sommo87

Siamo tutti contenti di aver vinto, ma non dobbiamo esagerare con i toni trionfalistici. Questa è stata la quarta vittoria in casa di tutto il campionato, dopo Como, Lazio e Torino. E rimaniamo ancora a 13 punti dalla prima. La cosa positiva è che nelle ultime 3-4 partite stiamo giocando finalmente bene, ma c’è da valutare la fragilità mentale della squadra sul lungo periodo e con avversari più abbordabili. Per quanto riguarda il cambio allenatore, il Milan ha vinto un trofeo, che ha portato nelle casse del club 8 milioni di euro, magari lo avrebbero vinto anche con Fonseca, ma dal loro punto di vista hanno fatto bene visto che avevano una clausola per mandare via a 0 Fonseca dopo 6 mesi. L’anno scorso la Lazio con Tudor ha fatto un filotto di punti, dopo averlo cambiato in corsa. La Roma pare abbia trovato la quadra. Ogni squadra fa storia a sé, l’anno scorso il Napoli sembrava non avesse pace cambiando diversi allenatori, ora è prima in classifica.

Neanche da noi vedresti suicidi di massa, ma sportivamente e, soprattutto, economicamente è un fallimento.

Premesso che io vorrei vedere Tudor da noi e avrei preferito chiunque a Motta, perché il suo calcio proprio non mi piace. Detto ciò, secondo me non lo esonerano prima della fine stagione, anche se dovessimo essere a 10 punti dalla zona champions.

Perché i cartellini sono i costi di oggi e domani. Se puoi abbassare i costi annui di 100 e li abbassi di 30 perché gli altri 70 li sperperi non hai fatto un buon lavoro.

Si, ma abbiamo buttato nel * 150 milioni per Koopmeiners, Douglas Luiz e Nico. Aggiungerei anche Di Gregorio, ma è un acquisto che ci può stare. Paradossalmente i giocatori migliori sono stati quelli pagati poco, se fai investimenti pesanti e li sbagli la colpa non può essere delle gestioni precedenti.

Non capisco come mai questo discorso si fa per Klopp e Gasperini ma non si fa per tutti gli allenatori che hanno fallito dopo anni. Inoltre, seguendo questo ragionamento, avremmo dovuto tenere anche Ferrara o Del Neri?

Senza nessuna polemica, il problema vero è che se non si vince quando si gioca bene c’è un enorme problema di testa. Le squadre forti vincono anche giocando male perché hanno la consapevolezza dei loro mezzi e sanno che prima o poi la partita la portano a casa. Noi, invece, abbiamo il problema opposto, non è un caso che dopo il primo gol abbiamo concesso il pallino gioco a loro, perché abbiamo un grosso problema di personalità e di esperienza, della squadra e dell’allenatore. Nel secondo tempo è andata meglio, ma alla fine un errore individuale può capitare e non è questione di giocare bassi o alti, è solo un problema di mentalità.

Gli ultimi minuti tutti dietro la linea della palla davanti alla porta… Non ce la faccio, troppi ricordi…

Certo, ma le cifre più alte sono state spese per giocatori pronti: Koopmeiners, Nico e Douglas Luiz, tutti e tre di 26 anni. Ripeto, io non vedo il ridimensionamento rispetto all’anno scorso, almeno sulla carta, e la qualificazione in champions rimane l’obiettivo minimo.

Questo discorso non mi pare regga, l’anno scorso siamo arrivati terzi e abbiamo vinto la coppa Italia. Quest’anno entrare tra le prime 4 dopo una campagna acquisti in cui si sono spesi oltre 200 milioni mi sembra il minimo, non vedo perché saremmo ridimensionati. Noi non siamo l’Atalanta che si può permettere di stare fuori dalle coppe perché ha comunque una rosa con costi sostenibili. Se non entriamo in champions, visto anche il costo degli stipendi della rosa, avremo un altro passivo importante e risanare sarà ancora più difficile. Di conseguenza sarà più difficile costruire, ecc. Non qualificarsi in champions sarebbe un disastro a livello economico, oltre che sportivo.

Quando si vince e quando si perde, in una società così complessa come la Juventus, è difficile che ci sia una sola persona che ha il merito o il demerito, ma ci sono 3 aree cruciali che influiscono: dirigenza, proprietà e allenatore, perché plasmano la squadra e danno l’indirizzo al progetto. Poi c’è il resto: staff medico, osservatori, ecc. Ma se hai quei 3 pilastri, difficilmente fai male. Noi in questo momento abbiamo un buon dirigente, una presidenza completamente assente e un allenatore che è un rebus.

Io vorrei vedere Tudor da noi, per me è un allenatore sottovalutato, ha fatto benissimo alla Lazio e al Marsiglia, fa un calcio piacevole e aggressivo e di solito fa bene anche a stagione in corso. Da Motta non mi aspettavo risultati, ma almeno di vedere prestazioni all’altezza, soprattutto dopo gli anni di un gioco pessimo. Da questo punto di vista è davvero deludente l’impatto.

Ma infatti si invoca Allegri per difendere l’indifendibile. Motta non dovrebbe dimettersi per i risultati, in un contesto nuovo ci possono stare, ma perché siamo a dicembre e ancora giochiamo malissimo.

Sì, ma non prendere Guardiola come esempio, che ha fatto 10 anni al top e canna una stagione. Io non voglio vincere subito, mi andrebbe bene che la squadra mi facesse vedere un bel calcio. Invece giochiamo male, non abbiamo risultati e, cosa ben peggiore, non vedo miglioramenti ma peggioramenti.

In silenzio? Dove hai vissuto in questi anni? L’anno scorso, con 9 punti in più di oggi, e l’anno prima, con 4 punti in più di oggi, non si stava in silenzio. Poi non si capisce perché i nostri abbiano tutti bisogno di tempo, mentre gli allenatori di Fiorentina, Lazio e Napoli, che sono tutti nuovi, non ne abbiano bisogno.