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Deborah J

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  1. La possibilità di piazzare giocatore (esuberi e non) in Arabia Saudita non si esaurirà il 1 settembre ma il 20. Anche per questo a Torino sperano in rilanci per i giocatori con ingaggi ingombranti come Bonucci, Alex Sandro ed eventualmente anche Pogba.
  2. La sensazione è che Mbappé inserito tra gli esuberi del Psg sia la miccia che da un momento all’altro può dare il via ai fuochi. Per la Juve potrebbe significare liberare presto spazio in attacco per formalizzare l’ingaggio di Lukaku, i cui dettagli sono già tutti stabiliti tra le parti. Triennale da 9 milioni a stagione con opzione per il quarto anno per Big Rom, 40 milioni al Chelsea per il cartellino. Roba di settimane fa ormai. Ora è il tempo della lunga attesa che, anche se ampiamente prefigurata, potrebbe far leva su qualcuno variando il canovaccio anticipato dal 9 luglio scorso. Non su Juve e Lukaku, che non cambiano idea, questo è certo: si sono detti sì e vanno verso un futuro insieme. Il Chelsea invece mette a registro quattro gol nel primo test contro il Brighton in Usa e guarda agli esuberi per trovare presto le soluzioni. Lukaku e Ziyech sono i due pezzi forti rimasti ad allenarsi Londra, per Boehly sistemarli altrove significherebbe dare nuova linfa ai conti e abbassare il monte ingaggi, obiettivi molto diff usi in questa fase di calcio europeo. La Juve, ad esempio, non ha incedibili, specialmente in attacco. In caso di off erte ufficiali possono partire Vlahovic (c’è il Psg, appunto, ma lo cerca anche il Bayern), Chiesa (Liverpool e Newcastle), Kean e probabilmente anche Milik appena riscattato dall’Olympique. Lukaku serve e Lukaku sarà, insomma, Giuntoli e Allegri sono molto d’accordo su questo punto.
  3. Sembrava un indizio positivo nell’ottica del suo rientro in campo, oltre che della sua volontà di recuperare il tempo perduto lo scorso anno a causa dell’infortunio subito proprio un anno fa nella tournée americana, l’inizio della sua personalissima via crucis. La speranza, che poi era l’obiettivo, era di averlo a disposizione per un impiego - anche parziale, naturalmente - nelle amichevoli negli Usa e invece non sarà così. . La fine del tunnel quindi non si vede e quando Max dice che bisogna attendere «almeno un mese» per la verità, implicitamente rivela che il numero 10 non ci sarà per la prima di campionato a Udine il 20 agosto. Pogba continuerà a lavorare a parte in attesa di un ritorno in campo che resta indefinito: il grande colpo dell’estate della Juve doveva essere già in casa, senza bisogno di rivolgersi al mercato e invece la Juve non può ancora contare su Paul come sperato.
  4. L'ex presidente della Juventus Andrea Agnelli è stato sanzionato dal Tribunale Federale per la manovra stipendi: inibizione di 16 mesi (dopo la richiesta di 20) e 60mila euro di multa. Di seguito il comunicato: "Il Tribunale Federale Nazionale, presieduto da Carlo Sica, ha sanzionato l'ex presidente della Juventus Andrea Agnelli con un'inibizione di 16 mesi e un'ammenda di 60mila euro in merito al procedimento avente ad oggetto le manovre stipendi, i rapporti con gli agenti e le partnership con altri club. La posizione di Agnelli era stata stralciata dal Tribunale Federale Nazionale nel corso dell'udienza del 30 maggio scorso". Secondo l'ANSA, Agnelli aspetterà le motivazioni della sentenza prima di presentare un eventuale ricorso.
  5. Allegri è il sopravvissuto della rivoluzione societaria e i nuovi dirigenti hanno condiviso il suo piano di rilancio che prevede giocatori esclusi, cessioni e prestiti. Max ha le idee chiare su come ripartire e migliorare la squadra e Giuntoli ha condiviso il piano di azione rispettando anche la conoscenza dell'allenatore del mondo bianconero. Allegri è pronto a un nuovo capitolo che lo vedrà indiscutibilmente protagonista. Il tecnico sarà chiamato a una totale assunzione di responsabilità visto che le scelte operate dalla società sul piano sportivo sono tutte riconducibili a lui. Anche l'Idea Lukaku, che si sta provando a strappare all'Inter, è una trattativa instaurata per accontentare l'allenatore.
  6. Dopo due anni senza trofei la pressione è già alta, Allegri sa bene che nei mesi a venire dovrà convivere con due fantasmi. Uno che della Juve passata, e chissà uno della Juve futura. Il primo è Antonio Conte, l'uomo di cui Max ha ereditato per la prima volta la panchina Juve del 2014. L'altro è Spalletti, il tecnico che come Giuntoli ha lasciato il Napoli. Con queste due pesantissime ombre, Allegri non si può permettere di partire a singhiozzo. Anche perchè mancherà sempre di meno alla data di scadenza del suo contratto (giugno 2025). Il tecnico livornese sarà man mano che passano i mesi meno tutelato dalla pesantezza del suo contratto, se le cose dovessero andare male. Alla Juve nel caso, liberarsi di lui costerebbe meno che in passato. Max deve cancellare da subito i dubbi emersi negli ultimi due anni, in cui praticamente non è mai stato in corsa per lo scudetto e ben prima del momento clou della stagione. In più rispetto a un anno fa, le alternative libere sul mercato sono di primissimo piano. Conte non è più l'allenatore del Totthenham, come Spalletti non è più quello del Napoli. Conte, tre scudetti di fila da tecnico della Juve, c'è inoltre un particolare da non sottovalutare: Agnelli, con cui i rapporti si raffreddarono, non è più il presidente della Juve.
  7. La Juventus ha parecchi esuberi da sistemare e tra questi oggi tornerà a Torino il croato Pjaca arrivato alla sua 7°stagione in bianconero che sarà anche l'ultima visto che non ci sarà un ulteriore prolungamento. I dirigenti bianconeri lavorano all'ennesimo prestito dopo una stagione ad Empoli con 17 presenze e 0 goal.
  8. Deborah J

    Dazn - Nuovi listini stagione 23/24

    Cercate di rispettare chi si abbona (o che non ha mai disdetto) senza dargli dell'infame. Come voi siete liberi di non farlo (e nessuno vi insulta), gli altri sono liberi di "buttare" i soldi per guardare la Juve senza essere "obbligati" a non farlo altrimenti si viene insultati e chiamati "complici"
  9. Dopo 11 anni Jeep non sarà più lo sponsor sulle maglie bianconere, a Calvo il compito di trovare l'alternativa che arrivi a pagare quanto l'attuale sponsor (40 milioni). La tournée Usa sarà utile per dei colloqui in merito ma occhio anche alle offerte attese dal Medio Oriente.
  10. Kean ricomincia da capo, sapendo che le eventuali cessioni di Vlahovic o Chiesa potrebbero schiudergli spazi nuovi. Ma sapendo anche di essere ormai al «dentro o fuori» dalla Juve. Le occasioni, del resto, non sono infinite. Le vie del mercato invece sì, lo sono. Specie adesso che l’Arabia Saudita domina. Ma il classe 2000 è uno degli attaccanti bianconeri meno chiacchierati. L’attaccante azzurro riparte per gli States, dov’era in ferie, a caccia di un posto da titolare. Potrebbe finalmente essere la (s)volta buona per prendersi la Juve e magari anche la Nazionale. Ci credono anche quei giovani tifosi juventini che l’altro giorno, fuori dal J Medical, gli hanno dedicato un nuovo coro: "Che ci frega di Lukaku noi c’abbiamo Moise Kean". Il problema è sempre lo stesso, quella continuità che non ha mai frequentato tra (pochi) alti e (tanti) bassi. Per dire, poco più di un mese fa aveva lasciato l’Under 21 all’alba dell’Europeo per una presunta mancanza di stimoli.
  11. La requisitoria del Procuratore Generale della Corte di Cassazione dà ragione agli avvocati della Juventus: il processo penale sull'inchiesta Prisma verso lo spostamento a Milano perché Torino non è competente. Il verdetto ci sarà il 6 settembre, ma la pronuncia di ieri è un passo importante per i legali bianconeri. Le carte saranno rivalutate dalla Procura di Milano per poi andare, eventualmente, a una nuova udienza preliminare.
  12. Purtroppo è quello che si dice ovunque. Anche se ti fai un "giro" su Twitter ti rendi conto che è l'argomento più discusso. Gliene dicono pure di peggio. Ormai non si parla d'altro. Che tristezza.
  13. Fuori il giovane Vlahovic, dentro il vecchio Lukaku: due anni fallimentari, eppure alla Juve comanda Allegri. Bonucci trattato come Zakaria, la scelta incomprensibile sul centravanti. Ma c'era bisogno di Giuntoli per prendere uno di trent'anni? Al comando della Juve c'è ancora l'uomo che l'ha guidata lungo due stagioni fallimentari. Due stagioni che il club bianconero ha chiuso senza trofei a distanza di un decennio dall'ultima volta che si era verificato qualcosa di simile (l'allenatore era Delneri, avete sufficiente memoria per ricordare?). Due stagioni nelle quali in campionato ha conquistato un quarto e un terzo posto, senza mai nemmeno avvicinarsi alla lotta per lo scudetto, e in Europa ha rimediato figuracce storiche, a cominciare dalle cinque sconfitte in sei partite nel girone eliminatorio di Champions dello scorso autunno (quando ancora la penalizzazione, la madre di tutte le giustificazioni, non era arrivata). Ma anche due stagioni nelle quali il club ha provato a assecondare le richieste dell'allenatore: prima il centravanti da 80 milioni, Vlahovic, poi il nuovo Chiellini da 50 milioni, Bremer, e infine i campioni che avrebbero dovuto garantire i risultati a prescindere dal gioco e che sono costati una fortuna di ingaggi (Pogba, Di Maria, Paredes). Ebbene, dopo tutto questo la Juve ha sempre il medesimo uomo al comando: Massimiliano Allegri. E la sensazione è che conti più di prima. GIUNTOLI L'aspetto sorprendente della vicenda è che la nuova Juve ha, o dovrebbe avere, principi opposti: scoprire giovani sconosciuti ai più, sfruttare le loro qualità, valorizzarli per il mercato. Un po' come ha fatto il Napoli campione d'Italia, non a caso si è andati a prendere il direttore sportivo di De Laurentiis. Ma oggi viene da chiedersi: c'era bisogno di Giuntoli per scoprire Lukaku, per accorgersi di un centravanti di trent'anni? Forse no: bastava Allegri. (GdS) TMW
  14. Allegri si sente e vuole restare tecnico bianconero ripartendo da un modulo a lui caro il 4-3-1-2, con Pogba dietro le punte e centrocampo aggressivo. In quest' ottica il fattore determinante sarà Pogba a giostrare dietro il duo offensivo che ad oggi sarebbe formato da Vlahovic e Chiesa mercato permettendo. A centrocampo da capire se e chi sostuirá Rabiot vicino a Fagioli e Locatelli. In difesa occhi puntati sulla sinistra dove potrebbe essere arretrato Kostic e dove comunque si stanno valutando innesti con Parisi primo della lista.
  15. E' quello che accomuna un po' tutti noi (o quasi). Spero vivamente salti tutto.
  16. A che pro? Per me è altro. Magari mi sbaglio.
  17. Sky - Inter-Lukaku, è rottura totale: i nerazzurri si tirano fuori dalla trattativa per il belga L'Inter esce dalla corsa per Romelu Lukaku. Secondo quanto afferma Sky Sport, il club nerazzurro ha comunicato all'attaccante belga di non voler proseguire la trattativa con il Chelsea per il suo ritorno a Milano. L'Inter, infatti, è indispettita dal fatto che Lukaku abbia cominciato a parlare con la Juventus, addirittura prima della finale di Champions
  18. Veramente non è la Gazzetta ma CorSport.. Capisco l'avversione per quel giornale, ma incolparlo pure quando non c'entra mi sembra troppo.
  19. Non ho mai amato in modo particolare Bonucci, ma sinceramente un trattamento del genere non lo condivido. D'altronde, non è neanche la prima volta che in un modo o nell'altro giocatori che hanno dato tanto alla Juve vengono umiliati pubblicamente. E per chi dice stessa sorte dovrebbe toccare ad Alex Sandro... mi dispiace ma non è stato lui a chiedere di giocare per far scattare il rinnovo automatico. E neanche ha fatto muro per rimanere a Torino.
  20. Giornata milanese per il nuovo Ds della Juventus, ieri Giuntoli ha avuto modo di avere più incontri riguardanti soprattutto gli esuberi bianconeri e oggi è atteso alla Continassa dove assisterà per la prima volta ad un allenamento dei bianconeri e avrà modo di confrontarsi con Allegri e gli altri collaboratori sul mercato.
  21. " Il Tar ha fissato tra settembre e ottobre un udienza per verificare la compatibilità tra Leggi UE e Giustizia Sportiva, l'incontro potrebbe essere lo stesso che riguarderà il ricorso presentato da Giraudo e la sentenza potrebbe cambiare il sistema. Per questo è stata istituita una sottocommissione specifica che tra gli argomenti di discussione dovrà valutare il "giusto processo".
  22. Il nuovo organigramma rafforza la posizione di Allegri. Il tecnico ha avuto un ottimo approccio con Giuntoli e il club (a partire da Elkann) punta sul riscatto, che però deve arrivare in questa annata. La fiducia di cui è circondato, i rapporti con Manna e Cherubini, Allegri ha tutta la parte “tecnica” dell’organigramma che tifa per lui: la situazione ideale per lavorare senza ansie, come peraltro ha già iniziato a fare, seppure lontano dalla Continassa, ma in contatto con i suoi collaboratori più stretti per programmare. Anche perché sa perfettamente di non poter più sbagliare, infatti, non basterà a salvarlo se la Juventus non tornasse a vincere un trofeo e a lottare fino all’ultimo per il campionato. Allegri, con questa stagione, finisce i bonus: se fallisse sarebbe la fine del suo secondo mandato alla Juventus. Il rapporto con i tifosi è logoro, ma lui è abituato a riconquistarli.
  23. Leonardo Bonucci può lasciare la Juve dopo dodici anni intervallati da una stagione al Milan. Porte girevoli, per Giuntoli e Bonucci. C’è chi viene e chi (forse) va. Il primo è chiamato ad alleggerire un monte ingaggi sovradimensionato per un club che, suo malgrado, non partecipa alla Champions. Il 36enne da 6,5 milioni di stipendio netto annuo fino al 2024, dopo aver fatto la storia e anche l’epica, non rientra più nei piani bianconeri. Leo se ne era accorto già l’anno scorso, quando era rimasto spesso e malvolentieri in panchina anche dopo il passaggio a quella linea difensiva a tre a lui più congeniale. Solo 26 presenze tra campionato e coppe, la metà rispetto agli anni d’oro. Bonucci non avrebbe alcuna voglia di fare la valigia, nonostante sia una riserva o poco più. Mister 502 presenze in bianconero vorrebbe restare a Torino, dove la sua famiglia è molto radicata, accompagnando la Juve verso il riscatto. Con la speranza che la stessa Juve, anziché accompagnarlo alla porta, lo accompagni all’Europeo 2024 per difendere il titolo vinto due anni fa. Ma adesso il difensore viterbese vacilla. Dopo aver puntato i piedi sarebbe infatti pronto a valutare le offerte che gli presenterà il suo agente Alessandro Lucci. Specie se gli permetteranno di restare nell’élite del calcio. Insomma, più delle avances arabe di Al-Nassr e Al-Hilal e delle voci che rimbalzano dalla MLS, interessa il sondaggio fatto dal solito Newcastle. Leo potrebbe sbarcare in Premier con qualche anno di ritardo rispetto alle proposte ricevute dal Chelsea di Conte e dal Manchester City di Guardiola. Per incentivare l’esodo, dalla Continassa sarebbero disposti a cedere Bonucci a costo zero, e con una buonuscita.
  24. La nuova Juventus ripartirà dal 3-5-2, però alla Continassa lavorano per garantire ad Allegri anche la variante 3-4-3. Salutato Di Maria, i bianconeri cercano dribbling, fantasia, abilità nello stretto. Berardi è l'opzione che intriga di più, non l'unica. Nei radar della Juve è finito Luiz Henrique, 22enne ala brasiliana, mancino bravo a saltare l'uomo. Guadagna meno di mezzo milione e ha una valutazione sui 18-20, tra l'altro limabili con una contropartita tecnica. Per ora la Juve tiene in considerazione, che in questa fase è è uno dei "piani B" di Berardi, un po' come il 23enne spagnolo Rodri Sanchez. La Juve ha un occhio anche sopra Gustav Isaksen del Midtjylland seguito anche dal Milan. Vendere e monetizzare servirà alla Juve, anche per inseguire Milinkovic, il serbo è l'obiettivo numero uno in caso di trasloco di Pogba. Il Polpo ieri ha avuto una prima chiacchierata con Giuntoli alla Continassa.
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