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Deborah J

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  1. Conta anche come si sta strumentalizzando qualsiasi cosa che può danneggiare l'immagine della Juve. Per me conta quello che ha dichiarato il giocatore davanti a un giudice e la richiesta UFFICIALE. Per il resto, per come è stato trattato si è comportato comunque da gran signore. Visto dice NON voglio danneggiare ne me e ne la Juve.
  2. Conta la richiesta ufficiale, non gli esempi. Soprattutto, conta quello che ha dichiarato il diretto interessato. CHE VUOLE SOLO GLI STIPENDI e non ha intenzione di fare causa alla Juve.
  3. Si, ma quella parte non viene letta se no poi non si può metterlo al rogo.
  4. Ci vuole coraggio per sfidare l'Inter a San Siro con un ragazzino di 19 anni che è alla sua terza partita da titolare in campionato, con un difensore che fino allo scorso anno vedeva queste partite in tv e con un centrocampista di 22 anni che fino a pochi mesi fa sembrava buono solo per la Serie B. Allegri quel coraggio l'ha avuto ed è stato ripagato con una vittoria che vale doppio per la Juventus: il Derby d'Italia è bianconero e la linea verde funziona anche in partite così delicate. L'emergenza infortuni si è fatta sentire, ma il tecnico livornese ha sbancato Milano con un azzardo che verrà ricordato a lungo. Perché al posto di Di Maria c'è Soulé, stessa nazionalità e 16 anni di differenza e oltre a ottocento partite in meno, mentre in difesa il 24enne Gatti non fa rimpiangere Bonucci e a centrocampo il lungodegente Pogba è stato sostituito in pianta stabile da Fagioli. Senza dimenticare che ieri sera avrebbe giocato anche Miretti se non si fosse infortunato in questi giorni, mentre Barrenechea, Iling-Junior e Sekulov erano pronti a dare una mano in caso di necessità. «Quest’anno i giovanissimi hanno giocato attorno ai 4mila minuti – dice Allegri con la giusta soddisfazione per aver lanciato nuovi talenti – e c'è stata una crescita generale di tutti. Questa squadra ha cuore e passione: dall’esterno non si può capire bene quello che ci è capitato: ora siamo a 41 punti in classifica e a 56 sul campo. Non è facile trovare motivazioni, ma i ragazzi sono molto bravi». Giovani e vincenti.
  5. Ha visto l'identità juventina nella vittoria di oggi? "Diciamo che stasera non era semplice, per noi era molto importante perchè vincere anche a Milano è sempre difficile, l'Inter aveva perso solo due volte. Ieri ho avuto un lapsus dicendo che non aveva ancora perso. Stasera siamo riusciti a vincere una partita difficile, fisica, La squadra ha giocato bene, in pressione davanti, abbiamo concesso poco e niente, però poi abbiamo sbagliato molto, già nel primo tempo abbiamo sbagliato 3-4 soluzioni facili e quando giochi queste partite e hai queste occasioni, non devi sbagliarle. Noi dobbiamo migliorare la precisione, nel secondo tempo abbiamo avuto quattro occasioni clamorose, l'ultimo passaggio, di scelte di passaggio, questo bisogna assolutamente migliorare. Poi ci sono state anche delle buone giocate tecniche, la squadra è rimasta serena e tranquilla, i ragazzi mi hanno regalato una bella sosta. Come sa Barzagli, vincere prima della sosta per stare bene nei giorni successivi. Barzagli: Nella riunione pre-partita dice: mi raccomando ragazzi, vinciamo così passo una sosta sereno. Può darsi che l'abbia detto anche oggi. "Sì, ma infatti bisogna vincere le partite soprattutto per passare i giorni successivi bene, bisogna vivere bene, non è che si può vivere male. Quindi dico sempre ai ragazzi, siccome ho una certà età, cercate di farmi soffrire il meno possibile, se vincete, così domani sono sereno, preparo meglio le partite successive e quindi i ragazzi sono stati molto bravi, contro un'Inter molto forte". Ci racconta gli ultimi minuti? E' andato via quando mancavano 4 minuti più recupero al 90°. Dieci minuti di partita non li ha visti. "Tanto in quel momento non c'era più bisogno di me perchè la squadra stava difendendo bene. Mi stavo un pochino innervosendo, così prima di farmi buttare fuori o prendere un'ammozione, visto che sono diffidato, me ne sono andato e ho lasciato la squadra tranquilla e serena a finire la partita". Ha notato la crescita esponenziale del centrocampo? "Diciamo che c'è una crescita generale di tutta la squadra. Stasera anche a livello difensivo abbiamo difeso bene, non ci siamo mai fatti saltare, abbiamo concesso poco e niente. Il trio di centrocampo, come Miretti... purtroppo abbiamo avuto niente Pogba, Paredes ha fatto bene all'inizio e poi l'ho usato meno, ma sono giocatori affidabili. E' normale che bisogna continuare a lavorare e a migliorare. Fagioli ha tecnica, ha qualità, sta crescendo molto bene. Locatelli in quel ruolo è molto bravo soprattutto nelle chiusure. Abbiamo sbagliato troppi passaggi che non dobbiamo sbagliare, ma la squadra ha cuore e passione, che è quello che fa la differenza all'interno di una squadra per ritornare a vincere. Io dico sempre che dall'esterno giustamente chi non vive questa situazione non può capire, ma non è cattiveria, perchè per capire le situazioni bisogna trovarsi, quindi la squadra si è ritrovata a -15, ha lottato, ha combattuto, ora siamo a 41 punti se non sbaglio, abbiamo superato la quota 40 e non è facile trovare le motivazioni, perchè in campionato siamo indietro, siamo arrivati in Europa League ai quarti di finale, abbiamo la semifinale di Coppa Italia contro questa Inter e non sarà assolutamente facile. Poi c'è un miglioramento generale da parte di tutti i ragazzi, ma perchè comunque per ottenere i risultati devi avere la convinzione di ottenerli, devi avere cuore e passione nel lavoro che fai e questi ragazzi sono veramente molto bravi". Si aspettava un giocatore così come Kostic? "E' un giocatore importante, ha tempi di gioco migliori perché non crossa sempre quando va in fondo. Vlahovic ha fatto la miglior partita, Chiesa è entrato molto bene come anche Soulé che è un ragazzino del 2003. E' un successo della società, godiamoci questa sosta perché poi abbiamo nove partite belle da giocare". Sull'episodio del gol? "Non mi fate arrabbiare, le decisioni dell'arbitro vanno accettate, gli episodi vanno in un modo o in un altro e noi alla Juventus siamo dei signori e li accettiamo. Non facciamo tanto casino, per Chiffi non era facile arbitrare stasera. Parliamo di calcio, non di arbitri. Dopo Atalanta-Juventus per fallo di Lichtsteiner, dissi che il VAR se diventa oggettivo è un problema e con la Salernitana era un episodio oggettivo. Questo di stasera è un caso soggettivo, non abbiamo fatto polemiche. Meno parliamo di arbitri e più li aiutiamo. I primi che vedono la malafede siete voi. Non mi fate arrabbiare". IN AGGIORNAMENTO
  6. 7 SZCZESNY Deve subito fare gli straordinari per fermare due volte Barella nei primi 18 minuti, poi può permettersi una serata (quasi) serena. 7 GATTI Gioca per la prima volta a San Siro e si ritrova titolare nel derby d'Italia: avrebbe tutto il diritto di tremare ed invece si conferma una solida certezza. Neanche l'ammonizione per fallo su Calhanoglu lo limita e al 31' st salva alla grande. 6,5 BREMER I motivi per festeggiare non gli mancano: sabato ha compiuto 26 anni, è stato convocato all'ultimo dal Brasile e può uscire da San Siro con una vittoria preziosa. Mezzo voto in meno per la rissa con Lukaku. 6,5 DANILO Guida bene il reparto, ma sbaglia nel finale perdendo il controllo dei nervi e rimediando un giallo per proteste. 6,5 DE SCIGLIO Dimarco gli dà filo da torcere sulla fascia, ma lui non si scompone mai e dà una grande mano alla difesa. Provvidenziale ad inizio ripresa nel deviare il tiro del rivale (dal 30' st CUADRADO 6: controlla). 7 FAGIOLI Grandi giocate, vedi il cross per Kostic al 40' o il colpo di tacco al 20' st per salvare un'azione offensiva, e una bella dose di personalità. A centrocampo è un valore aggiunto. 7,5 LOCATELLI Cresciuto nel Milan e tifoso della Juve, per lui questo derby vale doppio e allora moltiplica le energie. Cuce il gioco senza sosta, ci prova al tiro ed è prezioso anche in difesa (gran salvataggio al 12' st). Chissà perché il ct Mancini non l'ha convocato in Nazionale. 7 RABIOT “Che gelida manina” potrebbe essere un omaggio alla Boheme, in questi giorni di scena alla Scala, ma al netto delle inevitabili polemiche il Var non giudica falloso quel tocco. Così il francese propizia un altro gol, ma soprattutto gioca una partita sontuosa. Unica pecca l'ammonizione che gli farà saltare la prossima sfida dopo la sosta. 7,5 KOSTIC Tutte le azioni più pericolose passano dai suoi piedi. Inesauribile sulla fascia sinistra e soprattutto decisivo: il diagonale vale la vittoria e il 100° gol bianconero in campionato nella casa dell'Inter. 6 SOULÉ Fa quasi tenerezza quando liscia il pallone in area o sbaglia il passaggio al 30', ma è da partite così che si impara quando hai 19 anni e sei la terza partita da titolare in Serie A. Sostituire Di Maria è un compito arduo: deve sacrificarsi come pochi, ma i colpi di classe non gli mancano (dal 21' st CHIESA 6,5: entra bene, sfiorando un gol e servendo un assist per Locatelli che Onana intercetta con la punta delle dite, ma poi deve uscire per un nuovo problema al ginocchio destro; dal 38' st PAREDES 4: espulsione folle). 5,5 VLAHOVIC Lotta, ma spreca un'ottima chance al 13' della ripresa. Così la maledizione di San Siro prosegue: sei partite e zero gol La Stampa
  7. Avete giocato questa partita con intensità e cattiveria come fosse una finale. "Sì, sapevamo che era una partita difficile, il mister ha chiesto questo. Si poteva chiudere la partita, farne due, tre, però, abbiamo fatto una bella vittoria". Bel duello con Lukaku. "Sì, è stato un bel duello, abbiamo vinto e questo che importa". E' la 19esima vittoria senza subire gol. Che soddisfazione è? "Sappiamo che Gatti è un bravo ragazzo, stava lavorando tanto, oggi ha avuto l'opportunità di giocare e ha fatto molto bene. Dobbiamo continuare su questa strada. Anche per festeggiare il mio compleanno abbiamo fatto una bella partita, abbiamo vinto. Volevo fare gol, ma è la vittoria che importa". Serviva anche per affermare chi è la seconda in classifica questa partita? "Assolutamente, sul campo abbiamo fatto 56 punti, per non dire 58, però va bene così, dobbiamo continuare su questa strada".
  8. Federico Gatti voto 7,5, non fa passare nessuno,. Non fa passare nessuno e gioca con grande personalità.Ti piace la pagella di Barzagli? "E come fa a non piacermi?". Volevi qualcosa di più? "No, è giò troppo così, va benissimo e porto a casa". Sei stato primo per contrasti vinti, primo per intercetti, primo per volume di incitamento dei compagni in panchina, che incitavano solo te. Come fai ad essere così centrale e così amato nonostante le non tantissime presenze? "Devo ringraziare tantissimo i miei compagni di squadra, perchè mi ritrovo ad allenarmi con dei campioni e mi trattano come uno di loro, anche se sono l'ultimo arrivato. Somno contentissimo, mi faccio voler bene dai compagni e questa cosa ti aiuta in campo. Stasera è una grandissima vittoria di sofferenza, di gruppo, veramente una vittoria bellissima. Il salto che ho fatto quest'anno dalla Serie B alla Juventus è stato enorme, passare dalla Serie B Ci vuole tanto tempo. Deve essere l'inizio, ma è un percorso, il mio obiettivo è farmi trovare pronto ogni allenamento, ogni volta che il mistyer mi chiama u causa, poi do tutto me stesso in campo". IN AGGIORNAMENTO
  9. Giallo pesante quello rimediato Adrien Rabiot nella ripresa del Derby d'Italia. Il centrocampista francese era diffidato e salterà la prima gara dopo la sosta contro il Verona all'Allianz Stadium. Squalifica in arrivo anche per Paredes, espulso a seguito della rissa finale.
  10. Ce l'abbiamo 5 D’Ambrosio Su Chiesa prima, su Cuadrado poi: entra e fa il suo, mettendo pure un paio di buoni cross in mezzo. Ma rovina tutto con l’espulsione e la protesta successiva. (GdS) D’AMBROSIO 4: cede al nervosismo: espulso nella rissa dopo il fischio finale (La Stampa)
  11. "Oggi era importante passare il turno, ma dobbiamo migliorare in alcune situazioni come nella gestione della superiorità numerica: in quel caso bisognava fare scelte diverse nella gestione del pallone. Un po' dipende anche dalle caratteristiche dei nostri giocatori, la maggior parte sono contropiedisti". Può essere la svolta per Gatti? "Oggi Federico ha fatto una buona prestazione, ma la squadra ha fatto un buon risultato passando il turno con un buon secondo tempo. Non possiamo fare un secondo tempo così contro una squadra in 10, su questo bisogna ragionarci e migliorare". Su Vlahovic che si è sbloccato: "Sono contento per Dusan dal punto di vista mentale, ma io penso al secondo tempo e dico che non va bene. Dobbiamo gestire meglio queste situazioni. Non possiamo fare errori così sulle scelte e le linee di passaggio, così non va bene". Domanda di Del Piero: avere Vlahovic e Chiesa al top "Averli in condizione mentale è una iniezione di fiducia sicuramente, ma io penso alla prestazione della squadra del secondo tempo". Come sta Di Maria? "Eravamo in 11 contro 10 e non ho voluto rischiarlo". Cosa recrimina alla squadra nella ripresa? "Ci sono state 2-3 situazioni, poi la ciliegina sulla torta l'ha messa Szczesny con quel lancio su Kean... Sono situazioni che vanno migliorate, ma dipende anche dalle qualità degli attaccanti: escludendo Di Maria sono tutti contropiedisti".
  12. Sull'abbraccio con i compagni al momento del gol: "Ringrazio la squadra per essermi stata vicina, siamo un gruppo unito che ne ha passate tante. Il gol vale tanto, perché gli attaccanti vivono di questo, ma la cosa più importante è aver passato il turno. Dobbiamo continuare a lavorare ancora con più determinazione e umiltà. Dobbiamo pensare partita per partita e centrare gli obiettivi". C'è stato un momento in particolare in cui vi è scattata la molla? "No, noi parliamo tutti i giorni, dobbiamo restare uniti perché questo ci porta a raccogliere i frutti. Dobbiamo lavorare duro e ancora con più compattezza". Sulle critiche: "Ho cercato di tenermi fuori da queste cose, non ho letto niente. Sono momenti così: quando segni va tutto bene, quando non fai gol va tutto male. Io cerco sempre di non leggere niente, non do importanza a queste cose. Penso solo a lavorare e restare umile"
  13. E' una partita da Juve? E' una settimana da Juve? "Sicuramente è una settimana da Juve, sono d'accordo. Stasera è una partita impegnativa, è una partita secca, da dentro o fuori, sono le partite che ci piacciono. Lo stadio è molto rumoroso da 40 minuti prima della partita, ma lo stadio carica anche i nostri giocatori, per cui è una bella partita". Il fatto che tre italiane vadano avanti in Champions è un'ulteriore spinta anche per la Juve? "La juventus gioca tutte le competizioni per vincere, anche se poi è molto complicato. Questo momento per il calcio italiano è positivo, vorrei fare i complimenti al Milan, all'Inter e al Napoli che si sono qualificate per i quarti di finale di Champions League che è un traguardo storico. Speriamo che la prestazione di queste squadre possa essere da stimolo per il calcio italiano, che ha dei problemi come tutto il calcio europeo. Scontiamo un gap economico verso gli altri campionati, penso alla Liga, penso alla Premier League, un gap di infrastrutture, penso allo stadio dove stiamo giocando stasera, per cui spero che la prestazione delle squadre italiane in Champions League sia da stimolo per il movimento calcistico italiano". Che augurio fa a Pogba? "Al giocatore abbiamo fatto ieri gli auguri per il suo compleanno. Paul è il primo a non essere felice per questa situazione che sta vivendo e di questo infortunio. Noi vediamo l'impegno che ci mette e siamo fiduciosi per lui. Poi Paul lo abbiamo accolto che aveva 19 anni, oggi ne ha 30. Ci conosciamo a vicenda molto bene, lui sa che la Juve per lui è una famiglia, una famiglia che dà tanto e chiede tanto, questo lo sa e si sta impegnando"
  14. Del Piero: "Complimenti per il gol, ce lo descrivi?": "Il guizzo è venuto dal primo tentativo fallito dove avevo calciato di collo pieno, ma il tiro era andato fuori, quindi mi sono detto adesso la piazzo rasoterra e vediamo che succede". Sull'esultanza, ti sei scusato con i tifosi? "Io ci voglio essere, voglio dare una mano a squadra e società per ciò che mi hanno dato in passato. Purtroppo negli ultimi anni non ci sono riuscito, non sono al massimo visto il problema avuto. Mi spiace non esserci, vorrei dare il massimo in ogni gara ma al momento è così. Era uno scusa sentito perché voglio giocare e dare gioia ai tifosi". Su Vlahovic: "Dusan è un grandissimo e ha tutto per diventare un fuoriclasse. Sta passando un periodo non felicissimo sotto porta, ma stasera è arrivato e anzi aveva già segnato prima del rigore. Oggi ha calciato male e ha segnato, con la Samp aveva calciato benissimo e aveva sbagliato". Sulla condizione: "Il mio primo pensiero è essere a disposizione del mister, nelle ultime gare purtroppo non ci sono stato. Un po' di fastidio c'è ancora, ma sto lavorando ancora di più per essere sempre più pronto. Purtroppo mio padre ne ha avuti di simili, di infortuni. E' un percorso di grandi ostacoli per tornare, ma anche dopo il percorso continua. Devo solo stare tranquillo ed esserci".
  15. Partiamo dall'azione del 3-2, te la sei costruita e l'hai finalizzata... "Sì, in alcuni momenti devo prendermi anche la responsabilità e se c'è bisogno fare da solo. Ho fatto gol stasera, era un gol molto importante per portare la vittoria, sono contento. Un po' meno per il primo tempo perchè abbiamo cominciato bene e poi abbiamo preso due gol che non dobbiamo prendere. Ma l'atteggiamento del secondo tempo molto bene". Partiamo dall'azione del 3-2, te la sei costruita e l'hai finalizzata... "Sì, in alcuni momenti devo prendermi anche la responsabilità e se c'è bisogno fare da solo. Ho fatto gol stasera, era un gol molto importante per portare la vittoria, sono contento. Un po' meno per il primo tempo perchè abbiamo cominciato bene e poi abbiamo preso due gol che non dobbiamo prendere. Ma l'atteggiamento del secondo tempo molto bene". Come ti spieghi quel black out di sessanta secondi? "Purtroppo dobbiamo lavorare, è solo una questione di testa come dice il mister. Dobbiamo essere più concentrati tutta la partita, non essere disattenti perchè abbiamo fatto due gol e siamo più tranquilli. Dovevamo vincere per affrontare bene il Friburgol lo abbiamo fatto e sono contento". Hai segnato 9 gol tutti allo Stadium. Come puoi pensare di lasciare uno stadio che ti porta così bene? "Per il momento non penso a niente, sono veramente contento del lavoro che faccio, dell'aiuto alla squadra, poi vedremo. Sto facendo tanti gol allo Stadium e spero di farne tanti altri nel resto della stagione".
  16. Quando sei in un momento no, il rigore lo tiri forte... "Le soluzioni sono due: o fai lo scavino....centralone... un tiro di piatto centrale, o altrimenti devi scegliere un angolo. Però Dusan ha fatto una buona partita, li farà i gol più avanti. Stasera ha fatto meglio, c'è andato vicino, deve rimanere sereno. Stasera ha giocato meglio tecnicamente. A lui lo dico sempre, deve rimanere calmo, lui ogni tanto va fuori giri come gestione dell'energia. E' normale per un ragazzo di 23 anni, non scordiamoci che è alla Juventus da un anno. Non è che è dieci anni alla Juventus, è un anno che è alla Juventus. Ha fatto bene, sta facendo bene, è rientrato da un infortunio, credo abbia tutte le qualità per migliorare. Ha fatto anche dei lavori e piano piano stanno dando i frutti. Stasera tecnicamente ha fatto delle buone giocate e quando riuscirà a regolare più questa gestione della partita e sarà meno frettoloso e frenetico quando gli arriva la palla, più cattivo come è stato negli ultimi 20 minuti nell'attaccare la porta, troverà il gol e le grandi prestazioni". In vista di Friburgo e Inter cosa prende di preoccupante e cosa di molto buono? "Bisogna migliorare, chiamiamola gestione della partita, nel senso che 2-0 non possiamo giocare a campo aperto, allora siccome a livello di esperienza tra Barrenechea, Miretti, Fagioli, a metà campo, che è il cuore della squadra... finchè c'è da andare... poi quando c'è il momento di capire la partia, dopo il 2-0, non bisogna subire, ma bisogna andare di contropiede e chiudere gli spazi, è normale che loro pagano un po'. Quelli dietro, che sono più vecchi, devono prenderli per le orecchiette e metterli nelle posizioni. Però hanno fatto bene, Fagioli ha fatto un ottimo secondo tempo, sul primo gol bisogna fermare l'azione. Il secondo è figlio del primo, ma sono situazioni che quando hai poche partite nella Juventus ti viene da giocare queste partite" Ma quel campione del mondo che oggi era seduto in panchina è uscito dai suoi piani? "Ma no, ho fatto una scelta tecnica, perchè comunque rispetto a Enzo e a Locatelli Leandro è un giocatore meno metronomo, più tecnico, e oggi mi serviva un giocatore come Enzo, che è a tutti gli effetti un giocatore della prima squadra. Ha fatto anche una buona partita, poi in quei momenti si è fatto un po' troppo tirar fuori, ma il centrale davanti alla difesa... ci vuole esperienza, non è facile, a 22 anni, gestire i momenti della partita in quel ruolo". Fagioli è sempre più decisivo e sta mettendo anche motore nelle gambe. "Nico sta crescendo come motore, poi per spostarlo è difficile perchè ha un bel culotto, con delle gambe ben piantate in terra, rispetto magari a Miretti che è meno piantato, però anche Fabio stasera ha fatto una partita importante. Ha dato una palla nel primo tempo su Vlahovic.... sono giocatori che hanno una qualità tecnica importante, vedono il gioco, si smarcano molto bene tra le linee. Fagioli è cresciuto nel secondo tempo molto di più. Nel primo tempo dopo il 2-0 bisognava rimanere più raccolti, lì sono andati un po' troppo in giro per il campo". Ci porta dentro il mondo Juve per la vicenda del -15? "Non diciamo niente perchè a questo ci pensa la società. Io, ripeto, quando c'è stata la sentenza noi abbiamo avuto una reazione con l'Atalanta, pensavamo di aver risolto tutto e siamo caduti. Quello che stanno facendo i ragazzi è importante. Ora siamo momentaneamente secondi per quanto fatto dai ragazzi sul campo. Noi dobbiamo lavorare per questo. Oggi ha segnato Soulé, un altro della seconda squadra che è venuto su".
  17. Giornata di sorprese ieri: il Consiglio di Stato ha dato l'ok per l'invio della carta segreta alle difese, nella famosa nota non pare esserci molto di rilevante ma si fa richiamo ad un altra nota inviata dalla Covisoc e inizierà una battaglia legale anche su questa. Intanto questa settimana ha lasciato strascichi importanti: le decisioni di Tar prima e Consiglio di Stato poi dimostrano che la Giustizia Sportiva non ha garantito il giusto processo sul tema carta e verosimilmente anche su altri punti che i legali Juve andranno a contestare.
  18. Il gruppo si è compattato e continua a fare prestazioni convincenti. "Stasera i ragazzi hanno fatto veramente una bella partita, di grande intensità, di buona tecnica e fortunatamente nel gol c'era fallo di mano, altrimenti nell'unica occasione che abbiamo subito su una palla alta rischiavamo di pareggiare questa partita. La cosa che dobbiamo migliorare, però, è che abbiamo sbagliato troppi ultimi pasaggi, scelte di passaggio. C'è stato un passaggio straordinario di Di Maria, ne ho parla poi con Moise, quando è partito Chiesa, lì i tempi di passaggio diventano fondamentali altrimenti gli altri ritornano nella posizione. E' capitato anche in un altro paio di situazioni dove potevamo scegliere meglio, questi sono passaggi che fanno la differenza". Chiesa come sta? "Ha sentito un fastidio, da valutare, speriamo non sia niente di grave, lo speriamo tutti". Giocare così tante partite a distanza di pochi giorni sta diventando complicato. "Ma no, abbiamo giocatori fuori, abbiamo Soulé, abbiamo Miretti che è rientrato oggi e ha fatto un tempo, Fagioli ha fatto molto bene, Leo Bonucci ha fatto una buona partita. Dispiace per Kean che sarà squalificato domenica, perchè abbiamo una partita molto, molto, molto difficile, molto importante per noi perchè bisogna tornare a vincere in campionato, perchè poi la domenica dopo andiamo a Milano e quando giochiamo gli scontri diretti può succedere di tutto". Quanto sei preoccupato del Friburgo in vista del ritorno? E quanto sei preoccupato della tua squadra viste le condizioni di Chiesa, Di Maria e Alex Sandro? "Vediamo, innanzitutto a Friburgo non è semplice, la cosa che mi lascia pensare positivo è il fatto che comunque abbiamo creato molto, loro dovranno fare una partita concedendoci ancora molti più spazi e noi dovremo sfruttarli al massimo, Bisognerà essere bravi. Per quanto riguarda quelli che non ci saranno, faremo con quelli che ci sono domenica, perchè abbiamo dei giocatori pronti per giocare, l'importante è avere l'atteggiamento giusto e soprattutto dare la disponibilità al compagno anche per fare delle partite di sacrificio, come ne abbiamo già passate. L'anno scorso a un certo punto abbiamo giocato con Chiesa centravanti e Bernardeschi seconda punta. Il centravanti ce l'abbiamo che è Vlahovic, Dispiace per Kean che è squalificato, ma ce l'avremo a Friburgo. Poi sono ragazzi bravi, che hanno energia, quindi va bene così". Hai trovato tanti giocatori quest'anno, a parte l'ingenuità di Kean, stanno maturando per certi versi... "Nella Juventus ci sono delle regole, c'è la disciplina all'interno di un gruppo, ci sono i vecchi che le fanno rispettare. Per tornare a competere per la vittoria in tutte le competizioni, perchè vincere è una cosa straordinaria, ci vogliono determinate caratteristiche e qualità, oltre quelle tecniche, ci vogliono le qualità caratteriali e morali, che è importante. Oggi sono contento per Kean che è entrato e ha fatto molto bene, ha avuto subito quella palla da dare a Chiesa, una palla da mandare al portiere Cuadrado, purtroppo quando giochi partite di livello queste situazioni di passaggio non le devi sbagliare". Si aspettava questa strepitosa continuità da parte di Kostic? Ha deciso di cambiare sistema di gioco per esaltarlo? “Siamo partiti in un modo, poi abbiamo cercato giocatori come Kostic che sta facendo una grande annata. Stasera non era semplice, abbiamo fatto una grande partita, anche tecnica, con grandi occasioni. Normale che bisogna migliorare, dobbiamo diventare più cinici, perchè siamo troppo... la percentuale di gol rispetto alle occasioni è troppo bassa”.
  19. Una partita che avrà il sapor di derby per il portiere bianconero, essendo nato a Latina ma diventato calcisticamente grande nel Genoa, collezionando ben 204 presenze anche in prima squadra tra i pali rossoblù. Anche se le motivazioni non mancherebbero comunque a Perin, molto più che un semplice vice Szczesny, soprattutto in questa stagione, si è rivelato essere un autentico co-titolare. Anche per quel che è il rendimento, non sono pochi gli addetti ai lavori che stanno vedendo Perin protagonista della miglior stagione della sua carriera, sicuramente per quel che riguarda il cammino in bianconero e forse in assoluto. Dodici le presenze fin qui collezionate, già eguagliato il record personale di partite giocate con la Juve in una stagione e oggi lo batterà, ben 6 il numero di clean sheet collezionati: insomma, con Perin in porta la Juve non subisce gol una volta su due, confermando di fatto la stessa media del portiere titolare Szczesny. Il risultato spesso non cambia. Anche se questa sera con la Sampdoria ci sarà pure da registrare una difesa tutta nuova o quasi.
  20. Il Tar ha dato ragione ai bianconeri, in particolare ai legali di Cherubini e Paratici che avevano prestato ricorso il 20 febbraio per ottenere la carta tra Covisoc e Procura che era stata negata alle difese e che potrebbe invalidare il processo sportivo per decorrenza dei termini. Per capire se questa carta sarà decisiva occorrerà aspettato metà aprile quando il collegio del Coni si riunirà dopo aver letto anche le oltre 1000 pagine di memorie difensive della Juve, sapendo inoltre che la Figc non si costituirà contro la Juve. Tre le strade che si apriranno al momento della decisione post dibattimento: conferma del -15, annullamento e quella che oggi sembra più probabile e cioè la sospensione della pena con la palla passata alla Corte d'appello federale che in questo caso dovrà decidere se confermare, annullare o rimodulare la pena.
  21. "Il -15 sarà tolto", riporta centralmente in prima pagina Tuttosport oggi. Parla l'avvocato Matera, colui che ha scritto il codice della giustizia sportiva, in un'intervista al quotidiano torinese sul caso Juventus. L'avvocato spiega che si è giocato più sul sensazionalismo che sui fatti. Il famoso libro nero di Paratici è un foglio A4 di Cherubini che tra l'altro non utilizza mai il termine Plusvalenze Fittizia utilizzata invece della Procura Sportiva. La corte d'appello parla per 8 volte dello scambio Pjanic-Arthur(che alla fine vede più interessato della valutazione il Barcellona che la Juve perché si parla appunto di Arthur) e della fattura del Marsiglia modificata nell'indirizzo da un uomo Juve (che non è indagato) che non sono mai citati dalla Procura di Torino nelle carte che dovrebbero aver rappresentato gli elementi nuovi. E il Tar sulla carta nascosta apre una crepa poiché la Caf non ne ha minimamente tenuto conto e la sentenza quindi secondo l'avvocato sarà annullata senza rinvio.
  22. La Juve torna a casa da Roma con un carico di situazioni che rischiano di trasformarsi in un’ulteriore zavorra emotiva. Ad aver messo il carico da novanta in una serata già complicata, ci ha pensato poi Rabiot. Il francese è come noto in scadenza di contratto, ma come se non bastasse la concorrenza internazionale c’è soprattutto l’attuale momento di incertezza in ottica futura a impedire alla Juve di poter tornare alla carica per il rinnovo di contratto. Con alcuni elementi da cui non si potrà prescindere anche solo per provare a convincere Rabiot, la Champions per esempio. Come candidamente ammesso nel post-partita: «Cambia entrare in Champions per le decisioni sul mio futuro? Certo che sarà importante per il mio futuro». Più interrogativi che certezze sul futuro di Rabiot dunque, non uno qualunque ma il miglior centrocampista a disposizione sotto ogni punto di vista in questa stagione. Caso spinoso anche quello di Kean, tra ingresso in campo e calcione di reazione a Gianluca Mancini erano trascorsi meno di quaranta secondi, Allegri ha già annunciato una multa salata, sicuramente salterà per squalifica sia Sampdoria che Inter in campionato, per esserci nella doppia sfida col Friburgo dovrà dimostrare di avere imparato dai propri errori, cosa che non sembra riuscire a fare mai realmente. Polemiche anche attorno al post su Instagram di suo fratello Giovanni, il quale ha sparato a zero contro chi ha criticato Moise blackout.
  23. Una freccia sulla corsia sinistra, una macchina spara-assist e pure un amuleto. Filip Kostic sa come si fa a segnare al Friburgo. E anche a vincere l’Europa League. Nessun bianconero conosce meglio di lui la squadra tedesca, attesa domani all’Allianz Stadium per l’andata degli ottavi di Europa League. Frutto di otto stagioni di alta manovalanza in Bundesliga, prima con lo Stoccarda, poi con l’Amburgo e infine con quell’Eintracht Francoforte che l’anno scorso aveva trascinato a suon di assist (6) e gol (3) alla vittoria della seconda competizione continentale. Kostic, terzo migliore assistman (7) della Serie A dopo Milinkovic-Savic (8) e Kvaratskhelia (9), ha i numeri giusti per fare male ai biancorossi. Il suo bilancio con il Friburgo è in pari: 5 vittorie, 5 sconfitte, 2 pareggi. Ma analizzando gli ultimi tre incroci si scopre quanto abbia inciso l’esterno serbo, autore di 2 assist e 2 gol. Niente male per chi di mestiere manda in porta i compagni di squadra. Con uno stile di altri tempi, quelli delle ali tout court alla Causio per restare in bianconero.
  24. Avete preso tre pali, partita molto equilibrata, ma cosa ha messo più in campo la Roma? "Sapevamo delle difficoltà, la Roma comunque è una squadra scorbutica, che non concede, già avete queste occasioni contro la Roma non è semplice. Nel primo tempo potevamo fare qualcosa in più, ma loro hanno corso molto, tanti loro giocatori hanno finito la partita con i crampi, in difficoltà. Alla fine del primo tempo già stavano mollando tra le linee, con i centrocampisti, poi purtroppo abbiamo preso questo gol dove potevamo difendere meglio, già sul rinvio potevamo gestire la palla meglio, poi il calcio è questo, non riesci a far gol ed esci sconfitto, in una partita dove sicuramente potevamo fare meglio, nelle occasioni fatte. Anche alla fine abbiamo avuto una bella occasione con Danilo, poi purtroppo c'è stata anche un'espulsione dopo 40 secondi che negli ultimi 9 minuti ci poteva dare una mano". L'espulsione da cosa è dettata secondo lei? "Ha sbagliato, ha chiesto scusa, ma ha sbagliato perchè ha messo in difficoltà la squadra, quindi da queste cose bisogna sempre trarre comunque un insegnamento. Quando si entra si può determinare, tra l'altro era un fallo a favore suo e ha avuto una reazione sbagliata". Nel primo avete avuto difficoltà, nel secondo hai messo questo 4-3-3 che avevi disegnato a inizio stagione. Pensi che i ragazzi siano pronti a giocare così? "In quel momento c'era bisogno di giocare così, Pogba comunque non è ancora al 100%, a giocare dall'inizio fa fatica, Chiesa lo devo gestire, anche se stasera è entrato benissimo, strappa. Abbiamo un'altra partita giovedì e un'altra domenica. Credo che oltre tutte queste cose che vanno bene, l'ho detto anche ai ragazzi alla fine della partita, i ragazzi devono stare sereni e tranquilli, perchè la squadra finora ha fatto 50 punti, poi è normale che stare era una partita che ci avrebbe permesso di arrivare a 38 punti, di battere la Roma, di avvicinare l'Atalanta, quindi quando perdi una gara così, in una posizione normale, perchè noi momentaneamente saremmo secondi, però non lo siamo, sembra che ti crolli il mondo addosso, invece bisogna essere forti, domani dobbiamo recuperare, martedì riprendere gli allenamenti e ripartire, perchè quello che stanno facendo i ragazzi è qualcosa di importante, perchè dall'esterno tutti parlano, parlano di tecnica, di tattica, ma nella storia del calcio credo non sia mai successa la situazione che ha subito la Juventus quest'anno, per questo devo fare veramente i complimenti ai ragazzi per quello che stanno facendo. Abbiamo obiettivi importanti da raggiungere e una sconfitta non può far crollare quello che stiamo facendo". C'è un po' un senso di frustrazione? "Ma infatti non bisogna cadere in frustrazione. Kean ha sbagliato indipendentemente da quello... Kean ha sbagliato e punto. E' entrato, forse era nervoso perchè non aveva giocato, comunque ha messo in difficoltà la squadra. I ragazzi comunque devono rimanere sereni, ci ho parlato anche dopo la partita, perchè in questi momenti soprattutto, ma anche dopo un pareggio sembra che ti crolli il mondo addosso, invece non deve crollare assolutamente. Potevamo fare qualche punto in più, qualcuno in meno, non lo so, ma ha fatto 50 punti. Noi dobbiamo continuare a lavorare su questo, poi quello che è successo, quello che succederà non dopende dal campo. Noi dobbiamo arrivare in fondo al campionato ed essere tra le prime quattro, momentaneamente siamo secondi". Qual è il reparto che poteva fare meglio? Oggi il centrocampo poteva mettere più in difficoltà quello della Roma che appariva un po' stanco. "Credo che dopo il gol, Locatelli si alzava molto, lasciavamo molto Rabio davanti alla difesa, e ci voleva un po' più di ordine perchè mancavano 35 minuti alla fine, quindi in quel momento fai presto a ribaltare le partite. Poi ci sono delle buone giocare. Non scordiamoci quando Pogba è dentro l'area, deve tirare e invece la passa, quando Vlahovic deve tirare da dentro l'area, l'ultima occasione di Danilo e mi sembrava abbastanza clamorosa, ma il calcio è questo, stasera doveva andare così contro una Roma che comunque sta facendo un ottimo campionato e sappiamo le caratteristiche della Roma, Sono sei partite che non prende gol in casam e stasera diciamo che noi potevamo avere delle occasioni migliori, I primi due cross del secondo tempo,... noi abbiamo approcciato bene il secondo tempo della partita, in una Fagioli ha battezzato la palla corta invece gli è passata sopra la testa e l'altra c'era Leo in area e doveva andare a chiudere sul secondo palo. Potevamo sicuramente in quelle situazioni fare meglio. Abbiamo preso gol da 25 metri, è stato bravo Mancini, però li bisognava uscire prima. Questo è il calcio e va accettato. Dobbiamo ragionare su quello che stiamo facendo, poi possono raccontare quello che gli pare questo non mi sta bene". Vlahovic segna meno rispetto alle stagioni passate. Segna meno, oggi ha fatto una buona partita tecnicamente, ha fatto molto bene rispetto all'ultima che aveva fatto. Ha avuto anche occasioni quando non ha tirato, è stato presente in area. Quando poi entra Chiesa più vicino è normale che abbiamo più possibilità e siamo più offensivi". L'Europa League diventa il primo obiettivo stagionale? "L'obiettivo della Juventus è quello di cercare di raggiungere quelle davanti, mancano 13 partite, purtroppo abbiamo buttato via tre punti stasera, anche con un pareggio tenevamo la Roma a 10 punti, a 9 punti, però il calcio è strano. Anche all'andata meritavamo di vincere, ma nel calcio meritare non serve a niente, nel calcio se vinci sei bravo, se perdi hai sbagliato qualcosa, molto semplice". IN AGGIORNAMENTO
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