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Deborah J

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  1. Per chiudere il discorso, vorrei chiarire due punti: uno, per pescivendoli intendevo quelli che urlano in tv e non a te o ad altri utenti, visto si parla di difendere la Juve altrove e non sul forum dato che qui lo si fa sempre a prescindere. Due, Del Piero è sempre stato così, caratterialmente pacato e con un certo stile, il che non significa che ami meno la Juve di chi fa le sceneggiate (in tv) e poi della Juve gliene importa meno di niente. Del Piero ha dimostrato con i fatti il suo amore per la Juve scendendo in B da Campione del Mondo, ha vestito per quasi 20 anni la maglia bianconera e l'ha onorata in tutto il mondo. Non sarà di certo il suo carattere sobrio a toglierne il valore ancora oggi nel mondo juventino. Centomila volte Del Piero che un Arrivabene che la Juve neanche sa cosa sia. P.s Sei padrone di sperare che Alex stia alla larga dalla Juve, come io sono padrona di sperare il contrario.
  2. Senti, mi sarei anche scocciata. Se quello che ho scritto (che stai travisando) lo giri citando Marchisio che non c'entra nulla con i pescivendoli e con quello che volevo dire io, visto mi riferivo a ben altra gente. Non vorrei proseguire un confronto con una persona che cerca solo lo scontro e non una conversazione civile. Mi dispiace ma io queste cose le schivo. Se a te va di denigrare una leggenda della Juve, non sarò di certo io a farti da "spalla". Pensa quello che vuoi, io in questo momento piuttosto che vedere un simbolo bianconero come un nemico, guardo la realtà e chi sono i veri nemici e di tutto il male che stanno facendo alla Juve. E quelli come Del Piero me li tengo stretti. Lui in particolare.
  3. Colpo di scena nel dibattimento sul ricorso e se solitamente questo avviene dalle difese questa volta è venuto dall'accusa. Un passo indietro quindi: pur confermando la volontà di punire la Juventus il procuratore ha giudicato eccessivi i 15 punti (la procura ne aveva chiesti 9) andando oltre specificando che l'articolo 4 è motivato male"
  4. "Dire che l’ingiustizia non è nel dare i quindi punti" ma quando mai ha detto questa frase? Ma ditela giusta che non fate bella figura. P.s nessuno ha dato del pescivendolo a Marchisio. Anche perchè mai ha urlato da nessuna parte.
  5. Lo svantaggio lo vedono quelli che stanno smaniando a cercare di trovare la traduzione "giusta" per dimostrare chissà cosa per poterlo denigrare meglio. Tanto non dipenderà da loro (per fortuna) se sarà o meno vice o quel che sarà. La classe non è per tutti. E Del Piero incarna il vero spirito juventino, per questo era amatissimo dall'Avvocato. I pescivendoli alla Juve non ci sono mai stati.
  6. Per i bianconeri domani non sarà solo la vigilia di Sporting Lisbona-Juventus ma anche un importante giornata sui ricorsi presentati. È previsto per le 13 il ricorso contro la chiusura della Curva Sud con pena attualmente sospesa mentre alle 14:30 andrà in scena il dibattimento sulla penalizzazione. Su quest'ultimo punto molte sono le criticità riscontrate: dalla legge che non c'è all'articolo 31 che diventa 4.Se per la chiusura della Curva il verdetto ci sarà subito per la penalizzazione invece si potrebbe attendere fino a 5 giorni per la decisione del Coni che potrebbe annullare subito la penalizzazione o chiedere alla CFA di rimodulare la pena.
  7. Nella serata della Juventus il primo tiro arriva al 58esimo. Da quel momento riuscite a farne 13. Un po' come a Roma. Come mai queste due facce? "Sicuramente è una cosa che dobbiamo migliorare, oggi era una partita che abbiamo fatto non bene per 60 minuti, poi dopo che abbiamo preso lo schiaffo abbiamo reagito. Era un passaggio importante per il campionato, perchè avevamo la possibilità di mettere le milanese a 11 e a 9 punti, invece non lo è stato. Veniamo da due sconfitte, due trasferte, due sconfitte, abbiamo sicuramente delle partite difficili, Lisbona, poi abbiamo Napoli, la Coppa Italia, quindi dobbiamo rialzarci, lavorare sugli errori che abbiamo fatto e soprattutto cercare di giocare spezzoni di partita in modo diverso". E' possibile che inconsciamente i giocatori si siano concentrati di più sulle coppe? "No, noi dovevamo concentrarci sul campionato, poi giovedì sulla Coppa. E' che abbiamo dei giocatori che stanno riprendendo la condizione, Chiesa, Pogba, che oggi è entrato meglio, giocatori che hanno giocato tante partite. Questo non deve essere un alibi o una scusante, dobbiamo sicuramente fare meglio, nell'approccio alle partite soprattutto: abbiamo avuto quei momenti, dove poi abbiamo subito colpo, in cui siamo stati disattenti sugli angoli" Nel secondo tempo sei passato al 4-3-3 e la squadra si è ritrovata di più. Alla fine piace un po' di più quella Juventus un po' più spregiudicata e più forte sulle fasce. "Sì, abbiamo fatto un po' meglio nella parte finale, ma io devo considerare che Chiesa ha giocato 90 minuti l'ultima partita e oggi non era nelle condizioni di partire di nuovo titolare. Era carico sulle gambe, ieri ha fatto poco e niente. Oggi è entrato facendo anche bene. Pogba è ancora indietro di condizione, oggi meglio già dell'ultima volta, però è ancora indietro. Poi si vede che è un giocatore diverso e lo vediamo tutti. Poi ci sono giocatori che hanno giocato tante partite, In questo momento bisogna solamentre stare zitti, cercare di lavorare e tirare fuori le energie che abbiamo per cercare di superare il turno con lo Sporting e poi penseremo al Napoli". Cosa significano le lacrime di Fagioli? "Significano che è un ragazzo responsabile, gli errori in una partita li fanno tutti, lui ha fatto quell'errore lì, ma non è che è colpevole di della partita che abbiamo perso. I responsabili siamo tutti, abbiamo fatto una partita non all'altezza, una partita che ci avrebbe consentito di fare un salto in avanti e così non è stato". Quei dieci minuti di Pogba cosa le hanno raccontato? "Cosa mi hanno raccontato... che è un giocatore forte, ma in questo momento non è nella condizione ideale per fare una partita di 90 minuti. Piano piano lo porteremo a mezz'ora e poi cercheremo di portarlo più avanti. L'importante è che si alleni con continuità, il ginocchio sta rispondendo bene e vediamo". Che sensazioni ha su mercoledì? "Le mie sensazioni contano ben poco, io ho detto ai ragazzi che oggi era un passaggio importante per il campionato, perchè per la nostra classifica bisognava mettere le milanesi una a 11 e l'altra a 9 punti, così non è stato, è un salto in avanti che va fatto perchè altrimenti non riusciremo mai a lottare per essere competitivi perchè ci sono delle partite che la Juventus non deve giocare, ma deve vincere". ___________________________________________________________________________________________________________________ Conferenza stampa: "Primo tempo non bello, poi potevamo anche pareggiarla, ma la sconfitta è meritata. Squadra lenta? Non attacchiamo la profondità. Testa già allo Sporting? Non mi piacciono questi alibi" Il rammarico più grosso qual è? "Quello di non essere riusciti a vincere una partita che ci avrebbe permesso di fare un salto in avanti, di mettere distanza alla quinta e la sesta che sarebbero state Inter e Milan. Bisognava fare meglio contro un ottimo Sassuolo. Abbiamo fatto un primo tempo non bello, poi potevamo pareggiare ma la sconfitta credo sia ampiamente meritata". Perché una squadra così lenta? "Perché ci muovevamo poco, attaccavamo poco la profondità, ma venivamo da tante partite giocate, e nel secondo tempo c'è stata anche una reazione per l'effetto dei cambi". Una sua riflessione sul giochismo e la ricerca dell'equilibrio... "Per vincere le partite ci vuole l'uno e l'altro. Noi nel primo tempo abbiamo sbagliato tanti passaggi perché ci muovavamo poco, forse si credeva di vincere una partita al risparmio, poi i cambi ci hanno dato delle buone soluzioni ma non sono bastate". Nel primo tempo Juve in difficoltà: è una questione anche fisica o mentale? "Sia fisica che mentale. Abbiamo giocato un primo tempo da fermi, senza muoversi. Loro ci venivano a prendere ed erano molto bravi. Nel secondo tempo poteva andare meglio e abbiamo subito quei 5 minuti iniziali che ci è costata la partita". Perché la squadra reagisce solo dopo aver preso uno schiaffo? Ti preoccupa? "Mi preoccupa nel senso che era un passaggio importante oggi per il campionato e dopo abbiamo sbagliato e abbiamo meritato di perdere. Ora bisogna rimboccarsi le maniche, preparare la partita di giovedì con lo Sporting e bisogna rimboccarsi le ferite e migliorare". La squadra pensava allo Sporting? "Non c'erano pensieri rivolti allo Sporting. Noi dobbiamo guardare quanto stavamo facendo sul campo, nella nostra classifica la Lazio ci ha superato e la vittoria ci avrebbe permesso di allungare sulle milanesi e ci permetteva di andare nella classifica attuale a un punto dall'Atalanta". Effetto Coppa sul risultato? "Io questi alibi non li voglio, siamo la Juve e dobbiamo giocare 3 partite a settimana e ci sono delle partite come quella di oggi perché nella difficoltà, sapevamo che il Sassuolo era una buona squadra, per fare il salto e tornare a essere competitivi e vincenti. Le attenuanti non servono a niente". C'è un problema attacco? "Dobbiamo migliorare. Oggi abbiamo avuto alcune situazioni favorevoli e non le abbiamo sfruttate ma abbiamo fatto una brutta partita".
  8. Serenità è la parola chiave della maturità di Perin, che sta vivendo questa nuova fase della sua carriera senza ansia e con la certezza di non avere più nulla da dimostrare. Ecco perchè pur giocando poco riesce ad essere sempre decisivo. Serenità è anche il fondamento del suo rapporto con Szczesny, franco e sincero. Fatto di rivalità sana ma anche di collaborazione e complicità, nel senso che ognuno si serve dell'altro per miglioraree dare sempre di più.Il siparietto post partita dimostra un'affinità che fa bene a tutti. Forse fino a qualche anno fa Perin non avrebbe vissuto con lo stesso stato d'animo il ruolo di di vice di lusso, che ora però non lo scompensa più. Mattia riconosce e accetta le gerarchie. E Szczesny da una parte ha la consapevolezza di dover essere sempre al top perchè il suo secondo ha i numeri per rubargli il posto dall'altra sa che la Juve è in buone mani anche quando non c'è lui. (GdS) _________________________________________________________________________________________________________________________ "Dove l’avevamo vista questa?". Nel day after del successo sullo Sporting Lisbona, la Juventus twitta un video di Mattia Perin in allenamento: due parate consecutive, remake di quelle su Bellerin e Goncalves che nel recupero hanno negato il pari ai portoghesi. La vittoria ha la sua firma e in fondo lo sa, è il senso del gruppo che gli impedisce di concordare: "La firma è di tutta la squadra: vedendo come si sacrificano i compagni, sarebbe stato un peccato prendere un altro gol al 95’. Come loro aiutano me, io ho cercato di aiutare loro". Si sofferma sul doppio scudo che ha esaltato l’Allianz Stadium e scacciato il timore di una beffa in extremis: "Ho capito che non potevo arrivare sulla palla messa in mezzo, così, notando un avversario pronto a inserirsi, ho deciso di chiudere lo specchio il più possibile, la seconda parata è stata invece istinto o fortuna. Chiamiamola così, ma io non credo molto a fortuna e sfortuna: tutto ciò che accade nella nostra vita è voluto da noi, dal nostro atteggiamento, dal nostro modo di parlare e di comportarci con gli altri. Questa vittoria è dovuta all’ottimo atteggiamento che la squadra ha ogni giorno: sono orgoglioso di condividere lo spogliatoio con uomini del genere". (La Stampa)
  9. Juve a due facce, il primo tiro al 58° e poi ne fate 13. Come te lo spieghi? "Su questo dobbiamo migliorare sicuramente, non c'è niente da dire, il primo tempo è stato un po' sottotono, quando lasci così tanto tempo il comando della partita ad un avversario come il Sassuolo, che ha qualità, un avversario che palleggia tanto, poi diventa difficile. Siamo dispiaciuti per la sconfitta però dobbiamo cambiare subito il pensiero perchè giovedì ci aspetta un'altra sfida importante". Hai detto qualcosa a Fagioli? "Non ancora, ma Fagio è un ragazzo a cui tengo tanto, tutti noi, ormai lui sa di aver sbagliato una palla importante, ma fa parte di un percorso di crescita come ho sempre detto, è importante imparare velocemente, qui non cerchiamo colpevoli. Abbiamo perso tutti noi e quando vinciamo vinciamo tutti insieme". Quando giocate col 4-3-3 date l'impressione di essere più forti, più offensivi... "Io vado nella strada che ormai non sono i numeri, 3-5-2, 4-3-3 ciò che cambia, ormai cambia l'atteggiamento, cambia la disponibilità, le letture e secondo me è quello lì. Il sistema non conta tanto quando capisci il gioco in un certo modo". Come vi approcciate ad una settimana così che vi porta in Europa, poi alla gara col Napoli e a un qualcosa che non potete controllare come il verdetto sul -15? "Ormai dobbiamo provare a fare come abbiamo fatto tutta la stagione, cercare di concentrarci su quello che possiamo fare in campo, che non è poco, è tanto, c'è tanto lavoro da fare ogni settimana, ogni due-tre giorni abbiamo delle partite, è difficile. Su quello che succede fuori dal campo non possiamo fare niente, speriamo che le cose vadano per la strada migliore per noi, ma dobbiamo concentrarci solo su quello che dobbiamo fare sul campo". IN AGGIORNAMENTO
  10. Barbieri alla prima da titolare, l'ennesimo ragazzo della Next Gen lanciato. Come l'avete visto? "Lui è chiaramente emozionato, ma i compagni lo aiutano a stare tranquillo e a farlo sentire a casa, nel suo ambiente naturale. Tommaso è il sesto giocatore proveniente dalla Next Gen che esordisce in questa annata,. è un motivo di grandissimo orgoglio. Guardavamo ieri le statistiche, nei primi 4 anni di Next Gen hanno esordito 28 giocatori e hanno fatto circa 80 presenze, 82, non ricordo il numero esatto. E quest'anno con soli 5 giocatori, 6 da stasera, siamo oltre le 90 presenze. Per cui abbiamo fatto in un anno meglio che negli altri 4. Questo è il primo vero anno di consolidamento del progetto, che adesso assumerà la sua regolarità. Per noi è motivo di grande orgoglio formare dei giovani, formare dei giovani italiani, che alla fine è sempre stato nel dna della Juventus quello di fornire giovani alla Nazionale, quindi per noi continuare su questa strada, di formazione giovani italiani che possano un giorno esordire in nazionale, è uno dei nostri obiettivi ed è motivo di orgoglio". Avete parlato di Frattesi? Lo seguirà con particolare attenzione? "No, credo che oggi parlare nello specifico di un giocatore del Sassuolo non sia corretto, poi certo è che se noi non seguissimo con attenzione tutti i giocatori forti e tutti i giocatori italiani e forti che militano in Serie A, non faremmpo bene il nostro lavoro, per cui è chiaro che guardiamo tutti i giocatori che possano essere da Juventus". Frattesi può essere da Juventus? "Frattesi è un gocatore molto forte che sicuramente come ha detto anche stamattina Carnevali, è pronto per una big di Serie A. Poi che sia la Juventus o un'altra, l'importante è che sia un italiano forte e pronto a giocare al più alto livello".
  11. Da tempo c'è perplessità delle difese in merito al fatto che la Juventus (e i dirigenti attuali o vecchi) siano stati condannati per l’articolo 4 “ mancata lealtà sportiva” anziché per l'art 31 sugli illeciti amministrativi. Se mi contesti illeciti amministrativi, punibili con ammenda, perché tiri dentro la slealtà? Le difese, tra i vari punti del ricorso al Collegio, sottolineano proprio il "principio di specialità” per cui nel giusto processo una norma specifica ha la meglio su una di carattere generale. E' proprio una sentenza del Collegio di Garanzia del 2016 a confermare la tesi delle difese quando in una sentenza fu scritto che per un fatto specifico non si può contestare il più generico "slealtà sportiva" e attenzione: tra gli autori di quella sentenza ci sono Palmieri (pres. Collegio) e Zimmatore (pres. Seconda sezione) che dovranno decidere sulla Juve sia sul -15 che presumibilmente sul prossimo filone riguardante stipendi e partnership.
  12. Nel testo tradotto manca qualcosina. L'ha detto... come ha detto che in Italia tutti odiano la Juve. E comunque questo clima di "inquisizione" nei confronti di Del Piero è davvero vergognoso (non dico a te) si deve cercare il pelo nell'uovo per attaccarlo. Gente che vorrebbe che Alex parlasse come piace a loro, perchè la classe non gli va bene. Lui non sarà mai un urlatore volgare come piacerebbe a qualcuno. Del Piero è una leggenda, di classe mondiale dentro e fuori dal campo, rispettato anche dai tifosi rivali. E qualcuno vorrebbe snaturalo. Ma per piacere.
  13. Bella immagine. Grazie. Tu che bazzichi lo stadio sai bene cosa voglio dire e cosa rappresenta Alessandro Del Piero per noi tifosi bianconeri e per la Juve.
  14. E c'è chi lo odia. E' vergognoso che alcuni tifosi (per fortuna pochissimi, visto allo stadio ogni volta che è presente gli fanno la standing ovation) schifano una leggenda della Juve, simbolo bianconero in tutto il mondo.
  15. Veramente ha detto "INGIUSTO il -15", ed ha aggiunto che è assurdo sanzionare a campionato in corso. Che è diverso.
  16. Come si è cementato il gruppo in questo periodo? "Merito dei ragazzi, di tutti quelli che lavorano intorno ai ragazzi, all'interno della Continassa c'è un gruppo di persone, i magazzinieri, le persone che lavorano, con cui andiamo a giocare le partite, sono tutti a disposizione e ci mettono nelle condizioni di fare bene. I ragazzi stanno crescendo, bisogna ancora migliorare, stasera abbiamo commesso qualche errore. Ci sono dei momenti della partita dove bisogna capire meglio, come nell'ultimo cross, dove Perin ha fatto due parate decisive e importanti. Bisognava capire e percepire più velocemente il pericolo". La Juve ha cambiato volto tante volte e ha portato a casa un risultato importante. "Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio quando ci siamo messi con i tre centrocampisti, che sicuramente hannod ato più geometrie, più ampiezza. Nel primo tempo abbiamo sbagliato molto, loro hanno corso molto, hanno pressato molto, poi sono calati. Nel secondo tempo abbiamo avuto situazioni favorevoli, poi sono macati un po' gli esterni ci siamo dovuti adattare, Angel aveva corso molto, Locatelli ha chiesto il cambio e con quattro centrocampisti è normale che fossimo un po' in difficoltà. Poi la loro è una squadra tecnica e hanno creato delle situazioni favorevoli. Complimenti ai ragazzi, hanno fatto una bella partita, non era semplice tornare alla vittoria e non subire gol". Cosa era successo con Paredes? Aveva perso la maglia? "Stava facendo il cambio Miretti, poi mi ha chiesto il cambio Locatelli, ne ho dovuti cambiare due e in quel momento Paredes aveva già levato la maglia perchè pensava di non entrare più. La partita si è fermata ma è stato anche un bene". Si può continuare con i tre attaccanti o la squadra è andata meglio con i tre centrocampisti? "Dico sempre che il calcio non è un'equazione matematica, stasera ho deciso di mettermi con i tre davanti, sicuramente spesso rimanevamo oltre la linea della palla e questo creava delle difficoltà soprattutto contro una squadra forte come lo Sporting, che ti palleggia vicino l'area. Dall'altra parte bisognava far meglio nel primo tempo, nelle situazioni che abbiamo avuto, nell'ultimo passaggio, ne abbiamo sbagliati tanti, e nello sviluppo del gioco. Stasera è andata così, con la Lazio avevamo fatto molto bene in casa con i tre attaccanti, quindi magari domenica li riproporrò, magari toglierò un difensore. Dovrò scegliere per dare equilibrio alla squadra. E' normale che accanto a uno ci vuole un certo tipo di caratteristiche, accanto a un altro ci vuole un altro tipo di caratteristiche, altrimenti perdiamo equilibrio e rischiamo di perdere le certezze che comunque ci hanno portato fino a questo momento della stagione". Dove pensi di aver dato un valore aggiunto? "Non è una stagione facile. I ragazzi vanno aspettati, bisogna farli crescere: ci sono momenti in cui sono bravi e altri in cui sembra che non abbiano mai giocato a calcio. Gatti è una spugna, apprende molto e ha ancora margini di miglioramento in fase di possesso. Abbiamo un obiettivo importante: mirare l'Atalanta, ora a quattro punti, per consolidare la seconda posizione in campionato. I ragazzi sono stati molto bravi a crederci. Nel calcio conta anche la tecnica, ma la cosa più importante è il valore morale: senza cuore e passione, non si va da nessuna parte. Non dobbiamo accontentarci, domenica dovremo cercare di portare a casa i tre punti col Sassuolo per riprendere il cammino in Serie A".
  17. Francesco Calvo pre Sporting. Sulle inchieste: "Sono vigilie particolari ma lo sono per noi dirigenti, i calciatori sono concentrati sul campo e non pensano a queste cose, il peso è sulle nostre spalle. Aspettiamo il 19 che è una data che aspettiamo da mesi, da lì capiremo il nostro destino nel finale di stagione, capiremo quali saranno i nostri obiettivi oltre alla Coppa Italia e all'Europa League". Come state programmando la prossima stagione? "Noi stiamo programmando la stagione in base a varie ipotesi, ma siamo una società solida e questo ci rende meno difficile la programmazione della prossima stagione". Come ha trovato i ragazzi? "Sono tranquilli e carichi allo stesso tempo, lo Sporting è una squadra porte che arriva da una striscia importante di risultati, ma sono queste le sfide che caricano i ragazzi. Essere ad aprile ancora in corsa per dei trofei è importante per noi e per la squadra". Vlahovic? "Nessun dubbio sul fatto che sia al centro del nostro progetto per il futuro, è giovane e ha già fatto vedere altre qualità, molte ancora deve esprimerle. Al di là del clamore mediatico che si genera attorno a lui, noi siamo sereni. Crediamo nelle sue qualità, vediamo quanto duramente sta lavorando, siamo ottimisti per questa stagione e per il futuro".
  18. Perin e Szczesny a Sky Mattia chiedi come sta Szczesny... PERIN: "Sta benissimo, è la prima cosa che ho chiesto quando sono tornato nello spogliatoio". L'abbiamo visto in lacrime, ci siamo preoccupati... SZCZESNY: "Un po' di ansia, ma abbiamo fatto tutti i controlli ed è tutto a posto. La verità è che ho visto Mattia molto bene in allenamento, mi sono stancato e di conseguenza Mattia ha fatto un doppio miracolo, quindi complimenti a lui". Ti abbiamo visto in lacrime... SZCZESNY: "Paura, sai, è una cosa che non mi è mai successa, facevo fatica anche a respirare quindi, un po' di ansia, un po' di paura, ora sto molto meglio però". Hai fatto i complimenti a Mattia? SZCZESNY: "Gliel'hanno tirata addosso, quindi... (ride, ndr)". PERIN: "Come dice lui, bisogna essere bravi a farsela tirare addosso". SZCZESNY: "Sì, bravo. Gli ho fatto i complimenti anche perchè è un ragazzo d'oro, che lavora molto bene, non si lamenta mai. Abbiamo un bel gruppo anche con Carlo. Peccato che non sia entrato anche lui, avrebbe fatto un miracolo anche lui, sono molto contento per Mattia" ____________________________________________________________________________________________________ Mattia Perin a Dazn Una squadra nella squadra, quella dei portieri. Hai avuto modo di parlare con Szczesny? "E' la prima cosa che ho chiesto quando sono tornato nello spogliatoio, sta bene. Ci siamo abbracciati a fine partita. Questa è la cosa più importante". Quanto contava portare la partita a Lisbona con il doppio vantaggio? "E' importante, ma non dobbiamo abbassare la guardia e credere che sia finita. E' finito solo il primo tempo". A un certo punto arriva Szczesny. Come stai? "L'ho fatto entrare perché in allenamento stava troppo bene, ci voleva un salvataggio all'ultimo e non me la sentivo (ride, ndr). Sto bene, ho ricevuto tanti messaggi. Ho fatto i controlli e sto bene. Uomo partita, altro che Gatti che fa gol da un metro". Mattia, la doppia parata nel finale è l'ennesima dimostrazione del tuo valore anche in campo internazionale? "Non sta a me questo, io mi alleno e tra noi portieri c'è un affiatamento incredibile. Quotidianamente ci alleniamo e ognuno alza il livello dell'altro. C'è la conocrrenza ma di amicizia e di grande lealtà". Possiamo dire che Perin è il secondo portiere più forte al mondo? "Potete dire quello che volete, è un complimento che mi fa piacere. Cerco di continuare a lavorare su me stesso non solo in campo ma anche fuori. Quando vengo chiamato in causa cerco di aiutare la Juventus. Avete visto quanto sacrificio c'è in campo, questa cosa ci dà un'energia sconvolgente".
  19. Racconta la tua emozione per aver deciso una gara d'andata dei quarti di Europa League. "Non riesco neanche a spiegarlo. Abbiamo vinto ed era la cosa più importante, loro sono una squadra molto forte nei singoli offensivi, ci dà un piccolo passo per il ritorno anche se sarà durissima". Quanto è stata dura questa partita? Siete sembrati un po' stanchi. "Giocare ogni tre giorni non è semplice, però oggi era importante portarla a casa e mettere un mattoncino. Al ritorno sarà durissima, lo Sporting è un avversario molto forte". Danilo ha speso parole d'elogio per te: quanto ti galvanizza? "Tanto. Nei momenti di difficoltà è stato una spalla con cui parlare, mi sono sempre confrontato con lui. Per me è un esemopio da cui prendere tanto. Quando ho qualcosa da imparare, mi confronto sempre con lui: è sempre pronto a darmi una mano". Ora il gol in Serie A? "Oggi ne abbiamo fatto uno che non è da poco. Ora dobbiamo concentrati al Sassuolo, giovedì ci giocheremo la vita da loro".
  20. C'è gente che non ama la classe, ma gli urlatori in stile pescivendoli. E la cosa peggiore è che c'è gente che denigra una leggenda Juve come Alessandro Del Piero, uno che ha indossato per 20anni la maglia bianconera portando ogni tipo di trofeo a Torino. Uno che ama la Juve più di tanti ipocriti che urlano solo per farsi notare.
  21. Stasera saranno in diecimila al Menti per Vicenza-Juventus Next Gen, finale di ritorno della Coppa Italia di Lega Pro. All’andata, il 2 marzo all’Allianz Stadium, i biancorossi si imposero 2-1. Allora sulla panchina dei veneti sedeva Francesco Modesto, esonerato due settimane più tardi dopo il ko interno con la Virtus Verona e sostituito da Vesterby Thomassen, che ora si dice «felice come un bambino» per l’opportunità di conquistare una Coppa che vale anche la certezza di accedere direttamente alla fase nazionale dei playoff di Serie C. Il tecnico potrà contare su tutti i titolari ad esclusione di Ierardi, infortunato di lungo corso. Sulla sponda bianconera, Massimo Brambilla sottolinea la crescita di una squadra che in rosa ha 4 giocatori già usati da Allegri in prima squadra nelle gare ufficiali di questa stagione: Soulé, Iling, Barrenechea e Barbieri. «Il loro rendimento è cresciuto - spiega il tecnico -, come quello di tutta la squadra». Siamo alla 50a edizione: il Vicenza vinse nel 1982, battendo in finale il Campobasso (0-0 in Molise, 3-1 al Menti); la Juve Next Gen si è imposta nel 2020 (2-1 alla Ternana in gara secca a Cesena). Vicenza (3-5-2): Iacobucci; Ndiaye, Ierardi, Sandon; Dalmonte, Ronaldo, Jimenez, Greco; Della Morte, Ferrari, Begic. All. Modesto. Juventus Next Gen (3-4-2-1): Daffara; Riccio, Poli, Huijsen; Barbieri, Sersanti, Barrenechea, Iling-Junior; Soulé, Sekulov; Da Graca. Diretta TV: Rai Sport, Eleven Sport Diretta Streaming: Rai Play, DAZN
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