Tutto vero e tutto bellissimo. Ma sfuggo all'operazione nostalgia con una domanda: perché quella Serie A non è diventata l'NBA del football europeo? O se preferite una specie di Premier? Ci sono stati anni dimenticati in cui il Real era una squadra gloriosa ma noi eravamo considerati più forti. Anni in cui in Inghilterra ci chiamavano "i giganti di Torino". Anni in cui le squadre che lottavano per il quarto/quinto posto avevano giocatori che oggi sarebbero leader nelle formazioni che vincono gli scudetti. Perché non è stata costruita una legacy?
Io ho due risposte:
1) mancanza di capacità manageriali (un classico italiano per altro); andate a vedere i nomi dei presidenti dellle sette sorelle e delle altre sorelline... E poi le loro fedine penali: Tanzi, Cragnotti, Cecchi Gori, Gaucci, Cellino, Preziosi...
Questa grande classe imprenditoriale non è riuscita a pacchettizzare e vendere il prodotto, non è riuscita a costruire un brand. Sono evaporati dopo il loro passaggio.
2) Seedorf evoca giocatori pazzeschi, fuori dalle grandi ci aggiungiamo Batistuta, Rui Costa, Francescoli, Zola così a caso e solo per rendere l'idea. Bene, quelle partite, soprattutto le più importanti, nel 90% dei casi, erano di una NOIA MORTALE. Magari ai tifosi italiani non interessava ma vi posso garantire che nel resto del mondo (ossia leggi il potenziale mercato di destinazione) interessava eccome. La mancanza di cultura sportiva, la mancanza del senso del divertimento che il calcio deve regalare (è una guerra no? e in guerra conta solo vincere) secondo me hanno inciso tantissimo nel sottodimensionamento del successo di quella Serie A.
Poi ovvio arriva Calciopoli e distrugge tutto definitivamente senza possibilità di rimediare però si era già lavorato abbastanza bene perché tutto venisse sprecato e dilapidato. Anzi Calciopoli è l'esito perfetto di quel mondo e di quella mentalità.