todienomore

E' già così da qualche anno. Negli anni '80 e '90 la serie A era il campionato più importante d'Europa, i campioni volevano venire qui. Le colonne portanti delle grandi nazionali: Argentina, Brasile, Francia, Germania, Olanda giocavano da noi. Purtroppo non erano ancora arrivate le pay tv e il mercato globale del calcio e quindi quel dominio non si è consolidato; colpa anche di una Lega provinciale e miope. In Premier sono stati fortunati, ma anche molto più professionali: essere vicini alla finanza internazionale della City di Londra ha fatto la differenza.

Rispondo solo per una precisazione: la mia valutazione non ha niente a che vedere col buonismo. Anzi si basa su un concetto che col buonismo non ha niente a che vedere: i soldi. Se pensate che la serie A possa sprofondare senza trascinare anche la Juventus, sbagliate. A meno che la Superlega stia già partendo o la Juve si stia iscrivendo a qualche campionato di un certo prestigio.

L'operaio che sciopera per avere condizioni di lavoro migliori è nel suo pieno diritto, anzi in certi casi ha il dovere di farlo. L'operaio che sciopera per far fallire la sua ditta, o ne ha già un'altra dove andare o è uno sciocco di prima categoria.

Forse ti sfugge il concetto che la serie A è il campionato nel quale gioca la Juve, che una parte consistente dei guadagni della Juve vengono dalle TV che pagano la serie A. Dal punto di vista puramente calcistico, se la serie A chiude, noi dove giochiamo? Chiediamo l'iscrizione al campionato svizzero e ci appassioniamo al fondamentale scontro Juve-Servette? Discutiamo come contrastare il centrocampo dello Young Boys? Da quello finanziario, se Sky decide che viste le disdette a valanga la serie A è un rischio economico troppo alto e si ritira, l'anno prossimo la Juve dove li trova i tanti milioni delle TV? Vedendo i commenti qui e leggendo le risposte al mio (e la tua è una delle più ragionate), mi arrendo. Spero solo che ai piani alti ci sia ancora qualche adulto nella stanza.

Sui diritti TV forse non è chiaro che se la marea cala, scendono tutte le barche. Compresa la nostra. In Premier, l'anno scorso il Manchester United ha incassato il 60% in più del Norwich (ultimo). In serie A, l'Inter ha incassato il 200% in più della Salernitana. Quale dei due è il campionato più interessante e seguito al mondo? Auguriamoci pure il fallimento della serie A. E poi?

Leggo da una notizia Ansa sul mercato della Premier: "... la spesa dei club di massima serie inglesi ha rappresentato il 79% del totale dei cinque grandi campionati europei. Il solo Chelsea ha speso di più a gennaio - circa 288 milioni di sterline - rispetto al totale combinato di tutti i club di Bundesliga, Liga, Serie A e Ligue. 1". E' ovvio che così non si può competere, per cui la Superlega sarebbe un bilanciamento necessario. Però potrebbe vivere economicamente una Superlega senza le inglesi? I diritti TV della Champions valgono 1,8 miliardi l'anno, quelli della Premier quasi 3 miliardi: non è che al mondo ci sia una quantità infinita di soldi per il calcio.

E' importante aver stabilito che UEFA e FIFA non hanno il monopolio del calcio europeo. Da qui alla Superlega la strada è ancora lunghissima, per vari motivi, e forse non ci si arriverà mai.

Le plusvalenze sono fuffa galattica, che perfino al CONI annulleranno. Il vero cetriolo è la questione stipendi, sulla quale la dirigenza ha fatto fesserie mica male.

L'ho visto oggi in una ditta dove sono andato a fare una consulenza. Giuro che non è un fotomontaggio.

Va bene criticare Folletti, ma la cronaca infortuni della carriera di Milik non è proprio breve: 2016/2017: 24 partite saltate 2017/2018: 29 2019/2020: 8 2020/2021: 13 2021/2022: 6

Un professionista è colui che lavora al suo meglio anche quando non ne ha voglia. Se il sistema è marcio, te ne vai sbattendo la porta e succeda quel che deve succedere. Se resti, devi fare la Juve, non quella roba che abbiamo visto oggi.

"prima di tutto c'è da fare i complimenti alle ragazze del pullman"

Le plusvalenze sono fuffa. Il vero problema, il siluro gigante che ci sta arrivando addosso è la manovra stipendi.

C'è la vicenda degli stipendi, dove davvero la società ha fatto delle fesserie galattiche, tipo la carta di Ronaldo.

Nel 2006 Calciopoli fu benvenuta dalla società Juventus FC per liberarsi di Moggi che si avvicinava pericolosamente ad impadronirsene. Oggi questa tempesta è benvenuta dalla casa madre per far crollare il valore in borsa della Juve, ricomprare le azioni a poco, uscire dal listino, trovare facilmente un compratore e liberarsene. La Exor non ha più nulla a che vedere con l'Italia: gli stabilimenti restano se rendono, altrimenti tanti saluti. Per sua natura la Juventus non rende niente (nessuna squadra di calcio rende soldi) e quindi... Prepariamoci a vedere la fine della Juventus come l'abbiamo conosciuta in questi cent'anni. L'unico spiraglio di luce è che il governo cinese ha detto ai suoi miliardari basta buttare soldi nel calcio all'estero, quindi non vedremo pagliacciate opache in stile milanese. Spero che ci compri un fondo arabo, visto che si stanno buttando sul calcio. Altrimenti uno americano.

Paradossalmente, la verità la scriveva ieri il Napolista: Agnelli è stato abbandonato dalla famiglia. Elkann sta alla Juve come Marina Berlusconi al Milan: frega niente, anzi fastidio per una società che divora i milioni della ditta.

Non tifare la Nazionale per queste vicende, o quelle del 2006, è senza senso. Quando nel 1994 perdemmo il il mondiale ai rigori un giornalista ne chiese conto al presidente federale Matarrese e lui rispose: "Il presidente federale non tira i rigori". Ecco, la risposta era miserabile e degna di Matarrese, ma fotografava perfettamente la realtà: la Nazionale che scende in campo è una cosa, la Federazione è un'altra.

Sfortuna... Rabiot salta in media 2-3 partite l'anno per problemi fisici.

Boga e Hojlund mi preoccupano molto.

Ormai crederò a Pogba e Vlahovic in campo solo quando li vedrò per l'appunto in campo.

Col Monza vorrei ben vedere che non fosse così.

Magari. Ma Koopmeiners è già in direzione Premier quest'anno, al massimo l'anno prossimo se l'Atalanta va in Champions.

Giuntoli è un ottimo DS, ma non basta un tassello a fare il mosaico.

Il gesto di Osimhen è stato involontario e non rientra in quelli che da regolamento portano all'ammonizione. La partita col Napoli l'abbiamo persa noi, cerchiamo di capire perchè e pensiamo all'Atalanta.