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Locketto

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  1. se va in B non cade, anzi sarà il delisting + economico possibile per Elkann. A buon intenditore.
  2. tutto bello ma con il potere mediatico e di lavoro (è avvocato) che ha potrebbe fare molto di + che fare share per vendere + libri.
  3. la domanda è perché mai siete iscritti a questi psuedo juventini che si svenderebbeo anche le mutande per 2 euro in + per i click su youtube.
  4. il figlio ha fatto provino per la Lazio di Lotito ed è stato scartato. Vuol dire tutto e nulla allo stesso tempo.
  5. I diritti TV li hanno cambiati in Italia anni fa per danneggiare la Juve e favorire le milanesi. Una volta pagavano come giusto che sia in base ai tifosi che pagavano la TV. Ma dato che la Juve prendeva più soldi li hanno cambiati pagando i diritti TV in base alla gente che va allo stadio. Solo in Italia.
  6. quindi come ho scritto prima il figlio di Chinè, dovrebbe essere lui, ha fatto provini per la lazio di Lotito anni fa ma è stato respinto.
  7. Non è nulla ma lo metto casomai servisse. Il caso di Bruno Chiné, figlio del pm che accusa la Lazio, scartato dalle giovanili. Ma per il Coni non fu incompatibilità 2 Minuti di Lettura Mercoledì 17 Febbraio 2021, 16:10 - Ultimo aggiornamento: 18:48 A luglio 2019, nella lista dei giocatori "scartati" dal settore giovanile della Lazio, c'era anche il nome di Bruno Chiné, figlio del pm che ha deferito Lotito e i due medici biancocelesti Pulcini e Rodia nell'ambito del caso tamponi. Una "familiarità" che non è sfuggita ai tifosi biancocelesti più sospettosi, che hanno pensato a un'incompatibilità. Bruno infatti, classe 2003, ha giocato a lungo come terzino nel settore giovanile della Lazio per poi essere liberato nel 2019, finendo all'Urbetevere. APPROFONDIMENTI A esprimersi però già sulla questione fu il Coni ai tempi del caso Zarate-Lotito: già allora il capo della procura della Figc, Giuseppe Chiné, aveva posto all’attenzione della Procura del Coni il quesito di compatibilità visto che il figlio Bruno aveva giocato nella Lazio. Il Coni aveva risposto negativamente: non c'era alcun caso di incompatibilità. Chiné negli ultimi giorni ha accelerato i tempi sul caso tamponi perché ha già accettato l’incarico come Capo di Gabinetto del Mef: tra i due ruoli non c’è incompatibilità formale, piuttosto è una questione di tempi e mole di lavoro. Un nodo che andrà sciolto al più presto. Dalla Figc fanno sapere che vogliono tenerlo al suo posto fino alla fine del mandato (giugno). Ecco perché Chiné entro un mese vuole chiudere questo processo sportivo. Avrà altri 10 giorni per chiedere le sanzioni per responsabilità diretta e oggettiva contro la Lazio: possibili 4 punti di penalizzazioni. Poi si andrà a processo.
  8. Scusa ma non sono bravo col sarcasmo, è sarcasmo quello che dici? Non mi pare di vedere strani tagli cambiando i cotnrasti.
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