10AlexDelPiero10

È chiaro che Cambiaso, dopo un ottimo inizio, oggi abbia la testa altrove.. Grazie a una dirigenza assente e un allenatore che non rassicura nessun giocatore dell’importanza in squadra, con la presunzione “tanto uno vale l’altro”. Eppure la squadra a terzini è messa maluccio, considerando che Cambiaso è un giocatore eclettico, merce rara, uno dei pochi che può giocare a destra come a sinistra, basso o alto — come pure poteva tornare utile Danilo terzino d/s. Tutto questo casino per poi rimpiazzarli con gente di passaggio, addirittura in prestito e solo per qualche mese. Lo stesso vale per Vlahovic (permaloso, certamente), perso dal punto di vista motivazionale per il resto del campionato, per Kolo in prestito secco: il primo andrà via a zero (film già visto con Dybala), l’altro, valorizzato o meno, restituito al mittente. Praticamente rimanendo l’anno prossimo con un pugno di mosche, ma anche l’aggravante di aver perso il polso della situazione per il resto del campionato. Pur giocando in casa, col Benfica sarà dura, un test europeo importante che indirizzerà ulteriormente la stagione.

Declassato dal ruolo di leader, degradato da capitano e messo alla porta dall’attuale dirigenza, esce a testa non alta, ma altissima. E alla fine, anche in maniera intelligente e elegante, si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa. La Juve sono i tifosi, perché sono alla fine i tifosi che si legano ai giocatori più rappresentativi. La dirigenza sembra invece aver confuso la Juventus con l’ufficio di collocamento, e molti di questi in prestito e solo di passaggio. Che cosa si vuole costruire così?

Conte sarebbe stata la guida ideale per la rinascita, avrebbe certamente lasciato il segno, anche sui tanti giovanotti di belle speranze che oggi abbiamo in rosa; le sue vittorie da allenatore della Juve e anche le successive vittorie di Allegri — non me ne vorranno gli allegriani e senza nulla togliere al primo Allegri — sono il risultato in buona parte del lavoro di Conte di aver saputo instillare quella ossessione della vittoria, cifra della storia della Juventus, che Motta (ahimè) pare abbia già rinnegato.

Avanti un altro..

Vlahovic gestito maluccio, certo anche lui permaloso.. credo che però alla fine ci rimetta la squadra: abbiamo un attaccante in meno (strapagato) in panchina che andrà via a zero, anche grazie a Motta che ha già preferito Kolo (in prestito secco!), e in meno di due settimane. Insomma un gran bel progetto!

Fagioli andrebbe utilizzato di più per ritrovarsi e giocare con più continuità, magari in prestito. Ma il depauperamento di Giuntoli continua, per poi sostituire questi giocatori con una accozzaglia di prestiti last minute o pacchi strapagati. Credo che neanche tra Motta e Giuntoli ci sia un programma comune — uno vende e compra all’insaputa dell’altro. Per ora rimane un progetto “fantasioso” come ha detto Danilo.

La mia era chiaramente una provocazione.. c’è pure il museo per quello. Era per dire invece quanto il calcio sia cambiato. Prima c’erano anche più di un leader in campo, spesso incedibili e titolarissimi, ad oggi non c’è nessuno incedibile, nessuno più di altri si caricherebbe la squadra sulle spalle, nemmeno questo allenatore, uno vale l’altro, sia per ruoli sia per spessore tecnico e giocano anche meno di una volta. In passato si puntava su giocatori anche presi dalla serie inferiori, si compravano tasselli importanti per migliorare e rinforzare determinate zone del campo, oggi si fanno spese folli per 2/3 giocatori ma che finora hanno reso poco e niente, e molti altri sono stati presi in prestito a casaccio solo per fare numero.. per tirare avanti.. se queste sono le premesse di un progetto e se ciò significa programmare il futuro di una squadra, mi sa tanto di una grande bugia. Appunto, nulla a che vedere con Gentile e Platini..

Fagioli andrebbe dato in prestito in A per ritrovarsi e giocare con continuità. Quello di Cremona fece molto bene, ed era rientrato anche per quello che di buono aveva fatto vedere sui campi di calcio. Arthur è una scommessa persa, ha giocato solo con Italiano, utilizzato con una certa continuità ma alla fine non ha mai convinto del tutto. Credo che si possa considerare un capitolo ormai chiuso, flop clamoroso.

A questo punto mi andrebbe bene anche una autogestione, purché si esca dall’imbarazzo delle rimonte subite. Eppure per diventare grandi basterebbe somministrare giornalmente ai giocatori e allenatore vecchie VHS delle Juventus allenate ai tempi di Trapattoni e di Lippi.. ma anche quelle di Zoff e Conte farebbero la loro figura, messe a confronto alle odierne performance e ai risultati troppo striminziti.. prima con soli 2 (poi 3) stranieri per squadra, con qualche giocatore preso dalle serie inferiori e 3 sostituzioni per gara, senza grandi scenate, si giocavano al calcio partite memorabili. Mi sembra invece che la Juventus e qualche giocatore si stia adattando al carrozzone generale, insieme al progetto Giuntoli che dopo aver depauperato mezza rosa cerca di correre ai ripari con un’accozzaglia di acquisti last minute, ma che pare tanto un po’ di fumo negli occhi. Che bei tempi gli anni ‘80 e ‘90 del calcio..

L’ultimo dei leader, professionista serio, ad essere messo alla porta.. se si voleva consegnare all’attuale allenatore una squadra senza leader, ci sono riusciti.. per me la Juventus era la combinazione e l’unione di tante cose tra vittorie e sconfitte, fatta di gente che sudava la maglia sempre con quell’agonismo combattivo e insieme generoso che ha contraddistinto le partite più belle, instillato proprio dai quei leader, anche silenziosi, ma con tanta esperienza per i più giovani. Oggi nessun leader rappresenta più questa Juventus, fatta di tanti giovanotti di belle speranze ma orfani proprio di quelle figure-guida che possano mostrargli la strada più breve per raggiungere quelle vittorie tanto sperate dai tifosi e molte volte ottenute proprio perché questo è un club che non sa e non può aspettare, e lo dice la sua storia. Boa sorte Danilo!

Grande Danilo! Meritava certamente ben altro trattamento. Grande professionista. Comincia a mancare la tradizione che ha caratterizzato per anni il marchio Juventus, nel ruolo di certi giocatori di saper trasmettere il peso e la responsabilità di indossare questa maglia gloriosa e, arrivati ad un certo punto della carriera, saper passare elegantemente il testimone di certi valori ai più giovani. Oggi invece — a memoria non ne ricordo Juventus costruite così — abbiamo una squadra (voluta) senza leader, né in panchina né in campo.

Secondo me è stato un azzardo puntare insieme su un allenatore ancora in carriera e un parco giocatori con l’età media più bassa della serie a (seconda solo al Parma). Ci voleva subito un leader in panchina con più esperienza di Motta. Conte con la sua grinta sarebbe stato l’allenatore-guida ideale, anche perché finora dove è andato ad allenare ha fatto sempre bene.

Con Conte si è vinto anche con Pepe, Giaccherini e Matri.. oggi Conte aveva gli uomini contati e dimostra che può fare anche a meno di Osimhen e Kvara.. nel secondo tempo si sarà fatto sentire, tanto che correvano al doppio, erano su tutti i palloni, l’hanno voluta ribaltare e voluta portare a casa più di noi. Motta, con tutto il rispetto, con la sua flemma non so cosa possa aver detto alla squadra a fine primo tempo per confermare il vantaggio, ed infatti i giocatori sono entrati meno in palla, tanto da farsi schiacciare dietro e perdere la partita. I cambi poi sono quasi sempre tardivi e quasi mai decisivi. Il problema grave è che arrivati a metà gennaio i giocatori che dovrebbero avere più peso di altri (Koop, Luiz, Gonzalez, Vlahovic..) non hanno mai performato con una certa continuità.

Ad allenatori invertiti ci si poteva giocare altro. Ci ritroviamo invece con un allenatore poco incisivo, con 4 giocatori strapagati che però non ne beccano una, e altri 4 ragazzini di buona volontà. Siamo a metà gennaio e Motta non ha trovato né la quadra giusta né una vera formazione titolare. Con Conte libero ad inizio stagione, abbiamo scelto un allenatore davvero modesto.

Traditi ancora dalle prestazioni sottotono di Gonzalez, Koop, Cambiaso.. peggio di così.. Locatelli non ha ancora capito che in area di rigore bisogna rimanere in piedi. Ci si era pure illusi su un gol di Kolo.. Motta continua a mischiare le carte e a non capirci più niente.