SuperEagle

In realtà pochi lo sanno. Depresso e ansioso lo sono stato anche io, a periodi alterni e ciricoscritti: una delusione in amore, un esame universitario……so cosa è chiudersi in casa, e so cosa è avere un attacco di panico. Quando, tuttavia, essi divengano - da fenomeni transitori - strutturali, patologici e invalidanti, questo non lo so. Ma sospetto che neanche la scienza lo sappia.

My two cents. Che il post sia horror lo penso anche io, ma è anche vero che non ho mai, e dico mai, conosciuto, letto o sentito di gente depressa che non possa ANCHE, al contempo, permettersi una vita mediamente agiata (non dico agiata nel senso di annegare nei soldi, ma anche solo di potere non lavorare, e vivere comunque lo stesso con le spalle “coperte” da qualcuno……una vita di m, d’accordo, ma pur sempre economicamente “coperta”). In altre parole, trovo giusto e sacrosanto specificare che la depressione (quella vera) è una malattia, e che come tale può colpire tutti indistintamente, ricchi e poveri; ma ritengo anche verosimile (non dico vero, perché dati scientifici non ne ho) che possa ammalarsi più facilmente chi ha molto tempo libero per pensare, riflettere, meditare, rispetto a chi è immerso nel vortice della quotidianità e deve portare ogni santo giorno la cena a casa.

Praticamente, certe società non possono essere declassate, o cancellate, perché le mafie perderebbero introiti e centri privilegiati di smistamento delle droghe…..

Semplicemente inconcepibile. Una volta, la partita in Tv era un evento di portata nazionale. Ricordo distintamente che a Napoli chiusero prima negozi e ristoranti per la finale Roma-Liverpool di metà anni ‘80, consapevoli che non ci sarebbe stato nessuno in strada (a Napoli, per Roma-Liverpool).

Parte lesa (cit.).

Ma quindi; un calciatore potrebbe andarsene da un giorno all’altro? Perché mai aspettare le finestre di mercato? 🤔

Questa è una nuova Tangentopoli in salsa calcistica, ora viene giù tutto. Ma non è solo calcio, appunto. Anzi.

Gratteri è una mosca bianca……hombre vertical. Cercate la sua intervista di quando rimandò indietro dei biglietti omaggio ricevuti dal Napoli: qualifica da sola la persona.

Si, ma intendo con i criminali delle curve. Non quelli sul campo……😀

Un giornalista serio dovrebbe denunciare certe cose, non insabbiarle per ragioni di tifo.

Se la Gazzetta continua con questa linea editoriale, vuol dire che sono pesantemente compromessi con questi soggetti. PESANTEMENTE, sottolineo.

Anzi, le si attribuiscono delle colpe. Un po’ come quando si guarda il turista scippato del Rolex nei quartieri malfamati, ossia con lo sguardo di implicito rimprovero per la sua ingenuità, come se se la fosse cercata.

Ma quest’anno la ricreazione sembra terminata, il Bayern é una macchina da goal. Primo trofeo in arrivo per Kane, a meno di cataclismi.

Vale per qualsiasi attività imprenditoriale, specie da noi al Sud.

Perché, quando ballano milioni (a volte, miliardi) di euro, tu credi davvero in giudizi non influenzabili? In questo mondo dove, a certi livelli, chiunque è legato a un partito, a un interesse, a una conoscenza, a una personale convenienza?

Questi danno fastidio a molti club “storici”, sei titoli in sette anni sono troppi per un club “nuovo” e senza quarti di nobiltà…….qualcosa accadrà……

Ma giusto per capirsi……se uno dice che gli italiani amano tutti la pasta, é razzista? Che i neri sono “dotati” (ci sono statistiche, a riguardo), é razzista? Che i sudamericani amano ballare e fare festa, é razzista? Perché altrimenti, se obliteriamo dal discorso l’intento discriminatorio/offensivo, e anche l’offensività verso il diretto interessato (non credo Son si sia offeso), cosa resta? Una generalizzazione che può essere stupida, banale, ingenua, ma NON PER FORZA razzista. Altrimenti, tutti i servizi/articoli/filmati del genere “cosa pensano i giapponesi degli italiani” sono razzisti già alla radice, a prescindere dai contenuti.

In assenza dell’uno o dell’altro (Sinner o Alcaraz) ci saremmo avviati ad un’epoca di record e cannibalismo. Ma è meglio così: sono le grandi rivalità che fanno la storia dello Sport.

Sette giocatori Italiani tra i primi 50 del mondo, con il numero 1 in testa con distacco incalcolabile sul secondo. Me l’avessero detto cinque anni fa……

Come ho commentato prima, sono imprese possibili solo in una competizione a eliminazione diretta. il Calais non avrebbe mai passato qualsiasi ipotetico girone a 6 squadre (miste tra A, B e C). Il grosso problema è inserire squadre deboli in contesti che, inevitabilmente, le stritolano.

Basterebbero un paio di slot in più…..partire tutti dai 32mi, a quel punto gli incroci tra squadre big e squadre di C sarebbero matematici. Una data potrebbe essere liberata dalle semifinali, che non si capisce perché debbano essere giocate solo esse andata e ritorno, tra l’altro con partite a volte distanziate di due/tre mesi tra loro…..

Io ricordo un calcio estremamente fisico in Italia già trent’anni fa, quando non esistevano Spa, Dogso, cartellini facili, VAR e c’era il fuorigioco in linea. Le partite erano gigantesche zuffe a centrocampo con squadre cortissime, tanto che rimase celebre la cessione di Zola in Inghilterra per assoluta incollocabilita’ tattica (si viveva di 4-4-2). Ora mi sembra paradiso, forse sarò l’unico, non so……le partite mi sembrano più tecniche e tattiche che fisiche. Mancano calciatori di talento puro, ma questo è perché si privilegia appunto la tattica, si inibisce e rimprovera l’iniziativa individuale, non perché sia un calcio particolarmente atletico.

Il meccanismo squadra debole contro squadra forte ha fascino nel format-coppe, dove l’eliminazione diretta consente comunque un minimo di pathos. Motivo per il quale considero scellerata la formula che, di fatto, impedisce in Coppa Italia gli scontri tra squadre di A e di C. Laddove c’è un girone, lo squilibrio annoia e rende insignificante una partecipazione. C’è da chiedersi se, un domani, si possano creare meccanismi di qualificazione mondiale ed europea che associno una competizione con gironi equilibrati (la Nations League, in pratica) ed una competizione parallela stile coppa. Un doppio canale, in pratica, con il trofeo della Nations che dovrebbe trasferirsi a quest’ultima. Non è giusto, infatti, che le piccolissime nazioni non possano MAI aspirare a competere con quelle più grandi.

Ma non c’è stata alcuna prigionia, De Laurentiis era sceso a quasi metà della clausola stabilita tra le parti come congrua per una cessione (del tipo: io ti do l’aumento, anche retroattivo, e tu mi porti l’acquirente per 130 milioni). L’ aumento è stato intascato, ma l’acquirente a 130 non si è visto. Neanche a 100, e neanche a 80. Ma a tutto c’è un limite (altrimenti anche Dybala può professarsi prigioniero della Roma,, che non ha accettato i famosi 3 milioni…….).

Questa è un’ottima chiave di lettura. In effetti, le violenze da stadio sono oramai quasi cessate…….visti i divieti di trasferta sempre più estesi, sono quasi più pericolose le autostrade, per gli incroci tra le tifoserie……