JUVEXITER

Se tutto va come deve andare, diventeremo la squadra che gioca meglio in Europa.

L'anno scorso, ottavi finali di CL, nel momento in cui lui entrava in forma, la squadra ne usciva. Questo il mio più grande rimpianto.

Mah, non mi pare che prima ci fosse la fila per comprare a prezzo pieno Matuidi, Mandzukic o Khedira. In realtà le difficoltà di lista erano di dominio pubblico anche prima che parlasse Sarri, fondandosi su una semplice operazione aritmetica. Sarri deve solo imparare che ora è alla Juve, e tutto quello che dirà (qualunque cosa dirà ) verrà usato contro di lui.

Ed è l'unico mio vero grande rammarico di questa strana estate.

Non esagerate, ragazzi. Non bisognerebbe mai superare il secondo livello del Super Sayan.

Diciamo pure 30-35 anni fa: già negli anni 90 cominciavano a caricare le preparazioni (Ventrone).

Niente no, ma negli ultimi tempi abbiamo visto cose diverse. Per il futuro si vedrà.

Sarri è il tipico allenatore che ama lavorare sul campo, ama gli allenamenti, e quindi ama il suo lavoro. E' entusiasta quando i suoi uomini fanno bene un movimento, dimostrando di aver imparato qualcosa. Mi piace.

Esempio di una critica costruttiva generalmente accettata dagli allenatori di Serie A. "Mister, oggi avvio difficile, forse un approccio leggermente sbagliato, ma nel secondo tempo lei ha cambiato qualcosa e avete meritato il pari, potevate anche vincere..." Dicesi critica costruttiva quella che è tale solo in apparenza, ma che in realtà sottende un complimento. Tendenzialmente la domanda viene posta con molto garbo, assumendo una postura umile, alla fracchia. Solitamente la risposta del mister di turno comincia con un "Sì".

Le NBA dancer con la maglia della Juve... 🤩 Non ho più niente da chiedere alla vita.

Eh no, non è la stessa cosa. Rifletti meglio. Una cosa è giocare da attaccanti assieme a una vera punta centrale (che gli consente di avere un raggio d'azione molto più ampio), altro è diventare l'unico terminale offensivo con una mezzapunta (quasi un centrocampista aggiunto) come Dybala a girargli attorno. Ronaldo non è Higuain e va utilizzato diversamente. CR7 non fa più da anni l'esterno (aveva provato Benitez a rimmetterlo lì), ma questo è proprio tutto un altro discorso. Calcioentry.

E' amareggiato e ha pienamente ragione di esserlo. La società non l'ha affatto trattato con il dovuto rispetto. Speriamo solo che non si vendichi sul campo (Napoli docet). Mi dispiace perché è uno di quei giocatori a cui più mi ero affezionato. Inoltre adesso ci manca un vero attaccante d'area. Mandzukic non è mai stato abbastanza prolifico, e Ronaldo prima punta assoluta è tutto da scoprire (noi non abbiamo Benzema).

Io invece l'avrei dato proprio a Gasperini, perché penso che un premio come questo dovrebbe essere il giusto riconoscimento del lavoro dei tecnici delle piccole squadre, nelle quali il ruolo dell'allenatore è più determinante che in altre (Allegri lo vinse anche a Cagliari). A me sembra che premiare l'allenatore della squadra di gran lunga più forte abbia un che di stucchevole. E' come se in Germania lo vincesse il tecnico del Bayern.

OT: mi ricordo di quella bellissima partita che, mi pare, finì 4-1. Ma ancora più bella fu la gara di andata all'Amsterdam Arena. Perfino Cruyff, mai tenero con il calcio italiano, ci fece i complimenti per come giocammo.

L'accento di Katie Rood mi ricordava qualcosa, anzi... qualcuno. Pensa e ripensa, alla fine l'illuminazione:

Hai visto giusto: la mia era solo una riflessione di carattere generale, non c'era alcun intento critico verso nessuno. Leggo con piacere tutti i post della sezione femminile perché non fatico ad ammettere la mia ignoranza in materia. E trovo le statistiche senz'altro interessanti. Penso tuttavia che il calcio sia un'arte, e la statistica a volte mi dice poco. Una singola giocata, se di grande qualità, per me pesa di più rispetto a tante altre messe in fila, però più ordinarie. Il mio discorso è tutto qui. P.S. Mi sono andato a rivedere le azioni dei due gol, forse hai ragione sul maggiore livello di difficoltà del primo assist, a causa della pressione delle avversarie, ma il secondo resta bellissimo per la sua essenzialità, e a mio avviso niente affatto così semplice. Il passaggio è talmente ben dosato che la palla rallenta proprio davanti a Bonansea in corsa, consentendo all'attaccante un controllo facilissimo. Una precisione da giocatore di bocce. Comunque su una cosa penso si possa andare d'accordo: Rosucci è una grande centrocampista.

Gli assist non andrebbero solo contati, ma soprattutto pesati. Ad esempio quello (a dire poco illuminante) che Rosucci ha fatto per Bonansea nella gara contro il Chievo (mi pare in occasione del terzo gol), è roba da lustrarsi gli occhi per la genialità e la difficoltà di esecuzione. Ha mostrato visione di gioco e una misura nel passaggio alla Pirlo.

Scusa ma dov'è scritto che il sesso maschile sia un requisito? Da nessuna parte. Ti basi solo sull'utilizzo del termine "atleti" e non "atlete"? Mi sembra un'argomentazione molto debole, e in contrasto con il principio di uguaglianza alla luce del quale ogni testo normativo va interpretato: è ovvio che in questo caso per atleti si intendano gli sportivi di entrambi i sessi. Inoltre non mi hai spiegato come la tua interpretazione restrittiva (e incostituzionale) si combini con l'art. 9 della stessa legge che, invece, fa riferimento proprio alle professioniste donne. Seguendo il tuo ragionamento, siccome l'art. 575 del codice penale punisce chiunque uccide un uomo, l'assinio di una donna dovrebbe essere penalmente irrilevante. Cosa che ovviamente non è. Fidati: se volesse, la Figc potrebbe istituire una seria A1 dedicata alle squadre femminili professionistiche. E speriamo che accada quanto prima.

Se mi indichi l'articolo della legge il quale stabilisce che alle donne è vietato fare sport da professioniste, sono pronto a fare ammenda e a darti ragione. Però prima voglio leggere questa assurdità con i miei occhi. Non mi basta il riportato di qualche sito: sono curioso di vedere proprio il testo normativo. Se le atlete non sono professioniste è solo perché le federazioni sportive a cui sono affiliate non prevedono questa possibilità. Ci sono federazioni che non prevedono il professionismo per nessuno dei due sessi (es. il nuoto o il pugilato). Altre che l'ammettono solo per una divisione (il basket, A1 maschile). Il calcio lo prevede per la Serie A, la Serie B e la Lega Pro, e soltanto per gli uomini: al di sotto sono tutti dilettanti. Ti invito, inoltre, a considerare l'art. 9 proprio della legge 91/1981 che, nel regolare il trattamente pensionistico degli sportivi professionisti iscritti al fondo speciale, fa esplicito riferimento alle donne che abbiano conseguito il quarantesimo anno di età. A mio giudizio, questo è il segno che la legge non vieta e non esclude affatto che le donne possano praticare sport da professioniste.

In realtà la legge in questione (L. n. 91 del 1981) non vieta lo sport professionistico femminile: una cosa del genere sarebbe semplicemente assurda prima ancora che radicalmente incostituzionale. Questa legge fa qualcosa di diverso: demanda alle singole federazioni, in ottemperanza ai regolamenti del Coni, il potere di riconoscere un settore di attività specificamente regolato in forma professionistica. Solo alcune federazioni lo hanno fatto (il calcio, ovviamente, è una di queste) ma limitatamente al settore maschile. Quindi, se, come dice Mameo, la Figc domani deliberasse la nascita di una lega professionistica femminile, slegata dalla LND, farebbe cosa perfettamente lecita e rispettosa della legge 91/1981, la quale verrebbe automaticamente ad applicarsi anche alle calciatrici. Serve solo la volontà politica. Sinceramente non so quanto questa volontà esista davvero (al di là delle chiacchiere di circostanza): il professionismo farebbe lievitare di molto i costi, un tasto dolente per molti presidenti. Resta la discriminazione indegna di un paese civile. Se la Figc non si svegliasse, si potrebbe forzare la situazione con un ricorso alla Corte di Giustizia europea: insomma, qualche calciatrice italiana potrebbe anche decidere di imitare quel che fece (per ragioni diverse) circa vent'anni fa un certo Jean-Marc Bosman.

Ricordo che una volta Giorgio Tosatti definì le squadre di Zoff, "brillanti". Credo sia una definizione appropriata. Questa Juve dimostrò anche coraggio: non era da tutti affrontare la formazione, all'epoca, più forte d'Europa con due punte pure, più Barros mezzapunta e Alessio tornante.

Per la prima volta ieri ho visto una partita della nazionale femminile di calcio, mi sto davvero appassionando al calcio delle donne e sto anche imparando a riconoscere alcune delle giocatrici. E' l'effetto delle J Women. Bonansea travolgente.

La mia preferita è Cecilia Salvai, davvero molto carina. In una recente intervista ha dichiarato di non essere un difensore "cattivo" e di assomigliare un po' a Rugani.

Io la vedo così: Zuliani era inferocito come tutti noi per la pessima prova della squadra ma, non potendo attaccare l'allenatore, né i giocatori, nè, ovviamente, la società, ha preso a pretesto l'insulto del tifoso per dare libero sfogo a tutta la sua ira funesta. Il nervosismo in studio era chiaramente palpabile.

Non so proprio niente del calcio delle donne. La Juve femminile sarà una buona occasione per colmare la lacuna. Forza ragazze!