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Deborah J

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  1. Parlavo delle notizie in generale. E comunque, la rassegna riprende gli articoli dei quotidiani ed esiste da quando il forum è nato. Ed è fatta anche di questi argomenti che a te non vanno bene, dato che li ritieni un "riempitivo" dei giornali. Io (anzi noi) continuiamo postarli ugualmente.
  2. L'articolo per me fa un ragionamento giusto. Anche perchè quando è stato preso Paredes nessuno aveva previsto l'esplosione di Fagioli e Miretti, prima di tutto. E comunque non ho detto che hai criticato chi ha postato. Si posta la rassegna presa dai quotidiani più accreditati, se non va bene niente perchè se sono tutte cose che s'inventano i giornalisti non la si fa più? Così magari gli articoli li scriviamo direttamente noi che siamo più credibili. Ribadisco, come faccio ogni volta che si screditano i giornali e i giornalisti... l'informazione la danno loro. Se così non fosse saremmo all'oscuro di tutto quello che succede nel mondo. Naturalmente parlo dei giornalisti seri... non di cialtroni che scrivono cavolate senza avere fonti.
  3. Il "giudizio" non sta nella frase che tu hai quotato... ma in tutto un contesto "ragionato". Che non mi sembra per niente nonsense.
  4. Un’accelerazione quella di Kean tra fine ottobre e inizio novembre, che ha reso praticamente scontato il riscatto dall’Everton. Nell’accordo siglato nell’estate 2021 con gli inglesi, era messo per iscritto che il trasferimento si sarebbe tramutato da temporaneo a definitivo al raggiungimento di alcuni risultati nella stagione in corso, la seconda dal suo ritorno a Torino, dietro al pagamento di 28 milioni. E se a settembre più di un tifoso lamentava la possibilità che queste condizioni venissero raggiunte, oggi sono in tanti a pensare che Moise debba diventare presto un patrimonio bianconero. Uno scenario che pare vicino a diventare realtà, sia per le prestazioni in decisa crescita che per le potenzialità, data pure la giovane età. Anche lo Stadium è passato dai fischi delle prime uscite agli applausi decisi al momento del cambio contro la Lazio, dopo la prima doppietta stagionale.
  5. Kaio Jorge è assente da così tanto tempo che quasi se ne erano perse le tracce. L’attaccante brasiliano è a Torino per continuare la tabella di marcia necessaria per recuperare dal grave infortunio subito ormai a febbraio, martedì è andato a trovare la Seleçao. I presenti gli chiedono come sta e quando torna, lui risponde col sorriso: "Sto bene, torno presto...". La Cbf tv intervista lo intervista e lui: "È una gioia per me salutare alcuni amici qui". Non vede l’ora, Kaio, di tornare a giocare. Di tornare nella Juve. Un percorso di inserimento graduale con il gruppo è previsto tra dicembre e gennaio, al 100 per cento è atteso verso marzo. Da definire anche la gestione sportiva, tra la permanenza alla Juve e un prestito per giocare con continuità e ritrovare fiducia lontano da Torino. Tutt’altro che da escludere infatti l’ipotesi di vederlo restare alla base ancora per tutta questa stagione, così da essere seguito e curato sempre dallo staff bianconero. Le richieste per un prestito sono già tante. In particolar modo dal Brasile si insiste per concedergli l’opportunità di ritrovarsi senza troppe pressioni, oltre al suo Santos c’è il Flamengo a insistere: il campionato in Brasile comincia proprio in primavera, Kaio Jorge avrebbe così il modo di testarsi con continuità prima di rimettersi a disposizione della Juve. Riflessioni in corso.
  6. Ciao zebra. Il titolo è giusto, avevo solo "omesso" Santos all'interno del post per una svista.
  7. Per il terzo giorno, il Brasile si è allenato al JTC della Continassa per prepararsi in vista del mondiale. Inoltre, oggi pomeriggio, la nazionale brasiliana ha svolto una seduta video proprio su uno dei campi del centro sportivo della Juventus. ________________________________________________________________________________________________________________________ Prima la Juventus e poi il Brasile, ma sempre alla Continassa. Ill centro sportivo bianconero diventerà il quartier generale della nazionale verdeoro del c.t. Tite, che ha scelto Torino per il breve ritiro pre Mondiale. Toccherà a Danilo, Alex Sandro e Bremer fare gli onori di casa a Neymar e compagni. Tite, in visita alla Continassa nei giorni scorsi, ieri è stato protagonista di un sincero mea culpa: «Bremer ha avuto l’opportunità di esser convocato grazie alle prestazioni di alto livello con il Torino e con la Juventus. Forse abbiamo sbagliato e non l’abbiamo osservato abbastanza bene e da vicino perché meritava più attenzione già tempo fa. Gleison negli allenamenti con il Brasile ha mostrato una sicurezza impressionante. È un giocatore di qualità».
  8. Adrien Rabiot ha realizzato un intervista esclusiva alla Gazzetta, questa la sintesi delle dichiarazioni sulla Juventus: - In estate è stato vicino alla Premier ma considera la scelta di esser rimasto a Torino la migliore. - Con Allegri si sente molto migliorato e quest'anno con Paolo Bianco rivede i video delle partite per vedere gli errori e migliorare. La fiducia datagli dal mister bianconero è importante e lo spinge a far sempre meglio - È dispiaciuto per l'inizio bianconero e la mancata qualificazione in Champions ma ora il gruppo è unito e con i rientri di Pogba e Chiesa e il contributo dei giovani la Juve può puntare sia allo Scudetto che all'Europa League. - I giovani bianconeri non sono una sorpresa, in allenamento Allegri li tiene in grande considerazione riprendendoli a ogni errore e seguendo il mister possono solo che migliorare -Il futuro: nessuna pressione per il contratto in scadenza, con la società c'è serenità e ci sarà tempo per vagliare ogni possibilità
  9. Può succedere ancora di tutto, di qui a giugno. Ma una cosa è certa: l’eliminazione ai gironi di Champions, resterà e avrà un peso nelle valutazioni tecniche dei dirigenti. Allegri può contare su un contratto ancora lungo e costoso, ma come tutti dipende dai risultati. Dal momento che i risultati sono sovrani in casa Juve, si comincia anche a ragionare su piani alternativi. E la suggestione che più intriga porterebbe a un altro ritorno: quello di Antonio Conte. L’uomo che ha avviato il leggendario ciclo dei nove scudetti, vincendo i primi tre titoli e trasmettendo ai giocatori e all’ambiente il Dna bianconero. Alla base dell’eventuale Conte bis, adesso che ha ricucito il rapporto con Agnelli, dopo ci sarebbe proprio la volontà di ricostruire quella “mentalità Juve” di cui Conte era stato un grande portatore nel 2011 e che negli ultimi anni si è un po’ persa. Antonio, da questo punto di vista, sarebbe la migliore delle garanzie possibili. Conte, anche nelle esperienze successive al triennio bianconero si è dimostrato un costruttore di squadre eccezionale e rapido. E praticamente sempre vincente. L’eventuale ritorno a casa sarebbe facilitato non solo dalla conoscenza dell’ambiente, ma anche da una rosa che probabilmente non andrebbe neppure troppo stravolta. Non un dettaglio vista l’uscita precoce dalla Champions e i soldi in meno incassati dalla Uefa. L’ultima versione della Juventus di Allegri si adatterebbe in gran parte al 3-5-2 di Conte. Da Vlahovic a Chiesa, da Rabiot a Kostic, da Bremer a Milik. Senza dimenticare il pupillo Pogba, lanciato in bianconero proprio da Conte. E occhio anche a McKennie, un giocatore che per caratteristiche potrebbe essere rigenerato dalla cura Conte
  10. E' stata la magica serata di Moise Kean, mattatore del big match contro la Lazio, regolato dall’azzurro con un gol per tempo e con l’immancabile balletto che accompagna tutte le sue esultanze. Con questa doppietta l’attaccante saluta il 2022 in crescendo: visto il perdurare dell’assenza di Vlahovic, Kean ha saputo cogliere l’opportunità e ha ricambiato la fiducia che Allegri ha riposto in lui dandogli più spazio dopo un inizio di stagione altalenante, in cui è stato utilizzato soprattutto di rimessa.
  11. Come si perdono 6 kg in un anno? Ce lo ha detto Allegri... "Sì, mi sono messo al lavoro per dare un ottimo risultato ed è venuto bene". Come hai fatto? "Mi sono allenato tantissimo durante questi sei mesi, mi sono messo a dieta, non riuscivo a tirare giù chili, poi ho smesso di mangiare un po' di cose (sorride, ndr), non era facile". Tipo? Cosa mangiavi? Cioccolata? "No, cose non ideali. Mi sono messo al lavoro e ho capito che questa era la cosa giusta da fare". Ti vediamo più dentro la partita, nei movimenti, aiuti la squadra. Poi i gol li hai sempre fatti e li sai fare. "Sì hai ragione, assolutamente, questo anche grazie al mister che comunque non ha mai perso la pazienza di stare a spiegarmi le cose, come attaccare lo spazio. Ma anche a fine allenamento mi fermavo lì per capire esattamente i movimenti giusti che dovevo fare" In questo ruolo sei nella tua condizione preferita? "Sì, dove mi mette il mister io cerco di dare il massimo, farmi spiegare le cose, anche più di una volta, se sbaglio, cerco di capire i movimenti che devo fare, quelli giusti e dare una mano alla squadra". Cosa ti ha chiesto Allegri prima della partita? "Abbiamo studiato bene la Lazio durante la settimana, sapevamo di poter attaccare tantissimi spazi, abbiamo avuto tantissimi spazi dietro i difensori e lo abbiamo fatto nel modo giusto". Più facile perdere 6kg in un anno o recuperare 10 punti in sei mesi? "Penso fare la doppietta". Ci credete al titolo? "Adesso è un po' presto per pensare allo Scudetto, noi pensiamo a dare il 100% in ogni partita, adesso quanto torniamo avremo il Napoli e pensiamo partia per partita Questa è la Griddy dance? "Griddy, Griddy, sì. Un mio amico che abita in America l'ha inventato specialmente per i giocatori di Nba ed Nfl, poi è una danza che va di moda e ho pensato di farla". Non te l'ha insegnata Barzagli? "No, anche perchè mi menavano". IN AGGIORNAMENTO
  12. Allegri batte Sarri. E sembra che anche Allegri abbia beneficiato della baby invasione di cui non era mai stato promotore. Però l’emergenza ha cambiato decisamente qualcosa nelle sue strategie. Fagioli è entrato per non uscire più. Gli altri giovani sono ormai titolari solo in attesa di turnover, non ragazzini da prendere perché mancano le prime firme. Paredes va in Qatar da titolare nell’Argentina, ma nella Juve può mettersi in lista d’attesa. Allegri ha fatto la scelta giusta: insistere. Allegri ha vinto per ko tecnico la sfida con Sarri. Ha vinto subito perché ha capito come annullare il centrocampo della Lazio, ingabbiandolo in una ragnatela da cui Sarri, più offensivo ma anche più integralista, non è mai riuscito a liberarsi. Allegri ha mandato a uomo Rabiot sul fantasma di Milinkovic e messo il miglior Locatelli dell’anno su Basic. Obiettivo: lasciare libertà a Fagioli, sul quale doveva allargarsi Cataldi. Una quarta mossa ha contribuito a far saltare tutti i sincronismi in mezzo: Bremer quasi in mediana in fase d’impostazione ,un po’ per seguire a uomo Anderson falso 9, un po’ per creare superiorità. La Lazio ha avuto circa il 60% del possesso ma non se n’è accorto nessuno.
  13. 6,5 Szczesny Primo tempo inoperoso, nella ripresa merita più della sufficienza perché nel finale non si fa sorprendere da Felipe Anderson. Prima, solo Luis Alberto lo stuzzica 6,5 Bremer Terza di fila dopo l’infortunio, non patisce la stanchezza. Prende in consegna Felipe Anderson, chiusure di qualità e interventi in scivolata. Ammonito 6,5 Danilo Si vede tanto sia in difesa sia in impostazione. Buono l’asse con Kostic, pregevole il lancio per Milik, corre un solo pericolo su Felipe Anderson. Prezioso su Milinkovic 6 Cuadrado Si sacrifica nonostante un fastidio al ginocchio: confusione, passaggi imprecisi e scelte sbagliate, ma poi si fa perdonare con un gran recupero su Pedro 7 Kostic Ha un motore diesel e cresce sempre alla distanza. Quando fugge è difficile fermarlo, suo il tiro da cui nasce il raddoppio di Kean. Costretto a uscire per un problema al flessore 6,5 Fagioli Ogni volta che lo vediamo ci chiediamo perché non dargli fiducia prima. Senso della posizione, sicurezza e colpi, come il tiro in porta al volo e l’apertura d’esterno 7,5 Locatelli E’ in tutte le azioni pericolose della Juve, alternando giocate nel corto e sul lungo. Da una sua apertura per Kostic nasce il raddoppio. E meno male che non era al top 6 Gatti Commette errori più in fase difensiva che in impostazione, ma non fa danni. Prende il giallo per cercare di rimediare a un’uscita sbagliata 7,5 Kean Moise grandi numeri: 3 gol in 4 giorni, 4 nelle ultime 4 gare di A. Apre le danze con un pallonetto di destro, chiude con un gol da centravanti 7,5 Rabiot Centrocampista totale, stravince il duello con Milinkovic e la certificazione arriva col pallone che sfila al serbo nel primo tempo, trasformandolo nell’assist per l’1-0 6,5 Di Maria Allegri lo manda in campo al posto del match winner Kean e lui partecipa alla festa. Qualche delizia tecnica delle sue, ma soprattutto è abile a far partire l’azione del 3-0 6,5 Chiesa Entra quando la partita è già in cassaforte ma con la solita voglia di spaccare il mondo. Da un suo affondo a sinistra nasce l’assist per Milik. A gennaio sarà utilissimo S.V. Paredes Gli toccano appena una manciata di minuti nel finale, per far prendere gli applausi a Locatelli. Al netto del Mondiale, a gennaio dovrà riconquistarsi il posto in mezzo 7,5 Allegri Chiude il 2022 con la miglior Juve della stagione, ritrovando classifica e certezze. Sei vittorie di fila, solidità ma ora si vede anche il gioco La Gazzetta dello Sport
  14. Juve ritrovata? "Direi che i ragazzi in quest'ultimo mese e mezzo hanno fatto cose ottime, stasera non era facile, comunque venivamo da uno sforzo importante nell'ultimo mese e giocare contro di loro non è semplice. Abbiamo avuto la pazienza di chiudere le traiettorie di passaggio, abbiamo concesso poco e niente fino alla fine, e abbiamo avuto anche una buona gestione della palla. E' normale che in quei momenti calano i ritmi della Lazio che nel primo tempo per dare pressione aveva corso molto. E' entrato Di Maria, è entrato Chiesa, cambi importanti, Paredes stesso, in quel momento hanno alzato la qualità tecnica e abbiamo avuto una buona gestione della palla". Questa sosta ci voleva o no? Pensieri futuri? Anche per come posizionare tutti i giocatori che rientreranno... "Secondo me la sosta ci voleva perchè comunque abbiamo troppi giocatori col punto interrogativo. Chiesta stasera è entrato e tra l'altro ha fatto bene da quinto, si è messo a disposizione, questo è lo spirito giusto. Però ora andrà in Nazionale, non so se lo faranno giocare degli spezzoni di partita, ritornerà, si preparerà bene, abbiamo poi delle partite da fare e quello gli alzerà il ritmo partita. Così come sarà con Pogba. Poi i Mondiali, vedranno in che condizioni rientreranno, ma in questo momento c'era un filino bisogno di tirare un po' il fiato. Poi avremo una partita ogni tre-quattro giorni, perchè giocheremo il giovedì, dobbiamo cercare di arrivare un fondo in Europa League. In campioanto c'è spazio per tutti perchè soprattutto abbiamo dei giocatori che è tanto che sono fermi, quindi ritrovare la condizione e giocare due partite a settimana diventa difficile". Oggi ha funzionato anche la tua strategia. "Perchè tutta la squadra lavora, poi nel secondo tempo siamo cresciuti anche fisicamente, come capita nelle ultime partite. Quindi di questo sono contento, ma è cambiato lo spirito, vincere poi aiuta a vincere. E stasera mi sarei arrabbiato se avessimo preso gol alla fine su quel tiro su calcio d'angolo, perchè visto che nomn l'avevamo preso, mancava un minuto ed era giusto non prenderlo. Questo è un altro step in avanti che va fatto, Comunque quando si gioca e non prendi gol, sei già un passo in avanti". Kean come gestirà questo momento? Che giocatore sta diventando? "E' molto più equilibrato, ma è una questione di equilibrio mentale, perchè comunque quando sei giovane, ti arrivano tutti addosso, un po' lui è esuberante. Invece lavora, fa fatica, rispetto all'anno scorso è 5-6 kg in meno, sta anche meglio fisicamente, ha anche un approccio mentale diverso, sta crescendo come tutti". Quando ha capito che questa squadra stava svoltando? E quale aspetto vuole migliorare nella seconda parte di stagione? "Non mi piace tanto parlare e dare spiegazioni, c'è solo da lavorare e stare in silenzio e ottenere i risultati. L'importante è fare le prestazioni, per le ultime partite c'è solo da ringraziare questi ragazzi". A quanto si vince il campionato? "Il Napoli sta facendo un campionato a sé, sta viaggiando a una media impressionante. Il Napoli potenzialmente viaggia a 53 a fine girone d'andata, vedendo come va il Napoli a meno di 90 il campionato non si vince". Ma ci siete anche voi? "Sei giornate fa nessuno credeva che alla sosta saremmo stati terzi in classifica e questo è già un saltino fatto. Ora però pensiamo a ricaricare le batterie in vista di gennaio". ________________________________________________________________________________________________________________________ ALLEGRI in conferenza: "Ci sono tutte le possibilità di fare una grande stagione. Abbiamo affrontato le difficoltà tutti insieme sapendo che bisognava rialzarsi" Questa Juventus è uscita dalla crisi? "La Juventus nelle ultime partite ha fatto delle buone gare con ottimi risultati. Noi abbiamo sbagliato in Champions, in campionato adesso abbiamo fatto un filotto e abbiamo avuto dei risultati in alternanza. I ragazzi si sono ricompattati ottenendo dei risultati e bisogna ringraziarli per quello che hanno fatto". Che rimpianti ha di questa prima parte di stagione? "Non ci sono i rimpianti. Ci sono dei momenti di difficoltà, che capitano durante la stagione, che abbiamo affrontato con i ragazzi e la società sapendo che bisognava rialzarsi. È finita la prima parte della stagione. Adesso possiamo testare dei ragazzi come Pogba e Chiesa con delle amichevoli". Un giudizio su Fagioli? "Tutte le cose che succedono vanno viste come opportunità. Il fatto che siano mancati dei giocatori hanno dato una possibilità a Miretti, Fagioli e Iling di portare entusiasmo e tecnica". Come è entrato Di Maria? "Per quanto riguarda Angel ha fatto benissimo. Avere cambi come Di Maria, Chiesa e Paredes sono cambi importanti. Chiesa ha fatto il quinto si è sacrificato e ha fatto anche assist. Cuadrado dopo due giorni fermo si è messo a disposizione della squadra. Quando hai questi valori morali è importanti". Come mai i giocatori brasiliani sono così importanti per voi? "Sono grandi giocatori. Ci sono tutte le possibilità per fare una grande stagione, ma bisogna fare un passo alla volta". Vi siete allenati giocando? "Può darsi, ma non lo so. A volte nel calcio si parla per sentito dire, ma non è cosi. Da un lato ci serve la sosta, ma vedere la squadra che cresce nel secondo tempo vuol dire che abbiamo lavorato bene". Come colloca la Lazio in questo campionato? "Se non avessimo fatto una partita del genere la Lazio ci avrebbe messo in difficoltà". Kean è il calciatore maggiormente penalizzato dalla sosta? "Non è penalizzato. Adesso si ferma con 4 gol su 4 partite e avrà la possibilità di tornare bene". Che modulo schiererà con tutta la rosa a disposizione? "Dipende da come rientreranno i giocatori dal mondiale. Abbiamo ogni tre giorni una partita e non possiamo giocare con gli stessi 11 undici. L'importante è avere tutti a disposizione. In queste ultime 6 partite il livello alto della squadra lo hanno tenuto quelli che sono subentrati" IN AGGIORNAMENTO
  15. Sei vittorie di fila, senza subire gol. Non ci state facendo un pensiero a limare il gap con il Napoli? "Io l'ho detto, noi dobbiamo fare i fatti ed è quello che stiamo facendo ora. Da inizio stagione abbiamo parlato fin troppo ed ora abbiamo trovato una mentalità giusta, dobbiamo continuare così- E' chiaro che noi dobbiamo guardare quelle avanti a noi, fare le nostre partite e continuare con questo atteggiamento". L'atteggiamento è cambiato da inizio stagione. E' da qui che nasce questo filotto. "Sì, proprio quello, è la voglia di combattere su ogni pallone, la voglia di rincorrere il compagno tutti insieme, questo è il segreto per fare le vittorie". Allegri ha detto che non eri al 100%, ma a vederti in campo non sembrava. Come stai? "Ho avuto un problema all'adduttore ma ho stretto i denti. E' chiaro che oggi era l'ultima partita, quindi bisognava giocarla così e sono molto felice di come abbiamo giocato". La sosta è un bene per la Juve o c'è un po' di dispiacere? "E' chiaro che stiamo facendo bene ora, ma non deve essere un alibi, dobbiamo tornare carichi, dobbiamo fare una grande preparazione, recupereremo qualche infortunato e questo è importante perchè siamo una grande squadra"
  16. Danilo è l'unico componente del pacchetto arretrato bianconero a essere stato sempre in campo nel recente filotto che ha riportato in alto la Juve, così come in ogni altra occasione conclusa senza subire gol da Szczesny o da Perin. Semplicemente imprescindibile, tant'è vero che di fatto Max Allegri di lui non ha mai voluto fare a meno: sempre in campo in campionato eccezion fatta per i primi 78 minuti con la Salernitana (non a caso la Juve incassò due gol in un tempo), sempre in campo anche in Champions se non per squalifica nell'ultimo turno con il Psg o per un fastidio muscolare negli ultimi 22 minuti di Haifa. Nessuna esclusione per scelta tecnica, nemmeno per farlo rifiatare. È Danilo l'insostituibile di questa Juve, anche capace di scalare le gerarchie per la fascia di capitano, il vice di Leonardo Bonucci è lui nonostante l'anzianità di servizio maggiore per i vari Szczesny, Alex Sandro o Cuadrado.
  17. Massimiliano Allegri su Sky Sport: "Sicuramente non è stata una bella partita dal punto di vista tecnico ma sapevamo che quando giochi contro queste squadre che giocano a tutto campo, c'è stato il merito dei ragazzi che hanno capito e interpretato la partita. Poi è vero che potevamo fare meglio in alcuni occasioni ma già il fatto di capire come andava giocata la gara è importante per la squadra. Siamo arrivati dopo un periodo importante di fatica e i cambi ci hanno dato una mano ma ai ragazzi posso fare solo i complimenti perchè questa gara andava fatta stasera". Arrabbiato per come stava giocando Kean? "Si metteva sempre male, doveva crearsi lo spazio defilandosi, cosa che ha fatto meglio nel secondo tempo. Sia lui che milik hanno fatto una grande partita nella ripresa, Ma i ragazzi sono stati bravi Deluso da Di Maria e Paredes? "Sul piano tecnico hanno fatto bene. Angel ha gestito il pallone... Poi è normale, c'è un Mondiale tra pochi giorni e qualcosa inconsciamente lasci sul campo. Non è voluto, ma è così". Sperava di guadagnare punti sul Napoli? "Stanno facendo cose straordinarie e vincono sempre, ma è anche vero che nel calcio non puoi né vincere né perdere ogni partita. Stiamo crescendo nella mentalità, oggi è un buon risultato, ora domenica ci rimane l'ultima partita, contro una squadra importante. C'è da essere ottimisti, serenità e pazienza". Perché Kean continua ad avere alti e bassi? "Perché è un 2000, è difficile, tecnicamente è più sporco di altri, ma le qualità le ha, va alla conclusione, è un giocatore importante per le grandi quadre e se giocasse tanto farebbe tanti gol, ma quest'anno a livello mentale, a differenza di altri anni, ha un atteggiamento positivo, chili in meno e una corsa diversa ma è semre un ragazzo. Va capito, però sta migliorando" Nel finale che quasi stava pregando? "Dispiace, in quel momento bisogna fare diversamente, Paredes doveva fare fallo e i due difensori dovevano accorciare. Per fortuna che ha fatto Alex Sandro, che non merita la multa ma un premio. Mi sarebbe dispiaciuto pareggiare, il più vicino deve far fallo, contro il Benfica abbiamo riaperto la partita per una stessa situazione". Perché ha giocato Perin: "Szczesny ha giocato 12 gare, Perin stava bene ed era giusto giocasse lui". Con il recupero di Pogba, Chiesa e Di Maria dopo il Mondiale punterà ancora 3-5-2? "In questo momento non ci sto pensando, le soluzioni vanno trovate quando ci sono i problemi. Poi i giocatori non solo delle macchine, Pogba è 7 mesi che non gioca, Chiesa 10 mesi e si è fermato anche oggi, i nostri al Mondiale non so come torneranno e sicuramente molti di loro arriveranno ai quarti, Bisogna preparare gara dopo gara e ora penseremo alla Lazio". ________________________________________________________________________________________________________________________ ALLEGRI a Dazn: "Stiamo crescendo, ora un ultimo sforza. La classifica andrà guardata a fine febbraio. Rimproverare Alex Sandro? Gli va dato un premio" Speso bene il rosso di Alex Sandro. Non l'ha rimproverato? "Assolutamente, un premio gli va dato perchè è come se avesse fatto un gol" Alla quinta vittoria consecutiva con clean sheet sente che siete tutti allineati verso la stessa cosa? "Diciamo che la squadra sta crescendo, siamo migliorati in condizione fisica, per noi era importante arrivare a domenica, nelle migliori condizioni di classifica, quindi al momento ci siamo, abbiamo un ultimo sforzo da fare, poi quando riprenderemo cercheremo di riprendere al meglio, cercando di avere tutti i giocatori a disposizione". Sul rosso di Alex Sandro voleva forse un fallo prima. "Eravamo 4 contro uno, lì Paredes deve fare fallo e i difensori centrali devono attaccare quello che ha la palla in modo che si faccia a metà campo e non vicino all'area. Già ci era successa col Benfica la stessa roba". La classifica è diventata di nuovo piacevole, ma non la guarderai fino a marzo. I numeri dal punto di vista difensivo sono importanti, quanta voglia hai di avere tutta qualità che hai nella rosa? La squadra che avevi in testa questa estate non sei riuscito a metterla in campo. "Soprattutto per dare anche un po' di recupero ai ragazzi, Cuadrado comunque ha un po' di fastidio sul ginocchio, gli ho chiesto di giocare, si è messo a disposizione, abbiamo giocatori che rientrano dagli infortuni. Abbiamo un ultimo sforzo da fare domenica, ora la classifica non va guardata, andrà guardata a fine febbraio e vedremo in che condizioni saremo". Il passo più importante l'avete fatto dal punto di vista dall'attenzione. Cuadrado è stato molto concentrato ed ha fatto delle diagonali molto importanti. "Stasera ha fatto una bella partita sotto il punto di vista difensivo, ma anche lui ha giocato tantissimo. Poi non avendo cambi da quella parte, direi che è andato anche oltre. C'è da fare i compolimenti a tutta la squadra, ora dobbiamo recuperare le energie. C'è Locatelli che non sta bene, ha tirato dritto ma l'adduttore non stava benissimo, è rimasto in campo finchè ha potuto. Quindi domenica dovremo cercare di fare il meglio possibile contro un'ottima squadra". Come sta Vlahovic? E come commenta le parole di Mandzukic che ha detto che non si gioca per fare gol in prima persona ma per far vincere la squadra? "E' normale che ognuno di noi ha degli obiettivi personali, ma va sempre messo prima l'obiettivo della squadra. Di conseguenza se poi la squadra vince gli obiettivi personali è più facile raggiungerli e tutti stanno meglio. Mario sotto quell'aspetto era straordinario, infatti era un giocatore che si faceva voler bene da tutti, è rimasto anche nel cuore dei tifosi. Quindi credo sia un buon esempio, i buoni esempi vanno sempre presi in considerazione e vanno sempre seguiti". Vlahovic come sta? "Vediamo, credo che difficilmente sarà a disposizione con la Lazio però vediamo"- _______________________________________________________________________________________________________________________ Allegri conferenza stampa post Verona: "I ragazzi hanno intrepretato bene la partita, l'espulsione di Alex Sandro vale un gol" Il risultato è giusto? "È stata una partita sporca, brutta tecnicamente, i ragazzi son stati bravi a interpretarla. Il Verona non merita la classifica che ha, quindi uscire con la vittoria è un bel risultato". Nel finale l'abbiamo vista un po' arrabbiata... "L'espulsione di Alex Sandro vale un gol, è stato molto bravo. Capita di prendere dei cross in certi momenti, ma stasera contava vincere". È un ritorno all'antico corto muso? "Se questo è all'antica va benissimo così. Abbiamo vinto anche 3-0. In questo momento trovare energie fisiche e mentali non è facile: alla ripresa avere dei cambi sarà importante, ora dobbiamo finire con uno scontro diretto nel quale cercheremo di fare il meglio possibile". Da cosa è dipeso l'exploit di questo periodo? "Il calcio è fatto di situazioni, a livello mentale abbiamo trovato un equilibrio soprattutto di giocare certi tipi di partite. Abbiamo giocato ogni tre giorni, la condizione l'abbiamo trovata perché abbiamo lavorato bene in estate. Bisogna guardare in avanti, domenica sera avremo una partita difficilissima contro una squadra forte, e quindi ci sarà bisogno di tutti".
  18. Hai giocato sulla profondità? "Era una gara dove potevamo avere tanti spazi all'inizio e alla fine e il Mister ci ha spiegato bene come attaccare la profondità e abbiamo fatto bene". Sulla grande difesa: "Il gruppo è importante. Non è sempre facile giocare dopo tante gare di seguito ma ci siamo messi tutti insieme a dare il 100% e questo è quello che ci aspettavamo anche oggi". Che partita è stata? "Non era una partita facile perchè giocare in questo stadio non è mai facile, soprattutto oggi abbiamo dimostrato di essere un'ottima squadra, ma ora pensiamo alla partita di domenica che è molto importante". Avevi sbagliato un paio di mezze situazioni prima del gol. Cos'hai pensato? "La cosa più difficile per un attaccante, anche se non arriva il primo pallone, due, devi stare sempre sul pezzo, non scoraggiarti mai, è arrivata l'occasione con la palla che mi ha dato Adri e ho saputo approfittarne al meglio". IN AGGIORNAMENTO
  19. Oggi riposo per Szczesny che ha giocato tutte quante le ultime dieci partite, e rilancia Mattia Perin nel giorno del suo 30° compleanno nella 30ª presenza in bianconero. Un piccolo regalo per l’ex genoano che non scende in campo dal 18 settembre, anche se stasera deve essere il vice portiere a fare un dono ad Allegri. La Juve non prende gol in campionato da 396 minuti, l’ultimo a segnare è stato lo spagnolo Brahim Diaz al 54’ di Milan-Juve 2-0 dello scorso 8 ottobre, e così tocca a Perin allungare questa striscia coincisa con la risalita in classifica grazie alle 4 vittorie consecutive. Serve il massimo e l’estremo difensore italiano è stato tra i migliori nella prima parte della stagione, quando Szczesny era infortunato, e in tre partite su otto ha mantenuto la porta inviolata.
  20. Uno dei segreti dei soli 7 gol subiti in campionato dalla Juventus, attuale migliore difesa della Serie A, è nell’aver raramente concesso agli avversari tiri facili. Prova ne sia il 5° posto nella classifica degli expected gol concessi a fronte del 12° in quella dei tiri subiti, 151. Un salto che ha il suo segreto nella protezione dell’area di rigore. La Juve, infatti, è l’unica del campionato ad aver concesso più della metà dei tiri subiti al di fuori dei 16 metri: il 51%. Sul primato pesano un dubbio, legato al campionato, e una prova contraria, legata alla Champions: da cui la Juventus è uscita subendo 13 gol in 6 partite (solo 5 squadre su 32 hanno fatto peggio), senza mai tenere la porta inviolata. Il dubbio legato al campionato poggia invece sul fatto che dei sei attacchi più prolifici della Serie A - Napoli, Inter, Milan, Lazio, Udinese e Atalanta - la Juventus finora ha incontrato solo il Milan, da cui ha subito 2 reti.
  21. Che significato ha quel cerchio nel finale? "C'è la determinazione, c'è tutta la voglia che c'è dentro lo spogliatoio, siamo tutti insieme, abbiamo avuto delle difficoltà e adesso ne siamo usciti con grandi prestazioni, anche stasera. Quindi c'è solo unità". Stasera avete definitivamente ritrovato l'identità da Juve? "Soffrendo, ma c'è tutta la voglia e la determinazione di fare tutto per il compagno, non mollare fino al 90° quindi stasera è una bella prova". Con i giovani che vengono su si sta creando una nuova Juve? "Sì, abbiamo bisogno di tutti, i giovani, i più anziani, l'importante è che siamo tutti uniti con lo staff, anche lo staff medico, tutti, perchè fuori dicono tante cose anche sui giocatori infortunati, che ci sono giocatori che non vogliono giocare perchè c'è il Mondiale, ma non è così, vogliamo vincere anche il campionato, quindi stasera è una bella prova". Allegri ha detto che parli poco, ma nella Juve hai un grande peso. Ti senti un leader di questa Juve? "Sì, dopo quattro anni sì, soprattutto sul campo. Secondo me non bisogna parlare tanto nello spogliatoio, ma soprattutto fare sul campo, l'ho già detto, per trascinare la squadra, è quello che voglio fare. Stiamo crescendo". La maglia era per un tuo amico? "Sì per un mio amico". IN AGGIORNAMENTO
  22. Gleison Bremer a Sky: “Oggi è stata una partita importante, in una settimana difficile. Venivo da un infortunio, ho avuto la febbre ed ero in dubbio. Ho detto al mister che volevo giocare, in difesa abbiamo fatto bene e grazie a Dio abbiamo vinto”. Questo è il tuo ruolo? “Quando uno si allena bene, può fare anche la difesa a quattro. Ma con la rosa che abbiamo il mister ha capito che a tre giochiamo meglio”. Cosa sta cambiando dopo l’eliminazione in Champions? “È difficile stare più su, gli altri stanno davanti. Abbiamo orgoglio, carattere, dobbiamo allenarci e fare di più per vincere qualcosa. Sono venuto qui alla Juventus e non ho il bagaglio per dire agli altri come lavorare. Piano piano mi sto inserendo e piano piano tireremo fuori le cose migliori”.
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