SuperEagle

Argentina, come ogni napoletano che si rispetti.

Per me ci sono due elementi che non possono passare sotto traccia. 1) i Mondiali si disputano ogni 4 anni; 2) sono la manifestazione che ogni calciatore, ogni ragazzino e ogni tifoso della sua (o altra, perché no) nazionale sogna di più in assoluto, senza comparazione alcuna con le altre. Conquistare una Coppa del Mondo è il passepartout per l’immortalità calcistica. Per questo motivo, NONOSTANTE TUTTO, è (e resta) una manifestazione che costituisce lo zenith dell’appassionato di calcio; è in questo mese che si farà la Storia, e che saranno narrate piccole e grandi storie di pallone, di costume e di tifo. E così sarà per sempre: per quante superleghe possano inventare, la storia di questo gioco passerà per i fotogrammi del goal di Ghiggia al Maracana, della “rete fantasma” di Wembley, del goal mancato da Pelé dopo aver evitato il portiere uruguaiano con una grande finta di corpo, della parata del secolo di Banks, di Italia-Germania 4-3, di Pertini che esulta in tribuna nel 1982, della “mano de dios” seguita dalla rete del secolo di Diego, del rigore di Grosso e di tanti altri momenti iconici che ognuno di noi serba nella sua memoria, in base all’età anagrafica.

Secondo me a gennaio si decide parecchio, perché il calendario azzurro è davvero tosto: Inter / Sampdoria (qui vabbè….) / Juve / Salernitana / Roma. Considerate che a Salerno equivale alla finale di Champions affrontare il Napoli, come Firenze per voi, e che la Roma non sarà lo schifo visto in quest’ultimo mese. Se il Napoli esce da questo mese con un buon margine, poi il cammino è in discesa.

Beh, la data-chiave per entrambi è il 13 gennaio. Li potrebbe determinarsi il futuro del torneo.

Triplice sculata. A questo punto, il prosieguo in Champions (possibile per tutte e tre….ma mi gioco che non passeranno tutte e tre) può impattare molto anche sul campionato.

Quello su Danilo è un “flying armbar” da manuale. La partita avrebbe dovuto essere interrotta, con vittoria data all’Inter.

Frosinone culone, la vince al 93’……🤣

In questo momento in B appena 12 punti tra prima e ultima in classifica (in A sono 23, tanto per dire). Si conferma il campionato più equilibrato su scala nazionale.

Ternana prima e Perugia ultimo (al momento), credo che neanche nei sogni più bagnati i tifosi delle Fere lo avrebbero immaginato….

Certo, gli inglesi…..secondi posti assurdi quest’anno (ai rigori nel calcio, di un centesimo alla Olimpiadi, per un sorpasso a mezzo giro dalla fine dell’ultima di 22 gare…)!

Non succederà mai più che un Mondiale di F1 si decida con un sorpasso all’ultimo giro dell’ultima gara. Quest’anno abbiamo visto cose da pazzi, un italiano che vince i 100 metri olimpici, il quasi Grande Slam dj Djokovic….tante emozioni. Speriamo in un bel 2022 sportivo, con un Mondiale di calcio appassionante!

Barletta, con oltre 90.000 abitanti è una discreta tradizione, dovrebbe poter stare comodamente in C. Assurdo come al Sud, con tanta passione e bacini di utenza enormi, si fatichi così tanto, quando invece al Nord piccolissime realtà, come il Cittadella, reggono ai vertici per molti anni….

Per Mandorlini sta da ieri godendo tutta la Campania unita: da Napoli a Salerno, da Avellino a Benevento, da Castellammare a Nocera. Personaggio pessimo.

Passano Albinoleffe, Alessandria, Avellino e Padova, quest’ultima nonostante abbia subito una rete a dir poco comica (la terza del Renate).

Ho preferito Sinner alla noiosissima partita della Nazionale. Sarà l’Alberto Tomba, il Valentino Rossi degli anni ‘20. Fenomeno assoluto, l’unica nota da rimarcare è che non trasuda guasconeria e “italianità” (sarà anche per quel cognome e la madrelingua tedesca) come i primi due, è un altoatesino serio, silenzioso e lavoratore, questo forse ne rallenterà la popolarità che dovrebbe essere allo zenit, per un paese che insegue un torneo dello Slam (e una Coppa Davis, volendo) da oltre 9 lustri...

Da stamane nove, quasi 10 (Mager è 102). Mai successo prima.

Semifinale per Musetti e top-100 conquistata. Ed inizia anche il dualismo ufficiale con Sinner: quest’ultimo forse vincerà di più, campeggia già nelle sigle televisive ed è stato arraffato dagli sponsor, ma Lorenzo ha fatto qualcosa che a Jannik non è ancora riuscita, mandare il pubblico in visibilio e trascinarlo tutto dalla sua parte, nonostante giocasse contro un tennista forte e popolare come Dimitrov. Sinner è un “animale da tennis”, ma Musetti è più “Drama King”, un fenomeno da palcoscenico. Saranno 15 anni molto intensi, quelli che ci aspettano....

C’è un Sarri in porta nel Pontedera....non lo credevo cognome così diffuso!

Medvedev e Thiem possono vincere sin da ora sul cemento, la vedo dura per Djokovic rimontare 3 Slam a Nadal (che tra appena 7 mesi incasellerà il 14mo Roland Garros, poi forse inizierà il calo).

Anche il duo stabiese di centrocampo Berardocco / Scaccabarozzi non è male....

Belli a vedersi i triangoli, ma poi come sempre il calcio è molto più semplice: le reti sono venute da verticalizzazioni, tre passaggi e in porta. Il possesso palla serve per gestire i ritmi della partita, impedire all’avversario di averla e attirare il pressing invitandolo a scoprirsi. E non richiede grande tecnica, quanto piuttosto disciplina e mantenimento delle giuste spaziature (a Napoli ci riuscivano anche Hysaj e Rui a fare il tikitaka, figuriamoci se non può farcela un campione del mondo come Matuidi).

Una cosa bellissima.....ma credo che chiunque abbia provato un po’ di pena per un gigante di ebano steso al tappeto, sconvolto e disperato.

Non è tardi. Evidentemente - col matrimonio, la paternità e gli ultimi risultati negativi - ha trovato la serenità e la maturità per cogliere quel che a livello tecnico aveva sempre “in canna”. Alle volte, i risultati arrivano quando i traguardi vengono vissuti con leggerezza, e non come un’ossessione, e dunque quando meno ce li si aspetta (ogni riferimento ad altri sport e situazioni non è puramente casuale ).

Ricordo Ronaldinho andar via con facilità ai difensori senza nemmeno toccarla la palla, solo con finte e movimenti di corpo. Per me è questa la chiave, il doppio passo è una finta di corpo, non di palleggio, per cui toccare e alzare il pallone mi pare una complicazione inutile della giocata (che ovviamente diventa più difficile, come dici tu).

Sono due giocate splendide, ma nessuna delle due mi pare sovrumana. Nella prima, sarò tardo io, ma non capisco quale sia il “plus” di aver alzato la palla, se ne sarebbe andato via comunque al difensore con la finta di corpo e di gambe. Nella seconda azione, ha semplicemente mostrato intelligenza calcistica, intuendo dove sarebbe finito il lancio ed eseguendo uno stop di petto con le spalle parallele alla linea di fondo; a quel punto la palla non ti sfila più via, il difficile è “solo” ammortizzarne la potenza. Per dire, trovo più complessa e per “palati fini” - per esecuzione tecnica, intuito, tempismo, postura di corpo e piedi - la rete contro la Spal, solo appartemente semplice.