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C'è di più, 5v 5n contro le ultime 10 della classe, addirittura 5v 6n contro le ultime 11 (che poi la differenza con Atalanta e Napoli sta tutta lì in termini di classifica, nei 10 pti persi contro le squadre della seconda metà di classifica). Abbiamo anche corso dei bei rischi con il Monza ultimo e sfangato Bologna e Venezia. Insomma, il percorso è davvero mediocre fino a questo punto, anche se ci sono mille attenuanti, c'è sicuramente poco di cui vantarsi.

Mancano i pezzidimerda forti, intendo gente alla conte, barella, dimarco, ad oggi la differenza è lì secondo me, noi quelli forti li abbiamo, ma non sono dei pezzi di sterco di quelli che odi se ce li hai contro e li ami se li hai con te e che ti fanno venire voglia di non giocarci contro, i nostri cambiaso, Vlahovic, Koopmeiners, motta, ecc non hanno quel carattere, ne servirebbe qualcuno secondo me.

Direi che relativamente agli infortuni sembra evidente che ci sia un'area della società che non funziona, anzi direi che anche la comunicazione non sembra all'altezza. Ma mettersi in discussione non sembra un'opzione a Torino, da qualche anno, ormai.

Io continuo a dirlo dal 2019. Non serve a niente cambiare allenatore e giocatori, prima di tutto bisogna completare il reset societario, ci sono elementi inutili con chilometrici titoli di lavoro in inglese che fanno solo ridere e intanto siamo senza sponsor di maglia e abbiamo un presidente che non sa neanche la forma del pallone, qui serve meno gente e più incisiva e competente, il resto sarà solo la naturale conseguenza. Sistemata la società, si imbocchi una strada e la si percorra con convinzione e determinazione, non devono essere i risultati immediati gli unici driver di una ricostruzione, c'è tanto altro da valutare e le macerie del 2019-23 sono veramente tante (e ripeto, non parlo di allenatori).

Penso che questo sia il commento migliore e maggiormente vicino alla realtà delle cose.

Mamma mia, me li ricordo in Serie A 20 anni fa con Mutti, Rezaei, Zampagna, arrivarono in Intertoto, ma rifiutarono di partecipare se non ricordo male. Pronti via batterono la Roma in casa e il Milan a S.Siro. Non so se questi siano ripartiti dalle ceneri della stessa società, però.

Però in Italia ti becchi molte squadre che stanno tutte sotto la linea della palla e intasano gli spazi, lì non puoi venire fuori come con il City neanche se vuoi. L'unica è aumentare notevolmente il tasso tecnico, ma quello lo potremo fare solo con 2-3 mercati ulteriori e fatti molto bene. Poi ci sono certamente la forma fisica e l'approccio, impossibile non vedere le differenze con lo Stoccarda, quando, oltre a stare sulle gambe dopo 15 minuti, siamo partiti totalmente deconcentrati finendo in un loop negativo nel corso della partita.

Può essere che sia un Marco Motta bis, ma contando che deve prendere il posto di Rouhi io un prestito semestrale lo accetterei di buon grado. Se a gennaio arrivassero Skriniar e Parisi molti qui impazzirebbero credo, ma la realtà è che la rosa ne uscirebbe migliore per finire la stagione e a gennaio non ci sono certo grandi mosse da fare.

Ed è quello che succederà al prossimo mercato, quando arriveranno altri giocatori forti oltre ad alcuni che abbiano già, mentre qui ci saranno persone che continueranno a sbroccare alla prima sconfitta e ad avere paura del trabzonspor.

Speriamo che la si finisca per un po' con piagnistei, isterismi e disfattismi da cagasotto, stiamo costruendo qualcosa che si vedrà davvero tra anni, calma e sangue freddo, tra 2 3 anni andremo a palleggiare in faccia alle milanesi fallite e giocheremo sul velluto con le altre squadrette del campionato italiano. Ma serve ancora tempo, amalgama, esperienza, tecnica.

Per me una competizione quadriennale per club non ha senso, dovrebbero ridurre le partite e farlo annuale, se proprio ci tengono a farlo. Così com'è adesso ti puoi qualificare al primo anno e andarci dopo 3 anni e magari hai una squadra totalmente stravolta in positivo o in negativo. È ben diverso dalle nazionali dove si esprimono i valori e i trend di medio e lungo periodo dei vari movimenti calcistici.

Lungi da me lodare Giuntoli (che non conosco e non ho mai seguito), Motta (che ha zero esperienza da allenatore e ha anche una storia felice ai cartonati) o questo calcio moderno (più noioso di un simposio del centrosinistra), ma qui si partiva da un quinquennio di macerie in cui anno dopo anno si è distrutto ogni settore, sclusa la U23, di una società che aveva 10-15 anni di vantaggio su tutto il resto del calcio italiano. Il lavoro da fare è troppo, e troppo radicale, per poter dare risultati in 4 mesi. Forse abbiamo sbagliato dirigente, allenatore e mercato, ma non è continuando a cambiare alle prime crisi che ne usciremo, bisogna ricostruire per gradi con competenza, sudore, sacrificio e cultura del lavoro, tutto ciò che manca alla Juve da quando è arrivato Sarri e i senatori hanno preso il comando, da quando Agnelli ha sbroccato, da quando si è consegnato il club nelle mani di Paratici e compagni di merende. Non esistono scorciatoie, lo dico da quando è stato mandato via Allegri nel 2019, bisogna lavorare duro e tanto, il primato va conquistato e poi bisogna lavorare ogni giorno per mantenere l'eccellenza dopo che la si è raggiunta, qui c'è gente che crede basti una campagna acquisti o un giocatore per rinascere, non è così.

Infatti, ci sono delle assenze inspiegabili, più di una, e la società dal punto di vista della comunicazione non fa nulla per chiarire le cose.

Emozioni indescrivibili, me lo ricordo come se fosse oggi a distanza di 21 anni. Igor era uno di quei giocatori che ti entrano nel cuore, non so perchè non abbia avuto una vera occasione sulla panchina della Juve in anni in cui abbiamo visto gente fuori contesto come Sarri e Pirlo o bollita come Max nella sua seconda esperienza. Ora mi immagino i playoff con Loca che la recupera e la cede a Savona, che la lascia a Conceicao, che la mette in mezzo, l'avversario che la colpisce di testa, la palla che spiove con Koop che si ritrae e Gattone che tira la bomba al volo 😄

Pure?