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Ufficiale: Alisha Lehmann è una nuova giocatrice della Juventus Women
fab4gatto ha risposto a andreasv Discussione Juventus Women
Probabilmente per il calcio possono valere discorsi molto differenti che per altri sport. Nel tennis campo e rete hanno le medesime dimensioni per uomini e donne; nel volley la rete è più bassa, credo; nel basket il pallone è n.ro 6 contro il 7 dei maschi, ma l’altezza del canestro è 3,05 per tutti; in atletica cambiano pesi e dimensioni degli attrezzi, ma ormai la lunghezza delle gare è la stessa . Lo stesso nel nuoto. Il punto è l’estensione del campo di calcio, molto superiore agli esempi che ho fatto. Ma avere più spazio a disposizione dovrebbe essere un vantaggio per lo spettacolo. Per quanto riguarda le porte, penso che presto crescerà’ la statura media delle portieri e raggiungerà’ più o meno quella dei colleghi maschi negli anni 70, epoca in cui comunque le partite non terminavano 10-8 perché in porta c’erano dei nani. -
Romeo Agresti: “È fatta per Thuram alla Juve, 20 milioni più bonus al Nizza. Percepirà 2,5 milioni/netti fino al 2029”
fab4gatto ha risposto a SuperT Discussione Juventus forum
Infatti ho scritto “ speriamo bene”. Vale più o meno lo stesso discorso per il portiere. Escono (quest’anno, il prossimo, ma escono) 20 milioni : sono più o meno tre anni di stipendio di quello che abbiamo, che ormai ha un ammortamento quasi a zero. E mi aspetto che qualcuno esca con la trovata delle spese ai procuratori, perché mentre quella di Rabiot ha i denti non dico dove, quello di Thuram invece è un benefattore dell’umanità e non chiede nulla. -
Romeo Agresti: “È fatta per Thuram alla Juve, 20 milioni più bonus al Nizza. Percepirà 2,5 milioni/netti fino al 2029”
fab4gatto ha risposto a SuperT Discussione Juventus forum
Mah, io faccio i conti della serva. Se i 10 milioni di Dybala diventavano 20 con le tasse, i 2,5 di Thuram diventano 5. Col decreto crescita i 7 di Rabiot diventano 12. Coi 20 di spesa (ma potrebbero diventare 22 piuttosto che 25) ci vogliono 3 anni per andare pari. Il vantaggio è aver ringiovanito e la possibilità di fare cassa con una eventuale cessione entro il terzo anno. Stop. Per tutto il resto parlerà (speriamo bene ) il campo. -
Forse è il momento di domandarsi il motivo per cui i nostri ragazzi non vanno a fare le giovanili all’estero, mentre tanti , europei e non solo , arrivano da noi. Le regole UE valgono per tutti. Perché in Italia si deve scegliere tra 50-60 giocatori di serie A autoctoni e questo non succede in Germania, in Spagna, in Belgio è così via?
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Parole sante, amico. La prova di ciò che sostieni è l’europeo di Conte . Onesti manovali in campo, sbattimento ed eliminazione senza avere perso partite.
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Comunque mi pare che con la Svizzera non abbiamo mai vinto uno scontro diretto dentro/fuori. Ci sono due soli precedenti. Ai mondiali 1954 in Svizzera , in cui li affrontammo due volte, e ieri. Le nostre vittorie in gare ufficiali riguardano gironi di qualificazione o primi gironcini di tornei finali.
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Io continuo a credere che la Juventus dei quindici anni 1971-1984, con la possibilità di tesserare 1/2 stranieri avrebbe vinto qualche trofeo internazionale in più. Con l’arrivo di Platini infatti si fecero due finali di CdC e fu vinta la CoppaCoppe a Basilea. Anche in quel caso la decisione della FICG ci penalizzò enormemente. La prima finale a Belgrado 1973 fu disputata da Altafini, che aveva deciso quella di dieci anni prima, ed Haller, che subito dopo tornerà in Germania dopo 10 anni trascorsi in Italia.
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Guarda, nel 1966, dopo la Corea , si chiusero le frontiere. Nel 1968 vincemmo gli Europei e nel 1970 fummo finalisti ai mondiali. Pensi furono i risultati immediati dovuti a quella decisione o forse che al mondiale d’Inghilterra erano stati fatti dei disastri con una rosa di altissimo livello ? Io non ho la ricetta per risolvere i problemi del nostro calcio. Ma se ormai nelle giovanili non ci sono quasi più giocatori di passaporto italiano ( un anno fa il Lecce ha vinto il campionato primavera senza un italiano) e’ perché tutti coloro che si occupano di giovani sono impazziti o ci saranno altri motivi ? Come mai negli altri paesi del G8 calcistico queste cose non accadono , pur avendo campionati a 20 squadre come noi ?
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Nonostante il cognome….
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Giocammo le prime due gare con quelle che erano considerate le avversarie per qualificarsi: Polonia e Perù. Furono due pareggi, il secondo dopo essere andati in vantaggio quasi subito. Alla terza partita la larga vittoria dei polacchi sugli andini di fatto ci obbligava a vincere di goleadissima col Camerun (cosa per noi difficilissima storicamente) o finire nel girone di ferro con Argentina a Brasile; per qualificarsi era sufficiente un pareggio, con qualsiasi risultato, contro il Camerun, che aveva pareggiato le sue prime gare sempre per 0-0. Noi ricordiamo quel mondiale per i tre pareggi, ma occorre dire che la Germania, finalista, si era qualificata con un mega biscotto confezionato con l’Austria ai danni dell’Algeria nel gironcino. Anche la Francia, altra semifinalista, aveva perso alla prima con l’Inghilterra. Diciamo che da buoni italiani ci piace farci del male.
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Se penso che Bettega , probabilmente il giocatore più vicino tra quelli visti a quel fenomeno di Van Basten, ha esordito in Nazionale nel 1975, a 25 anni, mi monta la carogna. Vero che prima aveva davanti un certo Gigi Riva.
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La partita che da’ il significato di cos’era quella Juventus e’ Argentina Italia del 1978: con l’uscita per infortunio di Bellugi entro’ Cuccureddu. In campo 9 Juventini. Il decimo era Paolo Rossi (appena perso alle buste col Vicenza) e l’undicesimo Zaccarelli. Vincemmo e li spedimmo a Rosario. Fu una vittoria di Pirro, ma la Juventus di fatto sconfisse in gara ufficiale i futuri campioni del mondo.
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A volte il destino è strano. Nel 1978 Graziani perse il posto per Rossi e fu un grandissimo mondiale. 4 anni dopo complice l’infortunio di Bettega resto’ titolare (Rossi era squalificato e rientro’ a maggio 1982, per cui il ciociaro aveva disputato tutte le gare di qualificazione) e divenne campione del mondo. In qualche modo gli fu reso con gli interessi quanto tolto in Argentina. Una cosa simile vale anche per Charlie Recalcati, lasciato a casa per ultimo nel 1972 dalla selezione olimpica di basket che giungera’ quarta , a scapito del suo compagno di squadra Marzorati. Da allenatore nel 2006 ad Atene Recakcati si prenderà una meritatissima medaglia d’argento.
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Solo chi c’era ed ha visto può capire cosa sia stato il Mundial 1982. Però i più giovani possono cercare qualcosa su internet. Il calcio può anche essere studiato.
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Non erano tutti scontri diretti. C’era Era un girone a tre in cui passava alle semifinali la prima. Ci tocco’ battere entrambe le sudamericane. In caso di parità’ sarebbe valsa la differenza reti. Noi avevamo battuto Maradona e soci 2-1; il Brasile 3-1. Quindi eravamo dietro.
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Chiellini, Bonucci, Verratti, Jorginho di tre anni fa, Insigne.. , Chiesa pre infortunio; certo più talento di oggi.
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L’Italia del 1982 vinse tutte le partite, contro Argentina, Brasile, Polonia e Germania segnando almeno due gol. Vinse il titolo senza sconfitte ( cosa che non sempre accade) e senza arrivare ai calci di rigore.
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C’era anche il compianto Re Cecconi. La stampa romana aveva insistito per altri nomi. Comunque due su tre erano in campo contro la Polonia. Ai mondiali ha giocato più partite da titolare Chinaglia di Anastasi. Il picciotto saltò all’ultimo i mondiali di Messico e nel 1974 partiva dietro il laziale, che fu nei primi undici nella prima e terza gara, dopo quanto aveva combinato.
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Il punto è proprio questo: a volte non è necessario pretendere di ottenere sangue dalle rape, però bisogna riuscire ad avere il “succo” delle rape.
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Veramente nel 1966 e nel 1974 eravamo favoriti. Nel 1966 avevamo Inter e Milan con tre coppe dei campioni in fila e l’Inter due volte intercontinentale, nel 1974 Zoff non subiva gol da più di 1000 minuti, avevamo vinto con Inghilterra e Brasile , addirittura a Wembley. Furono due fiaschi epocali, in cui i C.T e la Stampa ci misero del loro. Nel 1966 sì puntò sul blocco Bologna; nel 1974 si volevano tutti i laziali in campo perché reduci dalla vittoria dello scudetto. Peccato che prima e dopo quelli nell’albo d’oro del campionato c’è solo un altro nome. Invece Valcareggi punto’ sui suoi messicani.
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Infatti l’unico CT che aveva capito fu Pozzo, che rivinse il mondiale del 38 con solo tre giocatori del 1934. Valcareggi nel 1974 affondo’ coi suoi messicani, Bearzot nel 1986 con molti reduci del 1982 e Lippi nel 2010 con quelli del 2006.
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…. E si nominerà imperatore?
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Possibile, ma avere un po’ meno spocchia aiuterebbe. Il calcio svizzero ad esempio vede raramente una sua formazione in Champion’s e per farlo passano dalle qualificazioni. Credo nessun loro team abbia mai vinto ne’ partecipato ad una finale di coppa europea. I loro migliori giocatori vanno all’estero e nessuno si lamenta , non tirano loro banconote false. Con tutto ciò riescono a presentare nazionali sempre in grado di stare in campo in tutte le manifestazioni. Noi pensiamo di essere i tenutari del verbo, dall’alto dei quattro titoli mondiali e due europei, oltre alle miriadi di coppe vinte dalle squadre di club , ma non riusciamo a darci regole certe e soprattutto applicate. In Svizzera chi fallisce fallisce, non si usa il calcio per tenere buono il popolino. Da noi questo tipo di regole vale solo per altri sport : Fortitudo Bologna, Treviso, Siena nel basket sono state cancellate. Aveva ragione Churchill: noi Italiani andiamo in guerra come fosse una partita di calcio e giochiamo a calcio come se fossimo in guerra.
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Per i più giovani : ,non è la prima volta che un nostro torneo vede la condizione atletica tenere una partita. Ricordo I mondiali del 66, quelli del 74, del 1986, del 2010, del 2014, gli europei del 1996. Anche nel 2002 , nonostante Moreno, vincemmo la prima gara e poi basta.
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Ora, giustamente, tutti a fare il tifo per gli italiani alle Olimpiadi.