todienomore

Carnevali pare abbia dichiarato che Berardi non giocherà la prima di campionato con l'Atalanta, quindi non sarei così sicuro che la questione con noi sia chiusa.

Nel campionato saudita Szeczny sarebbe come un Buffon al top della carriera.

Quando ho letto doppietta di Rugani e gol di Pogba ho aperto il sito dell'Ansa per vedere come sta il Papa.

Buona risposta. Mi piace soprattutto la parte "Juventus è altresì pronta, nell’ipotesi in cui ciò si rendesse necessario, a difendere la piena legittimità del proprio comportamento nelle sedi competenti." Spero che voglia dire "se vuoi la guerra avrai la guerra".

Queste discussioni mi lasciano un po' perplesso. Cos'è esattamente l'identità Juve? In cosa si differenzia dall'identità Milan, Roma, Atalanta, eccetera? Non parlo del modo di giocare, perfino io capisco come il gioco di Mourinho sia diverso da quello di Gasperini. Parlo di questo concetto di identità, che per me è un po' astratto. Senza polemica o ironia, ma quali sono le tre-quattro-cinque cose concrete, chiare a tutti, identificabili senza ambiguità che definiscono l'identità Juve? Che sono diverse dalle tre-quattro-cinque cose che definiscono, che so, l'identità Milan?

Meno contiamo su Pogba e meno saremo delusi.

Una partita è poco ovviamente. Anzi, un tempo perché poi con i cambi nel secondo tempo giocava praticamente la Next Gen. Però io ho visto una Juve diversa.

A quanto pare, Bonucci chiede di allenarsi con la squadra. Il che è assurdo, visto che è fuori dal progetto tecnico. La Juve invece gli mette a disposizione il campo per allenarsi assieme agli altri fuori rosa, in altri orari. E' quello che più o meno fanno tutte le squadre; ormai Bonucci è fuori, intestardirsi così è ridicolo. Il giudice non può mica ordinare ad Allegri di metterlo in campo.

Come già raccontai, una volta conobbi al mare una persona che lavora nel settore giovanile dell'Atalanta, società tradizionalmente molto attenta ai giovani. Mi disse che, nonostante quando arrivino a Bergamo siano già selezionati, forse il 5-10% avrà una carriera in serie A. Uno su mille ce la fa, ma davvero.

Per due milioni era assolutamente da fare, ragazzo giovane con grande tecnica, poi perso per strada per problemi personali. La nostra dirigenza ha fatto parecchi errori, ma direi che Ihattaren non è fra questi.

Partite penose, anni e anni senza vittorie ci sono stati anche a Milano, si vede che hanno una gestione migliore dei biglietti, oppure tifosi più bravi. Poi bisogna considerare che se riempi San Siro a metà fai comunque 40mila spettatori, allo Stadium devi fare il tutto esaurito per arrivarci. Nella gestione economica il numero di spettatori nudo e crudo conta parecchio. Però secondo me ci sono anche questioni più ampie: le due milanesi sono all'incirca della stessa forza, la rivalità è vera e questo non spinge solo il derby ma anche le altre partite. Da noi, quand'è stata l'ultima volta che il Toro è stato un avversario credibile? Trent'anni fa? Poi va considerata anche la dimensione di città e hinterland: le provincie di Milano e Monza assieme hanno più abitanti del Piemonte, Milano è al centro del Nord, entro due ore di macchina vivranno 15 milioni di persone. Se fosse davvero partita la Superlega non sono sicuro che dopo dieci anni la Juve sarebbe stata ancora a Torino.

Mi viene un'idea eretica, spero di non essere segnalato per il ban: forse alla stragrande maggioranza dei tifosi non interessa la guerra di religione su Allegri? Forse la stragrande maggioranza dei tifosi s'incavola per le sconfitte, gioisce per le vittorie e tifa la squadra in entrambi i casi? Forse la stragrande maggioranza dei tifosi non ha sotto mano il foglio Excel con gli infortuni, i gol, gli assist, le scadenze dei contratti, i rinnovi? e non è interessata a discutere per cinquanta post di fila qual è il modulo migliore per Chiesa e se Fagioli è meglio che stia tre metri più a destra o quattro metri e cinquanta più verso nord-ovest?

Direi che il Napoli, Inter e Milan sono in testa. Poi quasi tutti gli anni una delle due milanesi sbaglia, quindi le vere rivali restano i ciucci e l'altra milanese. Le romane le vedo indietro. Secondo me una grossa sorpresa sarà l'Atalanta.

Non capisco perché Kean sia così odiato qui sul forum; capirei se togliesse il posto a qualche talento formidabile, ma non mi sembra che in attacco abbiamo abbondanza di talenti formidabili. Di sicuro non è Van Basten e in certe partite si è mangiato gol incredibili. Però mi sembre che l'impegno ce lo metta sempre e il suo contributo l'ha dato. Poi si dice sempre "giocatore non da Juve", ma guardate che anche gli squadroni non hanno 11 top player in campo: hanno tre-quattro top player, quattro o cinque ottimi giocatori e gli altri sono professionisti dignitosi che danno il loro contributo.

Secondo me invece la Superlega concepita così era un'idea sbagliata. Non per i sogni dei bambini, ma proprio come soluzione ai problemi del calcio. Costi fuori controllo, prezzi dei cartellini assurdi, procuratori onnipotenti... se il sistema calcio amministra male i soldi, la soluzione non era "più soldi", perché dopo pochi anni saremmo tornati daccapo. La soluzione era un accordo vero e vincolante sui budget, come quello che c'è in Formula 1, con penalizzazioni sportive; era il salary cap come quello che c'è nella NBA; era un meccanismo di sportività con promozioni e retrocessioni. E comunque, sempre a mio parere, sarebbe stata una toppa temporanea. Il calcio è in declino, sempre meno giovani lo praticano, sempre meno giovani lo guardano. Non solo da noi; giusto per fare un esempio, in Inghilterra hanno il mostro Premier, però il numero di praticanti è calato dai 2,3 milioni del 2016 a 1,4 milioni nel 2021. E' vero che c'è stato il Covid, ma il calo era già iniziato e comunque -40% in cinque anni è un dato molto sinistro. Destino comune ad altri grandi sport in nazioni molto più organizzate ed efficienti sotto questo aspetto: negli USA il baseball è moribondo, il football è in declino fortissimo fra i giovani, la stessa NBA perde spettatori. Fra i giovani e giovanissimi americani quasi il 35% non segue nessuno sport, in confronto al 24% degli adulti. Qualche tempo fa si fece un sondaggio proprio qui su VS sull'età degli utenti: non sono riuscito a trovarlo e non ricordo esattamente tutti i numeri. Ricordo però che i giovani (diciamo sotto i 25 anni) erano pochissimi.

Sta partendo una guerra feroce fra la UEFA che gestisce il forziere del calcio, cioè l'Europa e soprattutto la gallina dalle uova d'oro cioè la Premier, e la FIFA che fino ad ora comandava sui campionati sfigati e adesso vede i suoi cocchi petroliferi che cominciano a metterci vagonate di soldi in proprio, invece di spenderli in Europa. Quando ad Haaland, De Bruyne, Kane, Mbappe... chiederanno se preferiscono il calcio vero a 30 milioni l'anno o quello saudita a 150, non so bene cosa succederà

Se c'è qualche dubbio, non c'è nessun dubbio.

Il rating ESG è una boiata pazzesca già per le normali società, figuriamoci una calcistica. È una moda che serve solo a foraggiare le società di consulenza specializzate. Una squadra di calcio deve mantenere la sostenibilità finanziaria e fare bene la parte sportiva. È già difficile questo, il resto avanza.

A Villar Perosa ci sono stato solo una volta, giusto perché ero in zona per lavoro. Ecco, è più rilassante tornare a Milano dal Salento in una domenica di agosto con traffico da bollino nero.

Se Ronaldo ha coscienza di essere lì unicamente per i soldi (dal suo lato) e perché attira notorietà (dal lato degli arabi), allora possono starmi bene dichiarazioni come queste, fanno parte del contratto. Se invece crede di essere ancora un top player, è l'ennesima dimostrazione che la cosa più difficile in una grande carriera è capire quando smettere.

"ora vengono tutti qui in Arabia" non saprei. L'unico top player andato in Arabia che poteva dire ancora parecchio in Europa mi sembra Benzema. Poi se la squadra araba di Ronaldo ne prende cinque dal Celta Vigo con lui in campo, beh... direi che il futuro del calcio arabo è ancora molto lontano.

Il calcio è anche tradizione, come tutti i grandi sport. Non si può trapiantare ovunque semplicemente annaffiandolo coi soldi.

Un tempo i giocatori erano proprietà della società, come i tavoli e le sedie della sede. Ora sono professionisti indipendenti. Un giocatore di calcio moderno ha un solo obbligo: lavorare al massimo delle sue possibilità per la società che gli paga lo stipendio. Il resto sono cose romantiche ma al di fuori della storia.

Mi hai tolto le parole di bocca.

Allegri resterà, sicuramente tutto quest'anno e se arriva entro le prime 4 anche il prossimo. (fra parentesi, farei notare che ormai fra le squadre maggiori il vero obiettivo della stagione è entrare in Champions. Se poi viene anche lo scudetto tanto meglio)