ad esempio introducendo i gironi da 4 anche dopo la prima fase, o partendo da gruppi da 8). La vera meritocrazia ed il vero equilibrio lo crei creando competizioni 1) aperte 2) equilibrate e 3) vivaci nella formula; la Nations League in questo è un interessante esperimento ampiamente replicabile anche a livello di club.

In realtà, invece, accade il contrario perché gli atleti migliori (non solo i calciatori) del presente hanno dalla loro, quasi sempre: 1) un ricordo più nitido e vivo, mentre di quelli del passato, ovviamente, vanno scemando le testimonianze; 2) migliori risultati e migliori cifre (le carriere si allungano, la medicina migliora, vengono create regole atte a favorire lo spettacolo è la produzione di “numeri”, ecc.). Tanto è vero ciò, che abbiamo già dei prototipi di calciatori mai visti prima (Haaland e Mbappe), con cifre anch’esse mai viste prima; d’altra parte, tu dici che quello che hanno fatto Ronaldo e Messi difficilmente sarà eguagliato……beh, già domenica sera Mbappe potrebbe vantare due titoli mondiali (che valgono ALMENO come una mezza dozzina di Champions League) a soli 24 anni, mentre Haaland è ampiamente in media per stracciare il numero di reti di entrambi ai massimi livelli……quindi…..

Ma questo è indubbio, mentre molto “dubbi” sarebbero i criteri di selezione, con club fondatori e/o clienti fissi del torneo (quindi, liberi di spendere e spandere) e club “ospitati” a rotazione (con Wild card, o altri criteri meritocratici) che, ovviamente, non potrebbero pareggiare la forza di fuoco di quelli fissi. Azzerare il “rischio imprenditoriale” per taluni club creerebbe, contemporaneamente, un incentivo a spendere come se non ci fosse un domani (tanto la partecipazione per X anni è garantita) ed un aumento del gap con i club esclusi dal giro, o inclusi solo a rotazione. La replica (scontata) per la quale, a cascata, ne beneficerebbe tutto il calcio, perché i club maggiori andrebbero a spendere da quelli minori, è drammaticamente cieca. Perchè si determinerebbe soltanto quello che abbiamo già vissuto quando fu creata la Champions, o quando entrarono le pay tv nel gioco, ossia un aumento (stile inflazione) di costi (cartellini, ingaggi, procuratori). Diversamente, il “sistema-calcio” nel suo complesso dovrebbe essere in piena salute, come la NBA, ed invece è una “bolla” deambulante che si regge su debiti (più o meno) assorbiti da fondi speculativi, stati sovrani, prestanome vari e che non crolla ancora soltanto perché è “too big to fail”. L’ unico calmiere “educativo” che possiede il sistema, è proprio l’esistenza del rischio di impresa “sportivo”: la Juventus quest’anno ha fallito il superamento dei gironi, quindi ha perso soldi, quindi spenderà di meno. Ora, per provare a contrastare i club che spendono a fondo perduto, altri club (sapete bene quali), fallita (ovviamente) la strada ridicola del FFP, hanno provato la strada di mettersi al pari, azzerando i rischi per poter alzare anch’essi l’asticella. Ciò comporterebbe che 12/15 club potranno spendere 1 miliardo l’anno in ingaggi, ed il resto del mondo, ad andar bene, 50 milioni. Questo è ancor più inaccettabile della già orribile situazione attuale.

Ribadisco anche a te che potete stare tranquilli…….se non mi cacciano (o non mi chiama il Signore, nel frattempo), ci riaggiorniamo tranquillamente ad aprile 2023.

Punti di vista. Comunque quello che sarà, quello ci prenderemo. Tanto dopo essermi sorbito, turandomi il naso, il mondiale in Qatar, sono vaccinato su tutto……

Se proprio vuoi che io entri nella parte del tifoso, ti accontento subito, eh. Basta chiedere. Nei miei discorsi di un anno e mezzo fa, sostenevo che qualunque squadra avesse il diritto di poter competere con le migliori, non solo quelle “preselezionate” in partenza (anzi, “autoselezionate”). La “risposta basic” che ricevevo era che il Napoli non meritava nulla a prescindere, non aveva palmares e che squadre nobili come Juve, Barcellona e Real non dovessero di certo abbassarsi a giocare contro avversari di caratura così infima. Un anno e mezzo dopo, il Napoli è agli ottavi di Champions, mentre Barca e Juve sono in Europa League, ed il Real ha il Liverpool negli ottavi (mentre il Napoli ha l’Eintracht). Ergo, potrebbe fare meglio di tutte e tre, avendo azzeccato le scelte. Così come il Marocco ha fatto meglio del Brasile ai mondiali, per dire. È questo il sale dello sport. Poi che la UEFA faccia schifo di suo, e che meriti sonore batoste, sono il primo a sostenerlo. Essere contrario alla Superlega (meglio: a un certo modello di Superlega) non equivale a essere un ultrà di Ceferin & C…..

La chiosa di oggi è conseguenza del pensiero di ieri, e non vedo cosa c’entri con la posizione delle varie squadre in campionato.

Sicuramente. Ed infatti è (anche) così che la Premier è cresciuta. Qui in Italia, invece, per sostenere il sistema ci siamo inventati i premi per…..chi fa peggio (spalmamenti pluriennali di debiti col fisco, “paracaduti” per chi retrocede, occhi chiusi sulle varie proprietà farlocche, ed ora si discute di non pagare gli interessi sui debiti con l’Agenzia delle Entrate…..ecc. ecc.).

La mia sul punto l’ho detta già un anno e mezzo fa, non è che ho aspettato che il Napoli andasse in testa alla classifica.

Ma a me fanno schifo tutti, eh, UEFA in cima. Però che vengano drenate risorse per tappare buchi di bilancio oceanici e per ingrassare ancora di più calciatori e procuratori, mi fa schifo ancora di più. De Laurentiis è a favore finché ci sta dentro anche lui; è ovvio che tutti coloro che vi rientrerebbero sono a favore, bisognerebbe chiedere agli altri…..già il calcio delle serie inferiori è alla canna del gas, figuriamoci con una diaspora dei maggiori club nazionali.

Nessun problema; se non mi cacciano, qui resto volentieri……😉

Credo che il paragone giusto da porre oggi sia quello tra Messi e Ronaldo, Maradona giocava praticamente in un altro sport. Comunque due finali mondiali a testa sono tanta roba, si tratta di calciatori da porre sul piedistallo dei grandissimi della storia del gioco.

No, quello è palesemente il presidente del Cosenza Calcio….😀