Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

Deborah J

Vs Supporto
  • Numero contenuti

    28.702
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Giorni con più "mi piace"

    32

Tutti i contenuti di Deborah J

  1. Deborah J

    Spostare la sede legale e il foro competente a Milano

    Veramente è la Juve che ha chiesto lo spostamento a Milano. "Adesso il club chiede lo spostamento del processo a Milano" (CorSport)
  2. IL CHIARIMENTO - “Prima di tutto, mi dispiace molto che dobbiamo iniziare la conferenza dei Mondiali in questo modo. Parlare di qualsiasi cosa è superfluo, ma devo parlare perché si tratta di me e del mio nome… quelle cose che tutti leggiamo, vediamo e sentiamo. Non c’è bisogno di commentare su questo, è una vera assurdità. Penso che le persone che sono ovviamente annoiate, non abbiano niente da fare nel loro tempo libero perché sono arrabbiate con qualcuno o frustrate e ovviamente lavorare contro gli interessi della nazionale è la loro occupazione principale al momento. Ma siamo più uniti che mai”UNITI - “L’atmosfera non è mai stata migliore, nulla è cambiato nell’ultimo anno e mezzo. Quelle storie sono state raccontate al di fuori di noi, voglio solo proteggere il mio nome, la mia integrità e dire che mi difenderò legalmente se necessario. Non è la prima volta che succede, non ho mai fatto pubblicità perché non è nel mio stile, ma invece di sostenerci tutti prima di una partita così importante, abbiamo a che fare con cose che non c’entrano nulla. Questo è tutto da parte mia. Non li biasimo, queste sono persone i cui curriculum sono vuoti, non hanno ottenuto nulla, ma di certo non raccoglieranno punti col mio nome. Sono sempre stati piccoli, e lo dimostrano giorno per giorno”. CONDIZIONI – “Siamo concentrati sul calcio, a venerdì con la Svizzera. Non ho giocato perché non ero abbastanza pronto, ma mi sento meglio e sono completamente concentrato sulla prossima partita”. -_______________________________________________________________________________________________________________________ Dusan Vlahovic prende la parola, non per descrivere un gol ma per smentire un gossip che striscia da giorni e che, rilanciato da noti network, trova per qualche istante un assurdo alone di credibilità: narra d’una sua relazione con la consorte d’un compagno di squadra, causa dei pochi ritagli giocati e di una spaccatura nello spogliatoio serbo. Acuita, secondo le comari social e quelli che… “me l’ha detto mio cugggino”, dalla parallela scappatella d’un terzo compagno con la gentile signora d’un quarto. Il tutto, come se nulla fosse, condito di nomi e cognomi. Vecchia storiaccia, quella del pallone spiato con la fantasia dal buco della serratura: maliziosi e boccaloni se ne sono serviti nel tempo per giustificare panchine, ricostruire litigi o spiegare cessioni. Ognuno aggiungendo un dettaglio, con disarmante superficialità. Dimenticando, tra un sorrisetto e un occhiolino, che si offendono sensibilità e feriscono famiglie. La Stampa
  3. La fine dell’era Andrea Agnelli è stata un fulmine a ciel sereno anche per tutti i giocatori della Juventus. Una notizia inaspettata arrivata direttamente sul cellulare, nella chat di squadra. Bonucci e compagni hanno scoperto la rivoluzione societaria attraverso la lettera di Agnelli, inoltrata dal club lunedì sera dopo il Cda. C’è chi è rimasto senza parole e chi, causa fuso orario, lunedì sera è andato a letto come nulla fosse e ieri mattina si è svegliato con la lettera di Agnelli nello smartphone accompagnata da altre centinaia di notifiche di amici, conoscenti. E soprattutto compagni, increduli e curiosi di capire se e quali altri cambiamenti ci sarebbero stati. Così, ieri, Cherubini e Allegri si sono messi al lavoro per rasserenare la squadra. Tra una riunione e l’altra ieri Cherubini ha incontrato anche il nuovo dg, Maurizio Scanavino.
  4. Soulé sarà oggetto del summit tra Allegri e la dirigenza per fare il punto sul mercato. Non è detto che venga prestato a gennaio, visto che finora non ha giocato tanto (308 minuti per 10 presenze complessive stagionali tra Serie A, Champions e gli impegni con la Next Gen), perché Allegri lo apprezza tanto. Empoli, Spezia e Sampdoria, ad ogni modo, restano alla finestra.
  5. Sono mesi che alla Continassa si riflette con attenzione riguardo l’ampliamento dell’area sportiva, alla ricerca di un dirigente che possa affiancare (e non sostituire) Cherubini: un direttore sportivo in più insomma, con l’attuale ds magari con una nuova carica da direttore generale. E per quanto non siano mancati i ragionamenti su top manager in arrivo dall’esterno, settimana dopo settimana è sembrata rafforzarsi l’ipotesi di un nuova soluzione interna, del tutto coerente con il lavoro degli ultimi anni all’interno del club bianconero. Sono quindi i nomi di Matteo Tognozzi e Giovanni Manna quelli più spendibili per la nuova carica, entrambi in ogni caso già operativi in prima linea da quando è stato varato il nuovo corso bianconero nel giugno 2021, quello con Cherubini ds e Maurizio Arrivabene amministratore delegato.
  6. È nato un gemellaggio in Qatar: ieri diversi tifosi del Brasile si sono piazzati sugli spalti con maglia e parrucca “verdeoro” di ordinanza, ma anche con la bandiera dell’Arabia Saudita in bella mostra, per omaggiare l’impresa degli asiatici contro i rivali di sempre dell’Argentina. Curiosità: molti brasiliani allo stadio, in realtà, erano qatarioti. Tifosi fake?
  7. L'ex terzino di Roma e Milan, Cafù a Gazzetta: "Danilo è fortissimo. Contiamo molto su di lui. Non spinge come me, ma dà molto equilibrio. Peccato che si sia fatto male. Al suo posto credo che Tite metterà chi è più in forma. In Italia si impara tanto sulla tattica e sulla fase difensiva. Il Mondiale non si vince solo con l’attacco: se la difesa non funziona, puoi anche fare quattro o cinque gol, ma ne prenderai cinque o sei". tuttojuve
  8. Nell'acido non c'è da sciogliere nessuno. Questa frase è orribile. Sappiamo bene tutti cosa rappresenta e non andrebbe detta neanche per scherzo.
  9. Locatelli, grande protagonista nella risalita pre sosta dei bianconeri, è atteso alla Continassa già oggi. Undici giorni dopo l’ultima partita di campionato (Juventus-Lazio 3-0) e dodici giorni prima della ripresa di gruppo, fissata per il 6 dicembre. Locatelli brucia tutti sul tempo con un pensiero fisso in testa: recuperare al meglio dagli ultimi acciacchi per presentarsi al top alla ripartenza. Rimasto a Torino durante la pausa, lavorerà in una Continassa deserta, salutata meno di una settimana fa dal Brasile dei compagni Danilo, Bremer e Alex Sandro. Il blitz di Locatelli, che sfrutterà questi giorni per seguire un programma personalizzato, di fatto inaugurerà l’operazione rimonta. I bianconeri, dopo aver chiuso il campionato in crescita grazie alle sei vittorie consecutive, non si vogliono fermare al terzo posto. Ad anticipare la ripresa in casa bianconera anche Chiesa, che nelle ultime settimane ha ritrovato il campo tanto con la Juventus quanto con l’Italia. Riaccenderà i motori alla Continassa prima del 6 dicembre, quando rientrerà a Torino anche Pogba, che invece in questi giorni sta lavorando a Miami con un uomo dello staff bianconero.
  10. La Juve vince conla Lazio e scavalca proprio i biancocelesti al terzo posto. Il Milan è lì vicino, sopra di appena due punti. L’Inter dietro, anche se solo di un punticino. Atalanta, Roma e Udinese distanti più di una partita e addirittura due i friulani. L’unica cosa rimasta intatta è il distacco dalla vetta: il Napoli è sempre a +10. «Sta facendo un campionato a sé», dice allargando metaforicamente le braccia Allegri. La sua Juve in sei giornate ha raccolto 18 punti, segnato 12 gol e mantenuto sempre la porta inviolata. Ha recuperato cinque punti al Milan e raggiunto o scavalcato tutte le altre. Eccetto la banda di Spalletti, che continua a suonare imperterrita la sua splendida melodia. Ora però si spegne la musica per tutti. Stop di oltre un mese e mezzo, il Mondiale e poi le vacanze di Natale. E si riprenderà con il Napoli che in pochi giorni sfiderà prima l’Inter e poi proprio la Juve. Può essere già un crocevia del campionato. Cui Max conta di presentarsi con Pogba, Chiesa, Di Maria e tutto il suo arsenale per rosicchiare punti da subito agli azzurri.
  11. Vlahovic, contro il Brasile di Neymar, per confermare le qualità personali e la crescita evidente della Serbia targata Stojkovic. Curiosamente, in questa sfida made in Italy – ben 14 calciatori di Serie A nei due organici, la Serbia detiene il record con 11 -, è atteso dal confronto juventino con Danilo e Alex Sandro. I due terzini, nelle lunghe chiacchierate all’hotel Westin, hanno avuto modo, insieme a Bremer che andrà in panchina, di svelare i segreti del compagno a Thiago Silva e Marquinos con i quali oggi completeranno la linea difensiva. Il centravanti agirà come unica punta nel 3-4-2-1, spalleggiato da Sergej Milinkovic-Savic e Tadic. Non potrà contare, però, sugli assist di Kostic, l’altro bianconero, che soffre di un problema al polpaccio. Contro il blocco juventino, in particolare Danilo e Alex Sandro che giocheranno dal primo minuto, sarà derby per i granata Vanja Milinkovic-Savic e Sasa Lukic, a loro volta annunciati titolari, e per Nemanja Radonjic che partirà invece dalla panchina.
  12. Il Mondiale Qatar 2022 è ai nastri di partenza: in mancanza dell'Italia, niente di meglio che pensare a un ideale formazione che compone undici Campioni del Mondo in bianconero! Direttamente sul proprio sito ufficiale, la Juventus omaggia l'inizio dei mondiali, che vedranno oggi giocare il primo match, Qatar-Ecuador, con una formazione di giocatori bianconeri che hanno vinto in carriera il titolo iridato. Questa la formazione, che si schiererebbe con un 3-4-1-2: Buffon in porta, difesa con Gentile, Cannavaro e Scirea; a centrocampo Camoranesi a destra, Deschamps e Tardelli centrali e Zambrotta a sinistra; in avanti, Zidane ad ispirare la coppia d'attacco formata da Alex Del Piero e Paolo Rossi. Allenatore di questa immaginaria, fortissima squadra, Marcello Lippi.
  13. Argentina-Arabia Saudita 1-2 5,5 Paredes Allo juventino e a De Paul il compito di fare filtro davanti alla difesa argentina. Atteggiamento piuttosto offensivo da parte di una nazionale che ieri ha schierato contemporaneamente Messi, Lautaro, Di Maria e Gomez. Doppia fase non semplicissima dunque là in mezzo, con De Paul decisamente fuori partita. L’approccio di Paredes è comunque sufficiente: è su di lui che il Var pesca il fallo da rigore con trasformazione di Messi. Prima dell’intervallo, verticalizzazione per Di Maria, ma il Fideo non trova l’impatto giusto. In generale, va detto, il 5 della Seleccion gioca sotto ritmo, e nella ripresa vive un decina di minuti difficilissimi: è oltretutto in ritardo su Al Dawsari, che poi pennella lo splendido 2-1 per l’Arabia Saudita. Al 58’, Scaloni ne cambia tre: fuori anche Paredes (dentro Fernandez). 6 Di Maria Schierato troppo largo sulla destra, lontano dalle zone calde. Lavora comunque un gran numero di palloni. Nella ripresa, dopo il sorpasso dell’Arabia Saudita, è uno dei pochi argentini lucidi: produce un paio di velenosi centri bassi (bene la retroguardia saudita), un cioccolatino per Messi (colpo di testa centrale) e un tiro ravvicinato che Al Owais neutralizza. Messico-Polonia 0-0 5,5 Szczesny Una piccola incertezza in uscita, ma il Messico non ne approfitta. Fatica a interpretare parecchi dei cross messicani. Si oppone con poco stile a un destraccio di Sanchez. Reattivo invece su Martin. sv Milik Solo spiccioli: entra al minuto 88. Francia-Australia 4-1 7,5 Rabiot Gol (di testa) e splendido assist (per Giroud) dopo l’1-0 australiano: Adrien, straripante, scaccia subito ogni fantasma in casa francese. Dà equilibrio a una squadra che attacca con Mbappé, Giroud, Dembelé e Griezmann.
  14. Perchè Dybala è il sostituto di Messi. Figurati se lo toglie per fare entrare Paulo. E' sempre stato così. "Dybala resta a guardare «È il vice-Leo» Con Messi in campo Paulo fatica a trovare spazio Ma potrebbe essere lui la novità sabato nella sfida con il Messico diventata di colpo una finale". CorSport.
  15. Si, ma non mi pare di aver scritto che Zambrotta fosse superiore a Cabrini. Ho solo detto che era bravo, NON più bravo di Cabrini.
  16. Solo tre dei convocati del ct Felix Sanchez, 46 anni, spagnolo, hanno ottenuto il passaporto in età adulta e se il Qatar del calcio continua a essere una Babele è perché in tanti sono arrivati bimbi sul golfo però hanno radici lontane. C’è curiosità, attorno alla prima con l’Ecuador in programma oggi alle 17 italiane: il pallone che rotola dopo le meraviglie e le polemiche, i gigantismi e le contraddizioni, la voglia di capire se si può costruire una squadra come si fa con stadi e grattacieli. Di sicuro, una metamorfosi è evidente. La gestione Sanchez, iniziata nel 2017 ma retrodatabile al 2006 quando lasciò le giovanili del Barcellona per curare l’Aspire Academy, laboratorio del football qatarino, ha issato la nazionale al 50° posto nel ranking Fifa, regalato la Coppa d’Asia 2019 e il podio un anno fa sia in Coppa Araba sia in Gold Cup. Traguardi importanti per un Paese che ha scoperto il calcio negli anni Quaranta del secolo scorso, guardando giocare i dipendenti europei d’un giacimento scoperto a Dukhan, e che ha una Nazionale soltanto dal 1970
  17. Concordo. Quando giocava io non ero ancora nata, ma dai racconti di mio padre (juventino doc), dalle vecchie partite e filmati di repertorio, ho potuto ammirarlo in tutta la sua bravura. Zambrotta l'ho visto giocare e non posso dire fosse una pippa... per me era bravo. Poi che fosse un uomo piccolo è un altro discorso.
  18. E' la loro formazione ideale (della Juventus). Anche a me ha stupito la loro scelta per quello che riguarda Zambrotta. Forse perchè dopo quello che ha detto post Calciopoli sta sulle scatole a tutti noi juventini e neanche vorremmo vedere il suo nome accostato alla Juve. Ma era comunque molto forte... bisogna riconoscerglielo.
  19. Rafaela Pimenta a Gazzetta: "Moise ha tenuto duro nei momenti difficili con l’appoggio di chi gli era intorno e sarà protagonista a lungo nella Juve.,Paul è stato invitato dalla Francia in Qatar, ma ha deciso di andare a farsi visitare a Pittsburgh e restare a lavorare durante le vacanze. Dopo l’amarezza per questo Mondiale mancato e per l’apporto che non ha potuto dare alla Juventus vuole recuperare il tempo perduto. Quindi niente svaghi, ma solo tanto lavoro per tornare il più in fretta possibile a disposizione di Allegri. Sull'intervento in ritardo ha solo ascoltato un parere me-dico, non ha deciso d’istinto. La storia dello stregone, invece e' una storia tutta da dimostrare. Non mi risulta sia andata così". tuttojuve
  20. Chiesa punta a tornare al top per la ripresa di gennaio e non vuole perdere tempo. E sta programmando vacanze brevi per il periodo di sosta Mondiale. Già, chiusa la parentesi con la Nazionale (domani l’amichevole con l’Austria), Fede si fermerà per qualche giorno, probabilmente una settimana. Ma sicuramente non starà fermo due settimane come i compagni, attesi alla Continassa il 6 dicembre. Salvo cambi di programma, Chiesa anticiperà il rientro al centro sportivo bianconero per proseguire una tabella personalizzata e presentarsi così con una forma migliore per l’inizio degli allenamenti con il resto della squadra non protagonista in Qatar. Nuova amichevole In vista della ripresa di gennaio (la prima uscita in casa della Cremonese, il 4), tanto per Pogba quanto per Chiesa saranno importanti le amichevoli che sta programmando la Juve. Dopo quella con l’Arsenal e quella con il Barcellona, i bianconeri lavorano per fissare un ulteriore test il 29.
  21. Lisbona resterà a lungo una ferita aperta. Per tutti e in modo particolare per Bonucci. Il difensore, abituato a reagire al meglio dopo le grandi delusioni, dovrà tentare l’ennesima ripartenza sua e della Juventus tutta mettendo da parte in fretta la frustrazione per la sostituzione dopo un’ora. Se recuperare i “vecchi” sarà determinante per salvare almeno l’Europa League e tentare la rimonta in campionato, un’altra mano dovrà arrivare dall’infermeria. A Lisbona è finita la Champions della Juventus, però la stagione è ancora lunga. Non bastano le assenze per giustificare questa eliminazione.
  22. Paredes, ha avuto un impatto decisamente sotto le attese. Nei suoi primi mesi alla Juve ha faticato a lasciare la sua impronta sulla squadra. Poi ci si è messo anche il caso: quando la Juve ha iniziato a svoltare, lui si è infortunato, ed è stato anche che ha dato il via libera al rilancio di Locatelli davanti alla difesa e all’inserimento in pianta stabile da titolare di Fagioli. I due italiani sono stati dei fattori nella scalata alla classifica della Juve nelle ultime settimane. E anche alla ripresa del campionato, a gennaio, se lo scenario dovesse restare quello attuale, è difficile pensare a una loro esclusione per far spazio a Paredes. Leandro è in prestito con diritto di riscatto che può diventare obbligo (22,6 milioni la cifra pattuita) al raggiungimento di traguardi prefissati che, però, non sono di facile riuscita. La Juve, nel caso, potrebbe sempre provare a negoziare un nuovo accordo con il Psg, ma sarebbe conveniente? Con l’esplosione di Fagioli e Miretti, la crescita di Locatelli e i tanti giovani centrocampisti in prestito altrove (Rovella, Ranocchia...), tenere questo Paredes potrebbe non essere più un’opzione. In più, la Juve potrebbe trovarsi nel conto anche Zakaria e Arthur, per cui resta difficile pensare la permanenza in Premier.
  23. Ecco, hai detto giusto "paura". E' stato messo alla gogna da tanti che hanno sentenziato la sua fosse una mancanza di professionalità e cose ancora peggiori, senza considerare minimamente che la sua potesse essere stata, appunto, solo paura. Si è creduto persino alla storia assurda dello stregone. Che assurdità. Non vedo l'ora di poterlo ammirare in campo al più presto piu forte che mai.
×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.